Il kit di potenziamento, prodotto in sole 25 unità, consente alla wagon di raggiungere i 330 km/h

BMW G3M Bi-Turbo, la super-wagon da quasi 800 cv

L&rsquo;ultima BMW M3 Touring (sigla G81) &egrave; gi&agrave; di per s&eacute; una vettura impressionante, capace di fondere alla perfezione prestazioni da supercar alla praticit&agrave; di un&#39;auto familiare. L&#39;azienda di tuning tedesca G-Power ha, per&ograve;, deciso di portare questo concetto all&rsquo;estremo, trasformandola nella G3M Bi-Turbo grazie al kit G-Power Identity Package LIMITED EDITION, prodotto in sole 25 unit&agrave;. Ne deriva una station wagon da quasi 800&nbsp;cavalli e 330 km/h di velocit&agrave; massima: numeri che la rendono una delle pi&ugrave; veloci della categoria.  BMW M3 Touring by G-Power: la G3M Bi-Turbo    Alla base dell&#39;evoluzione il motore S58B30, un sei cilindri in linea biturbo da 3.0 litri, che in versione standard eroga 503 cv e 649 Nm di coppia. G-Power ha potenziato il propulsore con una serie di modifiche mirate a massimizzare la potenza e l&rsquo;efficienza. Il &quot;cuore&quot; della trasformazione &egrave; l&rsquo;upgrade dei turbocompressori OEM, sostituiti con unit&agrave; pi&ugrave; grandi, dotate di ruote compressore e turbine maggiorate, realizzate tramite lavorazione CNC per garantire la massima precisione e resistenza. L&rsquo;aria viene convogliata con una maggiore efficienza grazie a una nuova girante ottimizzata, che riduce la temperatura dei gas di scarico e migliora il flusso dell&rsquo;aria. Per supportare il notevole incremento di potenza, &egrave; stato installato un impianto di scarico GP-exhaust-burble con catalizzatori metallici ad alta portata da 200 celle, studiato per ridurre la contropressione e migliorare il suono del motore, accompagnato da terminali in fibra di carbonio da 100 e 110 mm. Grazie alla mappatura motore GP-800, il propulsore &egrave; in grado di sprigionare 799 cavalli (588 kW) e 900 Nm di coppia massima, consentendo alla G3M Bi-Turbo di toccare i 330 km/h.&nbsp;  Estetica racing  Esternamente, la G3M Bi-Turbo si distingue per la sua presenza scenica e il suo look aggressivo. Verniciata in un vistoso Voodoo Blue, la carrozzeria &egrave; arricchita da dettagli arancioni che si abbinano ai cerchi Hurricane RR da 20/21 pollici (ant/post), con pneumatici Michelin Pilot Sport 4S (285/30 all&#39;anteriore e 295/25 al posteriore). Il cofano &egrave; realizzato in fibra di carbonio VENTURI RR, caratterizzato da una grande presa d&rsquo;aria centrale per migliorare il raffreddamento del vano motore. Completano il kit estetico la griglia GP DYNAMIC, lo spoiler frontale e quello posteriore realizzati in fibra di carbonio. Materiale utilizzato anche per la copertura del motore. All&rsquo;interno, l&rsquo;abitacolo &egrave; stato rivisitato con sedili in pelle arancione e inserti in fibra di carbonio, mantenendo l&rsquo;iconica sportivit&agrave; della M3 ma con un tocco pi&ugrave; audace e distintivo. A conferma dell&#39;esclusivit&agrave;, numerosi badge con la sigla del modello adornano elementi come tappetini e console centrale.  Esclusiva anche nel prezzo  Con soli 25 esemplari disponibili, il kit di potenziamento G-Power &egrave; riservato a pochi (e facoltosi) eletti. Per averlo, infatti, bisogna sborsare ben 47.600 euro. Cifra notevole che, sommata al prezzo della vettura standard (120.000 euro di partenza), pu&ograve; tranquillamente avvicinarsi - se non addirittura superare, attingendo dalla ricca proposta di optional BMW - i 200mila euro. 

