        A due anni appena dal debutto, BMW M5 torna su strada con dei muletti di sviluppo dalla carrozzeria mascherata. &Egrave; tempo di un aggiornamento di stile, che interesser&agrave; gruppi ottici e altri particolari di secondo piano. Tra le novit&agrave; pi&ugrave; evidenti, la diversa grafica delle luci diurne a led anteriori, che dagli anelli a poligono aperto passeranno a un elemento pi&ugrave; simile a una F ruotata.  Grafica rinnovata anche al posteriore, dove spicca un paraurti meglio integrato e privo dell&rsquo;elemento simil-diffusore tra i terminali di scarico. Leggi anche: Concept 4, BMW rivela i tratti di nuova Serie 4 Questi ultimi sfoggiano una finitura cromo nero, in quella che ha l&rsquo;aria di essere la versione Competition, visto il pacchetto di personalizzazione completato da cerchi in nero lucido come le calotte degli specchi, mentre tetto e nolder sul bagagliaio si presentano in fibra di carbonio a vista. Tra gli sviluppi in arrivo &egrave; attesa anche l&rsquo;introduzione del&nbsp;sistema operativo BMW OS 7.0 a gestire le funzioni connesse e della multimedialit&agrave;.       

Fari, paraurti e infotainment con nuovo sistema operativo le aree destinate all'aggiornamento

BMW M5, restyling in vista

        Francoforte &egrave; stato teatro pubblico per il debutto di BMW Vision M Next Concept. Un&rsquo;idea gi&agrave; scoperta nei mesi scorsi, quando ha rivelato il powertrain ibrido plug-in ad alte prestazioni. Partire da BMW i8 e andare oltre, spingersi fino a 600 cavalli e una componente elettrica buona per garantire 100 km di autonomia. Cos&igrave; l&rsquo;ABC della show car, sviluppata partendo proprio dalla scocca della i8.  BMW M ha mostrato al Salone anche l&rsquo;ultima nata M8, in un 2019 che &egrave; stato anche del lancio dei suv X3 e X4M, nonch&eacute; di preparazione a BMW X6M. Ecco, la divisione Motorsport a lavorare su modelli-base e tirare fuori il massimo potenziale. Pu&ograve; cimentars in qualcosa di diverso, sul prodotto stradale? SIMBOLO BMW M PROGETTO CONCRETO L'a.d. Markus Flasch, intervistato da Top Gear, ha ammesso come l&rsquo;idea di un progetto BMW M &ldquo;a s&eacute;&rdquo; non solo sia assolutamente possibile, ma esistano diverse opzioni sulle caratteristiche che tale auto dovrebbe avere. Potrebbe trattarsi di una riedizione in stile BMW M1? Forse. Lo schema due posti e motore posteriore centrale sarebbe l&rsquo;optimum, secondo Flasch. Altre architetture, per&ograve;, sono al vaglio dei tecnici BMW M. Leggi anche: BMW Concept 4, spunti di nuova Serie 4 L&rsquo;ibrido e l&rsquo;elettrico avranno un&rsquo;introduzione progressiva nelle versioni elaborate dalla divisione Motorsport, dovranno garantire un apporto in prestazioni e carattere alle sportive. Ibrido o elettrico potrebbe essere anche il progetto in questione, con un indizio indiretto fornito da Flasch: pi&ugrave; facile sviluppare un progetto elettrico se slegato da un modello del passato. Della serie: una riproposizione della M1 in chiave moderna difficilmente sar&agrave; a batterie. Tante soluzioni tecniche possibili, in attesa di indicazioni pi&ugrave; precise in futuro. Sembra essere pi&ugrave; chiaro quel che non sar&agrave; il progetto tutto BMW M: non si proporr&agrave; come modello simbolo, sar&agrave; diversa da progetti di hypercar come Mercedes-AMG One. Non serve per maggior gloria della divisione sportiva, sebbene la sfida tecnica sia stimolante.       

Diverse le ipotesi sul campo per un modello supersportivo e scollegato dalla gamma BMW. Una supercar che rievochi la M1? E' un'opzione, non l'unica

BMW M lavora a una supercar tutta Motorsport

In attesa di scoprire gli argomenti che saranno di nuova BMW M3, al Salone di Francoforte tocca ad Alpina B3 Touring spingere sullo sviluppo di Serie 3 e della pi&ugrave; recente tra le varianti di carrozzeria dell&rsquo;ultima generazione.    Il potenziale del motore 3 litri Twin Power Turbo benzina &egrave; ampio, cos&igrave; i margini di intervento per offrire un&rsquo;alternativa alla gamma &ldquo;di serie&rdquo; della 3 Touring e dei suoi 258 cavalli quale proposta pi&ugrave; prestazionale al lancio sul mercato. Nello sviluppo firmato M340i xDrive, per&ograve; berlina, arriva ai 374 cavalli.  MOTORE E ASSETTO  L&rsquo;alternativa Alpina &egrave; un significativo incremento di potenza, a 462 cavalli e 700 Nm, numeri e sensazioni trasmesse alle quattro ruote motrici da un cambio sempre Steptronic 8 marce ma evoluto nella gestione elettronica, per passaggi di marcia pi&ugrave; rapidi.  Il differenziale posteriore autobloccante &egrave; di serie, come le diverse mappature previste per l&rsquo;assistenza del servosterzo e la risposta della rigidit&agrave; degli ammortizzatori. In entrambi i casi, 3 gradi di personalizzazione.Sospensioni caratterizzate da tarature di base pi&ugrave; rigide, come per le barre antirollio.  QUANTO VA FORTE?  BMW Alpina B3 Touring tiene nascosti i numeri assoluti, delle prestazioni rivela appena un generico &ldquo;oltre 300 km/h&rdquo; di velocit&agrave; massima e la presenza di un launch control sviluppato su un esercizio 0-200 orari che la dice lunga della rapidit&agrave; con la quale si supereranno i 100 e avvicineranno i 200. Tempi da 4&rdquo; sullo 0-100 km/h appaiono assolutamente verosimili, in attesa dell&rsquo;ufficialit&agrave;.  LE MODIFICHE ALLA TECNICA  Come si arriva a una super-station wagon da 462 cavalli? I tecnici Alpina hanno sviluppato un sistema di aspirazione ottimizzato per le diverse esigenze dei sei cilindri in linea, contraddistinto da turbocompressori modificati nell&rsquo;alloggiamento della turbina, intervento che ha favorito un miglioramento dell&rsquo;afflusso dei gas alla girante. Di conseguenza, anche l&rsquo;impianto di raffreddamento ha elementi dimensionati diversamente.  Le scelte di design sono, per Alpina, senza tempo. La nuova fascia paraurti anteriore, posteriore pure, completamente in tinta e con i terminali di scarico gemellati, parte di una linea in acciaio. I cerchi da 19 pollici rappresentano la soluzione standard, disegno multirazze proposto in due varianti, con anche l&rsquo;opzione di cerchi da 20 pollici forgiati. L&rsquo;impianto frenante adotta freni con dischi di diametro maggiorato (395+345 mm sui due assi).  INTERNI, PELLE ESCLUSIVA E ALLUMINIO AL CNC  Le novit&agrave; all&rsquo;interno sono nei rivestimenti in pelle naturale del tipo Lavalina, ad alta protezione grazie a uno strato protettivo applicato mediante pigmentazione, e nelle palette del cambio al volante, realizzate con lavorazione a controllo numerico dal pieno di un blocco in alluminio. 

