Per contrastare il dominio asiatico nel settore, la Commissione Europea ha stanziato un piano finanziario di 3,2 miliardi di euro erogati da sette Paesi, tra cui l’Italia. E FCA annuncia la costruzione del “Battery Hub”
27.12.2019 ( Aggiornata il 27.12.2019 12:21 )
L'Europa si rimbocca le maniche. Per contrastare il dominio asiatico nel settore della realizzazione delle batterie elettriche per auto, la Commissione Europea ha stanziato aiuti per 3,2 miliardi di euro, erogati da sette Paesi, tra cui anche l’Italia.
Il nostro Paese contribuirà con 570 milioni: spenderanno di più solamente Francia (960 milioni) e Germania (1,25 miliardi). Sono interessati grandi Marchi come BMW e Volkswagen , e anche imprese italiane come Endurance, FAAM, Solvay, Kaitek e Enel X. Il piano dovrebbe coprire fino al 2031, in previsione di un ingresso anche di privati, per un investimento totale di circa 5 miliardi di euro.
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La mossa finanziaria si è resa necessaria per contrastare il dominio dei Paesi asiatici nel settore. Per il momento, le batterie elettriche per auto sono prodotte per la maggior parte in Cina (51 %), Corea del Sud (21 %) e Giappone (17 %), con l’Europa ferma a un risicato 2 %. Il progetto si rivela dunque ambizioso, e punta a sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili per le batterie al litio, portandole a una durata maggiore e a una ricarica da raggiungere in tempi più brevi.
Ma le novità elettroniche non terminano qui, perché in concomitanza con la strategia europea, FCA ha annunciato che realizzerà a Mirafiori una fabbrica di batterie, denominata “Battery Hub”, vero e proprio centro produttivo dedicato esclusivamente alle batterie “green”, i cui lavori di costruzioni partiranno nei primi mesi del 2020.
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