BMW 120d Futura

BMW 120d Futura

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 14:26 )

Prestazioni

Il duemila BMW è pieno già a 1000 giri: se le guidate prevalentemente in città preferire la 120d è inevitabile. Anche perché il cambio è quello solito di ogni modello di Monaco: ha movimenti rapidi e brevi, contrastati quel tanto che basta a non renderlo molle e una frizione piuttosto “carica”, anche troppo; viceversa la Mazda, specie nell’uso sportivo, rivela i limiti dei propri sincronizzatori e lascia spazio a impuntamenti. Molto diversi anche i due sterzi: diretto e preciso, quello della Serie 1 appaga sulle prime ma finisce per rivelarsi affaticante in velocità, situazione in cui richiede correzioni di linea continue.
La Serie 1, che ha la trazione posteriore ed è progettata per fornire sensazioni meno mediate, è totalmente esente da pattinamento, ha un assetto decisamente più piatto, disegna le curve con enorme precisione e permette di sfruttare il principio di sovrasterzo per favorire gli inserimenti: con uno stile di guida che esplora il limite, ci mette nulla — staccando l’elettronica — a passare da sotto a sovrasterzante.
Il rovescio della medaglia è alla voce stabilità: proprio grazie alla minore reattività di sterzo e telaio la 3 perdona molti errori di guida, anche con l’ESP eventualmente disinserito. Viceversa la 120d paga le caratteristiche dello sterzo e diventa decisamente nervosa in rilascio. Una ragione in più per lasciare ai professionisti del volante l’onere e la curiosità di fare a meno del controllo elettronico di stabilità. Ottime comunque le prestazioni ed i consumi, come potete vedere dai rilevamenti.

Interni

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