Il motore 3 litri biturbo benzina adotta turbocompressori modificati, numerosi gli interventi su assetto, stile e interni

Alpina B3 Touring, a Francoforte emozioni forti sulla wagon

Tre show car dicono delle future novit&agrave; in casa BMW, al Salone di Francoforte. Da un lato c&rsquo;&egrave; l&rsquo;offerta di prodotti gi&agrave; maturi per andare su strada, modelli cruciali come la nuova Serie 1, la Touring di Serie 3, l&rsquo;ampliamento della gamma Serie 8 con il debutto della spaziosa Gran Coup&eacute; e delle sportivissime M8 in doppia veste, il restyling di X1.    C&rsquo;&egrave; la prima mondiale in pubblico per BMW X6, al passaggio di una nuova architettura e con quattro unit&agrave; motrici, benzina e Diesel, con le quali presentarsi nel segmento dei grandi suv dallo stile simil-coup&eacute;. X6 anche nella one-off Vantablack, unica per il nero assoluto della carrozzeria: antiriflesso totale (o quasi) pensato per lo spazio. E c&#39;&egrave; BMW X5 VR6, letteralmente a prova di esplosivo.  BMW CONCEPT 4  &Egrave;, tuttavia, BMW Concept 4 il modello che pi&ugrave; coinvolge per il racconto del design. Un concept dietro il quale intravedere alcuni tratti che saranno di BMW Serie 4, attesa nel corso del 2020. La coup&eacute; di taglia media interpretata dal Concept 4 con richiami di stile al passato nell&rsquo;inclinazione della calandra.  Ampiezza da X7 o Serie 7, certo non sar&agrave; la cifra della futura Serie 4. In certe soluzioni richiama BMW 328 (lo sviluppo verticale della griglia) e BMW 3.0 Csi (l&rsquo;inclinazione del Doppio Rene).  Leggi anche: Il test di nuova Serie 3 Touring  &Egrave; una show-car che sperimenta, propone fari posteriori a led con un unico elemento di fibra ottica. L&rsquo;anteriore incastona i proiettori, sdoppiati, in un taglio netto tra cofano motore e fascia paraurti. Spigoli vivi e nervature distintive sul cofano &ndash; raccordano calandra e montanti &ndash; e lungo la fiancata, in una posizione &ldquo;insolita&rdquo;, bassa e non al di sotto della linea di cintura. nell&rsquo;idea del Centro Stile, il richiamo a un baricentro basso.    Alcuni tratti della show car dall&rsquo;abitacolo arretrato e sbalzi minimi, potranno confluire su Serie 4 Coup&eacute;.  BMW I HYDROGEN NEXT  Seconda novit&agrave; assoluta, svelata al Salone, il progetto di ricerca sull&rsquo;elettrico a fuel cell. La nuova generazione del sistema composto da pila a combustibile e motore elettrico verr&agrave; sviluppata in un modello di piccola serie nel 2022, sar&agrave; un suv, come il &ldquo;contenitore&rdquo; scelto per annunciare la prosecuzione dell&rsquo;impegno BMW nella ricerca sulle fuel cell.  Leggi anche: Serie 1, M135i sportiva nell&#39;era della trazione anteriore  Una BMW X5 ospita le componenti di un&rsquo;elettrica a idrogeno nei volumi e spazi di un modello &ldquo;convenzionale&rdquo;. Diventa BMW i Hydrogen NEXT.  BMW VISION M NEXT    NEXT che &egrave; la visione BMW sull&rsquo;elettrificazione, pilastro della produzione futura. BMW Vision M Next, pur non essendo una novit&agrave; assoluta, fa l&rsquo;esordio in pubblico prefigurando la possibile via di sviluppo della prossima generazione di BMW i8. Un ibrido plug-in molto pi&ugrave; spinto per prestazioni del sistema termico-elettrico, da 600 cavalli e con un&rsquo;autonomia in elettrico del concept pari a 100 km.  Leggi anche: BMW X5 VR6, protezione totale  BMW i8 presente a Francoforte con l&rsquo;edizione speciale &ndash; 100 esemplari - Ultimate Sophisto Edition. Coup&eacute; e Roadster, si caratterizza per l&rsquo;abbinamento della tinta Sophisto Grey Brilliant e le applicazioni color rame E-Copper.  Cerchi bicolore da 20 pollici e novit&agrave; lenti chiare sui fari posteriori. Edizione speciale che &egrave; anche per BMW i3s, Edition RoadStyle: tinta nero Fluid Black e accenti E-Copper, con cerchi da 20 pollici a caratterizzare l&rsquo;elettrica, insieme a interni con rivestimenti in pelle naturale e inserti in rovere scuro opaco. 

La prima &egrave; una ricerca di stile per una coup&eacute; media, anticipa tratti che saranno di BMW Serie 4. BMW i Hydrogen NEXT uno studio per una fuel cell da lanciare nel 2022 in piccola serie. In scena anche le novit&agrave; di prodotto pronte per il mercato

BMW al Salone di Francoforte svela Concept 4 a X5 a idrogeno

Mercati di riferimento? Aree come il Sudamerica, la Russia, l&rsquo;Africa. BMW X5 Protection VR6 non &egrave; una versione come le altre, la blindatura totale del suv lo trasforma in un presidio di massima sicurezza.    Le &ldquo;prestazioni&rdquo; si misurano su parametri diversi dal solito. Sono nella resistenza all&rsquo;esplosione di granate, proiettili di un AK47, attacchi portati da un drone. All&rsquo;interno di X5 con grado di protezione VR6 si &egrave; al sicuro anche dall&rsquo;esplosione di 15 kg di tritolo ad appena 4 metri di distanza, oppure a 200 grammi di esplosivo C4.  Una fortezza salvavita, versioni blindate tristemente gettonate in alcune aree del globo. Il progetto di blindatura dell&rsquo;X5 prevede l&rsquo;applicazione di pannelli di acciaio ad alta resistenza sull&rsquo;intera scocca, modellati per seguire le forme della carrozzeria e sigillare l&rsquo;abitacolo, cellula di sopravvivenza totalmente isolata dall&rsquo;esterno.  Anche nelle fessure, spazi tipici dell&rsquo;accoppiamento tra portiere e scocca, nelle tolleranze tra i pannelli della carrozzeria, teoricamente punti vulnerabili alla penetrazione di proiettili. Paratie supplementari, in acciaio, sono installate all&rsquo;interno del vano motore e tra vano bagagli e sedute posteriori.  PROTEZIONE INVARIATA AL SECONDO ATTACCO  Parabrezza, finestrini ed elemento tra abitacolo e bagagliaio, adottano tutti vetri da 33 mm di spessore, in grado di restare in sede anche successivamente a un primo attacco.  Ovviamente anche il serbatoio &egrave; protetto da un pannello antischeggia, come l&rsquo;intero sottoscocca. Serbatoio del carburante dotato di un dispositivo di interruzione dell&rsquo;alimentazione nel caso in cui vi sia il rischio di fuoriuscita della benzina.  Scenario alternativo alla possibilit&agrave;, offerta tra gli optional di BMW X5 VR6, presente al Salone di Francoforte, di garantire il funzionamento del motore V8 4.4 litri Twin Power Turbo anche successivamente al primo attacco armato.  BLINDATO E SCATTANTE  BMW non ha diffuso i dati relativi alla massa complessiva del suv blindato, dotato delle soluzioni tecnologiche proprie del modello di serie. Rese note, invece, le prestazioni velocistiche ottenute dai 530 cavalli e 750 Nm del V8 4.4 benzina: 210 orari il dato di velocit&agrave; massima autolimitata, 5&rdquo;9 l&rsquo;accelerazione sullo zero-cento km/h.  Il sistema di lampeggianti supplementari, il dispositivo Intercom per comunicare con l&rsquo;esterno &ndash; attraverso microfoni integrati negli specchietti retrovisori e altoparlanti -, il sistema di allarme con chiusura totale delle portiere e dei finestrini alla pressione di un tasto, arricchiscono l&rsquo;elenco delle caratteristiche di X5 VR6. 

