Quando comprare una Ferrari F50 era un affare

Tantissimi anni fa chi era amante delle supercar – o in generale delle auto - poteva trovare annunci di vendita davvero interessanti nelle riviste specializzate, e la cosa ancor più incredibile è che queste – ad oggi aventi una valutazione da milioni di euro – valevano relativamente poco. Un post su Instagram di Gentlemen Drivers Official lo dimostra chiaramente. Il carosello pubblicato esibisce infatti diversi annunci dei primi anni 2000, in cui sono presenti una serie di modelli iconici che, se paragonati ai costi proposti oggi, si può dire che non valevano poi molto.

Ferrari F50, i modelli in vendita

Esempio emblematico è una Ferrari F50, in cui è scritto “anno 1996, colore rosso, 20.000 km, Euro 355.000”. Un bolide che, nelle aste organizzate adesso, come dicevamo poc'anzi, varrebbe milioni, soprattutto se avente pochi chilometri (una recente asta di RM Sotheby's ne ha venduta una a 4 milioni di euro). L'auto sopramenzionata del Cavallino Rampante, fra l'altro, è stata realizzata in soli 349 esemplari, il che la rende, oltre che speciale, rara. Questa Ferrari però è solo una delle altre vetture vendute a “poco prezzo” se le si confronta con il valore attuale. Scorrendo le foto, si trova l'annuncio anche di una Lancia Delta Evoluzione, il cui prezzo annunciato era quello di quasi 15.000 euro, una cifra che ad oggi non sarebbe più la stessa, se si considera che quella proposta era una rara Verde York del 1992, realizzata in soli 500 esemplari, con sedili in pelle chiara con cuciture verdi, ABS a sei sensori, condizionatore, antifurto e vetri solar control di serie e targhetta col numero di serie.

Se quest'auto fosse messa oggi all'incanto, varrebbe almeno 100.000 euro in buone condizioni. È pur vero che, in queste cifre, vanno sempre considerati i costi di manutenzione e gestione, che ovviamente cambiano di veicolo in veicolo facendo aumentare il loro prezzo. Nonostante ciò, se qualcuno aveva un modello del genere e l'ha venduto, oppure non ha colto l'occasione al tempo di accaparrarsi una supercar che ad oggi sarebbe valsa tantissimo, e si è di conseguenza pentito, è assolutamente normale.

 

 

 

 

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