Abbiamo provato la SUV del Tridente negli USA, viaggiando da New York a Washington con la V6 S da 430 CV
09.01.2017 05:40
New York - Washington. Non è un mistero che i SUV li abbiano inventati gli americani, ma dai tempi delle prime Chevrolet Tahoe e delle Ford Explorer, che in Europa quasi nessuno sapeva cosa fossero, qualcosa è cambiato. Gli Sport Utility Vehicle sono ormai in testa alle preferenze degli automobilsti in tutti i mercati più evoluti e gli Stati Uniti non fanno certo eccezione. E se l'America non può più primeggiare a livello di numeri – 17 milioni di auto vendute negli USA nel 2016, 23 milioni in Cina – può ancora farlo a livello di qualità, nel senso che gli Stati Uniti sono il primo mercato premium del mondo.
Qualsiasi marchio che sia o voglia essere di lusso non può trascurare il Nord America, partendo dai brand giapponesi – Acura, Infiniti e Lexus – e arrivando fino agli storici italiani, tesdechi e britannici. Anche Maserati , dunque, nel suo piano di espansione globale che vede il SUV Levante al centro del progetto, ha bisogno degli Stati Uniti per raggiungere quelle 75.000 auto all'anno definite come target di riferimento. Il rilancio del Tridente è iniziato con la limousine Quattroporte e la berlina Ghibli, ma è solo con il debutto del SUV che è entrato nella fase più cruciale.
Da New York a Philadelpia e ritorno con la Maserati Levante
Un viaggio nella East Coast, attraversando luoghi mitici come Philadelphia, dove c'è la statua di Rocky Balboa
Guarda il videoLa Levante è la sintesi delle migliori tecnologie del Gruppo FCA: i motori V6 e V8 di derivazione Ferrari , la trazione integrale Q4 e le sospensioni attive Skyhook sono la Trinità del piacere di guida, mentre i pellami e le rifiniture di alta classe regalano quel tocco di lusso made in Italy indispensabile per fronteggiare i tedeschi, in casa loro: i concorrenti della Levante sono l'Audi Q7, la BMW X6, la Porsche Cayenne e la Mercedes GLE coupè, che magari possono dire qualcosa in più in termini di puro sfoggio tecnologico, ma rimangono un passo indietro quanto a classe e fascino.
Così, per guidare la Levante come la guiderebbe un americano abbiamo attraversato l'Atlantico e siamo partiti da New York City – il simbolo dell'America degli affari – per raggiungere Washington – l'icona dell'America del potere. Un viaggio che dovrà compiere anche Donald Trump il prossimo 20 gennaio per trasferirsi dalla sua imponente “Tower” nella più sobria e neo-classica Casa Bianca. Quasi 1.000 chilometri da percorrere in quattro, con il bagagliaio pieno, una temperatura che non è mai salita sopra lo zero e l'handicap delle gomme estive che il concessionario Maserati North America ha ritenuto di non sostituire con un treno di pneumatici invernali.
La nostra Levante è una S Q4, spinta dal 3.0 V6 bi-turbo da 430 CV, scaricati a terra dalla trazione integrale attiva che normalmente invia i 580 Nm di coppia solo alla ruote posteriori. Questo finché i sensori e la centralina firmati Bosch non percepiscono un minimo lo slittamento e allora entra in gioco anche l'avantreno. Il guidatore non si accorge di nulla, a meno che non abbia la sensibilità di un collaudatore o non guardi nel display davanti a sé il grafico della ripartizione in tempo reale. A proposito di Bosch, i sistemi presenti nella Levante sono anche quelli di gestione del motore e di assistenza alla guida.
Il cruise control adattivo legge il traffico fino a 250 metri di distanza, è attivo fino a 200 km/h e soprattutto è in grado di gestire un differenziale di velocità di 100 km/h; il radar LLR4 rende possibile tutto questo e supporta anche la frenata automatica di emergenza e il traffic jam assist, che muove la Levante automaticamente nelle situazioni di incolonnamento da 0 a 60 km/h. Infine, il blind spot assist segnala i veicoli presenti nell'angolo cieco dello specchietto.
Al volante della Maserati si macinano chilometri in totale relax, con le sospensioni Skyhook che filtrano perfettamente ogni asperità e garantiscono il massimo controllo. Il sei cilindri ha una tale riserva di potenza da non avere mai il fiato corto e anche quattro adulti viaggiano comodissimi. Anche sulla neve la Levante si trova perfettamente a suo agio ed è possibile selezionare sia l'altezza da terra del corpo vettura sia il carattere dell'accoppiata motore-cambio, fino ad arrivare alla più specialistica modalità off-road.
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