Al volante del nuovo suv da 300 cavalli che porta al debutto il marchio sportivo di Seat
31.10.2018 17:15
Il debutto di un super-suv come Cupra Ateca non può passare inosservato perché rappresenta la “prima” ufficiale di un marchio nuovo, ovvero quello che contraddistinguerà in futuro tutti i modelli racing di Seat. E che svilupperá, da qui al 2020, una gamma completa di vetture sportive che aggrediranno tutti i mercati mondiali, Germania e Messico in primis.
Per questo vernissage particolare non potevamo venire che in Spagna, a Barcellona, e guidare questo suv che ha nel proprio Dna i contenuti tecnici di Cupra, ovvero un maquillage estetico distintivo e, ovviamente, un comportamento stradale votato a una decisa sportivitá. Merito, ovviamente, del cuore che batte sotto il cofano: il motore è il due litri turbobenzina TSI in grado di erogare 300 cv e 400 Nm di coppia, la stessa unità che spinge la Leon Cupra: è qui abbinato all’ottimo cambio doppia frizione Dsg a sette rapporti (modificato per dare più grinta nei passaggi di marcia) e alla trazione integrale 4Drive.
Un pacchetto tecnico che mette in condizioni il suv di far brillare il nuovo logo tribale Cupra che campeggia sulla griglia, nella coda e sul volante. Un segno distintivo della potenza di questo sport utility in grado di toccare i 247 km/h e di accelerare in 5”2. Ben assettato e più basso da terra di 10 millimetri rispetto alla Seat Ateca, ha un handling eccellente e un comportamento dinamico che convince. Senza esagerare, Cupra Ateca resta nei canoni tipici di un suv potente, corposo nell’erogazione ma non estremo come ci saremmo aspettati.
Alla guida si possono scegliere quattro modalitá di guida (Sport, Individual, Snow, Off-road e, ovviamente, Cupra). Selezionando quest’ultima modalità, il propulsore reagisce immediatamente e le sospensioni adattive (DCC) si regolano per conferire maggior dinamismo alla guida.
Esteticamente Cupra Ateca si riconosce per l’aspetto muscoloso, la mascherina a nido d’ape, i cerchi in lega da 19” e lo spoiler posteriore sopra il lunotto. Dentro, sedili racing contenitivi al lati e volante sagomato. Un look deciso seppur nei limiti, quasi "borghese" e mai pacchiano.
Ricca la dotazione di serie: c'è il Virtual Cockpit, il sistema di navigazione Plus con schermo touch da 8”, il sistema di apertura e accensione senza chiave Kessy, la retrocamera per facilitare il parcheggio, la regolazione adattiva dell’assetto (DCC), il freno di stazionamento elettrico e il clima automatico. Per le manovre di parcheggio il Park Assist. E poi fondamentali aiuti alla guida come il Front Assist, la frenata automatica con sistema di rilevamento pedoni e il Lane Assist che permette di mantenersi automaticamente nelle linee della carreggiata.
Tra gli optional il sistema frenante Brembo (montato sull’esemplare dai noi guidato e apprezzato in condizioni limite durante il test) con pinze da 18” in colore nero, i cerchi in lega Cupra Line forgiati, il sistema BeatsAudi o e il tetto panoramico apribile.
Vendite da fine novembre a un prezzo di partenza non proprio concorrenziale: 44.000 euro.
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