        Saleen, famoso tuner e costruttore americano con sede a Irvine, celebra il suo 40&deg; anniversario presentando un'edizione speciale della Mustang Convertible di sesta generazione. Dopo numerose rivisitazioni del modello, la Speedster biposto SA-40 si distingue per dettagli esclusivi e per i valori erogati dal motore V8 elaborato: ben 811 CV e 915 Nm di coppia massima. Saleen Mustang SA-40, due posti estrema Sebbene il design esterno della SA-40 ricordi le altre Mustang elaborate da Saleen, dotate di bodykit dedicato (paraurti, le minigonne laterali, parafanghi anteriori, prese d'aria sul cofano e fari bruniti), la vettura si distingue per l'esclusiva tinta Speedlab Yellow, abbinata a grafiche nere, inediti cerchi in lega a cinque razze ed esclusiva tonneau cover (la copertura del vano capote, ndr) realizzata in fibra di carbonio e dotata di badge dedicati "40 Years of Championship". Inoltre, gli interni sono rivestiti in pelle nera con inserti bianchi e gialli a contrasto. Steve Saleen, fondatore dell&rsquo;azienda, ha dichiarato: &ldquo;Volevamo rendere l&rsquo;SA-40 pi&ugrave; speciale ed esclusiva possibile: pensiamo di aver centrato l&rsquo;obiettivo&rdquo;. Il merito &egrave; anche del propulsore V8 Coyote 5.0 sovralimentato, in grado di erogare ben 811 CV e 915 Nm, gi&agrave; visto sulla versione 302 Black Label. Anche l&rsquo;assetto &egrave; stato modificato in modo da sopportare il notevole upgrade di potenza e coppia: sospensioni ad alte prestazioni Racecraft e impianto frenante maggiorato. Edizione limitata L&rsquo;aggressiva muscle car sar&agrave; prodotta in soli 10 esemplari, al prezzo di 131.000 euro (142.000 dollari). Di questi, il primo sar&agrave; parte di una lotteria benefica organizzata da Saleen in partnerhip con Cruise for A Cause, associazione no profit fondata da un appassionato di auto, Dan Neve, e dedicata alla ricerca sul cancro. Uno dei fortunati donatori, estratto a sorte, ricever&agrave; l&rsquo;esemplare #1, ancora pi&ugrave; esclusivo per via dei ricami rosa sui poggiatesta, raffiguranti il logo dell&rsquo;organizzazione.        

L&rsquo;azienda americana celebra il 40&deg; anniversario con una Ford Mustang esclusiva, 811 CV e solo 10 esemplari: uno di questi andr&agrave; in beneficenza

Saleen SA-40, Mustang Speedster da oltre 800 CV

Il futuro comincia dal passato. Dalla Ford Explorer alla Ford Explorer potrebbe sembrare non esserci alcuna differenza. E invece, la differenza &egrave; totale. Di americano resta lo spirito, l&#39;anima, cio&egrave; la ricerca dell&#39;avventura e la libert&agrave; di reinventare gli interni in una dimensione che sia pi&ugrave; funzionale, pi&ugrave; pratica, per esperienze outdoor oppure nel quotidiano. Insomma, un prodotto per tutte le esigenze. E qui subentra la forma e la sostanza europea che fanno del nuovo Ford Explorer il primo crossover medio tutto elettrico dell&#39;Ovale Blu. Forma e sostanza che si fondano sulla partnership con Volkswagen e si esprimono con la condivisione della piattaforma MEB+ di Wolfsburg, quella appunto dedicata esclusivamente alle vetture a zero emissioni.    Un taglio con Fiesta e Focus  Una vettura che inizia a definire meglio la razionalizzazione della gamma Ford pronta a perdere Fiesta e Focus sull&#39;altare delle vetture pi&ugrave; vendute al mondo, appunto i Suv, sui quali la Casa di Deaborn ha investito qualcosa come 2 miliardi di dollari per il nuovo Centro per veicoli elettrici di Colonia. Il passaggio obbligato per raggiungere l&#39;obiettivo di vendere 600.000 elettriche in Europa a partire dal 2026. E questa Explorer d&agrave; proprio l&#39;impressione di essere nata bene da ogni punto di vista. Esternamente grazie alle linee disegnate dal giovane Liviu Tudoran, un designer romeno di 33 anni laureato allo IED di Torino, capace di dare una visione innovativa di un Suv elettrico per come abbina linee morbide e allo stesso tempo importanti. A cominciare dalla griglia, tipicamente elettrica, concepita come un triplice incastro, senza per questo risultare pesante, per finire a fiancate e posteriore che esprimono un&#39;identit&agrave; chiara.  Motorizzazioni e comfort  A livello di motorizzazioni, anche se ancora devono essere omologate, ci saranno tre versioni due a trazione posteriore da 170 a 286 cv e una terza da 340 cv a trazione integrale. Anche l&#39;autonomia non &egrave; ufficiale ma si parla di una percorrenza di oltre 500 km. Il resto &egrave; completato da interni di ultimissima generazione con il nuovo sistema multimediale SYNC reso ancora pi&ugrave; chiaro dal display da 15 pollici e dal My Private Locker, uno spazio in grado di contenere un laptop di 15&rdquo; oppure complessivamente quattro bottiglie d&#39;acqua, tre da 1,5 litri e una da 1 litro.  La plancia, mega-console, &egrave; davvero spaziale, decisamente innovativa, mentre ogni singolo elemento &egrave; stato pensato per regalare comfort per guidatore e passeggeri, tra sedili riscaldati e con funzioni di massaggio, ruote sterzanti. Comfort che diventa davvero regale se prendiamo in considerazione gli spazi per la fila dietro.  Autonomia e prezzi  Una sorta di miracolo ingegneristico cosiderando che la lunghezza della nuova Ford Explorer non supera i 4,46 metri con un passo di 2,76 metri. La batteria, di cui non si conosce ancora la capacit&agrave;, si ricarica dal 10 all&#39;80% in una delle 450.000 stazioni di ricarica veloce del consorzio europeo.  Mentre il prezzo di partenza, anche questo non ufficiale dovrebbe partire da 45.000 euro con il lancio ufficiale previsto per l&#39;autunno e le prime consegne entro l&#39;anno. Se il futuro di Ford comincia dal passato rivisitato con la lente dell&#39;accordo con Volkswagen, beh diciamo che comincia proprio bene.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il nostro listino 

Il primo crossover medio tutto elettrico dell&#39;Ovale Blu si forma sulla partnership con Volkswagen con la piattaforma MEB+ di Wolfsburg

Nuova Ford Explorer: il futuro elettrico comincia dal passato

        Ford Bronco arriva in Europa. Il fuoristrada duro e puro dell&rsquo;Ovale Blu, concorrente diretto della iconica Jeep Wrangler, sbarcher&agrave; a breve nel Vecchio Continente. Lo ha annunciato direttamente il Costruttore, indicandolo come &ldquo;presto disponibile per gli ordini in selezionati mercati&rdquo;. Non mancheranno gli appassionati per un prodotto originale e speciale, che alle nostre latitudini non avr&agrave; certo il prezzo di partenza di 28.000 dollari per le versione base negli USA. Per l&rsquo;Europa la Casa ha previsto solo versioni in due edizioni limitate, Bronco Outer Banks, dedicata ad un uso polivalente, e Bronco Badlands, specifico per il fuoristrada pi&ugrave; impegnativo. Il prezzo in entrambe i casi potrebbe avvicinarsi agli 80.000 euro. Bronco col V6 per l'Europa Entrambe di Ford Bronco &ldquo;europei&rdquo; saranno spinti dal V6 benzina &nbsp;EcoBoost di 2.7 litri da 335 cavalli e 563 Nm di coppia. Abbinato ovviamente alla trazione integrale e al cambio automatico a 10 marce. E&rsquo; dotato di un rapporto di trasmissione massimo di 64,33:1 in modalit&agrave; di marcia ridotta, che consente di viaggiare a 6 km/h con il motore a 2.400 giri, garantendo un controllo preciso a bassa velocit&agrave; e riducendo la probabilit&agrave; di stallo in situazioni difficili. Potrebbe interessarti: Ford Bronco, un esemplare speciale dedicato a Papa Francesco&nbsp;  Duro e puro, off road classico, con telaio a longheroni in acciaio ad alta resistenza con sette traverse: un&rsquo;anima robusta che aumenta la sicurezza, oltre a consentire una notevole corsa delle sospensioni HOSS, che comprendono bracci indipendenti con molle elicoidali a lunga escursione all&rsquo;anteriore. Per gestire la situazione c&rsquo;&egrave; il Terrain Management System, che consente di selezionare la modalit&agrave; di guida in base alle condizioni del terreno. Ci sono gli assetti stradali Normal, Eco, Sport e Slippery, le modalit&agrave; &ldquo;G.O.A.T.&rdquo;, acronimo di Goes Over Any Type of Terrain, dedicate all&rsquo;off-road includono Mud/Ruts, Sand e una modalit&agrave; Baja ispirata alle corse, per Bronco Badlands. Saranno dei Bronco particolari per l&rsquo;Europa, dedicati agli intenditori. Potrebbe interessarti: Ford, futuro elettrificato e formato Suv&nbsp;       