Il tuner tedesco trasforma la familiare in una vera supercar: il kit Identity Package Limited Edition, prodotto in 25 unit&agrave;, costa quasi 50mila euro

BMW M3 Touring, G-Power porta la wagon a 799 cv

Dopo la berlina, tocca anche alla BMW M3 Touring &ldquo;evolvere&rdquo; nella pi&ugrave; sportiva, potente e leggera variante CS. La sigla. Che sta per Competition Sport, identifica da anni le versione pi&ugrave; estreme dei modelli M della Casa bavarese, e per la prima volta viene usato su una Touring. Le modifiche alla M3 con la &ldquo;coda&rdquo; ricalcano quelle della berlina lanciata meno di due anni fa: pi&ugrave; cavalli (adesso sono ben 550), meno peso e una serie di interventi pensati per rendere la Touring ancora pi&ugrave; veloce.  Famigliare pronto-pista  Per lanciare la nuova M3 Touring CS, BMW ha scelto la location di Mount Panorama, iconico circuito australiano, in cui si terr&agrave; la tradizionale gara di 12 ore nel week end del 31 gennaio-2 febbraio. Proprio questa sar&agrave; l&rsquo;occasione per la Casa bavarese di mostrare per la prima volta al mondo la sua ultima nata. E sebbene un circuito non sembri certo l&rsquo;habitat ideale per una vettura famigliare, la Touring CS &egrave; pensata per esprimersi al meglio anche tra i cordoli, senza nulla da invidiare a coup&eacute; e berline dalla silhouette ben pi&ugrave; filante.  Rispetto alla BMW M3 Touring in versione Competition, la CS guadagna 20 cavalli di potenza, raggiungendo quota 550, con la coppia che invece resta invariata a 650 Nm. Sebbene non si configuri come una CSL (sigla utilizzata da BMW per identificare quei modelli che ricevono una considerevole riduzione del peso) la CS segna sulla bilancia 15 kg in meno rispetto al modello standard. Dotata di trasmissione automatica a 8 rapporti, e di trazione integrale M xDrive con gestione elettronica della coppia sui due assi, la CS &egrave; in grado di accelerare da 0 a 100 orari in appena 3,5 secondi (come una M5) e da 0 a 200 in 11&rdquo;4. La ripresa da 80 a 120 km/h, invece, viene bruciata in 2&rdquo;7 in quarta marcia e in 3&rdquo;4 in quinta. Numeri pi&ugrave; simili a quelli di una supercar che di una station wagon.  Look sportivo per la Touting CS  A distinguere la CS dalla &ldquo;normale&rdquo; M3 Touring sono i dettagli, a partire dalla sigla CS rossa sul doppio rene anteriore. Il look del modello, del resto, &egrave; studiato per non passare inosservato. Il muso delle M3, berlina e Touring, &egrave; preso in prestito dalla M4 (come fatto qualche anno fa con la serie E90 che riprendeva le linee frontali della E92), mentre al posteriore spiccano i quattro grandi terminali di scarico circolari, elemento tradizionale di tutti i modelli della divisione Motorsport ormai da decenni.  I cerchi, da 19 pollici all&rsquo;anteriore e 20 al posteriore, montano gomme da 275/35 davanti e 285/30 dietro, e celano enormi freni ceramici M Carbon, che a loro volta possono essere personalizzati con pinze freno in colore rosso oppure oro opaco. E per chi vuole massimizzare l&rsquo;esperienza sportiva, &egrave; possibile anche optare per pneumatici ultra-track, a conferma della vocazione sportiva del modello.  Anche nell&rsquo;abitacolo della M3 CS si respira aria di circuito: il cockpit, come tradizione sulle BMW, &egrave; incentrato sul guidatore verso il quale &egrave; rivolta la strumentazione. I sedili sportivi M Carbon sono dotati di poggiatesta integrati e logo CS illuminato. Il volante a tre razze &egrave; in Alcantara ed &egrave; dotato di un indicatore rosso a ore 12 per far capire al guidatore/pilota quando lo sterzo &egrave; dritto, come sulle vetture da competizione. Sulla consolle centrale, invece, spicca l pulsante M Setup che consente un accesso diretto alle impostazioni di motore, telaio, sterzo, freni e trazione M xDrive, e salvare due diverse configurazioni personalizzate. Le modalit&agrave; d&rsquo;uso della vettura sono tre: Road, Sport e Track, quest&rsquo;ultima concepita per l&rsquo;uso pi&ugrave; estremo della CS.  La M3 Touring CS, infine, pu&ograve; contare sul BMW Operating System 8.5 attraverso cui gestire numerose funzioni del veicolo e dei servizi digitali attraverso il display da 12,3 pollici dietro al volante e quello centrale da 14,9&rdquo;.  La CS sar&agrave; una serie limitata  La BMW M3 Touring CS sar&agrave; disponibile sul mercato entro marzo, a stando a quanto comunicato dalla Casa bavarese si tratter&agrave; di una serie limitata, anche se ancora non si sa di quanti esemplari. Ignoto, al momento, anche il prezzo che certamente sar&agrave; sensibilmente superiore ai 120mila euro necessari per portare a casa la Touring Competition da 530 cavalli.  BMW iX 2025, dal restyling tanti cavalli e autonomia in pi&ugrave; 

