Truffe in auto: ecco quali sono le più comuni in Italia

Truffe in auto: ecco quali sono le più comuni in Italia

Circa 2 milioni di automobilisti nel Bel Paese sono state vittime di raggiri e inganni

di Redazione

18.07.2024 ( Aggiornata il 18.07.2024 13:01 )

Molto spesso gli automobilisti vengono truffati con furbi agganci. Sono stratagemmi che, messi bene a punto, riescono a colpire nel segno, tant'è che in Italia ben 2 milioni di cittadini ne sono stati vittima. I luoghi in cui questi malviventi operano sono generalmente due: o quando sono su strada oppure quando stanno per parcheggiare. Facile.it, insieme a Consumerismo No Profit, hanno svolto un'indagine in cui è emerso che più o meno 880mila automobilisti hanno pagato con soldi liquidi il presunto danno da loro commesso. C'è però da considerare che il “prezzo” non era mai elevatissimo: il 29% delle vittime dava 50 euro, il 31% fra i 50 e i 100 euro e solo l'8% più di 300 euro. La fetta più coinvolta in questi inganni stradali è il Sud e le Isole. Ma quali sono le truffe più gettonate?

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Le truffe più comuni

Fra gli inganni più gettonati c'è il finto investimento. Succede in particolare quando l'automobilista vittima della frode sta facendo parcheggio, magari con delle manovre particolari. In questo caso il malvivente farà finta di essere stato investito, dopo aver provocato un forte rumore ed essersi lamentato. In quel caso, la vittima sarà in ansia a causa dell'incidente provocato, e vorrà chiamare i soccorsi. Cosa che non gli verrà permessa, a favore invece di un pagamento del momento per chiudere un occhio sulla questione. In questo caso la colpa non è del conducente, ma del ladro che si è lanciato sulla vettura.

C'è poi la “manovra” del sassolino. In tal caso il truffatore lancia una pietra, di piccole dimensioni, che provoca un rumore. A quel punto, chi sta perpetrando la truffa, farà in modo che l'automobilista di turno si fermi per accusarlo di essergli andato a sbattere contro, mostrandogli l'ammaccatura della sua auto (che non sarà del momento). Per sbrigarsela, inviterà la vittima a dargli dei soldi inventandosi anche d'essere di fretta, per “chiuderla lì”.

Un altro colpo sicuro è quello dello specchietto rotto. In questo caso l'inganno non c'è, perché il furto è palese. Magari l'automobilista ha al polso qualcosa di valore, come un bracciale, un orologio o altro. Arriva qualcuno con lo scooter e gli rompe lo specchietto, il che di riflesso lo porta a uscire fuori la mano. Quello diventa l'attimo perfetto per permettere ad altri delinquenti della banda di sottrarre l'oggetto. Un'altra truffa è quella che si consuma nei parcheggi dei supermercati e spesso sono le signore, magari avanti con l'età, a essere prese di mira. In quel caso alla vittima si accosteranno due persone (se questa avrà precedentemente lasciato la propria borsa sul sedile dell'auto). La prima si proporrà di aiutarla, la seconda ruberà quel che c'è da rubare. E il gioco è fatto.

E sempre per aver lasciato borsa o quant'altro sul sedile della vettura che prende vita anche un altro inganno. Qualcuno si avvicina per chiedere informazioni al conducente: nell'esatto momento in cui questo si gira e abbassa il finestrino per ascoltare, qualcun'altro starà già prendendo il suo bottino. L'ultima riguarda i parcheggi. Spesso i garagisti chiedono quanto tempo l'automobilista lascerà la propria auto. È sempre bene non dare informazioni esatte, soprattutto se si farà sostare la vettura per parecchio tempo. Importante è rimanere vaghi, in modo tale che qualora volessero rubare qualche componente del veicolo, come batteria, gomme o quant'altro – per sostituirle con pezzi più vecchi – si asterrebbero perché non saprebbero mai il vero ritorno del proprietario e quindi se farebbero in tempo oppure no.

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