Modelli speciali per il fuoristrada duro e puro dell'Ovale Blu, che sar&agrave; disponibile in edizione limitata in due allestimenti

Ford Bronco arriva in Europa, versioni e motori

Con il tre cilindri turbo benzina, da 1.5 litri e 200 cavalli, Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;ha saputo stupire nel proporre Fiesta e Puma ST. Un&#39;offerta che, nel caso del suv, si amplia con l&#39;introduzione di Ford Puma ST Hybrid 1.0.&nbsp;  L&#39;elettrificazione arriva in abbinamento al tre cilindri di cubatura pi&ugrave; piccola, gi&agrave; con un supporto mhev a 48 volt nell&#39;offerta Puma ma scollegata dalle lettere della sportivit&agrave;, dalla sigla ST.  Ford affianca una versione che non avr&agrave; i cavalli della millecinque ma sa difendersi con il dato di 170 cavalli e 248 Nm di coppia. Il supporto al motore termico vale 10 cavalli, &egrave; prodotto dallo starter-generatore a cinghia, alimentato da una batteria a 48 volt e in grado di recuperare energia come di supportare il motore termico.  Prestazioni e consumi  &Egrave; una scelta che prova ad abbinare dinamismo ed efficienza. Sul piatto della bilancia, cos&igrave;, convivono i 7,4 secondi dichiarati in accelerazione, sullo 0-100 km/h e i consumi di 6,3 lt/100 km (emissioni di Co2 pari a 144 g/km). Come si posiziona la proposta tra i motori gi&agrave; a listino sul suv urbano? La Puma ST 1.5 accelera in 7&quot; netti e consuma 6,6 lt/100 km (230 orari di velocit&agrave; massima), la Puma mhev 1.0 155 cavalli, invece, scatta in 8&quot;7 e consuma 5,8 lt/100 km.  Il motore &egrave; abbinato al cambio doppia frizione Powershift, un 7 marce con palette al volante e modalit&agrave; di funzionamento ottimizzate sui tre profili di guida del Drive Mode (Normal, Eco, Sport). Non manca uno scarico con valvole a controllo elettronico, n&eacute; un assetto ripreso dalla ST 200 cavalli.    Assetto da ST &quot;vera&quot;  Il ponte torcente posteriore &egrave; ben il 50% pi&ugrave; rigido della sospensione presente sulle altre Puma 1.0, le molle sfoggiano una spirale ottimizzata per il trasferimento ottimale delle forze in compressione durante l&#39;appoggio in curva e gli ammortizzatori adottano il controllo della rigidit&agrave; a frequenze variabili. Cos&igrave; facendo, grazie al FSD interamente operato meccanicamente, &egrave; possibile assorbire le asperit&agrave; &quot;secche&quot; e offrire al tempo stesso una maggiore rigidit&agrave; alle compressioni su frequenze pi&ugrave; ampie, tipiche degli appoggi in curva.  Stilisticamente la Ford Puma ST 1.0 monta cerchi da 19 pollici, un nuovo paraurti anteriore, lo spoiler al retrotreno e freni maggiorati del 17%, per un diametro di 325 millimetri sull&#39;avantreno. Le barre antirollio sono da 24 e 28 mm sui due assi.  I prezzi attesi sul mercato  Sul mercato andr&agrave; con la colorazione speciale Azure Blue, disponibile tra le altre. A bordo, spazio ai sedili sportivi con rivestimenti in pelle sintetica. Completa &egrave; l&#39;offerta infotainment e Adas, tra Sync3, possibilit&agrave; di avvio del motore da remoto, via app, nonch&eacute; la disponibilit&agrave; del cruise control adattivo con stop&amp;go tra gli Adas di Livello 2.  Il posizionamento di prezzo della Puma ST 1.0 mhev &egrave; atteso tra i 33.800 euro oggi prezzo d&#39;attacco della Puma 1.0 mhev 155 cavalli e i 35.500 euro della ST 200 cavalli. 

Non solo 1.5 litri da 200 cavalli nell&#39;offerta Ford ST sul suv urbano. Il Puma 2023 introduce una nuova variante mild hybrid da 170 cavalli, oltre alle gi&agrave; presenti 125 e 155 cavalli. Le prestazioni sono vivaci

Ford Puma ST, arriva il mild hybrid 1.0

        L'8 marzo non &egrave; propriamente una festa. &Egrave;, se vogliamo, la celebrazione della libert&agrave; di una donna, individuale e sociale. Imprigionata per secoli nella figura di sola moglie e madre, &egrave; riuscita a guadagnarsi con fatica e sudore quel tanto agognato spazio nel mondo, che le permettesse non solo il diritto al voto, ma di essere se stessa, una concessione riservata ai soli uomini. Anche il cinema per svariato tempo ha assegnato alla donna ruoli stereotipati, per poi accorgersi che se voleva avere un grande pubblico le regole dovevano cambiare. Nella fitta filmografia hollywoodiana, Ridley Scott &egrave; riuscito a spiccare sul tema, realizzando nel 1991 Thelma e Louise, una pellicola femminista ma anche un inno alla libert&agrave; e al ribaltamento dei ruoli sociali. Perch&eacute;? Beh, perch&eacute; le protagoniste sono inserite in uno dei road movie pi&ugrave; belli della storia del cinema. E non sono uomini, come accadeva spesso. Sono donne. Donne che partono con la vecchia Ford Thunderbird di Louise verso un weekend che si presenter&agrave; caotico, ma che, a bordo di quell'auto, far&agrave; loro riscoprire la vita.  Una Thunderbird per amica Sono tre le protagoniste della pellicola di Scott: Thelma, Louise... e la Thunderbird. L'auto che le accompagna nelle loro avventure, le fa scappare da uomini, pericoli e polizia, dalla societ&agrave; che non le crede e non le capisce e che, alla fine, diventa il loro mezzo di libert&agrave; e salvezza quando si lanciano dal Grand Canyon nel finale. La Thunderbird &egrave; presente in ogni momento clou del film, ed &egrave; grazie a lei che Thelma e Louise intraprendono questo viaggio alla scoperta di loro stesse, verso un' auto-emancipazione e, soprattutto, verso la ribellione alle leggi patriarcali e sessiste. Questa iconica Thunderbird &egrave; il modello convertible del 1966, che gli americani rinominarono come Jet Bird. Dell'auto erano disponibili due versioni: Thunderbird 390&nbsp;e Thunderbird 428, rispettivamente da 6,4 e 7 litri di cilindrata. Entrambe erano dotate di un motore V8, ma la 428 aveva prestazioni comunque superiori. Non si conosce il modello specifico che Ridley Scott us&ograve; per la sua pellicola, quel che per&ograve; si sa &egrave; che il regista ne utilizz&ograve; ben cinque per le sue riprese. Grazie a Thelma e Louise la Thunderbird &egrave; rimasta impressa nell'immaginario collettivo come l'auto della ribellione, della libert&agrave;, della femminilit&agrave; e... della vera amicizia. Per non parlare del suo incredibile fascino d'epoca! Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

L'auto &egrave; il modello convertible del '66, ed &egrave; la terza protagonista del film femminista di Ridley Scott, in uno scoppiettante road movie