La blindatura del suv assicura standard di sicurezza elevatissimi: X5 VR6 resiste all&#39;esplosione di 15 kg di tritolo e proiettili esplosi da un AK47. Motore V8 da 530 cavalli per prestazioni assolutamente sprint

BMW X5 VR6, al Salone di Francoforte protezione assoluta

        Ennesimo capitolo nell'evoluzione di BMW Serie 3. Dopo la Touring arrivata a rinvigorire il listino con la versione famigliare, &egrave; la volta del modello Plug-in Hybrid. Oltre a bagagli e prole spetta ad ambiente ed emissioni nocive argomentare la tecnologia bavarese. Non che le altre varianti di Serie 3 siano particolarmente inquinanti, ma la Plug-in Hybrid ha certamente un valore aggiunto in tale contesto. Ci&ograve; che fa la differenza pi&ugrave; importante sul piano estetico, &egrave; la presenza del portello per accedere alla presa di ricarica (oltre ovviamente a quella del carburante tradizionale posizionata al solito posto). Per il resto, sia la conformazione che i principi fondanti del nuovo design sono rimasti immutati. Al lancio, previsto per il periodo autunnale, la Plug-in Hybrid sar&agrave; solo disponibile con carrozzeria berlina. Dopodich&eacute; arriver&agrave; anche sulla wagon la tecnologia ibrida alla spina.  MOTORE TURBO + ELETTRICO Tecnologia che si realizza grazie ad un quattro cilindri turbo benzina di 2 litri di cilindrata, e ad un motore elettrico sincrono posizionato all'interno del cambio automatico ZF a otto rapporti. Schema sostanzialmente invariato rispetto a quello di qualunque altra ibrida (e ibrida plug-in) presente sul mercato. La potenza complessiva di tale sistema &egrave; di 292 cavalli, mentre il valore della coppia si attesta intorno ai 420 Nm. Tale risultato non &egrave; la somma esatta del quadro prestazionale delle due singole motorizzazioni, perch&eacute; capita sempre che ci sia un minimo di dispersione. Nell'economia della trasmissione la presenza del motore elettrico ha comportato un allungamento di appena 15 millimetri della stessa. Mentre chi &ldquo;perde&rdquo; secondo il piano ibrido plug-in &egrave; ovviamente il bagagliaio. Lo schema prevede che il pacco batterie agli ioni di litio della capacit&agrave; di 12 kWh, prenda posto sotto la seduta posteriore. Mentre il serbatoio di benzina si conferma nella zona dell'asse posteriore. Ci&ograve; detto il volume del vano &egrave; passato dai 480 litri dei modelli &ldquo;solo&rdquo; endotermici, ai 375 della nuova Plug-in Hybrid. Cento litri che, in qualche caso, potrebbero fare la differenza.  QUALCHE CHILO DI TROPPO Pi&ugrave; rilevante il fatto che il nuovo modello cos&igrave; &ldquo;chittato&rdquo; pesi 200 chili in pi&ugrave; rispetto ad una 320i. Un divario importante, che nei tratti autostradali, o comunque quelli a velocit&agrave; costante in cui l'intervento dell'elettrico &egrave; ridotto ai minimi termini, potrebbe rendere meno efficace la tecnica dell'ibrido. Ma al di l&agrave; di tale considerazione, BMW dichiara per la propria ibrida plug-in, un consumo medio di carburante nel ciclo misto compreso tra 1,6 e 1,9 litri per cento chilometri.  Per emissioni di CO2 nell'intervallo dei 37-43 g/km. Tali risultati sono da attribuire essenzialmente alla componente elettrica del modello bavarese. Una componente che ha subito un miglioramento importante rispetto alla precedente generazione di Plug-in Hybrid: la vettura ha un'autonomia in modalit&agrave; elettrica di quasi 66 chilometri. In questo frangente la velocit&agrave; massima raggiungibile &egrave; di 140 km/h. Nuova BMW Serie 3 Touring, la prova Ovviamente si pu&ograve; optare che sia la vettura a decidere quale sia il momento migliore per muoversi in elettrico, anche in funzione delle informazioni che riceve dal sistema di navigazione, oppure i modi di guida si possono selezionare manualmente. Nulla di nuovo nel panorama BMW, se non fosse che in questa occasione hanno pensato di soddisfare pure la clientela pi&ugrave; sportiva. E dopotutto con 292 cavalli a disposizione, &egrave; normale lasciarsi trasportare dall'entusiasmo. Potenza da 55.750 euro Cos&igrave; nel modo Sport &egrave; disponibile una sorta di upgrade in quello Xtraboost. Come si evince dal nome, questa potenza extra (che altro non sono che tutti i 292 cavalli effettivi), il motore elettrico e la batteria finalizzano la loro attivit&agrave; alla performance pura. Per 10 secondi l'accelerazione sar&agrave; ancora pi&ugrave; rapida e &ldquo;violenta&rdquo;. Un'affermazione che abbiamo constatato in prima persona nel corso della nostra prima presa di contatto. Il passaggio tra l'una e altra motorizzazione &egrave; ineccepibile, anche perch&eacute; il quattro cilindri &egrave; un propulsore molto silenzioso. Confermata vincente l'accoppiata con il cambio ZF, mentre la dinamica di guida &egrave; influenzata non poco dal maggiore peso. Soprattutto in ingresso di curva le reazioni non solo le stesse rilevate a suo tempo sulla nuova Serie 3. Di fatto 200 kg alle spalle di chi guida rendono l'anteriore poco incisivo soprattutto sul veloce. Gli allestimenti relativi alla nuova 330e, questo il nome proprio della Plug-in Hybrid, sono gli stessi delle altre: dal base si parte in un crescendo fatto di Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport. I prezzi partono da 55.750 euro. BMW Serie 5: restyling in arrivo, rumours di elettrico       

La casa bavarese presenta la nuova versione 330e. Una variante ibrida plug-in, capace di ben 292 cavalli di potenza massima complessiva e di un'autonomia in elettrico di 66 chilometri

