La supercar, appartenuta al figlio di Saddam Hussein, Uday, è rimasta per anni sepolta dalla polvere in un capannone di Erbil, in Iraq
20.09.2023 10:18
Sempre più spesso si sente parlare di clamorosi ritrovamenti di auto – o, addirittura, intere collezioni – abbandonate in fienili o capannoni industriali e poi dimenticate per decenni: i cossiddetti "barn find". A tal proposito, vale la pena riesumare una delle storie più interessanti legate al ritrovamento di vetture abbandonate. Non si tratta di un’auto qualunque: parliamo di una tra le più rilevanti 1.337 Ferrari F40 prodotte, quella appartenuta a Uday Hussein, figlio del noto ex presidente dell’Iraq Saddam Hussein, letteralmente “riesumata” nel 2020.
Rintracciare la Ferrari F40 non è stata un’impresa facile. La ricerca della supercar iniziò nel 2015, quando Mazan Amin, appassionato collezionista, fece visita alla famiglia nella città di Erbil. Avendo visto sul web una foto della vettura italiana, a quanto pare scampata al rogo voluto da Hussein per la propria rimessa di Baghdad, ne parlò con il padre. L’uomo, incredibilmente, ne conosceva l’ubicazione: l’auto era finita a Erbil dopo essere stata spedita in Turchia per questioni di manutenzione da Hussein (nel frattempo morto a Mosul per mano delle forze militari americane). I due si precipitarono alla presunta rimessa contenente la F40, scoprendo però, che l’auto era stata spostata nuovamente.
Dato il fortissimo interesse, Amin riuscì, dopo numerose ricerche, a scoprire il luogo esatto, raggiungendo la vettura in un magazzino di Erbil sorvegliato da uomini armati. La supercar si trovava abbandonata in mezzo ad altre macchine, coperta di polvere e con un treno di gomme appoggiate alla carrozzeria: il contachilometri segnava solo 3.700 km, il prezzo richiesto di 300.000 dollari in contanti. Purtroppo, però, Mazan Amin non poté entrarne in possesso a causa di problemi legati all’esportazione, essendo residente in Svezia.
Dopo Mazan Amin, Scott Ratarossa, noto personaggio di YouTube (qui sotto il video), diede nuovamente il via alle ricerche mettendo una "taglia" per ottenere informazioni sulla F40 abbandonata. Non ci volle molto per far emergere foto e posizione esatta della vettura: per valutarne le condizioni, Chris "Big Chris" Smith del celebre Gas Monkey Garage intraprese un viaggio nel 2016, analizzando l’auto e giungendo alla conclusione che si trattasse di un’impresa troppo impegnativa e poco redditizia, a causa dei numerosi componenti mancanti (tra cui l’intercooler) o danneggiati e alle enormi difficoltà logistiche per il trasporto dall’Iraq.
Ma la storia della Ferrari F40 non finisce qui: Ratarossa, infatti, ha recentemente rivelato che, grazie all'impegno di uno specialista belga della Ferrari, la vettura è stata sottoposta a un restauro significativo, soprattutto per quanto riguarda il vano motore e l'elettronica. Ma la strada verso il ripristino completo rimane lunga e tortuosa. Uno dei potenziali problemi, ad esempio, potrebbe nascere dall’invecchiamento della coppia di serbatoi del carburante: questi, realizzati in resina plastica, prevedono la sostituzione ogni 10 anni, per oltre 20.000 euro di spesa, in modo da evitare pericolose perdite di benzina e conseguente incendio della vettura (situazione, purtroppo, capitata a più di una F40). In ogni caso, dopo il lavoro di restauro, la sportiva V8 biturbo da quasi 480 cv è pronta per essere ceduta a un nuovo proprietario. Stando a quanto riferito nel 2020 si trova ancora a Erbil, e la cifra richiesta è di poco superiore al milione di euro. Fateci un pensierino.
Ferrari F40, in vendita quella rifiutata da Prost
Nel 1990 la Ferrari aveva deciso di puntare sul tre volte campione del mondo, Alain Prost, per tornare al vertice della F1. La Scuderia gli aveva regalato anche la vettura aziendale perfetta, una F40, che però l'asso francese vendette poco dopo la consegna. Incredibile vero? Questo gioiello, con meno di 6000 km percorsi, è in vendita con una quotazione che può sfondare i 3 milioni di euro!
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