Thelma e Louise, alla volta della libertà con la Ford Thunderbird

        Non &egrave; solo con la riorganizzazione della gamma di modelli, con il taglio di prodotti storici, che Ford andr&agrave; a incidere sui costi delle attivit&agrave; europee. Nei prossimi 3 anni arriveranno tagli al personale per complessivi 3.800 dipendenti in meno. &Egrave; quanto ha annunciato la casa statunitense nel prospettare la riduzione dei costi in Europa. Si verifica una delle conseguenze, previste, legate alle politiche di elettrificazione imposta. Ford presenter&agrave; nel corso della prossima primavera il primo progetto elettrico prodotto in Europa. Arriver&agrave; un suv, gi&agrave; su strada nella sua fase di sviluppo e con architettura MEB sotto un design che rappresenta il linguaggio del marchio. Le operazioni europee della casa dell'Ovale blu si concentreranno sempre pi&ugrave; sullo sviluppo e l'offerta di servizi connessi (altro ramo di business ad alto potenziale per le case auto), riducendo l'impegno e la struttura legata alle funzioni dell'ingegneria. I tagli dall'ingegneria alla distribuzione Si perderanno 3.800 posti di lavoro in Ford, in Europa, nel volgere di 3 anni. 2.800 dipendenti saranno in esubero da posti legati all'ingegneria, che passer&agrave; a una dotazione di circa 3.400 dipendenti. Saranno tecnici impegnati soprattutto sulla progettazione e lo sviluppo, nonch&eacute; su nuovi servizi connessi. Altri 1.000 posti di lavoro verranno tagliati nelle aree dell'amministrazione, marketing, vendite e distribuzione. Decisioni difficili e confronto con i sindacati "Preparare la via verso un futuro sostenibile e profittevole per Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;in Europa vuol dire attuare azioni ampie e modifiche nel modo in cui sviluppiamo, costruiamo e vendiamo i veicoli Ford. Questo avr&agrave; un impatto sulla struttura organizzativa, sui talenti e le competenze delle quali avremo bisogno in futuro", ha commentato Martin Sander, General Manager Ford Model e in Europe. "Sono decisioni difficili, non prese alla leggera. Riconosciamo l'incertezza che creano per il nostro team e garantisco loro che gli daremo pieno supporto nei prossimi mesi. Avremo dei colloqui con le parti sociali, in modo da andare avanti insieme nella costruzione di un futuro prospero per il nostro business in Europa". Ford spera in tagli attuati con risoluzioni di contratto consensuali. Sar&agrave; la Germania, dove maggiore &egrave; la presenza industriale Ford in Europa, a subire il taglio pi&ugrave; alto di posti di lavoro: 2.300 in meno, contro i 1.300 lavoratori in esubero nel Regno Unito e i 200 negli altri paesi europei sui quali opera Ford.       

La riorganizzazione del marchio in Europa, per affrontare l'elettrificazione, incider&agrave; soprattutto sui dipendenti dell'area ingegneria. La riduzione di personale avverr&agrave; su tre anni

Ford taglia 3.800 posti di lavoro in Europa

        L'interesse intorno alle batterie con la composizione chimica delle celle al litio-ferro-fosfato (LFP) &egrave; tutto legato al loro minor costo di produzione rispetto alle batterie la cui composizione chimica &egrave; al nickel-cobalto-manganese.&nbsp; Ford &egrave; attesa a un importante annuncio, secondo le anticipazioni di Seek Alpha. Andr&agrave; ad annunciare una nuova partnership con CATL per la realizzazione, negli USA, di uno stabilimento di produzione di batterie al LFP. Minor densit&agrave; energetica ma costi inferiori Sebbene sia una composizione chimica dalla densit&agrave; energetica inferiore rispetto alla chimica NCM (nickel-cobalto-manganese), il vantaggio in termini di costo &egrave; un driver fondamentale per contenere i prezzi delle auto elettriche. Tanto pi&ugrave; lo &egrave; nei segmenti inferiori del mercato. CATL, come anche SK Innovation, &egrave; un partner dal quale Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;attinge gi&agrave; per rifornirsi di celle da installare nei pacchi batteria dei propri veicoli. Nel 2022 ha anticipato l'intenzione di lanciare nel corso di quest'anno delle versioni di Mustang Mach-E e della F150 con batterie al LFP, fronte tecnologico sul quale Tesla &egrave; stata tra i primi a muoversi, oltre agli immancabili costruttori cinesi.&nbsp;  L'importanza per i segmenti inferiori Guardando alla strategia elettrica Ford sul mercato europeo, un importante passaggio sar&agrave;, nel 2024, la proposta della Ford Puma elettrica. Il crossover si posiziona nel segmento B-suv e una dotazione di batterie LFP contribuirebbe in modo sostanziale al contenimento dei prezzi.       

La collaborazione tra costruttore e fornitore di batterie &egrave; attesa a un ampliamento, con la realizzazione di celle al LFP in un impianto negli USA

Ford e CATL verso l'accordo per le batterie al litio-ferro-fosfato

        Si gioca sulle finezze dei materiali, delle trame dei rivestimenti, della colorazione esclusiva della carrozzeria, l'essenza della Mustang Dark Horse.&nbsp;In vendita negli USA dalla prossima estate, &egrave; il punto pi&ugrave; alvo dell'offerta Mustang V8 5 litri.&nbsp; La tinta Blu Ember metallizzato &egrave; la cifra stilistica all'esterno, personalizzabile ulteriormente con una serie di grafiche in vinile, dipinte a mano e applicabili sulla carrozzeria. Il cambio manuale impreziosito dal titanio All'interno, invece, per apprezzare al meglio la cura riservata alla Dark Horse &egrave; obbligatorio sceglierla con cambio manuale 6 marce. La versione con l'automatico 10 rapporti ha le palette dietro al volante in alluminio anodizzato. Tutt'altro prestigio, invece, per il pomello del cambio in titanio. Un elemento vuoto all'interno, rifinito in blu anodizzato e con la particolarit&agrave; propria del materiale, del titanio, di non scaldarsi all'aumentare delle temperature ambientali. Altro, degli interni di Mustang Dark Horse, salta all'occhio nelle attenzioni riservate da Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Dalle cuciture a contrasto in blu chiaro Indigo alla tramatura dei rivestimenti, che richiama la fibra di carbonio nella grana, realizzata con procedimenti di lavorazione al laser.&nbsp; Il volante &egrave; tagliato in basso, ha la corona piatta ed &egrave; rivestito in tessuto scamosciato. Quanto alla strumentazione, invece, ha un badge identificativo con numero del telaio. Sono un optional sul quale vale la pena investire, invece, i sedili sportivi Recaro. Abbinano il rivestimento esterno dei fianchetti in Deep Indigo Blue alla porzione centrale di seduta e schienale in microfibra Dinamica traforata. Le cuciture, infine, sono in una tonalit&agrave; di Indigo Blue pi&ugrave; chiara.       

La versione Dark Horse impreziosisce Mustang V8 5 litri, &egrave; una personalizzazione firmata Ford e all'insegna di materiali pregiati e lavorazioni elaborate