BMW Serie 3 Plug-in Hybrid: primo contatto

        Pi&ugrave; autonomia elettrica per la monovolume bavarese. BMW Serie 2 Active Tourer 225xe si aggiorna e diventa pi&ugrave; efficiente.&nbsp;  La sostanza &egrave; che la capacit&agrave; della batterie della multispazio plug-in &egrave; passata da 7,7 a 10 kWh. Un aumento importante, che permette un range solo elettrico di 57 km (o 55, dipende dalle versioni) col il protocollo WLTP. BMW Serie 2 Active Tourer, restyling all'insegna dell'efficienza Un pieno di elettroni&nbsp; Un passo in avanti, non enorme, ma utile per i pendolari o chi fa uso limitato o costante della vettura. La capacit&agrave; di circa il 25% in pi&ugrave; corrisponde a un quarto in pi&ugrave; di autonomia elettrica.  Le batterie si trovano sotto la seconda fila di sedili: la capacit&agrave; di carico &egrave; di 400 litri rispetto ai 468 delle versioni a motore Diesel e benzina. Migliorano anche i consumi. Con gli accumulatori carichi al 100% BMW Serie 2 Active Tourer 225xe ha bisogno di 1,9/2,1 litri per percorrere 100 km (2,1/2,3 nella precedente versione). Di conseguenza anche le emissioni di CO2 si sono abbassate a 42 g/km (da 52). La ricarica da presa domestica impiega 5 ore e 30 minuti, che scendono&nbsp; a 3 ore e 15 minuti con il wallbox opzionale.&nbsp; Non cambia il powertrain che fornisce la trazione integrale elettrificata. All&rsquo;anteriore c&rsquo;&egrave; il 3 cilindri 1.5 litri benzina da 136 cavalli, al posteriore il motore elettrico da 88 cv. Il cambio &egrave; automatico a sei marce.        

La monovolume alla spina pu&ograve; percorrere fino a 57 km grazie alla'aumentata capacit&agrave; della batterie della multispazio plug-in che ora &egrave; passata da 7,7 a 10 kWh

BMW Serie 2 Active Tourer 225xe aumenta il range elettrico

        Nuova linfa per la berlina alla spina. BMW 530e plug-in hybrid ora dispone di una maggiore autonomia e anche di una versione a trazione integrale.  Il plus delle nuove batterie porta la capacit&agrave; capacit&agrave; a 12 kWh (da 9,2 kWh). In questo modo l'autonomia solo elettrica arriva a 57 km, omologata nel ciclo WLTP. Metre sono 53 chilometri a elettroni per la versione xDrive a quattro ruote motrici. Il bagagliaio cala, ma non esageratamente, rispetto alla versioni Diesel e benzina con una capienza annunciata di 410 litri.&nbsp;  Consumi benzina-elettrico da accoppiata perfetta Pi&ugrave; range, ma anche pi&ugrave; efficiente, la bavarese abbassa le emissioni di CO2 fino a 46 g/km. Di conseguenza il consumo dichiarato &egrave; di 1,5 litri/100 km per BMW 530e e di 1,8 litri/100 km per BMW 530e xDrive. Per avvicinare queste performance per&ograve; bisogna sempre partire con la batteria carica al massimo.  L'accoppiata benzina-elettrico &egrave; composta dal 4 cilindri benzina da 2 litri che eroga 184 cavalli e da un propulsore elettrico da 113 cavalli integrato nel cambio automatico a otto marce Steptronic. La potenza di sistema rimane di 252 cavalli, l&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in 6,1 secondi. Tempi notevoli. BMW 530e in modalit&agrave; solo elettrica pu&ograve; arrivare fino a 140 km/h di velocit&agrave; massima. La ricarica impiega 3 ore e 30 minuti con la wallbox. Invece servono sei ore da presa elettria domestica.       

La versione plug-in hybrid beneficia di una batteria di maggiore capacit&agrave; che porta l'autonomia elettrica a 57 km. La potenza di sistema rimane di 252 cavalli, l&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in 6,1 secondi

BMW 530e, berlina alla spina e anche integrale

Debutto imminente per BMW M2 Competition, in versione da corsa, che garegger&agrave; nel campionato VLN, della sportivissima compatta bavarese. Il battesimo sar&agrave; sabato 3 agosto alla 6 ore del N&uuml;rburgring.     Una vettura molto attesa, che nella versione stradale ha entusiasmato gli appassionati. Sar&agrave; disponibile in due versioni, Racing e Clubsport.    La nuova creatura di BMW M Motorsport in gara sar&agrave; portata dal pilota ufficiale Beitske Visser e dal collaudatore della divisione Jorg Weidinger.   Una sorta di super test per avere dei responsi e fare delle verifiche per i modelli che andranno ai team privati nella stagione 2020.   BMW M2 Competition da gara ha gi&agrave; fatto molto sviluppo sui tracciati di Miramas e Portimao, ma la prova del fuoco di una gare fa sempre la differenza.    BMW M2 Competition Racing sar&agrave; realizzata per chi parteciper&agrave; al campionato VLN (Veranstaltergemeinschaft Langstreckenpokal Nurburgring).   BMW M2 Competition Clubsport invece sar&agrave; specifica per i gentleman driver.  Il motore sar&agrave; sempre l&rsquo;eccellente 3 litri 6 cilindri in linea bi-turbo da 410 cavalli, le vetture avranno una specifica attrezzatura di sicurezza e profonde modifiche al telaio. 

In due varianti, Racing e Clubsport: esordio il 3 agosto alla 6 ore del Nurburgring

