Il ministro Urso rinnova gli incentivi: "Saranno solo per auto dai componenti europei"

Il ministro Urso rinnova gli incentivi: "Saranno solo per auto dai componenti europei"

Nell'incontro tra i rappresentanti dell'automotive e il Governo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha fissato i nuovi obiettivi per accompagnare nuovamente la transizione energetica e rinnovare il parco auto circolante troppo obsoleto

di Redazione

08.08.2024 11:42

Il Piano Ecobonus in soli due mesi ha fatto grandi passi avanti, raggiungendo importanti risultati nella transizione energetica e nel rinnovamento delle auto in circolazione. Il problema è che lo stesso Ecobonus non è riuscito ancora ad incrementare la produzione delle fabbriche italiane. Questi sono stati i temi trattati durante il Tavolo Automotive presieduto dal ministro Adolfo Urso insieme al viceministro Valentino Valentini e ai sottosegretari Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci. Alla plenaria, a Palazzo Piacentini, erano presenti anche i rappresentati delle aziende che producono veicoli in Italia, delle organizzazioni sindacali e datoriali della filiera, delle Regioni e dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia).

Incentivi auto, Urso: “Al lavoro per un piano triennale”

Solo se il 40% dei componenti sarà Made in Italy

Il piano finora ha avuto successo: è riuscito a supportare la transizione energetica, rinnovare le vecchie auto, aiutare i cittadini e sostenere le fasce più deboli. Però non è bastato ad aiutare la filiera automobilistica italiana. Per questo per aumentare la produzione nelle fabbriche italiane, è stato deciso di rinnovare il piano Ecobonus. I nuovi incentivi saranno rimodulati e si concentreranno di più sull'offerta: prevederanno una pianificazione pluriennale a lungo termine per facilitare gli investimenti delle case automobilistiche e gli acquisti delle famiglie.

"La prossima edizione dell’ecobonus deve presentare una significativa discontinuità. La priorità è il sostegno alla filiera nazionale e all’occupazione, sempre nel rispetto degli altri due principi cardine che sono il rinnovo del parco circolante e il supporto alle famiglie a bassa capacità di spesa. La priorità è il sostegno alla filiera nazionale e all’occupazione, sempre nel rispetto degli altri due principi cardine che sono il rinnovo del parco circolante e il supporto alle famiglie a bassa capacità di spesa", ha affermato il ministro Urso.

Tra Stellantis e nuovi costruttori

Durante l'incontro, si è discusso anche di favorire le produzioni con componenti europei, e quindi solo se il 40% dei componenti sarà made in Italy ed Europa, promuovendo la sostenibilità. A settembre si inizierà a definire il nuovo schema di incentivi, tenendo conto delle indicazioni delle altre amministrazioni coinvolte e delle proposte emerse dal Tavolo Automotive. Il nuovo piano pluriennale prevede un bonus maggiore per le auto a più basse emissioni, incentivi a chi rottama veicoli vecchi e inquinanti e ancora bonus sempre più orientato a sostegno delle classi meno abbienti.

Urso, che aveva aperto l'incontro con "la buona notizia" del salvataggio del sito produttivo e dei lavoratori della Marelli di Crevalcore, ha criticato anche Stellantis: "Il piano non ha corrisposto all'aumento che avevamo concordato della produzione in Italia di Stellantis. L'azienda ha annunciato lo stop delle carrozzerie a Mirafiori dal 15 luglio al 25 agosto, con il ricorso a nuova cassa integrazione (fino al 4 agosto), così come 5 giornate di cassa tra agosto e settembre a Pomigliano per carenza di ordinativi".

Quanto all'arrivo di nuovi costruttori il ministro spiega che a oggi sono stati sottoscritti accordi di riservatezza e memorandum tra il Mimit e tre case automobilistiche cinesi. In agosto e settembre sono previsti ulteriori incontri per ipotesi di cooperazione industriale finalizzata alla produzione di autoveicoli, veicoli commerciali e bus in Italia.

Non sono soddisfatti i sindacati: "Da questo incontro usciamo con altri dubbi e con una preoccupazione molto evidente, la preoccupazione che in questi mesi abbiamo percepito è diventata reale: quella di una spaccatura, di uno scontro tra Stellantis e il governo", afferma Rocco Palombella, segretario generale della Uilm che auspica "oltre agli incentivi la ripresa di un confronto con un gruppo industriale che ha in mano il destino di migliaia di lavoratori". Deluso il numero uno della Fim, Ferdinando Uliano: "Dopo un anno non c'è nessun accordo per il settore. Nel 2025 sia l'indotto, che Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali, se non si interviene per tempo ci saranno licenziamenti di massa". 

Il piano Ecobonus a lungo termine

Il fondo automotive ha a disposizione 750 milioni di euro per il 2025 e un miliardo di euro annuo dal 2026 al 2030. Inoltre, verranno destinati 50 milioni di euro nel 2022 e 350 milioni di euro annui nel biennio successivo per sostenere l'offerta e attirare nuovi investitori, nonché per riqualificare la componentistica italiana.

I dati sulle prenotazioni degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti hanno mostrato un forte interesse per le auto a basse emissioni: i 230 milioni di euro destinati alle auto elettriche sono stati esauriti rapidamente, con oltre 25.000 prenotazioni. Di queste, l'83% prevede la rottamazione di vecchi modelli, principalmente fino a Euro 3.

Il 77% delle risorse prenotate è poi andato a persone fisiche: il 41% delle prenotazioni per auto elettriche riguarda persone con un ISEE inferiore a 30.000 euro.

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