Mustang Dark Horse, unica con titanio e sedili Recaro speciali

        &ldquo;La Formula 1 &egrave; in forte crescita, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Rispetto al passato, ora la situazione &egrave; cambiata, e va presa in considerazione&rdquo;, aveva dichiarato non molto tempo fa Mark Rushbrook, direttore di Ford Performance. Bene, detto, fatto: dopo pi&ugrave; 20 di assenza l&rsquo;Ovale Blu, spinto dal corso sempre pi&ugrave; elettrificato del Circus, torna in F1 per essere protagonista come lo &egrave; stata in passato. Come seguire la presentazione Red Bull "Questo &egrave; l'inizio di un nuovo entusiasmante capitolo nella storia degli sport motoristici di Ford, iniziato quando il mio bisnonno ha vinto una gara che ha contribuito a lanciare la nostra azienda", ha affermato Bill Ford, presidente esecutivo. "Ford sta tornando all'apice dello sport, portando la lunga tradizione di innovazione, sostenibilit&agrave; ed elettrificazione su uno dei palcoscenici pi&ugrave; visibili al mondo". Perch&eacute; Ford punta sulla F1 A portare Ford a decidere di rimettersi in pista sono stati, senza dubbio, la possibilit&agrave; di sfruttare il palcoscenico dei GP che &egrave; in continua crescita in tutto il mondo negli ultimi anni, ma oltre l&rsquo;aspetto pubblicitario c&rsquo;&egrave; che quello tecnico. Le monoposto della F1 moderna, basate su elettrificazione, sostenibilit&agrave; e l&rsquo;utilizzo dei carburanti sintetici, sono un laboratorio perfetto per lo sviluppo di soluzioni per i modelli di serie in piena fase di transizione energetica. Senza contare che, con la governance USA di Liberty Media, l&rsquo;assenza di un Costruttore statunitense nella classe regina delle corse faceva molto rumore. Le vittorie Anche perch&eacute; Ford ha un legame fortissimo con la F1. Nonostante l&rsquo;abbia lasciata nel 2004, resta il terzo Costruttore di maggior successo con 10 campionati costruttori e 13 campionati piloti vinti. &ldquo;La notizia di oggi che Ford arriver&agrave; in Formula 1 dal 2026 &egrave; ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederli unirsi agli incredibili partner automobilistici gi&agrave; in Formula 1&rdquo;, ha dichiarato Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Formula 1. &ldquo;Ford &egrave; un marchio globale con un'incredibile eredit&agrave; nelle corse e nel mondo automobilistico e vede l'enorme valore che la nostra piattaforma offre a oltre mezzo miliardo di fan in tutto il mondo. Il nostro impegno per essere Net Zero Carbon entro il 2030 e per introdurre carburanti sostenibili nelle auto di F1 dal 2026 &egrave; anche un motivo importante per la loro decisione di entrare in F1. Crediamo che il nostro sport offra opportunit&agrave; e risultati diversi da qualsiasi altro e non vediamo l'ora che il logo Ford corra sui circuiti iconici della F1 dal 2026". Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato: &ldquo;Ci sono pochi produttori che hanno un tale celebrato la storia dello sport automobilistico come Ford, per vederli tornare alla FIA Formula Uno Il campionato del mondo &egrave; un'ottima notizia. Sottolinea ulteriormente il successo della Power Unit 2026 Regolamenti che hanno al centro un impegno sia per la sostenibilit&agrave; che per lo spettacolo, e di ovviamente avere pi&ugrave; interesse da parte degli Stati Uniti &egrave; importante per la continua crescita del la massima categoria di sport motoristici del mondo".       

L'Ovale Blu, uno dei Costruttori pi&ugrave; vincenti del Circus, riavvia un filo interrotto pi&ugrave; di 20 anni fa, tornando a fornire motori per le monoposto di F1

Ford torna a correre in Formula 1

        In un momento delicato come l&rsquo;attuale, in cui i problemi dilatano le attese e mettono a dura prova le pianificazioni, le Case auto mantengono uno stretto riserbo riserbo per quel che riguarda le loro prossime novit&agrave;. Ford non fa eccezione, anche se buona parte delle cose dette dal nuovo CEO di Ford Europa, Martin Sander, qualche giorno prima di Natale a Colonia, ricalcano le proposizioni strategiche gi&agrave; annunciate a met&agrave; marzo. Al posto del buio teaser primaverile, a Colonia c&rsquo;erano per&ograve; le prime nuove vetture che sbarcheranno nel Vecchio Continente nei prossimi mesi, accuratamente nascoste da un telo prima e poi svelate ma non... svelate, grazie al silenzio imposto che ci impedisce di raccontarvele. Ford GT1, la sportiva americana rinasce con 1.500 cavalli Ford, futuro sostenibile e con tanta "americanit&agrave;" Niente foto, niente video: solo le parole strategiche. Per il prodotto bisogner&agrave; aspettare, nel frattempo per&ograve; nessuno ci impedisce di giocare con le forme, grazie ai rendering del nostro disegnatore Lorenzo Preti, partendo da quei pochi concetti che si potevano esprimere. Ford punter&agrave; molto sull'americanit&agrave;, che sar&agrave; garantita dal trittico formato da Ford Bronco, Suv a trazione integrale, che arriver&agrave; solo in alcuni Paesi europei e solo a 4 porte, dal Ford Ranger e dall&rsquo;8a generazione di Mustang (ultima non elettrificata). Ma oltre il sogno &ldquo;Star &amp; Stripes&rdquo;, c&rsquo;&egrave; la realt&agrave; sostenibile che ribadisce i piani del futuro: al 2030 tutte le vendite di Ford in Europa saranno elettriche. Per questo &egrave; nata la business unit globale &ldquo;Ford Model e&rdquo;. Tra le prossime novit&agrave; di Ford, un crossover sportivo ancora da &ldquo;idenfiticare&rdquo;, anche se potrebbe essere molto &ldquo;Mustang&rdquo;, che vi mostriamo nella nostro ricostruzione. Leggi il servizio completo sul futuro Ford, con tutti i nostri rendering esclusivi, sul nuovo numero di Auto in edicola. Clicca qui per leggere l'edizione digitale.       

La Casa americana punta sull'elettrico, ma non solo: ecco quali saranno i nuovi modelli dell'Ovale Blu che vedremo nei prossimi anni

Ford, futuro elettrificato e formato Suv

        Guardare ma non poter raccontare, per chi si occupa di comunicazione, equivale a vedere ma non toccare l&rsquo;oggetto del proprio desiderio, qualsiasi esso sia, per una persona comune. Ma in un momento delicato come l&rsquo;attuale, in cui i problemi dilatano le attese e mettono a dura prova le pianificazioni, &egrave; tutto comprensibile. Persino vedere con i propri occhi il futuro della gamma di un Marchio prestigioso come Ford ma non poterlo raccontare come meriterebbe. Anche se buona parte delle cose dette dal nuovo CEO di Ford Europa, Martin Sander, qualche giorno prima di Natale a Colonia, ricalcano le proposizioni strategiche gia? annunciate a met&agrave; marzo. Ford Fiesta, addio: tutte le versioni della piccola dell'Ovale Blu Ford, futuro elettrico (anche) con Volkswagen Al posto del buio teaser primaverile, a Colonia c&rsquo;erano per&ograve; le prime nuove vetture che sbarcheranno nel Vecchio Continente nei prossimi mesi, accuratamente nascoste da un telo prima e poi svelate ma non... svelate, grazie al silenzio imposto che ci impedisce di raccontarvele, almeno fino a quando non arriveranno sul mercato. La Ford del futuro, oltre a fare meno di Focus e Fiesta, puntera? molto sulla sua &ldquo;americanit&agrave;&rdquo; (...), sui suoi 140 anni di storia, sullo spirito di avventura e, ovviamente, sull&rsquo;alleanza gi&agrave; celebrata a suo tempo con Volkswagen. L&rsquo;unica strada possibile per ridurre, insieme ai modelli, anche i costi grazie alla condivisione di piattaforme e di tante altre cose... Leggi il servizio completo sul futuro Ford, con i disegni esclusivi di Lorenzo Preti, sul nuovo numero di Auto in edicola dal 14 gennaio. Clicca qui per l'edizione digitale.        

La nuova gamma elettrica dell'Ovale blu sar&agrave; realizzata tutta a Colonia, in parte sulla piattaforma MEB di Volkswagen: Scopri tutti i piani di Ford su Auto in edicola dal 14 gennaio

Sul nuovo numero di Auto: futuro Ford, America made in Europe

        Quando vengono scovate auto prestigiose lasciate a marcire sotto la polvere di vecchi fienili, lo stupore e la gioia degli appassionati di motori &egrave; enorme, cos&igrave; come la curiosit&agrave; di scoprire tutti i segreti di quelle vetture abbandonate per chiss&agrave; quale motivo e da chi. In un non meglio precisato luogo del Sudamerica, lo youtuber Raul Burgos, armato di telecamera, ha ritrovato una vera e propria fortuna: davanti a lui, infatti, si &egrave; stagliata una collezione di muscle car americane dal valore elevatissimo. Da Magnum P.I. al garage abbandonato, rinasce la Ferrari 308 GTB  Mustang, Challenger e non solo: il trionfo del V8 Mustang, Challenger, Pontiac: tutto il meglio delle V8 a stelle e strisce degli anni '60 e '70 &egrave; stato scoperto in un capannone abbandonato. Auto che hanno segnato un'epoca e che ancora oggi continuano ad appassionare i fan dell'automobile e i collezionisti pronti a sborsare cifre faraoniche per acquistare un modello. Tra le auto parcheggiate, spiccano una Ford Mustang 429 del 1969 e una Dodge Challenger R/T del 1970. La 429 &egrave; accompagnata da altre Mustang degli anni '70, ma anche da una bellissima Fastback del 1965, purtroppo senza portiera. In un mondo dominato dalle elettriche, le supercar saranno abbandonate in un pollaio? Impossibile poi non ammirare la Ford Torino Cobra Jet con cofano shaker, la Plymouth o la Pontiac GTO prima serie. Tutte insieme, queste auto accumulerebbero un valore di milioni e milioni di dollari (e di euro...): chi ama i V8 non ci dormir&agrave; la notte. Gloria al V8: le migliori 5 sportive usate americane da non perdere        

