Incentivi auto 2024 dal 3 giugno, ma la confusione regna sovrana

E alla fine, e sotto elezioni europee, il Governo ha finalmente dato il via libera agli incentivi. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di sabato 25 maggio, relativamente agli Ecobonus che saranno in vigore fino al 31 dicembre 2024, ma sappiamo già che i 402 milioni destinati alla fascia 65-135 grammi CO2 per chilometro, ovvero quelli destinati a vetture con motore termico o full hybrid si esauriranno in pochissimo tempo.

Ecobonus auto: sorgono nuove riflessioni sugli incentivi

Ma perché il Governo ha impiegato così tanto tempo per deliberare l’Ecobonus che aveva presentato il primo febbraio? Una scelta politica? Uno sgarro del ministro Urso a Stellantis?

Nell’ultimo periodo gli screzi non sono stati pochi, il cambio di nome della Milano in Junior, il sequestro delle Topolino perché avevano la bandiera italiana e il logo cambiato della Seicento. Insomma i motivi possono essere diversi e bisogna anche capire che vantaggi reali ne ha il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con queste azioni. Comunque il risultato è che il mercato automotive nel primo quadrimestre, con 586.665 unita?, ha registrato una crescita contenuta solamente del 6,1% rispetto allo scorso anno, con un marzo che ha addirittura avuto un segno negativo. Questi potrebbero essere anche gli ultimi incentivi che ricadono sull’utente finale. Il Governo ha anche dichiarato che forse sarebbe meglio aiutare le industrie costruttrici, ma in pratica si darebbero fondi all’odiata Stellantis. Anche perché non si vedono all’orizzonte Case auto che vogliono aprire fabbriche in Italia ad esclusione forse di brand Cinesi. Ma le Case auto cinesi sono proprio quelle che stanno invadendo l’Europa con vetture elettriche, che sono quelle che il Governo non vuole. Nei piani delle elezioni Europee il nostro governo tra i vari obiettivi ha proprio quello di raggiungere la neutralità tecnologica con altri sistemi e non, o non solo, con l’auto elettrica. Insomma la confusione sull’auto nel nostro Governo regna sovrana...

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