Una mostra racconta il legame che ha unito l’azienda automobilistica torinese allo sviluppo culturale, industriale ed economico dell’Italia
14.11.2024 ( Aggiornata il 14.11.2024 17:20 )
Non è soltanto un viaggio nella storia dell’automobile, ma è una vera e propria immersione in 125 anni di cultura e di cambiamenti sociali, di evoluzione della mobilità attraverso lo sviluppo tecnologico ma soprattutto grazie alla genialità e all’apporto del lavoro umano, una celebrazione della genialità italiana in ogni fase dello sviluppo produttivo. Tutto questo è raccolto - pur dovendo sceglierne i simboli e i capitoli più significativi - nella mostra intitolata “125 Volte FIAT . La modernità attraverso l’immaginario Fiat” inaugurata al MAUTO, il Museo dell’Automobile di Torino, in programma da oggi al 4 maggio 2025. Una rassegna di grande impatto, attorno a nove vetture iconiche, ultracentenario racconto di sperimentazione e innovazione attorno a nove vetture iconiche: dalla mitica Eldridge Mefistofele del 1923 alla popolarissima Panda disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1982, dalla 508 Balilla del 1932 alla 124 Abarth del 1973.
I 125 anni di Fiat ad Auto e Moto d'Epoca con il Mauto
Una storia avvincente, unica nel contesto industriale del Novecento “con una rilettura che ne evidenzia l’impatto sociale e l’evoluzione artistica: una prospettiva che ci porta alla scoperta di 6 Fiat differenti in un racconto dell’espressione e della modernità culturale di una grande industria del Novecento che si avvia al domani, alle battaglie dei prossimi decenni. Una miniera di sorprese e di produzioni non solo meccaniche e industriali in senso lato, ma anche artistiche, grafiche, architettoniche, letterarie, sociali, pubblicitarie, musicali” ha sottolineato Benedetto Camerana, presidente del MAUTO. "Capace di proporre una mostra-perscorso innovativo, un segnale di come potrà essere il nuovo ruolo del Museo di fronte ai cambiamenti ”per ripensare l’automobile come punto di incontro di un sistema di valori, discipline, linguaggi e culture differenti”.
125 Volte Fiat, progetto espositivo curato da Giuliano Sergio e realizzato in collaborazione con Centro Storico FIAT e Heritage HUB, è stato “battezzato” da Davide Grasso, fresco di nomina a responsabile Global di Stellantis Heritage. Accanto ai curatori la presenza rassicurante di un interprete del design automobilistico come Roberto Giolito, responsabile di Heritage nel cuore di Torino, designer di fama internazionale noto per la creazione della Fiat Multipla 1998 esposta al MoMa di New York e della Fiat 500 del 2007 la nuova e geniale rivisitazione per il rilancio del modello interpretato in chiave moderna, ma anche di Maurizio Torchio, responsabile del Centro Storico Fiat.
Partiamo dai modelli esposti: la Eldridge Mefistofele del 1923 quasi un “missile” e uno dei primi esempi di vettura da record; la 508 Balilla del 1932, vettura compatta ed economica che introduce a un'idea di mobilità più diffusa; la 500 A Topolino del 1936, appartenuta a Dante Giacosa, rivoluzionaria nel design e pensata per offrire una soluzione di mobilità agile e scattante, primogenita delle citycar, l’esclusiva 8V prodotta tra il 1952 e il 1954; la 600 del 1955, architettura semplice ma innovativa per una guida più facile e piacevole; la 124 Abarth del 1973 essenza delle auto da competizione; la X1/23 prototipo del 1974, avanzata concept car elettrica a 2 posti che anticipa un futuro sostenibile tra zero emissioni, design leggero e ultracompatto; la Panda 30 del 1982, l’utilitaria italiana per eccellenza; la 500 Riva del 2016, un gioiello esclusivo per amanti del lusso e dal design ricercato. “Special guest” la Nuova 500 “La Prima” cabrio, rilettura in chiave sostenibile e altamente tecnologica di un’icona senza tempo del design italiano. Inoltre una serie di modellini in scala 1:8 "riassume una collezione che non avrebbe trovato spazio nemmeno in una grande piazza di Torino" ha detto Roberto Giolito.
Non solo auto, anzi, tant’altro a corredo tra opere d’arte, documenti d’archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi d’eccezione che raccontano l’immaginario visivo dell’azienda: dai manifesti e bozzetti pubblicitari: da Leopoldo Metlicovitz e Plinio Codognato alle opere pittoriche di Mario Sironi, Carlo Carrà e Felice Casorati, dai disegni di Marcello Dudovich e Giuseppe Romano che portano alla ribalta la figura femminile, protagonista della modernità degli Anni Venti, a una serie di fotografie scattate da Luigi Ghirri a Palazzo Grassi negli Anni Novanta.
Otto macrosezioni espositive raccolgono numerosi e differenti documenti, cartacei, audiovisivi e memorabilia: un percorso sviluppato tra Manifesti e Bozzetti suggestivi, Terra Mare Cielo per raccogliere l’impegno nei motori, dall’aviazione ai motoscafi ai trattori, Welfare Fiat dedicato ai lavoratori e all’impegno sociale, Design e Stile per l’identità del brand, Visioni al Futuro tra architettura, urbanistica e energia, Oltre l’Auto sulle strategie di mercato in molti settori, CineFiat e Pubblicità tra spot e filmografia, Sport e Corse con un secolo di successi e trionfi iridati.
In collaborazione con l’Università di Torino è in programma un ciclo di 5 incontri e dibattiti su temi di richiamo e attualità. Previste visite guidate su appuntamento con il curatore. Infine è stato realizzato un catalogo Skira Arte.
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