In Sudamerica, all'interno di un fienile, sono state ritrovate Mustang, Challenger, Pontiac e altri modelli sepolti sotto la polvere: un vero e proprio trionfo del V8, dal valore milionario

L'incredibile collezione di muscle car abbandonate in un capannone

        La settima generazione della Ford Mustang &egrave; pronta finalmente a debuttare sul mercato internazionale con il suo carico di cavalli e potenza. Negli scorsi giorni, vi abbiamo parlato di tutte le versioni in cui verr&agrave; lanciata la nuova serie della fastback pi&ugrave; famosa di sempre. Ma Ford ha voluto essere presente per i suoi appassionati anche a Natale, regalando un video particolare e curioso. Ford Mustang 2023, il video di Natale Nel video, intitolato A Mustang Holiday Dinner, assistiamo a una cena di Natale con protagonista il team di ricerca e sviluppo della Ford che ha contribuito a realizzare la nuova Mustang. Tra una portata e l'altra, e immersi in un clima super natalizio, la squadra di scienziati e ingegneri chiacchiera e rivela molte interessanti informazioni sulla nuova Mustang, lasciando presagire quello che gli appassionati (e i clienti) dovranno attendersi. Buona visione... e buon Natale!  Gloria al V8: le migliori 5 sportive usate americane da non perdere       

Il team di ricerca e sviluppo della Ford rivela caratteristiche e segreti della settima generazione della vettura riuniti attorno a un tavolo per la classica cena natalizia

Ford Mustang 2023, il video di Natale racconta la nuova fastback

        A settembre, vi avevamo rivelato in anteprima le caratteristiche della nuova generazione della Ford Mustang: oggi, la Casa di Detroit ha finalmente rivelato anche le specifiche delle prestazioni della fastback pi&ugrave; famosa al mondo.  Ford Mustang con 4 cilindri 2.3 da 315 cv La gamma parte da un 4 cilindri EcoBoost da 2,3 litri, un motore completamente nuovo, progettato da zero, costruito secondo l'inedita architettura Modular Power Cylinder, con un nuovo rapporto alesaggio/corsa, iniezione diretta e fasatura variabile delle camme. Questo motore a benzina eroga 315 cv e 474 Nm di coppia, e dovrebbe anche consumare di meno rispetto al passato. Ford ha sottolineato che si tratta della Mustang di serie a 4 o 6 cilindri pi&ugrave; potente di sempre. Ford Mustang GT, l'urlo del V8 Poi, abbiamo la Mustang GT, dotata di un V8 Coyote da 5 litri. Il modello incorpora una serie di aggiornamenti, tra cui una nuova coppa dell'olio, un sistema di induzione a doppio corpo farfallato e doppia aspirazione. Aumentano anche le potenze: siamo a 480 cv e 562 Nm di coppia, con un incremento di 30 cv rispetto alla serie precedente. I clienti possono incrementare questi numeri con uno scarico prestazionale a valvole attive, che aumenta la potenza a 486 cv e 566 Nm di coppia. Gloria al V8: le migliori 5 sportive usate americane da non perdere Ford Mustang Dark Horse, 500 cv aspirati Infine, c'&egrave; la Mustang Dark Horse, realizzata secondo il know-how del reparto Ford Performance. Si basa sul V8 Coyote standard a cui per&ograve; aggiunge bielle forgiate e un albero motore bilanciato in modo esclusivo per gestire pressioni del cilindro e velocit&agrave; del pistone pi&ugrave; elevate. Il motore &egrave; anche dotato di alberi a camme rinforzati per una maggiore durata in pista e un funzionamento prolungato vicino al limite di 7.500 giri/min. Si tratta sostanzialmente del V8 aspirato pi&ugrave; potente mai montato su una Mustang, se escludiamo le Shelby. La potenza &egrave; di 500 cv e 566 Nm di coppia, 30 cv e 11 Nm in pi&ugrave; rispetto alla Mustang Mach 1 uscente. Cambio: c'&egrave; anche il manuale Tutti questi motori saranno abbinati a un cambio manuale a sei rapporti o a un cambio automatico a dieci rapporti. Nello specifico, quello manuale &egrave; di serie sulla GT ed &egrave; dotato di una funzione di selezione dei giri; la Dark Horse &egrave; dotata di un esclusivo cambio manuale a sei rapporti con radiatore dell'olio della trasmissione, ma sar&agrave; disponibile anche l'automatico a dieci rapporti. Infine, ricordiamo che Nuova Ford Mustang sar&agrave; in vendita dalla prossima estate. Ford Mustang 2023, ecco come suona il motore V8       

Quattro cilindri EcoBoost 315 cv per la versione standard, V8 da 480 e 500 cv per la GT e la Dark Horse : la nuova generazione della fastback americana si svela sempre pi&ugrave;

Ford Mustang 2023, le specifiche dei motori

        Stop alla produzione della Ford Fiesta per far posto al nuovo suv elettrico Ford su architettura MEB. A Colonia, hub produttivo centrale per il marchio dell'Ovale blu in materia di auto elettriche, la trasformazione dell'impianto porter&agrave; nel 2023 la nascita di un modello che si posiziona nel segmento C superiore. Avr&agrave; dimensioni non dissimili dalla Volkswagen ID.4, un riferimento che non &egrave; non casuale. Tra Ford e Volkswagen sappiamo come esista un accordo di collaborazione su pi&ugrave; fronti, che coinvolgono lo sviluppo e produzione di pick-up, dove il nuovo Amarok &egrave; un progetto nato sui contenuti tecnici del nuovo Ford Ranger, la produzione di veicoli commerciali e la fornitura di tecnologia per l'auto elettrica. Un suv elettrico della "famiglia Kuga" Volkswagen fornir&agrave; a Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;l'architettura MEB, modulare, sulla quale nasceranno una serie di nuovi modelli. Il primo progetto a vedere la luce sar&agrave; il suv "medium-size" anticipano in Ford. Non sar&agrave; compatto nel senso stretto del termine, non un segmento C da 4,40 metri ma certo non un D-suv; andr&agrave;, piuttosto, nel segmento C superiore, a 4,60 metri e si inserir&agrave; nella fascia presidiata da Ford Kuga con le motorizzazioni termiche ed elettrificate. Ford indica in Active Adventure la famiglia di appartenenza di questi modelli. Altre, Wild Performance (modelli come le Mustang), Urban Escape (Ford Puma e simili), Ultimate Outdoor (Bronco e Raptor), compongono le direttrici di sviluppo dell'offerta del marchio.  Design, i margini di personalizzazione Il primissimo teaser segue le anticipazioni diffuse proprio a Colonia dai vertici Ford. Un suv che andr&agrave; a personalizzare lo stile del frontale, tra gruppi ottici e calandra, mentre beneficer&agrave; dell'architettura nativa elettrica per offrire tanto spazio all'interno, un passo molto ampio in rapporto agli ingombri esterni. Avr&agrave; configurazioni di motogeneratore due ruote motrici e quattro ruote motrici. La presentazione &egrave; attesa nel marzo del 2023, per una successiva introduzione sul mercato. La riorganizzazione delle attivit&agrave; Ford, che punta entro il 2035 a essere in Europa un marchio esclusivamente elettrico, ha visto la creazione delle divisioni di business Ford Pro (attiva sul fronte veicoli commerciali e servizi destinati ad aziende e professionisti), Ford Blue responsabile della produzione delle auto con motore termico, Ford e (chiamata a curare lo sviluppo e produzione delle auto elettriche e la ricerca sui sistemi connessi).       

