Durante la recente conferenza “Mobilità: tecnologie ed emissioni” tenutasi al Politecnico di Milano, la Casa giapponese ha espresso con chiarezza la propria idea di sviluppo tecnologico legato alle più urgenti tematiche ambientali
19.11.2019 ( Aggiornata il 19.11.2019 09:40 )
Fare il punto, attraverso un’analisi scientifica, sulle dinamiche che legano le tematiche ambientali alle esigenze di sviluppo tecnologico, sta diventano un’istanza sempre più urgente, soprattutto in ambito automotive. Ed è per questo che esperti di mobilità, professori universitari e rappresentanti del settore si sono incontrati, di recente, a Milano, per la conferenza “Mobilità: tecnologie ed emissioni” organizzata dal Dipartimento di Energia del Politecnico. Nell’occasione, Mazda ha esposto la propria visione in fatto di sviluppo ed ecosostenibilità, attraverso l’intervento dell’ingegnere Mitsuo Hitomi, Senior Innovation Fellow di Mazda Motor Corporation.
PAROLA D’ORDINE: “MULTISOLUTION” - Il pensiero della Casa di Hiroshima è chiaro, occorre proporre la soluzione tecnologica giusta, al momento giusto e nel posto giusto. Un approccio multisoluzione che parte dall’idea secondo la quale, finché la crescente quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili non sostituirà l’elettricità prodotta da fonti più inquinanti, la propulsione elettrica non si può considerare soddisfacente per poter ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra nell’aria. Basti pensare che, attualmente, i due terzi dell’elettricità sono prodotti utilizzando combustibili fossili. E allora, si può realmente affermare che le emissioni di un veicolo elettrico siano davvero pari a zero?
L’APPROCCIO DI MAZDA È DIFFERENTE - Per misurare correttamente le emissioni di CO2 nel ciclo di vita di un veicolo, secondo Mazda occorre superare le attuali stime “tank-to-wheel” (dal serbatoio alla ruota, che considerano solo le emissioni durante l’impiego) e sceglie il metodo “well-to-wheel”, “dalla produzione all’utilizzo”, che comprende anche l’estrazione, la produzione e il trasporto del combustibile, e include il life cycle assessment delle batterie, che tiene conto delle emissioni di CO2 delle batterie nell’intero ciclo di vita, dalla produzione e l’utilizzo fino allo smaltimento delle stesse. Mazda, inoltre, ritiene fondamentale la ricerca sui combustibili liquidi riciclabili quali i biocarburanti ottenuti dallo sviluppo delle microalghe, grazie ai quali raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento del particolato sulle vetture spinte da motori a combustione interna.
I PROTAGONISTI DICONO...
Roberto Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda Italia, presente alla tavola rotonda organizzata dal Politecnico, ha affermato: “Il tema del riscaldamento globale e della qualità dell’aria che respiriamo è molto complesso. È pertanto davvero un piacere per Mazda partecipare a questa conferenza, perché riteniamo sia assolutamente necessario un confronto approfondito che permetta di far convergere tutti gli attori coinvolti, dal governo e le regioni all’industria automobilistica, per affrontarlo. La posizione di Mazda verso l’ambiente si basa su un approccio strutturato e razionale coerente e il nostro auspicio è che tutti adottino una strategia olistica, in particolare in questa fase di transizione, per favorire una vera mobilità sostenibile e il rispetto del pianeta”.
L’ingegnere Hitomi, Senior Innovation Fellow di Mazda Motor Corporation ha dichiarato: “Mazda ritiene che l’intera industria di produzione di energia elettrica e di batterie e l’industria automobilistica dovrebbero contribuire a ridurre le emissioni di CO2 in ogni campo e si augura che tutto il mondo adotti un approccio di ottimizzazione globale delle risorse e delle tecnologie disponibili, con l’unico, vero obiettivo di proteggere l’ambiente e il mondo in cui viviamo”.
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