Auto elettriche, bruciati gli incentivi nel primo giorno

Auto elettriche, bruciati gli incentivi nel primo giorno

Polverizzati i fondi per le vetture da 0 a 20 g/km di CO2 di emissioni: basterà per risollevare un mercato lontano dai livelli pre-pandemia?

di Francesco Forni

04.06.2024 ( Aggiornata il 04.06.2024 09:29 )

Stavolta le auto elettriche tirano. La partenza degli incentivi 2024 è stata tutta a favore delle auto a batteria.

Nei fatti i fondi per la fascia di emissioni da 0-20 g/km di CO2 sono andati esauriti nelle prime 10 ore disponibili dalla piattaforma in cui i concessionari possono prenotare gli incentivi.

Dopo uno sprint iniziale la corsa è continuata, arrivando a prosciugare l’84% dei fondi a metà pomeriggio.

Alla chiusura della giornata per vetture nella fascia 0-20 g/km destinate al trasporto persone – le M1 con almeno 4 ruote e 8 posti a sedere oltre al conducente – erano rimasti poco più di 1,1 milioni di euro. Spiccioli, nei fatti, destinati a essere utilizzati nel giro di poche ore.

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Non è andata così nelle altre fasce. Ad esempio, sono ancora disponibili 118 milioni di euro per le vetture con emissioni da 21 a 60 g/km di CO2, di fatto le ibride plug-in e ben 211 milioni per le vetture con emissioni da 61 a 132 g/km, ovvero la maggioranza delle ibride e le termiche, benzina, a gas o diesel ad alta efficienza.

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Inversione di tendenza?

Gian Primo Quagliano, presidente dell'autorevole del Centro Studi Promotor, storico osservatore del mercato auto, descrive così il momento: 

"Stupisce favorevolmente l’alta quota di prenotazioni per le auto elettriche dovuta sicuramente all’entità degli incentivi, ma auspicabilmente anche ad un accresciuto interesse per questo tipo di auto. E stupisce anche la relativa modestia della quota di prenotazioni per le auto endotermiche con emissioni non superiori a 135 grammi al chilometro di CO2, vetture queste per le quali in passato gli stanziamenti per gli incentivi si esaurivano in pochissimo tempo".

Ma potrebbe essere un fuoco di paglia, il Centro Studi Promotor prospetta che gli incentivi appena adottati non consentiranno di raggiungere durevolmente risultati significativi.

L’effetto degli incentivi potrebbe essere quello di portare sistematicamente in attivo i bilanci mensili delle immatricolazioni nei prossimi mesi del 2024, ma rispetto alla situazione ante-pandemia resterà ancora da colmare un vuoto considerevole dato che  il consuntivo dei primi cinque mesi di quest’anno è inferiore del 20,3% rispetto a quello del 2019, nel periodo precedente al Covid. 

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