Appuntamento nel corso del primo trimestre del 2023 per scoprire lo stile e le caratteristiche del suv C superiore Ford, un'elettrica su architettura Volkswagen MEB

Ford, il suv elettrico su architettura MEB prepara il debutto

Arriva la parola &#39;fine&#39; alla gloriosa storia della Ford GT. Una delle auto da corsa (e stradale) pi&ugrave; vincenti e iconiche di sempre &egrave; giunta alla sua ultima versione. Mentre nelle scorse settimane Ford ha presentato la LM Edition, ultima configurazione di serie, oggi la Casa americana ha lanciato la Mk IV 2023. Nome non casuale, dato che rievoca la vittoria della Mk IV originale del 1967 a Le Mans, raggiunta dalla scuderia Shelby con Dan Gurney e A.J. Foyt. E 67 &egrave; infatti anche il numero degli esemplari in cui verr&agrave; realizzata questa edizione limitata che, va specificato, &egrave; esclusiva per l&#39;uso in pista.  Supera gli 800 cv  La vettura spicca gi&agrave; per l&#39;estetica. La verniciatura azzurra con tinte rosse copre una carrozzeria realizzata interamente in fibra di carbonio e che ha delle pance laterali pi&ugrave; grandi rispetto al modello tradizionale, un grande alettone e un passo allungato. Insomma, tutto grida all&#39;aerodinamica, elemento fondamentale per aiutare a gestire un&#39;auto in cui il motore V6 EcoBoost da 3,5 litri superer&agrave; gli 800 cv.  Prezzo elevatissimo  Non sono stati forniti dettagli tecnici, ma una supercar con quella potenza riesce agevolmente a superare i 300 km/h. Ci&ograve; che &egrave; noto &egrave; invece il prezzo: al cambio, circa 1,6 milioni di euro. Una cifra per pochi: ma i 67 fortunati si porteranno a casa un pezzo di storia dell&#39;automobilismo sportivo.  La gamma Ford: consulta il listino completo di Auto   

Ford GT Mk IV 2023: l&#39;ultimissima versione dell&#39;iconica supercar americana &egrave; un modello esclusivo per la pista in edizione limitata in cui il V6 da 3,5 litri supera gli 800 cv

Questa &egrave; l&#39;ultima Ford GT di sempre

        C'&egrave; un modo tutto americano di interpretare l'elaborazione dei motori. Un modo che coinvolge i pick up e non solo le muscle car, passando attraverso le "crate", le casse di elaborazione dalle quali spremere cavalli e newtonmetri di coppia da unit&agrave; motrici esagerate nella cubatura. Al Performance Racing Industry di Indianapolis, Ford Performance Parts ha svelato il Megazilla, cassetta di elaborazione annunciata lo scorso settembre e destinata a elaborare il gi&agrave; noto Godzilla (in foto), specifica orientata ai grandi mezzi pesanti. Peso esagerato come i numeri del V8 Con il Ford Megazilla, invece, i destinatari dell'elaborazione saranno i pick-up Ford F-150, F-250 Super Duty e finanche la Mustang, sotto il cui cofano il V8 dovrebbe riuscire a starci. Ecco, se il frazionamento non poteva essere un altro, la cilindrata &egrave; di 7,3 litri. Invariato il monoblocco rispetto al Godzilla, si tratta di una realizzazione in ghisa che inevitabilmente terr&agrave; elevato il peso complessivo (circa 260 kg). I componenti interni sono stati tutti ripensati, a partire dai pistoni Mahle forgiati, bielle forgiate come pure forgiato &egrave; l'albero motore.&nbsp; Il risultato dell'elaborazione Ford&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Performance Parts &egrave; in un motore da 615 cavalli e 867 Nm a 3.800 giri/min. Guadagna quasi 200 cavalli rispetto al valore di 430 cavalli e 644 Nm dichiarato dal V8 7.3 litri Godzilla. A 2.500 giri/min, poi, eroga gi&agrave; 677 Nm, disponibili fino a 6.000 giri/min. Corpi farfallati di derivazione Mustang La testata, in alluminio, ha condotti lavorati mentre il corpo farfallato &egrave; da 92 mm e deriva da quello della Mustang Shelby GT500.&nbsp; Sar&agrave; nel corso del secondo trimestre del 2023 che la cassetta Ford Performance Parts con il Megazilla V8 7.3 litri sar&agrave; a disposizione in Nord America.&nbsp;       

In una cassetta di firmata dal reparto Ford Performance Parts, tutto il necessario per un super V8 7.3 litri destinato a pick up e anche alla Mustang&nbsp;

Ford Megazilla, l'elaborazione esagerata del V8 da 7.3 litri

Un pezzo di storia, fermo dal 1982. Da domani sar&agrave; all&rsquo;asta il Ford Bronco, super personalizzato, appartenuto al mitico Gilles Villeneuve, uno dei piloti pi&ugrave; amati in assoluto. In Formula 1, Ferrari e non solo: icona del motorsport.  Un mezzo speciale, quello che il canadese, in giovent&ugrave; campione assoluto anche di motoslitta, quindi anche manico speciale sulla neve, si fece personalizzare in pratica su misura.    Un Bronco speciale  Il modello sar&agrave; all&rsquo;incanto su Aguttes. Si tratta di un Ford Bronco del 1976, di fatto fermo da quel maledetto 8 maggio 1982 quando a Zolder si consum&ograve; la tragedia.  La vettura, numero di telaio U15GLB09627, ha una storia particolare. Gilles l&rsquo;ha utilizzata quando risiedeva nel Principato di Monaco, quindi a ridosso delle Alpi Francesi.  Per questo motivo il Ford Bronco &egrave; stato personalizzato per un fuoristrada estremo. Con sospensioni rialzate, parafanghi allargati e verricello meccanico.  &nbsp;  Modificato alla Villeneuve  Pronto a tutto e con tanta potenza in pi&ugrave;. Il V8 di 4,9 litri &egrave; stato elaborato, anche se non &egrave; stata comunicata la potenza incrementata rispetto ai tranquilli 125 cavalli di serie. Pi&ugrave; assettato: infatti il Bronco di Gilles dispone di doppi serbatoi.  Speciale anche il cambio, con leva Hurst Competition, originale &egrave; stato sostituto con un &ldquo;Doug Nash&rdquo;, anch&rsquo;esso ex pilota che poi si era specializzato in elaborazioni.    I sedili sportivi sono Recaro, con colori e motivo, al pari dell&rsquo;arancione esterno tipicamente anni Settanta.  Lo scenario estetico &egrave; completato dal volante a tre razze, il contagiri, anch&rsquo;esso frutto di una modifica, dai pneumatici tassellati e i cerchi bianchi con canale maggiorato.  La vettura non &egrave; stata toccata dal 1982, sar&agrave; bisognosa di un robusto restauro, come si nota subito dalla carrozzeria vissuta. In ogni modo il prezzo atteso &egrave; di oltre 100.000 euro.  Potrebbe interessarti: Auto nostalgia: Ford Focus RS, fast &amp; furious 

Un mezzo speciale, che il mitico pilota ha modificato secondo i suoi desideri. Elaborato a fondo nella sostanza e anche nella forma ...

In vendita il Ford Bronco personalizzato di Gilles Villeneuve

        A mali estremi, estremi rimedi. La guerra tra Russia e Ucraina ha costretto l'esercito ucraino a utilizzare sul campo non solo gli abituali mezzi da combattimento, ma anche auto e camion usati e donati da ogni parte del mondo - soprattutto America - convertiti per l'uso sul campo di battaglia. L'ultimo in ordine di tempo &egrave; un aggressivo Ford F-150 Raptor adattato per ospitare un lanciamissili.  #Ukraine: Another, improved "BM-8" light MRLS made by Ukrainian forces. A 12 tube launcher is mounted on a Ford F150 Raptor truck, using 80mm S-8KO rockets- which are typically fired from aircraft. https://t.co/eJl8MxcFfh pic.twitter.com/oNYsc7IkLd &mdash;  Ukraine Weapons Tracker (@UAWeapons) December 8, 2022    Un V6 da 450 cv scende in guerra Il Raptor in questione &egrave; apparso in un post sul social Reddit (poi rimosso ma ricondiviso su altri social) che mostra le truppe ucraine che lo utilizzano in battaglia, con il sistema di lancio montato sul suo cassone. Apparentemente, il tipo di ordigni utilizzati nel video sono razzi S-8 non guidati, un tipo di missile generalmente sparati da elicotteri, di certo non dai pick-up. La targa &egrave; una di uso civile, ucraina, il che lascia pensare che l'esercito non si sia premurata di registrare questo Raptor come mezzo militare vero e proprio. Ford Ranger Raptor, aperti gli ordini italiani: prezzo e informazioni Il video, oltre alla piattaforma montata sul pianale dell'F-150, mostra anche il lancio di un missile. Si nota come mentre il razzo viene lanciato, le sospensioni del Raptor si muovono a fatica. Il pick-up &egrave; stato infatti concepito per la guida fuoristrada e non certo per trasportare armi di quel calibro. Comunque, siamo certi che le prestazioni del suo motore V6 EcoBoost biturbo da 450 cv si possano rivelare utilissime nel fango dei terreni ucraini. Vieni a provare le finaliste del Car of The Year 2023       

L'esercito ucraino utilizza il pick-up americano con V6 da 450 cv sul campo di battaglia per sparare razzi contro il nemico

Guerra Russia-Ucraina, spunta un Ford F-150 Raptor lanciamissili!

