AutomotiveLab 2024, la fotografia dell'elettrico in Italia di PwC

Ospite dell’edizione 2024 di AutomotiveLab 2024 è Francesco Papi, responsabile Automotive per l’Italia di PwC, che ci illustra grazie allo studio di eReadiness, la fotografia esatta della mobilità in Italia

di Redazione

20.05.2024 18:41

AutomotiveLab 2024 è stato l'occasione per discutere di argomenti di stretta attualità legati al mondo della mobilità, dalla transizione green ai noleggi, dalle normative sulla circolazione fino alle prospettive future del mercato. Un confronto costruttivo e proficuo che ha visto partecipare istituzioni e aziende con i loro rappresentanti, per osservare i problemi e le opportunità del settore automotive da prospettive e punti di vista diversi.

Per comprendere al meglio la direzione futura dell'auto è però necessario capire quale sia la situazione attuale e le tendenze più recenti che stanno coinvolgendo il settore. Per farlo abbiamo chiesto PwC, società di consulenza direzionale leader in Italia, di scattare una fotografia della condizione attuale della mobilità nel nostro Paese. A spiegare i risultati della ricerca, basata in parte sullo studio di eReadiness giunto alla quinta edizione, è stato Francesco Papi, responsabile automotive per l'Italia di PwC.

L'elettrico non decolla in Italia: ecco perché

Una fotografia che mostra numeri in contrazione per quello che riguarda l'auto elettrica, soprattutto in un'Italia che non sembra ancora recepire al meglio le EV e si conferma fanalino di coda in questo mercato. Ma è la media dei principali 5 Paesi europei (Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia) a mostrare un rallentamento della crescita, con la Francia che guida la transizione green del Vecchio Continente.

L'atteggiamento degli italiani, spiega ancora Papi, è attendista e più favorevole a una scelta intermedia come quella dell'ibrido plug-in piuttosto che del 100% elettrico. “Andando a vedere il mercato c'è una correlazione molto forte tra quello che è il reddito pro capite e il parco dell'E-mobility – prosegue Papi – è indubbio che le vetture (elettriche, n.d.r.) hanno un costo ancora superiore, ed è evidente il fenomeno territoriale, con il Nord che sta guidando il percorso della transizione”. Ma il fattore economico non è l'unico a limitare la diffusione delle EV nel Mezzogiorno: come chiarisce lo studio, l'elettrico gode di grande potenzialità anche al Sud, ma pesa la carenza delle infrastrutture di ricarica.

Ma quali sono le cause principali della diffidenza degli italiani nei confronti della mobilità elettrica? Il passaparola, spiega Papi, è il principale fattore di acquisto, ma non sempre i clienti di EV risultano pienamente soddisfatti rispetto ai clienti di vetture ICE. In particolare, i proprietari di auto elettriche apprezzano particolarmente l'esperienza di guida e i minori costi, ma lamentano i lunghi tempi di ricarica. Ma in questo aspetto conta molto la possibilità di effettuare il rifornimento di energia in casa.

Dall'altro punto di vista, ovvero quello di chi non possiede una vettura elettrica, le perplessità risultano essere simili, legate ad aspetti come quello della ricarica e degli elevati tempi di ricarica, ma anche dall'autonomia e dell'incertezza della durata della batteria.

Sono dubbi fondati? Guarda il video per scoprire tutti i risultati dello studio condotto da PwC e illustrato da Francesco Papi in occasione del convegno AutomotiveLab 2024.

AutomotiveLab, l'incontro sul futuro e sui problemi dell'automotive

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