BMW M2 Competition, la versione da corsa

Non puoi dire Bmw Serie 3 senza fare rifermento anche alla versione Touring. Una denominazione certamente pi&ugrave; chic di station wagon, che da sempre distingue la famigliare bavarese. Da quando prese forma sulla mitica E30. Passato a parte, il presente di Serie 3 parla invece chiaro.    Chi ama i numeri sar&agrave; curioso di sapere che questa &egrave; la sesta edizione del modello Touring. Numeri funzionali a raccontare le principali differenze con la versione uscente della &ldquo;giardinetta&rdquo; bavarese. Perch&eacute; come succede (quasi) puntualmente in questi casi, il nuovo che avanza &egrave; sempre evidenziato da dimensioni maggiorate. Proprio come il doppio rene che definisce la calandra, sebbene sulla nuova Serie 3 non appaia cos&igrave; oppressivo.    Ci&ograve; detto, righello alla mano, si svela una lunghezza aumentata di 76 millimetri. A cui risponde una larghezza pi&ugrave; ampia di 16 millimetri, da cui deriva un altezza che al segno pi&ugrave; fa seguire invece un 8 (ovviamente in millimetri). Quote di cui sono parte anche il passo (+41), ma soprattutto il vano di carico. Che ora pu&ograve; contare su una larghezza cresciuta di 112 mm. Un valore sensibilmente alto, a cui per&ograve; non corrisponde un significativo innalzamento del volume del bagagliaio. Infatti il miglioramento &egrave; quantificabile in appena cinque litri. Di fatto non &egrave; mai stato uno dei suoi punti di forza. Questo non &egrave; per&ograve; un limite se siete alla ricerca di soluzioni funzionali all&#39;attivit&agrave; di carico di una wagon. Cos&igrave; il lunotto posteriore si conferma apribile, mentre all&#39;interno del vano spuntano degli inediti binari metallici. Due servomotori elettrici, una volta che il portellone &egrave; chiuso, sollevano dei profili sagomati, che consentono di frenare il carico.  Si aggiorna da remoto  Fino a qui il nuovo che avanza se il riferimento &egrave; al passato, oppure le differenze se invece il colpo d&#39;occhio volge verso la berlina. Per il resto siamo sullo stesso piano della nuova Serie 3 a tre volumi. Sia per quanto concerne il contenuto multimediale, sia per quello che riguarda la gamma di motorizzazioni disponibili. Il primo &egrave; ben rappresentato dal sistema operativo 7.0, capace di palesare le proprie funzionalit&agrave; attraverso una serie di possibili interazioni. Dai comandi vocali attivabili annunciando la proposizione &ldquo;Hey BMW!&rdquo;; da quelli gestuali, sino al sistema touch dello schermo al centro della plancia; oppure usufruendo dell&#39;immancabile rotella. Una variazione sul tema interfaccia che dovrebbe soddisfare chiunque. A questo si aggiunge che la nuova BMW Serie 3 Touring, come alcune delle bavaresi di ultimissima generazione (vedi Sistema Operativo 7.0) sono in grado di aggiornarsi da remoto. E non specificatamente l&#39;ambito multimediale, ma tutti i componenti soggetti all&#39;utilizzo di una centralina all&#39;interno della vettura. Un modus operandi gi&agrave; visto sulle Tesla.  Tradizione e innovazione  Chiusa la parentesi si riprende immediatamente con il fronte delle motorizzazioni. Anche in questo frangente non si segnalano particolari scossoni, copia incolla di quello della berlina. La partita si gioca tutta sui quattro cilindri sovralimentati, sia benzina sia diesel. Ovvero il primo &egrave; declinato nel formato 320d da 190 cavalli, disponibile con o senza la trazione integrale xDrive. Il secondo presenta una formazione differente, sebbene la cubatura sia simile: la 330i da 258 cavalli, anche in questo opzionabile con la trazione xDrive. C&#39;&egrave; poi il sei cilindri in linea della 330d da 265 cavalli (posteriore o integrale). Il resto arriver&agrave; strada facendo.  Per questa prima presa di contatto ci siamo concentrati sulla 330d xDrive. La presenza delle sospensioni a controllo elettronico e di una gommatura generosa hanno fatto poi il resto. Le sensazioni non sono molto differenti da quelle di una Serie 3 berlina. Di fatto cos&igrave; configurata anche la Touring sa essere una sportiva coi fiocchi. In arrivo a fine settembre, si parte dalla versione base. Poi in sequenza Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport. Il prezzo pi&ugrave; basso? 43.450 euro della 320d. 

Dopo la tre volumi &egrave; il momento della Touring. Poco pi&ugrave; grande che in passato, guadagna qualche litro di volume nel vano di carico. A fare la differenza &egrave; il raffinato sistema multimediale... che si aggiorna pure da remoto

Nuova BMW Serie 3 Touring, la prova

I muletti sono ancora impegnati in pista al Nurburgring e rivelano alcuni dettagli aerodinamici esclusivi di nuova BMW M3. Online, invece, sfugge la prima (pi&ugrave; che mai presunta) immagine della sportiva sviluppata da BMW M.  I dettagli certi, testimoniati dai muletti, indicano carreggiate allargate e passaruota &ldquo;tagliati&rdquo; nella zona inferiore dietro le ruote anteriori, come un&rsquo;ampia porzione al retrotreno, soluzioni che non si ritrovano sulla carrozzeria del presunto esemplare di M3.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Is this the new BMW M3? #bmw #m3 #bmwm3 #bmwm #freudeamfahren #m4 #bmwm4 #g80 #m3g80 #erlk&ouml;nig #spyshot #german #carporn #amazing #design #awesome #model #beautiful #color #supercar #dreamcar #hypercar #picoftheday  Un post condiviso da  ????? ???? (@wilcoblok) in data: 23 Lug 2019 alle ore 7:42 PDT      Al retrotreno i muletti confermano i quattro terminali di scarico del sei cilindri 3 litri Twin Power Turbo in posizione accentrata, propulsore&nbsp;accreditato di una potenza massima di oltre 500 cavalli, nelle versioni Competition di M3 e M4, contro i 480 cavalli dell&rsquo;unit&agrave; base.&nbsp;  LE CERTEZZE: CAMBIO MANUALE O AUTOMATICO  Alle indiscrezioni sotto forma di immagine leaked, pubblicata su Instagram dall&rsquo;utente Wilco Blok, si sostituisce l&rsquo;ufficialit&agrave; delle parole di Markus Flasch, a.d. di BMW M. Lungo l&rsquo;intera fase di sviluppo di nuova M3 2020 si &egrave; discusso soprattutto delle soluzioni destinate alla trasmissione.  Le quattro ruote motrici xDrive faranno parte dello schema tecnico, non &egrave; ancora chiaro se il sistema sar&agrave; di tipo classico &ndash; soluzione che sembra la preferita &ndash; o con la modalit&agrave; due ruote motrici attivabile, come avviene per BMW M5.  Informazioni dello scorso marzo, poi, riportavano la possibilit&agrave; di una BMW M3 con cambio manuale destinata a una versione ultraleggera da lanciare successivamente al debutto.  Flasch, intervistato da BMW Blog, ha confermato: &ldquo;Il cambio manuale &egrave; molto importante, non &egrave; qualcosa che apporta prestazione, perch&eacute; una trasmissione automatica &egrave; semplicemente pi&ugrave; veloce, potete chiedere a qualsiasi pilota.  Per&ograve; il cambio manuale d&agrave; all&rsquo;auto carattere e lo paragonerei alle persone che amano gli orologi con movimento meccanico. Non &egrave; pi&ugrave; preciso e non d&agrave; alcun vantaggio per&ograve; sta tutto nel suo carattere&rdquo;.  L&rsquo;opzione del cambio manuale affiancher&agrave; l&rsquo;automatico 8 marce nella versione BMW M3 due ruote motrici, mentre per la variante xDrive l&rsquo;automatico dovrebbe essere l&rsquo;unica trasmissione possibile. 

Un post su Instagram sembrerebbe rivelare la prossima generazione attesa nel 2020. L&#39;a.d. di BMW M conferma la presenza del cambio manuale ed &egrave; possibilista sulla trasmissione xDrive

Nuova BMW M3, sfuggita la prima immagine?

