Ferrari 12Cilindri Spider, 830 cv a cielo aperto

La spider del Cavallino sa emozionare come poche cose al mondo grazie al suo V12 dalla voce godibilissima per la guida con il vento tra i capelli

25.02.2025 00:06

Un muso lungo e prominente, un sobrio colore verde scuro che la rende elegantissima ma nello stesso tempo meno appariscente e poi l’immancabile rombo del motore 12 cilindri. Anticipata sei mesi fa, arriva adesso sul mercato (per i pochi fortunati che potranno sborsare i 435mila euro del prezzo di listino) la Ferrari 12Cilindri Spider. Ovvero la versione aperta di quella berlinetta che è l’erede di tutte le GT V12 del Cavallino.

Un po' di storia

Sulle Granturismo a motore anteriore, prima ancora che sulle F1, la Ferrari ha costruito la propria immagine e la propria storia. Auto velocissime e di grande prestigio: comode abbastanza per divorare chilometri a gran velocità su ogni genere di strada ma sportive quanto bastava per consentire ai piloti gentleman di prendere parte a qualche occasionale corsa. La più famosa di tutte era la 250 GTO di inizio anni Sessanta, da cui sono nate poi tante pronipoti.

Negli anni Ottanta le Ferrari GT stradali hanno cominciato a montare il motore posteriormente, come sulla 512 BB e sulla Testarossa. Poi alla fine del secolo scorso la Ferrari è tornata al motore in posizione anteriore. Per quale motivo? Perché il propulsore 12 cilindri, inserito nel vano anteriore, era più pratico: permetteva di creare un abitacolo più spazioso e confortevole per gli occupanti e un ampio vano di carico dietro i sedili. Questa scelta tecnica ha permesso alla Ferrari di trasformare la coupé V12 a motore anteriore da berlinetta in granturismo. Cioè un’auto meno estrema e scomoda da guidare e più orientata al turismo veloce, ai lunghi viaggi. Il lungo cofano necessario per alloggiare il V12 da quel momento ha dato una fisionomia precisa a tutte le Granturismo del Cavallino degli ultimi trent’anni. Prima la 599 GTB, poi la 612 quindi la F12 e poi la 812 per arrivare infine a questa 12Cilindri dove è scomparsa ogni sigla. L’auto si identifica semplicemente con la tipologia del motore: di per sé già più che rappresentativo.

Ferrari 12Cilindri Spider, le foto del test

Ferrari 12Cilindri Spider, le foto del test

Guarda qui tutte le foto del test della Ferrari 12Cilindri Spider

Guarda la gallery

La Spider dei desideri

Quella che abbiamo provato sulle splendide strade costiere del Portogallo dove il mare verdastro assumeva la stessa tinta della 12Cilindri, è la versione a tetto aperto di quest’auto. La più ambita e desiderata per la sua polivalenza. E anche per il suo design originale. La Spider ha una linea diversa dalla coupé perché possiede due grandi gobbe dietro l’abitacolo necessarie per alloggiare i meccanismi del tetto in alluminio ripiegabile elettricamente che in 14 secondi fa diventare la Spider una coupé a tutti gli effetti. A tutti gli effetti sono due auto in una: perché la spider consente il piacere di guidare col vento fra i capelli, godere del sole e del rombo del V12 a cielo aperto mentre, una volta richiuso il tetto, la 12Cilindri Spider diventa una coupé perfettamente isolata dalle intemperie e dai fruscii. Per questa sua poliedricità costa più della coupé (435mila euro contro 395mila) ed è anche la Ferrari aperta più desiderata al mondo.

V12 da 830 cv

Il cuore pulsante della Spider è il formidabile motore V12 del Cavallino, ultima evoluzione del 12 cilindri a corsa corta (94x78 mm) di 6,5 litri che spinge le GT del Cavallino da anni a questa parte. Ma rispetto ai precedenti V12, questo ha subito profonde evoluzioni interne: bielle in titanio, albero motore alleggerito del 3%, distribuzione “a dito”, cammes con profili di alzata valvola più performanti. Tutte modifiche che hanno permesso di innalzare il regine di rotazione del motore a 9.500 giri/minuto per raggiungere una potenza massima di 830 cavalli. La potenza più alta in assoluto di un V12 Ferrari su una vettura stradale. E senza turbocompressore, senza motori elettrici né altre amenità extra. Soltanto un V12 aspirato duro e puro, come ai vecchi tempi.

Emozioni al volante

Sedendosi al posto guida, con il logo del cavallino rampante lì sul volante davanti a noi, si entra in un’altra dimensione non appena accendiamo il motore. È scomparso il classico tasto start sul volante sostituito da un pulsante a sfioramento che non dà lo stesso brivido nell’azionarlo, ma il rombo rabbioso del V12 che si propaga da ogni parte ed entra nell’abitacolo dal tetto aperto trasmette un’emozione ancora più grande. Eppure, quando si parte questa Ferrari dà una sensazione diversa: è l’unica vettura del Cavallino con cui ci si può permettere anche di marciare a bassa velocità. Per apprezzare l’aria che soffia fra i capelli e il sole che fa capolino dallo spazio aperto sopra la testa.

