Ecco come va su strada l'evoluzione della spider di Maranello, spinta dal V8 biturbo da 620 cavalli
01.04.2021 11:45
Una piccola lettera rossa vicino al nome che però ne sottolinea fortemente la personalità. È la Ferrari Portofino M, il restyling della coupé-cabrio di Maranello a tetto retrattile lanciata nel 2017. La lettera “M” fa parte della storia e della tradizione ferrarista: sottolinea come si tratti di un modello “evoluzione”. Fin dai tempi delle auto da corsa negli anni ‘70 (la prima fu la 512 M) la Ferrari ha spesso identificato con la lettera M la versione appunto Migliorata o Modificata di un’auto già esistente.
In questo caso la Portofino M, dietro un design molto simile al precedente (sono cambiate soltanto le prese d’aria sulla parte anteriore e l’estrattore posteriore) e di un colore celeste/grigio metallizzato creato apposta per lei nasconde parecchie novità sotto al cofano. E la lettera M del nome ne sottolinea le modifiche tecniche.
Il motore V8 biturbo da 3,9 litri di cilindrata acquista 20 cavalli in più di potenza (da 600 a 620 cv); c’è una marcia in più (il cambio a doppia frizione diventa da 8 marce invece che 7), e soprattutto c’è una nuova mappatura di gestione motore. Che ora prevede un manettino sul volante a 5 posizioni invece che le tre di prima (wet, comfort sport, race, Esc Off) che permettono di variare in maniera molto vistosa l’erogazione della potenza alle ruote e il comportamento dinamico dell’auto su strada. Il tettuccio retrattile in alluminio adesso può ripiegarsi anche in marcia, fino alla velocità di 45 km/h e in una quindicina di secondi trasforma la Portofino M da spider in una confortevole GT 2+2 o viceversa.
Anche se è una spider, quindi più adatta al turismo veloce che alla guida da pista, la Portofino M è pur sempre una Ferrari. E ha prestazioni esaltanti: accelera da 0 a 100 km orari in 3”45 e scatta da fermo fino a 200 km/h in meno di 10”. Però proprio in quanto spider, si può guidare anche a bassa velocità nel massimo comfort. E se fa freddo diventa strategica una nuova funzionalità introdotta: il soffio d’aria calda che dal sistema di climatizzazione transita nei poggiatesta ed esce a lambire il collo dei passeggeri scaldandolo.
I due posti supplementari posteriori sono soltanto per persone di piccola taglia, quindi non adatti ad adulti in viaggio ma solo a bambini, ma regalano una versatilità maggiore a questa Ferrari Portofino perché possono fungere da bagagliaio supplementare in quanto quello principale quando si viaggia a cielo aperto è occupato completamente dal tettuccio in alluminio ripiegato. Proprio per questo al prezzo di 206mila euro è la Ferrari più versatile della gamma del Cavallino.
Ecco le foto della nostra prova della Ferrari Portofino M
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