        Operare la trasformazione da Serie 1 a BMW Serie 2 Gran Coup&eacute; non pu&ograve; limitarsi a introdurre un volume posteriore allungato e l&rsquo;appellativo Gran Coup&eacute;. Serve altro, qualcosa che rimandi al mondo delle silhouette slanciate. Particolari che i muletti rivelano poco a poco. Il debutto in prima mondiale &egrave; fissato il prossimo novembre, al di l&agrave; dell&rsquo;Atlantico, Salone di Los Angeles per essere precisi.&nbsp;Il lancio commerciale &egrave; programmato nella primavera del 2020, quando Serie 2 Gran Coup&eacute; porter&agrave; su strada l&rsquo;architettura FAAR con trazione anteriore o xDrive, vestita da una carrozzeria quattro porte. Ecco, le portiere. &Egrave; uno dei dettagli che finiscono nel mirino, l&rsquo;assenza di tagli sulla cornice superiore dei finestrini suggerisce portiere &ldquo;frameless&rdquo;, da buona coup&eacute; che si rispetti. I muletti, poi, traggono in inganno con &ldquo;tagli&rdquo; finti nell&rsquo;accoppiamento del montante centrale e nel terzo finestrino sulla portiera posteriore. SPORTIVA NON SOLO PER I 306 CV La linea di cintura chiuder&agrave; sul terzo finestrino del montante C. Dettagli ufficiali, invece, battezzati BMW, sono nell&rsquo;offerta della trazione quattro ruote motrici e nella presenza del modello top di gamma BMW M235i xDrive, 2 litri turbo benzina da 306 cavalli. Per affinare la dinamica di marcia, oltre al dispositivo ARB, di gestione del pattinamento mediante un controller integrato nella centralina motore &ndash; rilevamento e reazione nel taglio dell&rsquo;erogazione pi&ugrave; rapidi &ndash;, BMW Serie 2 Gran Coup&eacute; adotter&agrave; anche un differenziale anteriore Torsen. STILE, DIVERSA DA SERIE 1 Avr&agrave; tratti di stile distintivi la berlina quattro porte dalla coda sportiva, come i fari anteriori, dal taglio ondulato rispetto a BMW Serie 1&nbsp;visto il gradino che caratterizza la porzione inferiore. Le prese d&rsquo;aria supplementari al di sotto della traversa portatarga e le Air Curtains applicate alle estremit&agrave; del paraurti, come lo spoiler scavato al centro, saranno elementi caratteristici della M235i xDrive, insieme a pinze freno blu e cerchi da 18 pollici con gommatura 225/40       

Linea sportiveggiante per la berlina quattro porte compatta. Il motore 2 litri da 306 cavalli sar&agrave; M235i xDrive. Uscita sul mercato programmata nel 2020, i primi dettagli

BMW Serie 2 Gran Coupé, esordio a Los Angeles

        Potrebbe essere qualcosa in pi&ugrave; di un esercizio tecnico, una dimostrazione del sistema eDrive di quinta generazione, quella prodotta da BMW Serie 5.  Mentre la grande berlina tedesca &egrave; in fase di sviluppo, per un restyling atteso a met&agrave; del 2020, emergono indiscrezioni che vorrebbero, con la futura generazione, l&rsquo;offerta di una variante elettrica a batterie. &Egrave; quanto riporta BMWBlog. Il restyling di met&agrave; ciclo vitale dell&rsquo;attuale serie G30 introdurr&agrave; sviluppi stilistici sul frontale, il sistema operativo BMW OS 7.0 sul fronte infotainment e, non meno importante, una motorizzazione ibrida plug-in con l&rsquo;abbinata elettrico-termico introdotta da Serie 7, ovvero, un sistema con motore 3 litri turbo benzina, declinato in un livello di potenza inferiore su Serie 5 rispetto ai 394 cavalli dell&rsquo;ammiraglia. Tre anni pi&ugrave; tardi dovrebbe essere il tempo dell&rsquo;ottava generazione di Serie 5, un orizzonte entro il quale BMW presenter&agrave; due modelli inediti della propria offerta elettrica: BMW i4 e BMW iNext. Entrambi con motogeneratori di quinta generazione, uno schema composto da tre unit&agrave; nell'anticipazione offerta sul prototipo Serie 5 BEV, nella configurazione quattro ruote motrici.&nbsp; iNext, volante in sinergia con la guida autonoma La proposta elettrica di Serie 5 andrebbe ad affiancare la gamma classica di versioni elettrificate, grazie alla versatilit&agrave; dell&rsquo;architettura CLAR, in grado di ospitare motori termici tradizionali, ibridi e motogeneratori elettrici.       

Il futuro immediato dice di una BMW Serie 5 2020 con aggiornamenti di met&agrave; carriera. La prossima generazione, dal 2023, potrebbe essere anche elettrica&nbsp;

BMW Serie 5: restyling in arrivo, rumours di elettrico

Prima immagine degli interni di BMW iNext, l&rsquo;alfiere tecnologico del futuro prossimo, quasi imminente, del Marchio bavarese.  Il modello arriver&agrave; sul mercato nel 2021 e sar&agrave; l&rsquo;estratto del meglio della tecnologia della Casa, sia per l&rsquo;elettrificazione, sia per gli ADAS e ovviamente tutti gli altri sistemi di bordo.    La prima immagine ufficiale dell&rsquo;abitacolo &egrave; un focus sul volante. Il resto della plancia &egrave; stato celato e far&agrave; parte di successive &ldquo;rivelazioni&rdquo;. E&rsquo; stato anticipato solo che sar&agrave; caratterizzata dalla presenza di un grande display curvilineo.  Il volante invece &egrave; ben in evidenza, con il logo BMW nelle sue forme classiche. La forma dello steering wheel invece &egrave; inedita per il Marchio. Si tratta di un volante esagonale con due razze. Una nuova filosofia, perch&eacute; sar&agrave; utilizzato in sinergia con la guida autonoma di livello tre, ovvero quello dell&#39;automazione condizionale. L&#39;autopilota &egrave; in grado di prendere il comando completo del veicolo e reagire alle istruzioni del passeggero-conducente, operando un sorpasso con l&#39;attivazione delle frecce, ad esempio.Ma il guidatore &egrave; ancora un elemento necessario anche se pu&ograve; destinare totalmente alcune funzioni cruciali per la sicurezza, in determinate condizioni di traffico.    La forma poligonale permette di avere pi&ugrave; spazio per fare altre cose quando &egrave; attiva&nbsp; la guida autonoma. Ma allo stesso tempo le forme poligonali permettono una identificazione e un presa di comando pi&ugrave; rapide in caso di interruzione del self drive. Inedite le fibre ottiche indicheranno l&rsquo;attivazione dell&rsquo;autopilota.  BMW iNext &egrave; stata annunciata con autonomia a batterie dichiarata di oltre 600 km nel ciclo WLTP. Trazione integrale elettrica con due motori, uno per ogni asse. 

