Confermato il progetto di Dacia elettrica, potrebbe sfruttare la base offerta da Renault City K-ZE. In arrivo anche 4 progetti ibridi - full e plug-in - completamente nuovi
14.02.2020 ( Aggiornata il 14.02.2020 17:44 )
La Dacia elettrica si farà. Appuntamento fissato nel 2021, quando dal brand low-cost del gruppo Renault arriverà un progetto con i tratti della citycar e potrebbe sviluppare – adeguandola alle richieste di omologazione sul mercato europeo – quella che sul mercato cinese è Renault City K-ZE.
La sfida per Dacia sarà proporre un’elettrica che riesca a essere molto competitiva sul fattore prezzo. Come riuscire nell’impresa? Non è un segreto come la componente più costosa su un’auto elettrica sia rappresentata dal pacco batterie, nonostante un calo continuo nelle analisi anno su anno, in rapporto al costo per kilowatt/ora.
La missione di una citycar potrebbe risolversi in un’autonomia di circa 200 km, risultando comunque più che sufficiente per l’impiego quotidiano. Non sarà l’unico progetto elettrico di Renault, che entro fine 2020 presenterà la Twingo Z.E.; tra 2021 e 2022 scopriremo anche il primo progetto di elettrica su architettura CMF. La piattaforma modulare che dà vita a modelli dalla Clio alla Talisman.
Affidando alla City K-ZE il ruolo di base per la prima Dacia elettrica, ricordiamo come la citycar offra un passo da 2,42 metri (abitabilità quindi appena inferiore rispetto a una Twingo, 2,49 mt) e ben 300 litri di volume nel bagagliaio. Il pacco batterie è di 26 kWh mentre il motore eroga 45 cavalli.
Dalle slide di presentazione dei risultati finanziari del gruppo Renault sono emerse anche altre novità di prodotto, come i 3 modelli full hybrid E-Tech di nuova progettazione programmati tra 2021 e 2022, più una variante di un modello già oggi su strada; fronte ibrido plug-in registreremo il lancio di un nuovo progetto e una versione elettrificata ricaricabile già sul mercato.
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