Anche la verssione con la &quot;coda&quot; della M3 si arricchisce della variante Competition Sport, pi&ugrave; potente, leggera e veloce

BMW M3 Touring, la famigliare diventa CS e raggiunge quota 550 cv

Sostanziale incremento di potenza e coppia con l'elaborazione Stage 1 sviluppata da Manhart. Dal sei cilindri della M3 Touring arrivano 855 cavalli e l'affidabilità è garantita da pistoni e bielle forgiati. Per i più smaliziati c'è anche uno step Stage 2 e uno Stage 3, che portano la coppia fino a 1.300 Nm, limite massimo supportato dal cambio automatico 8 marce

BMW Manhart MH3 Touring

        I freni, quelli no, vanno bene cos&igrave;. Carboceramici, pi&ugrave; che sufficienti a rallentare anche la Manhart MH3 800 Touring. La "H" diventa un apostrofo sulla M3 che conosciamo, nella veste Touring esaltante per rappresentare un'offerta diversa dalla configurazione berlina eppure riuscitissima nelle proporzioni. Ecco, non c'&egrave; solo la sigla MH3 dietro l'elaborazione. Un progetto con il marchio Manhart sul cofano e sul volante, frutto di interventi profondi. Il motore 6 cilindri 3 litri twin turbo si presta per l'installazione di bielle e pistoni forgiati. Cos&igrave;, l'unit&agrave; S58 supporta l'incremento di prestazioni ottenuto dall'elaborazione della centralina e dall'adozione di un intercooler Wagner Racing. Stage 1 da oltre 300 cv di incremento Non dettaglia altro, Manhart, nel dire come sia stato possibile passare dai 510 cavalli e 650 Nm dell'S58 di serie di BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;&nbsp;agli 855 cavalli e 1.090 Nm della MH3 Touring. Facile intuire come l'installazione di pistoni forgiati abbia il naturale completamento in pressioni maggiori di iniezione del carburante e ritocchi alle pressioni di sovralimentazione dei turbo. Tutto mediante il controllo dell'elettronica. Ed &egrave; lo Stage 1, quello da 855 cavalli, superato da uno Stage 2 e Stage 3 dei quali conosciamo, al momento, solo il limite di coppia motrice: 1.300 Nm. &Egrave; l'asticella massima per la quale &egrave; stato ottimizzato il cambio automatico 8 marce della M3 Touring.&nbsp; Scarico Remus e catalizzatore a 200 celle Continuando con le modifiche, spazio al catalizzatore a 200 celle e alla possibilit&agrave; di eliminare il filtro del particolato. Ancora, la linea di scarico Remus ha valvole attive e terminali a richiesta in carbonio o ceramica, mentre l'aspirazione &egrave; interamente in carbonio. Il sound non deluder&agrave;. Dal propulsore all'assetto, per registrare l'adozione di sospensioni coilover H&amp;R e la piastra di irrigidimento del sottoscocca in fibra di carbonio. I freni carboceramici, come detto, non subiscono variazioni. Notevoli, invece, i cerchi Raffa multirazze, da 20 e 21 pollici sui due assi.&nbsp; Una base tecnica estremizzata, come lo &egrave; il look, grazie alle applicazioni in fibra di carbonio. Dallo splitter allo spoiler alla base del lunotto, proseguendo con i profili sui paraurti e quelli applicati dietro le ruote anteriori, nonch&eacute; le minigonne. Massima la possibilit&agrave; di personalizzazione estetica a bordo. BMW iX3: via alla produzione in Ungheria, radicale cambio di stile       

Partendo da M3 Touring, dal motore 6 cilindri S58, Manhart propone un'elaborazione Stage 1 da oltre 300 cv di incremento e, per i pi&ugrave; esigenti, c'&egrave; anche uno Stage 2 e Stage 3

BMW M3 G81 LCI 2024 Touring

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