Primo teaser degli interni: il volante esagonale, pronto per il livello 3 del Self Drive

BMW iNext, volante in sinergia con la guida autonoma

        Introdotta sulla scena nuova Serie 1, il segmento compatto di BMW procede spedito con un ampliamento dell&rsquo;offerta. Nuova BMW Serie 2 Gran Coup&eacute; &egrave; una proposta inedita, quattro porte dalla linea filante, l&rsquo;idea di coup&eacute; per sfidare chi, la stessa partita, la gioca con linee ancor pi&ugrave; dichiaratamente sportive, come Mercedes CLA. Il debutto &egrave; atteso il 24 luglio prossimo, quando le mascherature sulla carrozzeria spariranno e scopriremo le caratteristiche tecniche del progetto nato su architettura FAAR. Trazione anteriore, come Serie 1, della quale riprende il design del frontale, tra calandra e gruppi ottici. Nuova Serie 1 nell'era della trazione anteriore Mettere ordine in quella che sar&agrave; l'offerta Serie 2 del prossimo futuro &egrave; sottolineare come Serie 2 Coup&eacute; rester&agrave; modello a trazione posteriore. Serie 2 Active Tourer non verr&agrave; rinnovata al termine del ciclo vitale dell'attuale generazione. Serie 2 Gran Coup&eacute;, nonostante la "numerazione" e l'appellativo Coup&eacute;, &egrave; vicina alla tecnica della 1. Avr&agrave; dimensioni ovviamente superiori in lunghezza rispetto al dato di 4,32 metri della hatchback, come &egrave; attesa una capacit&agrave; di carico nel bagagliaio maggiore. OPZIONE SPORTIVA PRESENTE Il percorso di sviluppo ha visto anche una sportiva M235i xDrive scendere in strada, anticipazione di un modello con motore 2 litri turbo benzina da 306 cavalli, da proporre sin dal lancio. Le novit&agrave; di stile si concentrano tutte nei tratti della fiancata, il montante C differente, assottigliato grazie alla linea dei finestrini allungata e leggermente a cuneo. In coda, confermati i fari a sviluppo orizzontale di Serie 1, potrebbero adottare un effetto 3D pi&ugrave; marcato.       

A pochi giorni dalla presentazione, la quattro porte rivela le proporzioni della fiancata. Modello a trazione anteriore, avr&agrave; anche un'offerta xDrive sportiva, da 306 cavalli

Nuova BMW Serie 2 Gran Coupé prepara il debutto

Dici tuning in casa BMW e MINi e AC Schnitzer &egrave; una garanzia. Realizzazioni mix di buon gusto e interventi meccanici profondi, a estrarre prestazione. Cosa accade se, al quartier generale di Aquisgrana, bussa una BMW i3?    Trova un interessante pacchetto aerodinamico e un assetto rivisto. Non &egrave; ancora il tempo dell&rsquo;elaborazione del motogeneratore, di intervenire sull&rsquo;elettronica. Chiss&agrave; se mai lo sar&agrave;.  I3 ha svelato il volto un po&rsquo; pi&ugrave; dinamico con il restyling, i3s. Schnitzer va oltre, propone un assetto con distanziali sulle quattro ruote da 12 millimetri, per un ampliamento di carreggiata di 24 millimetri, molle dedicate riducono l&rsquo;altezza da terra di 20 millimetri. Cos&igrave;, l&rsquo;elettrico da citt&agrave; &ldquo;assettato&rdquo; per dare un&rsquo;altra impressione.  BMW i3 2018, l&#39;autonomia cresce in doppia cifra  Il contributo del pacchetto aerodinamico arriva con uno splitter applicato al paraurti anteriore e un&rsquo;ala posteriore vera, separata dal piccolo spoiler di serie.  All&rsquo;interno, oltre alla pedaliera in alluminio, il tuning applica una placca dello stesso materiale al controller dell&rsquo;iDrive.  L&rsquo;unico limite all&rsquo;installazione del pacchetto sviluppato da AC Schnitzer &egrave; nella presenza del range extender, versioni di i3 per le quali non &egrave; possibile la personalizzazione. In presenza delle sospensioni sportive di serie, invece, la riduzione dell&rsquo;altezza da terra &egrave; di 10 mm. 

La personalizzazione dell&#39;elettrica &egrave; stilistica e tecnica. Al bodykit si sommano interventi sulle sospensioni che migliorano l&#39;appeal prima ancora della dinamica

BMW i3 tuning, stile e assetto firmati AC Schnitzer

        Porter&agrave; al debutto il sistema eDrive di quinta generazione, BMW iX3. &Egrave; il prossimo passo elettrico che compir&agrave; il Gruppo, con l&rsquo;appuntamento fissato nel 2020. Un SUV medio per andare a sfidare la concorrenza di Audi e-tron, Mercedes EQC, Jaguar I-Pace e Tesla Model Y. Modelli diversi come lo sono stati i tempi di introduzione sul mercato e le soluzioni tecniche con le quali si presentano. Il concept, presentato al Salone di Pechino nel 2018, &egrave; stato sviluppato partendo dalla X3 passo lungo, una versione ritagliata sulle esigenze del mercato cinese, dove iX3 elettrica verr&agrave; prodotta. Gli ultimi rumours dicono di una specifica di powetrain e batteria dai valori superiori rispetto alla show-car.&nbsp;Dove dichiarava 270 cavalli, il modello di serie &egrave; atteso con 300 cavalli da un singolo motogeneratore, sistema che BMW ha dimostrato in tutto il suo potenziale presentandolo su una Serie 5 e nella configurazione con tre unit&agrave; elettriche. Ad alimentare il motogeneratore sar&agrave; un pacco batterie da 75 kWh. L&rsquo;autonomia di marcia dovrebbe puntare alla soglia dei 400 km nel ciclo WLTP. Il principale degli interrogativi riguarda l&rsquo;offerta di una BMW iX3 esclusivamente sDrive75, quindi trazione posteriore, oppure, lo sviluppo di una gamma che preveda anche una xDrive con due motogeneratori.       

La versione elettrica di BMW X3 arriver&agrave; sul mercato nel 2020. Le indiscrezioni dicono di una batteria da 75 kWh e potenza superiore ai 270 cavalli del concept

BMW iX3, 75 kWh attesi al debutto

Forse la mancanza della trazione posteriore far&agrave; storcere il naso a qualcuno. Ma la cruda verit&agrave; &egrave; che la maggior parte dei possessori di BMW Serie 1 nemmeno sapeva che le ruote destinate a spingere fossero quelle posteriori. E poi ci sono le economie di scala da rispettare e i costi di produzione da contenere. Ogni scusa &egrave; buona per risparmiare, ogni pretesto &egrave; stato valido per passare ad un modello tutto avanti. Anche perch&eacute; in casa presenziava gi&agrave; tutto l&#39;occorrente per dare vita ad una rivale paritaria (in termini di trazione) di Classe A e Audi A3.    Abitacolo pi&ugrave; spazioso  Ci&ograve; detto, al di l&agrave; dell&#39;aspetto puramente legato alle ruote motrici, il cambiamento portato avanti da nuova BMW Serie 1 &egrave; stato radicale. Il doppio rene maggiorato palesa la sua presenza anche sulla piccola di casa, mentre lo stile prende le distanze dal passato, quasi conformandosi ad una monovolume. Il vantaggio tangibile di spingere davanti (ma vedremo che la trazione integrale &egrave; parte del &ldquo;sistema&rdquo; Serie 1) &egrave; l&#39;aver guadagnato centimetri preziosi nella zona posteriore, a tutto vantaggio delle gambe degli occupanti della seconda fila. Il vano bagagli sale a quota 380 litri nella configurazione a 5 posti, mentre rimane pressapoco la medesima, ossia 1200 litri, la capacit&agrave; del bagagliaio abbattendo la seduta.  A bordo il caratteristico quadro strumenti &egrave; mutuato dalle vetture di classe superiore. Le varianti pi&ugrave; ricche adottano un doppio display, di cui quello centrale touch. Non fosse sufficiente, c&#39;&egrave; sempre disponibile la celebre rotella di controllo, mentre &egrave; possibile opzionare i comandi gestuali. Se a questo si aggiunge la chicca di quelli vocali made in BMW, diventa difficile non trovare una maniera sufficientemente pratica per interagire con il complesso sistema d&#39;infotainment di bordo. Un sistema che ha proprio nell&#39;immediatezza dei comandi vocali il suo punto di forza. Non serve seguire degli ordini preimpostati, ma basta comunicare in maniera quasi colloquiale con la vettura. E non &egrave; necessario premere il tasto dedicato, richiamando l&#39;attenzione dell&#39;auto con un apposito comando, che pu&ograve; essere definito anche da chi guida. Inoltre &egrave; possibile integrare tale sistema con Alexa, ovvero l&#39;assistente vocale di Amazon.  Motori e allestimenti  La gamma motori espleta le proprie prestazioni secondo una filosofia gi&agrave; nota. Alla base troviamo i tre cilindri turbo benzina e diesel, che danno vita rispettivamente alle versioni 118i e 116d, da 140 e 116 cavalli. Salendo di quota si passa ai due turbodiesel pi&ugrave; prestazionali: la 118d da 150 cv e la 120d xDrive da 190. Quest&#39;ultima motorizzazione &egrave; equipaggiata soltanto con le quattro ruote motrici. Esattamente come la pi&ugrave; sportiva 135i xDrive, dotata di un due litri turbo benzina da 306 cavalli. In questo caso per&ograve; il sistema 4x4 pu&ograve; contare sulla presenza di un differenziale Torsen per il solo asse anteriore.  Oltre alla versione base, ci sono altri 4 allestimenti: Advantage, Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport. I prezzi partono dai 28.100 euro della 118i. 

