Fiat 600 Story: viaggio nel tempo di un'icona

Fiat 600 Story: viaggio nel tempo di un'icona

70 anni fa, la prima Fiat 600 fece il suo debutto al Salone di Ginevra del 1955

Ginevra, Salone dell'auto. Lo scenario è quello di una crescita economica post-bellica che, in Italia, si accompagna alla motorizzazione di massa del Paese. Come la 500, prima della 500, la Fiat 600 diede una risposta alle nuove esigenze di una società in profondo cambiamento.

Dante Giacosa definì lo stile del modello nel 1951, quattro anni prima della presentazione al salone elvetico e l'avvio della produzione. C'era un “però” (e anche sostanziale). Che motore metterci sotto al cofano della 600? 

Qui si fece, di nuovo, la storia. Quattro cilindri raffreddato a liquido, distribuzione 8 valvole comandate da aste e bilancieri, cilindrata di 663 centimetri cubici. Nacque il motore Fiat Serie 100. In quattro mesi, a tempo di record, vennero gettate le fondamenta di un'unità prodotta - con la miriade di evoluzioni e modifiche - fino al 2000 e, nel 1985, venne affiancato da un altro storico gruppo motopropulsore: il Fire. La 600 fu un'auto poliedrica a metà anni Cinquanta. Debuttò da berlina, misura 3 metri e 21 centimetri con un passo di ben 2 metri. Due porte incernierate dietro, ad apertura controvento. Fu così fino al 1964. Ovvero, quattro anni dal lancio della 600D, che tra le evoluzioni più importanti annoverava il motore da 29 cavalli anziché 21 e cilindrata di 767 cc.

L'arrivo sul mercato italiano
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In vendita

Fiat 600 Story: il prezzo

La 600 fu un'auto poliedrica a metà anni Cinquanta. Debuttò da berlina con un prezzo da listino non per tutti

Sul mercato venne proposta al prezzo di 590 mila lire che, per dare delle coordinate su quanto valessero al tempo, si contrapponevano alle 138 lire di un litro di benzina, le 160 mila lire necessarie per acquistare un televisore. Lo stipendio medio di un operaio era di circa 40 mila lire al mese.

L'alternativa di carrozzeria alla 600 berlina - con la Trasformabile caratterizzata dal tetto apribile in tela - arrivò con la Fiat 600 Multipla. Un altro, il terzo, sigillo impresso nella storia dell’automobile dal modello. In 3 metri e 54 centimetri, a parità di passo con la 600 berlina, l'invenzione dei tecnici guidati da Giacosa fu l'abitacolo 6 posti disposti su tre file. Multipla, filosoficamente fedele all'antenata, tornerà a fine anni Novanta con una proposta molto simile.

Simbolo di spazio e praticità
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Mille esemplari

Fiat 600 Story: la Multipla

Dal 1956 la Fiat 600 Multipla andò a rimpiazzare la Fiat 500 C Giardiniera

La 600 Multipla andò a rimpiazzare la Fiat 500 C Giardiniera e, rispetto alla 600 berlina, spostava i due sedili anteriori sull'assale delle ruote, con il volante installato "a sbalzo", oltre l'asse. Venne prodotta tra il 1956 e il 1967 e divenne un modello simbolo di praticità e spazio a bordo, apprezzatissima dai taxisti: quattro porte, diversamente dalle due previste sulla berlina.

Il progetto lanciato nel 1955 ebbe tre sviluppi legati alla prima generazione. Tra il '55 e il febbraio del '57 venne prodotta la prima serie. Un ritmo da 1.000 esemplari al giorno segnò il debutto sul mercato. Tra il marzo '57 e il febbraio '59, seconda serie della 600, poi tra marzo '59 e settembre '60 la terza serie e i 24 cavalli dal motore migliorato nei carburatori e dal rapporto di compressione più elevato.

La Fiat 600D
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29 cavalli

Fiat 600 Story: seconda e terza generazione

Il modello è stato il primo in casa Fiat a tagliare il traguardo del milione di esemplari

Nel settembre 1960 ecco arrivare la "seconda generazione", per dirla in termini moderni. Divenne Fiat 600D, il motore aumentò di cilindrata, arrivando a erogare 29 cavalli e con una velocità massima di 110 km/h. Fu con la seconda serie 600D, prodotta tra maggio '64 e ottobre 1965, che Fiat introdusse le due portiere incernierate anteriormente. Dulcis in fundo, tra il novembre '65 e il dicembre 1969, la terza serie accompagnò all'uscita il modello. Fiat realizzò direttamente quasi 2,7 milioni di esemplari della 600, ai quali si sommeranno le produzioni concesse ad altri marchi. In totale, più di 4,9 milioni di 600 sono state prodotte in tutto il mondo e il modello è stato il primo in casa Fiat a tagliare il traguardo del milione di esemplari.

Crossover urbano
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Fiat 600 Story: ibrida e non solo

Il numero 55 torna nella storia del modello

Nel 1955 l'esordio, 55 anni dopo lo stop alla produzione a fine '69, riecco Fiat 600. Crossover urbano, proposto con motori benzina mild hybrid ed elettrico, si inserisce nel solco della "famiglia 500" per gli stilemi dei fari anteriori. In 4 metri e 17 centimetri di lunghezza, fa della disponibilità di spazio in rapporto agli ingombri uno dei suoi punti di forza. A bordo si sta bene in quattro (l'omologazione è 5 posti), assistiti da un bagagliaio adeguato con i suoi 360 litri di volume. È tra i modelli più compatti del segmento B-suv e condivide la base tecnica con altri progetti del Gruppo Stellantis, a cominciare dalla Jeep Avenger. 

La 600 "moderna"
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Fiat 600 Story: l'evoluzione

Le nuovi versioni sono La Prima per 600 Hybrid, La Prima e Red su 600e

Accanto alla versione elettrica 600e, con motore da 156 cavalli e batteria da 54 kWh (ricaricabile in CC a 100 kW, dall'energia sufficiente a percorrere 400 km), spazio al propulsore 1.2 litri turbo benzina mild hybrid. L'evoluzione è sostanziale e, con il mild hybrid realizzato sul cambio doppia frizione 6 marce, ecco arrivare la distribuzione a catena. I consumi sono molto contenuti, dichiarati a partire da 4,8 lt/100 km, su un motore che eroga 100 cavalli.

La 600 "moderna" è un progetto accompagnato da un'offerta tecnologica con Adas di Livello 2, infotainment da 10 pollici connesso e un'ampia possibilità di personalizzazione degli allestimenti, tra cui si contano le versioni La Prima per 600 Hybrid, La Prima e Red su 600e.

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