Targhe estere, Governo verso la stretta

Targhe estere, Governo verso la stretta

Un nuovo disegno di Legge potrebbe cambiare presto le carte in tavola a chi circola in Italia con un'auto immatricolata in Paese straniero

di Redazione

18.11.2024 ( Aggiornata il 18.11.2024 12:57 )

Il fenomeno delle targhe estere è sempre molto diffuso in Italia, soprattutto nel Sud della Penisola e in particolare a Napoli. Chi le utilizza, principalmente lo fa per aggirare i costi elevati delle assicurazioni italiane. Secondo i dati del Registro veicoli esteri (Reve), oltre 35.000 dei 53.000 veicoli con targa straniera presenti in Italia si trovano nel capoluogo campano, con una prevalenza di targhe polacche e bulgare. la situazione potrebbe però presto cambiare, con il Governo Meloni deciso a dare un freno a questi "furbetti".

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La mossa del Governo

Il disegno di legge prevede che i veicoli con targa estera debbano essere reimmatricolati in Italia dopo soli tre mesi di circolazione. Oltre questo limite, chi intende continuare a guidare dovrà stipulare una polizza con un’assicurazione italiana o con una compagnia straniera autorizzata a operare nel Paese.

E per chi sceglie il noleggio o comodato? I cittadini italiani che utilizzano veicoli di proprietà straniera dovranno registrare la targa nel Reve entro 30 giorni. La mancata registrazione potrà portare a sanzioni amministrative severe, ma non sarà obbligatorio stipulare un’assicurazione italiana se il veicolo è già coperto da una polizza estera valida.

L’obiettivo del Governo è recuperare gettito fiscale e aumentare la sicurezza stradale, riducendo il numero di veicoli privi di assicurazione.

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