        Ford Focus, ultimo atto: la hatchback media dell'Ovale Blu si prepara a uscire di scena, stesso destino che spetter&agrave; anche alla sorella minore Fiesta. Nel corso della sua lunga carriera iniziata alla fine degli anni '90, la Focus ha scritto importanti pagine di storia dell'auto, specie con le sue versioni sportive. Una delle pi&ugrave; folli e veloci &egrave; la RS di seconda generazione, dotata di un potentissimo 5 cilindri in linea da 305 cavalli, tutti scaricati sulle sole rote anteriori attraverso un cambio manuale a 6 rapporti: un'auto tutta da guidare e "respirare", facendosi travolgere dalla sua potenza e dal suo carattere. L'abbiamo provata sul numero di settembre 2009 di Auto: leggi qui a seguire il nostro test.&nbsp; Ci sono che vanno ammirate, altre che vanno guidate; questa, fondamentalmente, va respirata. Profumano di racing le prese d&rsquo;aria e le appendici aerodinamiche; sale nel naso il ronzio sordo del cinque cilindri ai bassi regimi, inebria il cattivissimo &ldquo;sciuff&rdquo; di scarico della valvola di sovrappressione a ogni rilascio, vibra nei polmoni il rombo cattivo del &ldquo;cinque in linea&rdquo; liberato al massimo. Odore di freni incandescenti, di asfalto rovente, di gomme stressate, di benzina bruciata per una causa sacrosanta: l&rsquo;RS entra nell&rsquo;anima con la stessa prorompente forza con la quale si presenta esteticamente. Trazione anteriore d&rsquo;eccezione, cattiva e corsaiola quanto basta per agognare un mondo di strade che si trasformano in pista, l&rsquo;ultima creatura Ford celebra al meglio i quarant&rsquo;anni della storica sigla sportiva &ldquo;erre-esse&rdquo;, concessa a poche vere sportive della Casa (la Focus &egrave; la ventiduesima). Ma &egrave; anche docile come un agnello per andarci a far la spesa, permettendo &ndash; talvolta &ndash; di lasciare i sogni &ldquo;cattivi&rdquo; parcheggiati nel cassetto della fantasia, consapevoli che la Focus possiede un eclettismo di razza pari alla sua sportivit&agrave; estrema. Che la rende piena e godibile davvero a tutto campo: missione compiuta. Ford Fiesta sul viale del tramonto, stop alla produzione gi&agrave; nel 2023?  Focus RS, potenza tutta anteriore Del resto, dalla Focus RS sprizza in ogni aspetto la ferma volont&agrave; della Casa di realizzare un modello davvero significativo, sotto ogni aspetto, e per questo lo sviluppo &egrave; stato particolarmente ponderato e approfondito. Ne &egrave; nata dunque la Focus pi&ugrave; performante di sempre, accompagnata dalla coraggiosa decisione di abbandonare la trazione integrale &ndash; prima scelta, mutuata dalla corrispondenza con la partecipazione al Mondiale Rally &ndash; in favore dell&rsquo;azzardo della sola trazione anteriore, chiamata a dover distribuire potenza e coppia assolutamente insolite per una &ldquo;tutto avanti&rdquo;. Ma la scommessa tecnica ha pagato, e la Focus RS si trova a interpretare il ruolo di pi&ugrave; potente trazione anteriore al mondo forte di una maturit&agrave; tecnica che ne rende il comportamento efficace, preciso, indimenticabile. E capace di rendere quasi superflua la trazione integrale. Anche grazie all&rsquo;impiego di una geometria particolare all&rsquo;avantreno, ribattezzata RevoKnuckle, che ha permesso di annullare le reazioni allo sterzo indotte dalla coppia liberando un insospettato margine di sviluppo alla tecnologia della trazione anteriore. La guida &ldquo;vera&rdquo; c&rsquo;&egrave; tutta, cristallina: la vettura paga qualcosa in termini di accelerazione pura rispetto alle migliori integrali o trazioni posteriori di caratteristiche simili, ma quanto a dinamismo non teme confronti. Sfoglia le pagine per continuare a leggere la prova&nbsp; &nbsp; La RS conserva la tipica fruibilit&agrave; quotidiana del prodotto Focus; la guida pu&ograve; essere realmente impegnata &ndash; ed impegnativa, visto il livello delle prestazioni &ndash; quanto docile e fluida nel traffico quotidiano. Il merito va anche al motore, che assieme al telaio &egrave; l&rsquo;altra met&agrave; della &ldquo;furia&rdquo; RS. Si tratta dello stesso cinque cilindri della ST e della Kuga, ma rimaneggiato al punto da garantire cavalli in quantit&agrave; impressionante (305 cv) combinati a una coppia davvero piatta ed estesa oltre che robusta (44,8 kgm costanti tra 2.300 e 4.500 giri), che &ldquo;incrocia&rdquo; al meglio la curva di potenza dando origine a un rendimento invidiabile: morbido sotto, pieno, corposo ed elastico gi&agrave; a basso regime, inebriante dai 4.500 giri in su. Difetti? Qualcuno non manca, alla RS; come qualche metro di troppo nelle frenate, un avantreno un po&rsquo; pesante che penalizza leggermente l&rsquo;azione in condizioni dinamiche estreme (la pista), una velocit&agrave; massima pi&ugrave; bassa di quanto dichiarato. Ma la sostanza tecnica &egrave; davvero notevole per quantit&agrave; e qualit&agrave;: il pilotaggio impegnato, convinto e professionale, trova piena soddisfazione. Cos&igrave; come appaga l&rsquo;emozione di poter disporre di prestazioni fuori dell&rsquo;ordinario senza alcuna difficolt&agrave; particolare di gestione della vettura. Quanto al portafoglio, i 35mila euro di listino sono pressoch&eacute; onnicomprensivi, il che accresce ulteriormente l&rsquo;interesse per questa Focus all&rsquo;ennesima potenza. Ford Bronco, regalo per il 2023 con un kit speciale  Sospensione anteriore ad hoc per la RS Grande lavoro di sviluppo per i tecnici Ford, chiamati a trasformare la Focus in un&rsquo;arma &ldquo;letale&rdquo; all&rsquo;altezza della prestigiosa sigla RS: l&rsquo;evoluzione dalla pur sportiva ST &egrave; pressoch&eacute; radicale. Al centro dell&rsquo;attenzione, in primo luogo, l&rsquo;evoluzione di telaio e assetto. Le carreggiate sono allargate, ma in particolare &egrave; stato chiamato in causa il Centro di Ricerca e Sviluppo di Ingegneria Avanzata di Aquisgrana per la riprogettazione della sospensione anteriore. Ne &egrave; nato il sistema brevettato &ldquo;RevoK- nuckle&rdquo; (sei anni di sviluppo), che ha permesso di annullare le reazioni allo sterzo indotte dalla notevole coppia motrice: forse il maggior problema di una trazione anteriore a elevate prestazioni. Il nuovo avantreno prevede in luogo del convenzionale portamozzo McPherson, che ruota insieme all&rsquo;ammortizzatore, due elementi disgiunti di cui il primo fisso e solidale al montante, e un secondo libero di ruotare coordinato alla linea di sterzo: in questo modo risulta fortemente ridotto proprio il disassamento dell&rsquo;asse di rotazione (king-pin offset nella terminologia tecnica internazionale) tra centro ruota e asse di sterzata, che &egrave; quello che genera normalmente anche forti reazioni sul volante. Secondo Ford, questa particolare soluzione consente di ottenere risultati simili a quelli ottenibili con una sospensione a doppi triangoli sovrapposti, mantenendo per&ograve; l&rsquo;economia di costruzione tipica dello schema McPherson. Sfoglia le pagine per continuare a leggere la prova&nbsp; &nbsp; Per contenere il pi&ugrave; possibile il prezzo della vettura, del resto, la Focus RS viene assemblata sulle stesse linee produttive degli altri modelli, grazie alla modulabilit&agrave; degli impianti. Da notare, inoltre, tarature specifiche per sterzo e gruppi molla-ammortizzatore, mentre i freni sono potenziati con un impianto specifico composto da servofreno in tandem con dischi di notevole diametro, con gli anteriori lavorati da pinze a pistone singolo da 336 mm di diametro.  