Audi Vehicle Safety Center, centro crash test all'avanguardia

Audi Vehicle Safety Center, centro crash test all'avanguardia

L'impianto di Ingolstadt consente test dai livelli di sicurezza superiori a quelli internazionali attuali, grazie a tecnologie di ultima generazione

18.09.2023 ( Aggiornata il 18.09.2023 17:22 )

Audi, già leader nel settore automobilistico, alza nuovamente l'asticella dell'innovazione – e della sicurezza - con l'apertura del suo nuovo Vehicle Safety Center presso l'IN-Campus di Ingolstadt. Questa installazione all'avanguardia, frutto di tre anni di lavori e oltre 100 milioni di euro investiti, rappresenta il massimo in termini di tecnologia e ricerca applicate alla sicurezza passiva automobilistica. Oltre a coprire tutti gli scenari di prova attuali, Audi anticipa le esigenze della mobilità futura con una struttura che supera ampiamente gli standard internazionali di sicurezza.

Audi Vehicle Safety Center, tecnologie ai vertici

Il centro è una chiara dimostrazione dell'attenzione di Audi nei confronti della sicurezza dei suoi veicoli e dei loro occupanti. Rispetto al precedente sito, il centro risulta superiore sia a livello quantitativo – con la possibilità di gestire più crash test contemporaneamente – sia qualitativo: la struttura, con area centrale di 130 x 110 metri e 20 metri in altezza, ospita un’area d’urto di 50 x 50 metri, che utilizza un blocco mobile da ben 100 tonnellate, e corsie di 250 metri che permettono impatti ad angolo retto. Il centro consente, quindi, di simulare ogni possibile scenario d'incidente. In questo modo, Audi si prepara non solo alle esigenze attuali, ma si proietta anche nel futuro, gettando le basi per rispondere in modo proattivo alle sfide in arrivo.

Sicurezza attiva e passiva

All'interno del nuovo Audi Vehicle Safety Center, ogni dettaglio è studiato per garantire la massima sicurezza. La presenza del blocco d'urto mobile da 100 tonnellate, il "flying floor" (che proietta lateralmente in veicoli contro gli ostacoli) e i sistemi avanzati di gestione delle cinture e airbag rappresentano solo alcune delle tecnologie di punta presenti nel centro. Tecnologie all’avanguardia come telecamere ad alta velocità e scanner 3D permettono agli esperti di Audi di studiare e analizzare ogni dettaglio degli impatti, mentre oltre 60 manichini della serie THOR, dalle fattezze di un bambino di 18 mesi a quelle di un adulto di oltre 100 kg, assicurano la valutazione precisa delle potenziali lesioni in vari scenari grazie ai 150 sensori integrati.

Una storia di oltre 80 anni

La storia di Audi nel campo della sicurezza passiva inizia oltre 80 anni fa, con i primi (e abbastanza rudimentali) crash test: la società, ancora DKW, effettuò le prime prove di ribaltamento nel 1938 con il modello F7, lanciandola letteralmente da un’altura nei dintorni di Potsdam. In seguito, la struttura appositamente realizzata nel reparto collaudi Auto Union permise di realizzare i primi, veri, test di collisione. Negli anni a venire, i test si sono evoluti  con l’introduzione dei manichini (1972), il sistema di ritenuta procon-ten (1986) e l’avvento della digitalizzazione e del machine learning. Oggi, con il lancio del nuovo centro, il marchio dei Quattro Anelli si conferma leader nel settore: tutti i modelli Audi, anche quelli 100% elettrici, hanno ottenuto il massimo punteggio nelle valutazioni delle organizzazioni di tutela dei consumatori, come Euro NCAP, China NCAP e l'Insurance Institute for Highway Safety. Ennesima prova dell'impegno inarrestabile di Audi verso la sicurezza.

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