La media bavarese segue la medesima filosofia delle rivali Mercedes e Audi. Ricco il sistema d&#39;infotainment, ampia la gamma motori. I prezzi sono in linea con la concorrenza, mentre il passaggio alla trazione anteriore &egrave; essenzialmente una questione di risparmio

Nuova BMW Serie 1, ora a trazione anteriore

        Quando auto e pop art si uniscono. Quarant&rsquo;anni fa il genio di Andy Warhol contaminava l&rsquo;universo BMW, con l&rsquo;artista che dipingeva a mano la mitica M1 Gr. 4. Dal 1979 a oggi, la creatura del pi&ugrave; famoso autore di sempre della pop art rivive al BMW Urban Store di Milano per tutto il mese di luglio. Stabilirne il valore economico pu&ograve; risultare un&rsquo;operazione assai complicata - potrebbe sicuramente superare le cifre record di 9mila euro per opere come il barattolo di Campbell Soup, o i 22mila euro della copia firmata di ritratti di Marilyn Monroe - , sia per la storia della vettura stessa e sia per il lavoro di Warhol.  Bmw M1: 40 anni fa la prima supercar bavarese CONCEPITA PER CORRERE IN PISTA La M1 venne sviluppata dalla BMW nel 1978. Di serie, s&igrave;, ma con caratteristiche da auto da corsa. Il progetto nacque per competere contro le Porsche nel campionato GT. E fu proprio la divisione motorsport di BMW a realizzare la macchina, coadiuvati dalle idee di Giorgetto Giugiaro per quanto riguardava il design della carrozzeria. BMW M1, rispolverata e messa all'asta Il 6 cilindri alimentato a iniezione permetteva alla M1 di sprigionare una velocit&agrave; massima di 262 km/h, proprio come un esemplare da competizione. E la pista divenne presto il suo sbocco naturale. Gi&agrave; nel 1979, quando gareggi&ograve; anche a Le Mans, arrivando sesta in classifica assoluta con alla guida il pilota tedesco Manfred Winkelhock e i francesi Marcel Mignot ed Herv&eacute; Poulain. Tra i grandi piloti della F1 a sedersi sopra di essa, nomi del calibro di Niki Lauda, Nelson Piquet, Didier Pironi e Elio De Angelis.  IL GENIO AL LAVORO Nel 1979 Andy Warhol infuse il suo genio sull&rsquo;auto, dipingendola di vari colori, tra cui rosso, verde, giallo e azzurro. Leggenda narra che lavor&ograve; improvvisando, spinto dall'improvvisazione e impiegando poco meno di mezz&rsquo;ora per finire il tutto. Apponendo anche la sua firma sul paraurti posteriore con un dito. Il tutto con il pennello, anche se in certe parti ha usato solo le dita, rimanendo pienamente soddisfatto della sua &ldquo;opera d&rsquo;arte&rdquo;. Ed &egrave; cos&igrave; che lo store BMW di Milano si &egrave; trasformato in una sorta di &ldquo;museo&rdquo;. &nbsp;       

Il genio della pop art lavor&ograve; sulla mitica vettura tedesca, dipingendola con diverse colorazioni e rendendola una "art car" unica, dal valore inestimabile. L&rsquo;opera d&rsquo;arte &egrave; in esposizione per tutto il mese di luglio al BMW Urban Store meneghino

BMW M1 dipinta da Andy Warhol in mostra a Milano

        &Eacute; il frutto dell&rsquo;inventiva di 12 giovani del programma BMW Group Vocational Training, che ha richiesto 10 mesi di lavoro. BMW X7 pick-up &egrave; una visione inedita per la casa dell&rsquo;Elica. La via del pick-up l&rsquo;ha intrapresa Mercedes nella produzione in serie; per BMW, X7 &egrave; un esercizio unico, one-off, sperimentazione affidata all&rsquo;estro di progettisti in erba.  Prima uscita ai BMW Motorrad Days, con una F 850 GS caricata nel cassone, per proseguire l&agrave; dove gli spazi diventano off-limits per gli oltre 5 metri di X7. La trasformazione Rispetto al modello di serie, la trasformazione pick-up &egrave; 10 centimetri pi&ugrave; lunga. Gli interventi di modifica hanno interessato tutte le aree del maxi-SUV, adesso ben 200 kg pi&ugrave; leggero, grazie anche al contributo dei componenti in CFRP adottati per alcune parti del tetto, le portiere posteriori e la ribaltina. Dietro il montante B &egrave; tutta un&rsquo;altra auto, il montante C diventa un appiglio quando si occupa il cassone, rilettura che prevede un rivestimento in teak sul pavimento e le paratie laterali. La lunghezza utile &egrave; di 140 centimetri a portellone chiuso, 200 centimetri con la ribaltina aperta. BMW X7, primo contatto con il suv che pensa da ammiraglia Non mancano le sospensioni pneumatiche con regolazione dell&rsquo;altezza da terra su due livelli. La versione utilizzata per la conversione in pick-up &egrave; X7 con motore 3 litri turbo benzina 6 cilindri, il &ldquo;40i&rdquo; da 340 cavalli e trasmissione xDrive. La colorazione &egrave; Tanzanite Blue metallizzata. Nel percorso che ha portato gli apprendisti dalla definizione del concept alla materiale realizzazione, hanno lavorato insieme ai dipartimenti Concept Vehicle Construction e Model Technology.       

Svelato ai Motorrad Days, la trasformazione &egrave; opera dei partecipanti al programma BMW Group Vocational Training. X7 diventa 200 kg pi&ugrave; leggera e offre fino a 2 metri di spazio utile nel cassone rivestito in legno di teak