Iniziano i "test" e da gennaio 2024 si potrà richiedere presso gli uffici della Motorizzazione
27.11.2023 ( Aggiornata il 27.11.2023 10:01 )
È entrato in vigore il Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023 emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione che disciplina le modalità operative per il rilascio della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico.
Fino al 5 gennaio 2024 sarà quindi avviata la fase di sperimentazione con l’ausilio di un numero ristretto di operatori professionali individuati dalle associazioni nel settore della consulenza automobilistica.
Successivamente, dall’8 gennaio 2024, le procedure per il rilascio saranno utilizzate da tutti gli sportelli telematici dell’Automobilista privati e dagli uffici della Motorizzazione Civile per l’immatricolazione e la re-immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA.
Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di re-immatricolazione dello stesso.
La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa.
Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la re-immatricolazione.
Il commento del Presidente ASI, Alberto Scuro: “Siamo alle fasi finali di un importante percorso che, insieme alle istituzioni coinvolte, porta ad una significativa opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Ministro e Vicepremier Salvini ed il suo consulente per il motorismo storico Giovanni Tombolato, la Motorizzazione Civile, con l’attenzione e la competenza del Direttore Generale Pasquale D’Anzi, hanno svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica”.
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