Hennessey Venom F5 Revolution, arma da pista

Hennessey Venom F5 Revolution, arma da pista

Molto più curata della F5 Coupé nell'aerodinamica, la Revolution è più leggera e con una miglior guidabilità tra i cordoli. La telemetria è la chicca per migliorare i tempi

09.01.2023 16:25

Come ti trasformo una Hennessey Venom F5 Coupé in progetto esclusivamente da pista? Anzitutto rinunciando a un po' di velocità massima, poiché "oltre 400 km/h" è un riferimento generico più che sufficiente su qualsiasi circuito accessibile ai gentlemen drivers del marchio statunitense. 

È l'incremento del carico aerodinamico (e inevitabilmente la resistenza all'avanzamento), a contare molto di più. Gli elementi più visibili della Venom F5 Revolution sono le appendici aerodinamiche, a cominciare dall'ala posteriore in fibra di carbonio, regolabile su più livelli di incidenza. 

Hennessey Venom F5 Revolution

Hennessey Venom F5 Revolution

Non solo velocissima in rettilineo ma efficace anche in pista. Ecco l'obiettivo Hennessey nello sviluppare la terza variante della Venom F5. Su base coupé, nasce Revolution: l'aerodinamica è il grande plus della prestazione

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Un'ala che mette le ali in pista

Da sola vale oltre 362 kg di deportanza a 300 km/h, più di 635 kg a 400 km/h. Rivela una certa cura progettuale l'utilizzo di paratie verticali, utili a generare lo sviluppo della pressione ottimale anche nelle porzioni esterne dell'ala.

I numeri annunciati da Hennessey sull'ala posteriore si sommano al carico prodotto dal fondo, dove lo splitter anteriore convoglia i flussi e i dive planes davanti alle ruote operano per aumentare il carico sull'anteriore.

Come tutte le hypercar e auto da corsa, non è solo il dato della deportanza assoluta a contare ma anche il bilancio aerodinamico e i centri di pressione prodotti. Hennessey Venom F5 Revolution, rispetto alla Coupé, può considerarsi un progetto sostanzialmente diverso. 

Motore, il V8 esagerato di sempre

È invariata la componente tecnica, dal telaio monoscocca leggerissimo (solo 86 kg), al motore vecchia scuola. Il V8 twin turbo da 6.6 litri ha un basamento in ghisa e testa in alluminio, progetto in grado di sviluppare 1.842 cavalli e 1.617 Nm di coppia. Non cambia la trasmissione, sempre sequenziale a frizione singola. 

Sarà notevolmente più reattiva tra i cordoli, grazie anche a una maggiore leggerezza, la F5 Revolution. Non anticipa numeri, Hennessey: si parte dal dato di 1.360 kg a secco della F5 Coupé.

In pista supportati dalla telemetria

I freni carboceramici di serie, con pinze a multipompante, i cerchi forgiati, sono dettagli che aiutano a contenere le masse. Al reparto sospensioni, invece, la regolazione degli ammortizzatori è stata resa più semplice in pista si accompagna a geometrie rivisistate. Rispetto allo schema della prima ora, della Venom F5, è immutata l'architettura a doppi triangoli sovrapposti. Strettamente focalizzato sull'analisi della prestazione è la presenza della telemetria. Il dispositivo registra i dati quali tempo sul giro, intermedi, forze G, tra gli altri valori, per offrire al pilota un quadro preciso dei miglioramenti possibili alla guida.

Non è solo estetica, ma strettamente funzione, nello specifico un miglior raffreddamento del vano motore, è l'installazione di una presa dinamica sul tetto. 

Il debutto dal vivo della F5 Revolution è previsto il prossimo 15 gennaio a Miami, mentre la produzione sarà limitata in 24 esemplari, gran parte dei quali già venduti. Il prezzo? Si parte da 2,53 milioni di euro, circa 400 mila euro più cara della F5 Coupé ma decisamente meno rispetto agli oltre 2,8 milioni di euro di F5 Roadster. 

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