Range Rover Evoque, cambio a 9 marce, il test drive

Salto di qualità alla guida e fascino immutato
Range Rover Evoque, cambio a 9 marce, il test drive

Alberto SarasiniAlberto Sarasini

Pubblicato il 14 novembre 2013, 13:04

Zurigo - Svizzera La patinata Range Rover Evoque cambia marcia, anzi le cambia proprio tutte: il cambio automatico standard abbandona i consueti sei rapporti per guadagnarne addirittura nove, un record. Ma primato a parte, la nuova trasmissione – sviluppata dallo specialista tedesco ZF: di serie sulla benzina, a richiesta sulle diesel – permette alla vellutata Suv inglese un ulteriore salto di qualità, insieme a diverse altre migliorie che compongono il qualificante aggiornamento 2014 del modello. Per tutto il resto, nulla cambia: stile ed interni restano giustamente intatti, salvo piccoli dettagli, nuovi colori e cerchi inediti. Al volante, resta la selezione manuale sequenziale con palette per tutte le nove marce, ma in realtà il loro numero fuori norma non mette in difficoltà: i primi quattro rapporti sono corti e molto ravvicinati, con passaggi da seconda a quarta ideali per il misto molto guidato; quinta e sesta più lunghe si impiegano con profitto sul veloce, settima e ottava permettono di abbattere il regime pur restando in coppia, a tutto vantaggio di silenzio e riduzione dell’impatto ambientale. Quantizzabile in media in una riduzione dell’11,4% sul fronte consumi e del 9,5% in fatto di emissioni CO2. La nuova trasmissione offre inoltre una rapidità “estrema” dei passaggi marcia (anche a due per volta sia in scalata sia in salita) e contribuisce ad un dinamismo ancor più vivo; tanto più sulla top di gamma 2.0 Si da 240 cv impiegata per il test, che scatta da 0 a 100 km/h in 7”6 toccando i 217 km/h di punta massima. Ma alla guida dinamica contribuisce notevolmente anche la trazione 4x4 dotata del sistema optional Active Driveline (da marzo 2014 disponibile pure sulle diesel), che permette il passaggio pressoché istantaneo dalle due alle quattro ruote motrici ed impiegando la distribuzione attiva della coppia sulle quattro ruote (anche sul singolo asse al posteriore), in curva, per annullare il sottosterzo incrementando l’agilità di marcia. Ulteriori step di tecnologia al servizio della sicurezza sono inoltre controllo di velocità attivo con funzione traffico, ausilio al parcheggio con ulteriori funzioni, frenata d’emergenza assistita, avviso di corsia impegnata, rilevamento segnali stradali e misurazione di profondità di guado. Prezzi e gamma restano pressoché immutati, salvo un aumento generalizzato di 100 euro (da 36.450 a 53.010 euro).  

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