Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada

Lunghezza e abitabilità da record, V6 italo-americano, stile inconfondibile made in Italy e guidabilità accresciuta. Così la Quattroporte vuole conquistare il mondo

Saverio VillaSaverio Villa

Pubblicato il 14 marzo 2014, 08:13

Design

5,26 metri sono tanti e solo l’Audi A8L sopravanza la Quattroporte. Queste dimensioni, però, permettono la coesistenza di una linea filante stile coupé e di un’abitabilità eccezionale. L’opulenza ottenuta a colpi di pelle, legno (o carbonio) e cromature è altrettanto toccante, anche se poi, andando a cavillare qua e là, emerge qualche “bug” negli nella qualità di certi materiali e accoppiamenti, quantomeno nel raffronto diretto con lo stato dell’arte individuato dalle limousine tedesche.

Poi c’è la questione hi-tech: se la Quattroporte ha tutto quel che serve per ottimizzare e gestire le prestazioni, accusa qualche lacuna nella dotazione di dispositivi di ausilio alla guida, come il cruise control attivo, la frenata automatica, il sistema di parcheggio automatico (che con 5,26 metri di lunghezza e quasi 2 di larghezza da sistemare sarebbe una vera manna), l’head up display, il riconoscimento della segnaletica stradale e la sorveglianza degli angoli ciechi dei retrovisori. E manca anche il rilevatore di affaticamento del conducente. Ma forse a Modena partono dal presupposto che a guidare una Maserati non ci si stanca mai.

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