Come intuibile dai progressi di Hyundai Mobis, l’aerodinamica attiva giocherà un ruolo fondamentale per l’efficienza dei futuri veicoli elettrici
26.03.2024 ( Aggiornata il 26.03.2024 08:51 )
Negli ultimi anni, lo sviluppo del design per le auto elettriche ha compiuto passi da gigante, dapprima proponendo vetture dalla dubbia bellezza e, solo in seguito, trovando una comune chiave di volta per poter progettare forme futuristiche ma, al tempo stesso, facilmente digeribili da una platea sempre più conservatrice. Hyundai ha addirittura creato una divisione chiamata Hyundai Mobis (acronimo di Mobility and System) che si occupa della progettazione, studio e sperimentazione di nuove tecnologie legate – soprattutto in questo momento storico - all’efficienza dei veicoli elettrici.
Una delle più grandi sfide per i designer, nella realizzazione di un’auto elettrica, è stata quella di riuscire a conciliare i canoni estetici universalmente approvati dagli acquirenti con le necessità tecniche di un veicolo elettrico. Se da un lato, un’auto a benzina o diesel necessita solitamente di diverse appendici aerodinamiche, prese d’aria e griglie, dall’altro l’auto elettrica manifesta proprio l’esigenza opposta. Più risulta compatta, lineare e “chiusa”, meglio riesce a fendere l’aria e, quindi, ad aumentare l’autonomia. Tuttavia, schermare completamente il frontale di un’auto può essere controproducente sia dal punto di vista estetico (non venendo perciò apprezzata dalla clientela abituata ad altri canoni) oppure, risultare fin troppo vincolata rispetto ad altre esigenze d’aerazione, raffreddamento della batteria o condizionamento dell’abitacolo.
Come visibile dal video, il costruttore coreano ha così pensato di far progredire ulteriormente lo studio per l’implementazione di paratie mobili sul frontale, chiamate ad aprirsi o chiudersi a seconda delle necessità d’aerazione del veicolo. Non si tratta però di una novità assoluta, perché già abbiamo visto soluzioni simili intraprese per Ioniq 5 (qui il primo test dell'impressionante declnazione N) e Ioniq 6, due vetture elettriche del brand che presentano delle sezioni mobili nella zona bassa del frontale. Il prossimo passo è quello di riuscire a ricreare una vera e propria griglia nella zona mediana del frontale, replicando in tutto e per tutto quanto si può già trovare su un’auto endotermica. La particolarità risiederà nella tecnologia delle alette mobili, che potranno aprirsi o chiudersi a seconda degli input inviati dalla centralina di controllo, chiamata a gestire gli scambi di calore della batteria e dell’impianto di condizionamento. Ma non finisce qui, perché si sta anche lavorando a un’automazione completa del paraurti anteriore. Potranno essere previsti anche dei deflettori posti ai lati del frontale, per convogliare i flussi da e per le ruote a seconda dell’angolo di curvatura, al pari di sezioni verticali mobili che potranno scendere sempre dal paraurti per ridurre le turbolenze nel sottoscocca. Infine, si parla anche di processo di ricarica automatizzato, in vista di una circostanza in cui un braccio robotico potrà anche avvicinarsi al fianco dell’auto per inserire autonomamente il connettore nella presa di ricarica.
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