Cinque cilindri derivato dalla ST  Geneticamente il cinque cilindri in linea di 2.5 litri, tutto in lega, &egrave; lo stesso della ST (oltre che il medesimo della Kuga), ma sulla RS l&rsquo;unit&agrave; ha ricevuto notevoli modifiche: guarnizioni, canne cilindri, pistoni, profili alberi a camme, cuscinetti di biella sono tutti elementi specifici. Cui s&rsquo;aggiunge l&rsquo;inedito comparto aspirazione- composto da un collettore di scarico integrato al nuovo turbocompressore pi&ugrave; grande, un Borg Warner K16 in grado di generare una sovralimentazione massima di 1,4 bar contro gli 0,7 della ST. Grande cura &egrave; stata inoltre posta nel sistema di raffreddamento; le prese d&rsquo;aria sul cofano, in particolare, servono a dissipare calore nelle fasi di sosta. Il tutto si inserisce nella evoluta aerodinamica della vettura, in grado di generare deportanza a elevata velocit&agrave;. Modificato, ma non nuovo rispetto all&rsquo;altra Focus sportiva, il cambio, a sei rapporti lievemente allungati; specifico, per contro, il differenziale autobloccante meccanico Quaife, del tipo elicoidale. Specifica anche la taratura dell&rsquo;ESP. Sfoglia le pagine per continuare a leggere la prova&nbsp; &nbsp; Sviluppata intensamente lungo le curve del Nurburgring, dove peraltro pressoch&eacute; tutte le sportive di rango trovano le radici del proprio DNA dinamico, la Focus RS si rivela una sportiva capace in primo luogo di soddisfare in pieno la missione numero uno: offrire un rendimento impressionante nella guida sportiva e impegnata. Se &egrave; vero che in pista &ndash; condizione particolare, dove lo stress imposto ai pneumatici tocca il vertice &ndash; la vettura paga qualcosa per via di un sottosterzo avvertibile, su strada la situazione &egrave; di tutt&rsquo;altra portata; qui il lavoro delle coperture &egrave; meno gravoso e l&rsquo;auto mette in mostra una direzionalit&agrave; che non viene mai meno. Dunque avantreno rapido e preciso nell&rsquo;inserire, giusto richiedendo quel quarto di giro in pi&ugrave; sul volante quando proprio si forza l&rsquo;ingresso curva con cattiveria; a seguire, uno scorrimento esemplare, con il differenziale autobloccante che &ldquo;tira&rdquo; con vigore il muso verso l&rsquo;interno permettendo di sfruttare senza incertezze la carreggiata. Il retrotreno segue fedelmente, mostrando aderenza elevata insieme a una buona neutralit&agrave;; i pi&ugrave; smaliziati (e capaci) troveranno qualche accenno di sovrasterzo in rilascio con gomme piuttosto fredde, che per&ograve; scompare a temperatura d&rsquo;esercizio. L&rsquo;ESP c&rsquo;&egrave;, ma non si sente praticamente mai: si pu&ograve; evitare di staccarlo senza nulla perdere. I movimenti del corpo vettura sono avvertibili, ma ridotti; l&rsquo;assetto &egrave; rigido e sportivo, ma specialmente in estensione gli ammortizzatori lasciano campo a una certa escursione che, se da un lato pu&ograve; lasciare il desiderio di qualcosa di pi&ugrave; estremo, dall&rsquo;altro si rivela un toccasana quando si affronta lo sconnesso e ci si trova al volante di una vettura discretamente &ldquo;incassatrice&rdquo;. Ford GT LM Edition porta con s&eacute; un pezzo della vittoria a Le Mans  Focus RS, il 2,5 litri &egrave; poderoso In questo contesto s&rsquo;inserisce il protagonista della &ldquo;erreesse&rdquo;, ovvero il poderoso cinque cilindri turbo 2.5. Propulsore che vanta un funzionamento impeccabile quanto versatile: gira rotondo e docile ed &egrave; reattivo anche al minimo, con le marce alte, per poi cambiare voce e trasformarsi via via in un&rsquo;unit&agrave; di gran carattere. La notevole elasticit&agrave; ai regimi intermedi permette gi&agrave; cos&igrave; cambi di velocit&agrave; sorprendenti, accompagnanti dall&rsquo;inebriante &ldquo;sciuff&rdquo; di scarico della sovrappressione (tonalit&agrave; di scarico e resa acustica della sovralimentazione sono stati oggetto di particolare sviluppo) che rende davvero l&rsquo;atmosfera racing; dai 4.500-5.000 giri in su, invece, c&rsquo;&egrave; spazio solo per un rombo possente e vagamente metallico, che accompagna un&rsquo;evidente accelerazione del regime nel salire fino al limitatore, sin quasi un po&rsquo; brutale: un autentico sogno, che proietta letteralmente la RS in avanti qualsiasi sia la marcia inserita. Sfoglia le pagine per continuare a leggere la prova&nbsp; &nbsp; Bene il cambio; i rapporti sono tendenzialmente lunghi ma lavorando solo di coppia la vettura li &ldquo;ingoia&rdquo; con gran rapidit&agrave;; la manovrabilit&agrave; &egrave; diretta a sufficienza, in sintonia con il carattere dell&rsquo;auto. Sfruttando appieno il propulsore, la RS diviene realmente rapida nel divorare l&rsquo;asfalto davanti a s&eacute;, curva o rettilineo che sia: in questa condizione, il pilotaggio richiede reazioni pronte combinate a un colpo d&rsquo;occhio che deve andare oltre il muso della vettura, poich&eacute; l&rsquo;anticipo &egrave; fondamentale per poter dirigere convenientemente un &ldquo;missile&rdquo; di queste capacit&agrave; lungo la traiettoria voluta. In piena accelerazione, anche lo sterzo &ndash; diretto a sufficienza e abbastanza preciso, seppur lontano dall&rsquo;ideale &ndash; richiede qualche attenzione in pi&ugrave;, data la presenza dell&rsquo;autobloccante che in pieno tiro trasmette reazioni che richiedono notevole fermezza delle mani sulla corona. Eppure, la vettura rimane sempre docile, prevedibile, comunicativa, adattandosi con notevole elasticit&agrave; a capacit&agrave; e desideri del conducente: la Focus pi&ugrave; performante si lascia impiegare come un&rsquo;auto normale nel traffico o in citt&agrave;.  Prestazioni elevate, ma... Quanto alle prestazioni, lo scatto da fermo impressiona specialmente verso le andature superiori dove il 2.5 Turbo produce allunghi impressionanti (si esce dal km da fermo a 211 km/h), mentre il passaggio ai 100 km orari (abbiamo rilevato 6"18 con i nostri strumenti) &egrave; lievemente penalizzato dalla formula &ldquo;tutto-avanti&rdquo; rispetto a rivali con trazione posteriore o integrale, nonostante l&rsquo;efficacia del Launch Control (regime fisso a 4.500 giri a gas affondato pre-partenza). Un po&rsquo; sottotono pure la velocit&agrave; massima, chiaramente molto elevata ma lontana dal dato dichiarato dal Costruttore (244,9 km/h rilevati dal nostro Centro Prove contro i 263 dichiarati dalla Casa), un po&rsquo; ottimistico dato il carico aerodinamico della RS. La ripresa &egrave; invece sempre brillante, a tutte le andature: coppia esuberante e turbo spingono senza incertezze. Buona resa la garantiscono pure i freni, con un mordente incisivo che permette staccate al limite senza indecisioni; c&rsquo;&egrave; tuttavia qualche metro (36,9) di troppo, rispetto alle migliori rivali, negli spazi di arresto.  Relativamente al comfort, l&rsquo;insonorizzazione &egrave; curata quanto basta per permettere conversazioni senza disturbi, mentre i consumi sono pi&ugrave; che accettabili con un uso tranquillo del mezzo. Il che, per&ograve;, avviene assai di rado. Top 10 auto con un motore esageratamente grande       

Nel 2009 ci siamo messi al volante della Focus pi&ugrave; potente dell'epoca, la folle RS da 305 cavalli e dotata della sola trazione anteriore: ecco la nostra prova nostalgia

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