Si aspetta l'approvazione o meno della bozza finale. Se il Paese dovesse agire, sarebbero penalizzate principalmente Italia e Germania
26.08.2024 ( Aggiornata il 26.08.2024 12:44 )
La Cina ha preso posizione in seguito alla bozza UE finale riguardo la questione dei dazi sulle importazioni di e-car Made in China, dichiarando qualche giorno fa di prendere “tutte le misure necessarie per difendere in modo risoluto i diritti e gli interessi legittimi". La mission, ad oggi, se così si può definire, è quella di attendere un'approvazione (oppure no) proprio sui dazi, per poi agire di conseguenza. Nel frattempo, però, sta cercando di studiare quali potrebbero essere le contromisure da adottare.
Il governo ha incontrato costruttori e associazioni della zona per esaminare l'idea di aumentare le tariffe sulle vetture di grandi dimensioni a benzina provenienti dall'Europa. Il ministero del Commercio cinese, da cui è arrivata la notizia, dice di aver “consultato le opinioni e i suggerimenti dell’industria, degli esperti e degli studiosi riguardo all’incremento delle imposte sulle auto con motori di grande cilindrata alimentati a carburante”. In tal caso ci sarebbe un vero e proprio conflitto commerciale tra Europa e Cina, che andrebbe a colpire in particolar modo la Germania e la nostra Italia, noti per i loro marchi di lusso e premium come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Porsche, BMW e Mercedes. Da quanto si apprende da Automotive News Europe, l'export di questi veicoli dalla Germania verso la Cina ha raggiunto un valore di quasi 1,1 miliardi di euro nel 2023.
Ad ora, si aspetta solo che la Commissione europea prenda tutti i commenti dei produttori cinesi colpiti dalle nuove tariffe fino al 30 agosto e dopodiché sarà presentata un'ultima proposta agli Stati membri, che dovranno approvarla o respingerla con una votazione vincolante a maggioranza qualificata. Il tutto dovrebbe chiudersi fra la fine di ottobre e gli inizi di novembre.
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