Ariel Nomad 2, quando una Atom gioca sugli sterrati

Ariel Nomad 2, quando una Atom gioca sugli sterrati

Efficacissima sportiva da tout-terrain, la nuova Nomad è spinta da un motore turbo 2.3 litri e vanta prestazioni esaltanti. Diversamente dalle Ariel, affronta sterrati e off-road come fosse una WRC

10.07.2024 ( Aggiornata il 10.07.2024 16:39 )

Difficile immaginare un'idea di auto che possa essere maggiormente votata al divertimento puro. Non che Ariel non ci abbia abituato a concetto, che ne è filosofia di vita. Solo che con la nuova Ariel Nomad 2 rilancia una proposta già straordinariamente valida nella sua prima generazione.

Flash per catturare l'attenzione e stimolare l'appetito: 715 kg di peso, 310 cavalli dal motore turbo benzina, sospensioni coilover di serie. Ancora: l'optional di un cambio sequenziale Quaife, quello di sospensioni coilover Ohlins TTX.

Quanto costa il divertimento?

Con poco più di 80 mila euro al cambio attuale, iva inglese assolta, si porta a casa la Nomad 2. Un progetto che ha solo tre pezzi in continuità con il passato. Il resto è tutto un progetto ex novo. A partire dal telaio tubolare in acciaio, tubi dal diametro maggiorato (63,5 e 51 mm), che assicurano un incremento della rigidità torsionale di oltre il 60%. Un telaio che lavora in sinergia con l'assetto, dotato di soluzioni anti-dive e anti-squat, nel controllo della dinamica longitudinale. Di serie con gli ammortizzatori coilover K-Tech e le molle Eibach, a richiesta con gli Ohlins regolabili in 3 vie. 

Motore Ford ST e tre mappature

Dal posto guida si comanda un cambio sei marce manuale o, sempre tra gli optional, il sequenziale Quaife per cambiate da prova speciale. Poggia su cerchi da 16" la Nomad 2, che farà il suo debutto al Festival di Goodwood 2024. Le gomme Yokohama Geolandar assicurano il grip sui terreni sterrati e oltre. È un po' l'idea di suv secondo Ariel, il progetto Nomad.

Rispetto al passato cambia anche l'aspirazione, con uno snorkel più alto per alimentare il motore Ford 2.3 litri turbo e l'intercooler aria-aria. Il propulsore eroga 309 cavalli e 518 Nm di coppia: un'enormità per i 715 kg di massa in gioco. Altre due mappature consentono di contenere potenza e coppia, rispettivamente a 260 cavalli e 385 Nm o 305 cavalli e 451 Nm. Inutile dire come la pompa del carburante (4 bar costanti) e il raffreddamento facciano parte dell'incremento prestazionale risultante.

Mappature a scelta così come la regolazione dell'intervento dell'Abs, del controllo di trazione e del launch control. C'è l'elettronica "giusta", che migliora la prestazione anziché castrarla.

Corre fino ai 215 km/h la nuova Ariel Nomad, protetti da un parabrezza ultraleggero e dalla struttura tubolare sulla quale è installata la vasca dell'abitacolo. Da zero a cento orari scatta in appena 3,5 secondi. Prestazioni esagerate se contestualizzate al concetto di auto, che si presta anche a impieghi prolungati e distanti dal benzinaio, visti gli 880 km di autonomia garnatiti dal serbatoio da 70 litri. Quasi un'insospettabile "parca" sportivissima da 12 km/litro, a sentire Ariel e guidando con saggezza.

Rispetto alla vecchia Nomad, il progetto ha carreggiate più larghe di 5 cm, per un dato di 1,86 metri di larghezza su una lunghezza di 3,40 metri e un passo di 2,40 metri (+4,8 cm). In altezza è quasi un suv, per la filosofia di base Ariel: 1,47 metri. 

L'altro volto di ingombri da citycar.

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