Una crescita premium per il futuro di Kia

Una crescita premium per il futuro di Kia

La EV6 eletta The Car of The Year e le nuove Sportage e Niro confermano la nuova strada che ha intrapreso la Casa. Tutto è iniziato dal nuovo logo e dalla garanzia di sette anni

21.04.2022 09:54

Il punto di svolta di Kia è iniziato due anni fa con il restyling del logo, un’operazione che ha dato il via ad un cambiamento profondo che abbiamo visto con la EV6, eletta The Car of The Year 2022 e che sta proseguendo con i nuovi modelli Sportage e Niro e soprattutto con la Concept EV9. Con Giuseppe Bitti, AD di Kia Italia, analizziamo questo cambiamento partendo proprio da questo importante riconoscimento, quanto è importante per un brand come quello coreano e diamo uno sguardo a progetti e programmi futuri. “Il premio The Car of The Year è, sia dal punto di vista personale che professionale, una delle mie più grandi soddisfazioni perché è il coronamento di un lavoro fatto da tutta l’azienda perché lavoro in Kia da 25 anni e so da dove siamo partiti e so dove siamo arrivati. Quindi EV6 credo sia il modello che più rappresenta quella che è stata la grande crescita da un punto di vista tecnologico, qualitativo e di design e poi esprime quello che Kia vuol essere nel futuro. Il 2021 è stato il lancio del nuovo logo e della nuova vision per il futuro per i prossimi sei/sette ani quindi non più un produttore di automobili ma un fornitore di servizi per la mobilità sempre più tailor made, elettrificati e digitalizzati. Quindi EV6 che è stata presentata qualche mese dopo, con il titolo di Auto dell’Anno 2022 credo che coroni questa aspirazione e sia un po’ il sigillo di un piano che vedrà una serie di vetture prodotte sulla piattaforma dedicata che andranno sempre più ad elettrificare la gamma Kia”. 

Kia, i nuovi modelli improntati al premium

Kia, i nuovi modelli improntati al premium

La Kia EV6, la vincitrice del COTY 2022, e le nuove Niro e Sportage rappresentano la nuova strategia di posizionamento della Casa coreana

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I nuovi modelli

La crescita del brand Kia è iniziata e dopo la EV6 è arrivata la Sportage e ora la nuova Niro. “Sportage è da sempre il modello più importante per Kia in termini di numeri, notorietà e percezione del marchio. La quinta generazione di questo modello, che è stata presentata a fine dello scorso anno, interpreta pienamente questo ruolo. Ci sono molti elementi stilistici e concettuali, pur non essendo una vettura totalmente elettrica, che sono condivisi con EV6. Di fatto Sportage è un Suv di segmento C quindi di dimensioni medie ma con una gamma di motorizzazioni tutte elettrificate sia Diesel che benzina che partono con la configurazione mild hybrid. Quindi sono vetture che hanno sempre un’attenzione per l’ambiente quindi delle emissioni di CO2. Poi ci sono le versioni elettrificate plug-in hybrid e full hybrid che sono quelle che mancavano nella versione precedente e che fanno di Sportage un elemento di continuità verso quella che sarà una gamma elettrica che verrà sviluppata anche su vetture simili. Quindi è presumibile che sulla piattaforma E-GMP verrà costruito un Suv totalmente elettrico”.

La Niro, il crossover di segmento C

Il debutto della nuova Niro, un crossover di segmento C, completa la vostra gamma, elettrica ed elettrificata. “La Niro è stata la prima vettura che ha portato Kia nel mondo delle auto ibride, e questa seconda generazione totalmente rivista per quanto riguarda il design e la tecnologia, ha tantissimi elementi simili a EV6 e con Sportage. Niro verrà proposta con le tre tipologie di motorizzazioni, full hybrid, plug-in hybrid ed elettrica si posizionerà leggermente al disotto di Sportage perché ha un’anima più da crossover urbano che da Suv. Però quello che è importante è continuare ad ampliare e arricchire la nostra gamma con delle soluzioni tecnologiche in sintonia con il progetto di elettrificazione che vedrà 11 modelli totalmente elettrici da qui al 2026”.

Tutto è iniziato dai 7 anni di garanzia

Uno sforzo importante quello della Casa auto che significa anche un posizionamento diverso nel mercato. Dove vuole posizionarsi Kia? “Kia vuole continuare a crescere, un percorso che è iniziato quando abbiamo introdotto i 7 anni di garanzia, che sono il risultato di un elevato livello di eccellenza raggiunto proprio in Europa nella fabbrica in Slovacchia e poi è stato esteso a tutta la gamma. Poi chiaramente il design che ha dato una linea comune alla gamma, le ultime generazioni di Sorento, EV6, Sportage e Niro stanno veramente cambiando il percepito. Non c’è l’aspirazione di diventare un marchio premium tradizionale, però quello che vedremo sarà sicuramente allineato sia in termini qualitativi, di design e di contenuti tecnologici con i migliori prodotti premium di altri marchi. EV6 è un premium a tutti gli effetti e quindi potremo aspettaci qualcosa in più per il futuro”.

Tanti ordini, poche auto

Il mercato italiano è ancora in sofferenza e dopo la Pandemia, la crisi del semiconduttori ora c’è anche la Guerra che lo rallenta. “La guerra ha un impatto imprevedibile sul mercato e quindi speriamo finisca presto. Ma se noi facciamo un’analisi sulla potenzialità del mercato, oggi ha un trend positivo. Tanti clienti vogliono acquistare automobili, probabilmente il look down è servito anche a questo, a far cambiare le proprie abitudine e utilizzare meno i mezzi pubblici per evitare i contagi. In molti si sono resi conto che l’auto che avevano parcheggiata in garage o in strada non era più adeguata. Questa voglia di cambiare vettura è stato dimostrato anche con gli incentivi del Governo, anche se in modo altalenante. Il desiderio di avere un’auto più moderna e più sicuramente c’è. E’ chiaro che adesso c’è il problema della disponibilità, perché la crisi dei semiconduttori ha dimezzato a livello globale la produzione di automobili e quindi questo si riflette sul mercato. Con l’arrivo degli incentivi statali che riaccenderanno la domanda il problema si sentirà ancora maggiormente”. Gli incentivi stanno arrivando come li considera? “Penso che siano l’unica opportunità per svecchiare il nostro parco circolante, credo che le tempistiche per una elettrificazione radicale siano più lunghi di quello che ci si aspetta, mentre togliere dalla strade vetture con più di dieci anni meno sicure è una cosa da fare”.

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