Come si richiude il tetto

La 12Cilindri Spider è l’unica Ferrari che ti porta a fare del vero turismo godendo il panorama e non soltanto ad accelerare furiosamente. I montanti del parabrezza sono molto inclinati e le gobbe posteriori avvolgono bene l’abitacolo per cui, anche viaggiando a buona velocità con tetto aperto, non si è investiti da un flusso d’aria fastidioso ma si è appena lambiti da un piacevole soffio. Con un cappellino la protezione è totale. A velocità da codice autostradale si può viaggiare aperti senza alcun fastidio e senza soffrire l’acustica: si riesce ancora a parlare e udire discretamente bene la voce dl passeggero al vostro fianco. Oltre i 160 km/h invece diventa più difficoltoso ma  non impossibile. Comunque in qualsiasi momento, in appena 14 secondi e anche in movimento – basta non superare i 45 km orari – si può chiudere il tetto e isolarsi così dal traffico e dal rumore. Il fatto di riuscire ad azionare la chiusura anche in movimento è una praticità ineguagliabile.

Quando si alza il ritmo

Siccome è pur sempre una Ferrari, basta schiacciare con un po’ di forza sul gas e la 12Cilindri torna a manifestare la propria vera anima velocistica. Rispetto alla 812 c’è un nuovo cambio doppia frizione ora a 8 marce invece che sette, molto più rapido e con rapporti ben spaziati per cui la progressione in accelerazione è violentissima. In meno di tre secondi ci si ritrova da fermi proiettati a 100 km/h e inserendo in successione le marce si toccano i 200 km/h in appena 8,2 secondi. Senza contare che tirando le marce fino alla linea rossa del contagiri (9500 giri/minuto) il rombo del V12 diventa un urlo pieno e fragoroso. Da vero orgasmo!

I progettisti hanno inserito per la prima volta nella 12Cilindri un particolare software di controllo dell’erogazione della coppia (ATS, ovvero Aspirated Torque Shaping) che migliora la curva di coppia in terza e quarta marcia per rendere ancora più piena l’erogazione e trasmettere una sensazione di pienezza e risposta del motore anche senza turbocompressore.

La 12Cilindri Spider in fatto di prestazioni è qualche centesimo più lenta della coupé è anche la velocità massima risulta un pizzico inferiore (340 km/h) perché l’auto è 60 kg più pesante (1620 kg complessivi) per via dei sofisticati meccanismi elettro-idraulici necessari ad azionare il tettuccio in alluminio. Ma sfidiamo chiunque ad accorgersi dell’impercettibile differenza!

Il tetto invece, anche se si ripiega perfettamente, fa perdere qualche decimetro cubo nella volumetria del bagagliaio che è di appena 200 litri. Purtroppo, essendo una due posti secchi non c’è alcun tipo di spazio extra nell’abitacolo. Però i sedili godono di decine di regolazioni elettriche possibili, sono ben avvolgenti pur restando comodi. Esiste anche l’opzione dei sedili con guscio in carbonio, più sportivi ma meno comodi: costano come un’utilitaria e vista la tipologia di auto, conviene investire sul personalizzare gli interni: c’è ogni genere di rivestimento, dall’alcantara alla pelle, all’alluminio al carbonio.

Tutta da guidare

Quando si smette di fare i turisti e si prova ad accelerare con più forza, la Ferreri 12Cilindri appare godibilissima da guidare. Il motore,  essendo un aspirato, non ha la brutalità talvolta fastidiosa di un turbo. È sempre pieno di coppia ad ogni regime ma eroga in modo progressivo e prevedibile, non cattivo. Però sono pur sempre 830 cavalli ma l’elettronica li imbriglia bene e permette di accelerare a fondo in piena sicurezza.  Il manettino ha le solite solite funzioni (Wet, Sport, Race, Esc off e CT off) e le ultime due permettono di escludere i controlli ma si usano solo per fare gli spavaldi con qualche sgommata. La mappatura Race basta e avanza per divertirsi su strada in sicurezza.

Lil design è pulitissimo e non è “sporcato” da alettoni fissi a prima vista; ma dietro le gobbe, in coda, ci sono due ali a delta ai lati della carrozzeria che si aprono in velocità oltre i 60 km/h per dare più deportanza al retrotreno e tenere giù la macchina nei curvoni veloci. Il  massimo carico che riescono a garantire è di 50 kg a 250 km/h.

Piuttosto quello che sorprende è l’estrema maneggevolezza di un’auto che appare lunghissima con i suoi 4,73 metri e quel cofano infinito. Invece ci si destreggia benissimo grazie alle ruote sterzanti posteriori. Tanto che la Ferrari ha pure accorciato il passo della 12Cilindri (2700 mm) rispetto alla 812 che era 20 mm più lunga di interasse. In manovra la macchina, nonostante la propria mole, è agilissima perché le ruote dietro girano in controfase mentre sul veloce stabilizzano l’auto. Una tecnologia quella delle ruote sterzanti posteriori che la Ferrari aveva introdotto sulla F12 TDF ma che sulla 12Cilindri ha migliorato ulteriormente. Come? Rendendo le ruote sterzanti indipendenti tra loro. Ogni ruota dell’asse posteriore infatti ha il proprio attuatore, quindi la centralina nelle curve medio-veloci può far sterzare di più la ruota posteriore esterna (fino a 2,5 gradi) che è quella che garantisce la traiettoria in curva, mentre interna che non ha carico d’appoggio, resta quasi diritta ed è così più pronta, in un’eventuale controcurva a ruotare dalla parte opposta. Così la 12Cilindri nei rapidi cambi di direzione sul veloce (pensate a una veloce esse destra-sinistra oppure ad un sorpasso con rientro repentino in corsia) è più reattiva e sempre stabile e ben poggiata per terra. Una vera sicurezza!

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese