Il premio medio si attesta ora intorno ai 400 euro: il Codacons ha però qualche critica da muovere in merito
25.06.2024 17:53
Negli ultimi anni i prezzi delle polizze RC Auto hanno vissuto una sorta di altalena. Un incremento è stato registrato a partire dalla seconda metà del 2022, fino ad arrivare alla fine del 2023, quando i valori sono cresciuti del 7,9% rispetto all'anno precedente. La tendenza al rialzo che è proseguita anche nei primi mesi del 2024. I recenti dati di maggio indicano però un rallentamento, con il premio medio che si è attestato a 400 euro.
Allarme per la nuova truffa del QR Code: come ti fregano l'assicurazione auto
Il presidente dell'Ivass, Luigi Federico Signorini, ha presentato questi dati nella relazione annuale dell'ente. Si è osservata un'espansione delle polizze per rischi diversi dall'Rc auto, come quelle per la malattia e infortuni, la cui incidenza è salita dal 32% al 40% tra il 2014 e il 2023, avvicinandosi al 42% rappresentato dal comparto auto.
Nonostante il rallentamento delle tariffe Rc auto monitorato dall'Ivass, il Codacons ha criticato i prezzi delle polizze, considerandoli ancora troppo elevati e ingiustificati. L'associazione ha richiesto maggiore trasparenza e regolamentazione nel settore per proteggere i consumatori dagli impatti economici negativi degli aumenti.
"Terminati gli effetti del caro-energia e dell'inflazione, e in assenza di un incremento della incidentalità in Italia, le tariffe Rc auto dovrebbero invertire la rotta a tornare a scendere - spiega il presidente Carlo Rienzi - Al contrario l'Ivass certifica un trend al rialzo, seppur in rallentamento, anche nei primi mesi del 2024, con la polizza media che si attesta oggi sui 400 euro. Da più parti, prosegue, si avanza il sospetto che le compagnie di assicurazioni, anche in assenza di un incremento dei sinistri lungo le strade italiane, stiano scaricando sugli assicurati le conseguenze della crisi della logistica internazionale, che ha portato a rincari per le componentistiche auto e soprattutto per i pezzi di ricambio, e ad un allungamento dei tempi delle riparazioni. Una situazione sulla quale l'Ivass farebbe bene a puntare il proprio faro, per capire se ci siano alterazioni del mercato o fenomeni speculativi a danno di automobilisti e assicurati", conclude il Codacons.
"Meglio tardi che mai il rallentamento dei premi delle Rc auto": lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Considerati i guadagni stratosferici avuti dalle compagnie durante i lockdown, i rincari con la scusa dell'inflazione erano del tutto ingiustificati, oltre che abnormi. Ora speriamo che il trend in discesa dei premi prosegua ininterrottamente, come avvenuto per 10 anni", conclude Dona.
Nuovo Codice della Strada: niente multe salate per chi è senza assicurazione
Link copiato