Il modello top di un marchio che incarna il senso americo di libertà. Di recente si è anche allineato alla concorrenza in termini di dotazioni e si trova anche con il V8
2025.03.18 ( Aggiornata il 2025.03.18 12:40 )
In un panorama coì affollato di Suv come quello, sono pochi i modelli che possono vantare odierno una personalita? davvero distintiva. Per uscire un po’ dal coro, a volte non c’e? niente di meglio che guardare ai Marchi tradizionali, capaci di unire a raffinatezza e tecnologia anche un po’ di sano spirito di una volta, magari condito da capacita? off-road sopra la media. Per chi cerca questo, un modello come Jeep Grand Cherokee e? la risposta ideale da circa 30 anni, anche se quelli piu? datati oggi sono soprattutto roba da cultori del Marchio e appassionati di fuoristrada. Facendo ricerche online, infatti, i piu? vecchi che saltano fuori sono della prima generazione (ZG) di meta? anni ’90, non soltanto con il contestato motore 2.5 TD della VM (poco potente e con problemi di affidabilita? non tutti dovuti al produttore) ma anche benzina sei cilindri 4.0, V8 5.2 e persino qualche sontuoso V8 5.9 Limited LX, ma i chilometraggi sono largamente sopra i 200.000 km e una buona parte ha sospensioni rialzate e altre modifiche per l'off-road avanzato.
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Guarda la galleryI primi che si potrebbero prendere in considerazione sono i modelli della seconda generazione, la WJ, introdotta nel ’99 con una linea piu? accattivante, ma bisogna aver cura di evitare i Diesel 3.1 puntando sul successivo 2.7 CRD di origine Mercedes, e sui V8 4.7 a benzina. Non ce ne sono molti, e anche qui attenzione alle versioni che potrebbero essere state sfruttate piu? di quanto non diano a vedere. La ricerca vera e propria inizia con la successiva serie WK, che per prima introdusse sospensioni indipendenti per le ruote anteriori e un po' di elettronica a supporto della celebre trasmissione Quadra Drive con tre differenziali autobloccanti idraulici gestiti da controlli elettronici. La disponibilita? non e? abbondante, si contano poche decine di vetture nei sei anni di permanenza sul mercato, e con percorrenze che rimangono alte, ma anche qui si trovano tanti turbodiesel, stavolta 3.0 V6 ancora di origine Mercedes, quanto benzina 4.7 o 5.7 Hemi. Complessivamente, il modello non manca di qualita?, anche se i cambi automatici a cinque rapporti non sono i piu? efficienti sul mercato.
La vera svolta arrivo? con il modello successivo, presentato nel 2010 e destinato a una carriera lunga ben 10 anni: se la sigla di progetto WK2 poteva far pensare a u'evoluzione del precedente, si trattava invece di un veicolo di nuova progettazione concepito e sviluppato partendo da una piattaforma Mercedes poco prima che Daimler e Chrysler si separassero portando la seconda a confluire nel Gruppo Fiat e dar vita a FCA, sotto la quale il progetto venne completato e lanciato. Dalla base, il Grand Cherokee eredito? le sospensioni indipendenti e, a richiesta, pneumatiche con regolazione dell’altezza e misure piu? imponenti, non tanto la lunghezza, che superava di poco i 4,8 metri, ma la larghezza passava da 1,87 a 1,94 metri, dandogli tutta un’altra presenza su strada, aiutata da un look piu? moderno anche se sempre in linea con il carattere Jeep. Quanto ai motori, i benzina rimasero di parte “americana” con il V8 Hemi 5.7 portato a 350 cv e il nuovo Pentastar 3.6 V6 da 286 cv, mentre i Diesel furono commissionati a VM, che sviluppo? un nuovo 3.0 V6 turbo common rail offerto in varianti da 190 o 241 cv. Su tutta la gamma, venne montato un moderno cambio automatico ZF a otto marce con comandi al volante. Nuova anche la trazione integrale, gestita elettronicamente, sempre con il riduttore ma anche programmi per muoversi su diversi fondi e recuperare il gap tecnologico rispetto ai concorrenti. Le vendite in Europa iniziarono nel 2011, e stavolta si concentrarono esclusivamente sulle versioni Diesel, con l’eccezione di qualche esemplare di 6.4 Hemi SRT, la versione ad alte prestazioni, che si puo? trovare a prezzi di poco superiori ai 33.000 euro. Anche il turbodiesel depotenziato da 190 cv e 440 Nm di coppia, a dire il vero, e? piuttosto raro, complice il fatto che la potenza del modello top venne tenuta al di sotto della soglia del superbollo. Se ne trovano non piu? di uno o due esemplari per ogni anno di produzione. I meno sfruttati hanno comunque non meno di 100.000 km con prezzi medi di 15-18.000 euro indipendentemente dall’allestimento, dunque vale la pena preferire quelli piu? ricchi come i Limi- ted, rispetto alle versioni Laredo che comunque non sono povere. Piu? competitivo che in passato rispetto alla concorrenza, Grand Cherokee WK2 non ha avuto particolari evoluzioni: nel 2013 venne introdotta la versione Trailhawk, di cui si trova traccia soltanto in alcune annate, piu? aggressiva e votata al fuoristrada. Nello stesso anno, un restyling ha portato frontale e fari ridisegnati piu? il potenziamento a 250 cv del turbodiesel, ma praticamente null’altro a livello di tecnica.
Dopo un secondo leggero facelift nel 2016, il modello ha dunque proseguito la sua carriera fino al 2020, quando e? uscito di scena. La nuova generazione, presentata nel 2021, e? venduta unicamente con una motorizzazione ibrida plug-in, ma non sembra fin qui aver riscosso particolare interesse.
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