Prelude, il ritorno della sportiva celebra i 25 anni di ibrido Honda

Millenovecentosettantanove, Honda lancia in Europa, dopo il debutto giapponese avvenuto l’anno precedente, la Prelude Mk1. Vent’anni dopo, nel 1999, è la volta di un’altra importante “prima” per la Casa giapponese: arriva sul mercato la Insight, prima ibrida del Marchio. Ora, 45 anni dopo la prima Prelude e 25 dopo la Insight, Honda si prepara a lanciare una vettura che raccoglie in qualche modo l’eredità di entrambe, la Prelude Concept. Preludio - concedeteci il gioco di parole - del modello di serie in arrivo prossimamente nei listini del Costruttore nipponico.

Prelude e la tradizione delle ibride sportive

Caratterizzata da una carrozzeria tradizionale da coupé slanciata con una lunga coda, la Prelude risulta anticonformista nel suo essere classica. In un’epoca in cui i Costruttori investono quasi solamente nel 100% elettrico e in veicoli a ruote, la decisione di realizzare una coupé ibrida è decisamente in controtendenza.

Del resto, non è la prima volta che Honda decide di sfruttare la sua tecnologia ibrida per una vettura sportiva. Nel 2010 con CR-Z, compatta a tre porte con il volume posteriore ispirato a quello della prima Insight e dotata di un’unità a benzina da 1,5 litri e 114 cavalli, che lavorava insieme a un motore elettrico da 14 cv e 78 Nm che forniva potenza e coppia ai bassi regimi per migliorare le prestazioni. Poi nel 2016 Honda, che nel frattempo era rientrata in Formula 1 come fornitore di power unit turboibride, decide di mostrare il massimo potenziale della propria tecnologia lanciando la NSX. Supercar ibrida dallo stile decisamente futuristico, poteva contare su un motore endotermico V6 3,5 litri con doppio turbo accoppiato a due motori elettrici, per una potenza complessiva di 581 cavalli e prestazioni degne della concorrenza più blasonata.

La nuova Prelude si inserisce in questo percorso andando a portare avanti il tema dell’ibrido sportivo in una forma ispirata al passato ma comunque inedita in quanto non condivisa né con la CR-Z né con la NSX. Per conoscere le specifiche tecniche della vettura di serie sarà comunque necessario attendere ancora un po’. Nel frattempo la Prelude Concept si farà ammirare, dopo la presentazione al Japan Mobility Show dello scorso anno, anche dal pubblico europeo. La vettura sarà infatti tra le protagoniste del Festival of Speed di Goodwood, sempre nell’ambito per le celebrazioni per i 25 anni dell’ibrido Honda, dal 10 al 14 luglio nella tenuta del Duca di Richmond.

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La Prelude mezzo secolo dopo

Prelude era un nome che, nella gamma Honda, mancava da un po’: precisamente dal 2001, con l’uscita di scena della quinta generazione del modello. La prima invece risale al 1978, arrivata poi in Europa l’anno successivo al Salone di Amsterdam e diventata un’icona. Portatrice di diverse innovazioni (è stata una delle prime auto della sua categoria offrire il servosterzo di serie) offriva quattro posti là dove molte delle sue rivali erano delle due posti “secche”, ed era anche possibile acquistarla con l’innovativo cambio automatico Hondamatic in luogo del manuale a cinque marce di serie.

Dotata al debutto di un’unità a quattro cilindri da 1,6 litri, erogava 80 cavalli e 127 Nm, sufficienti grazie al peso ridotto di soli 900 kg a garantire prestazioni interessanti. Nel ’79, la Prelude Mk1 venne dotata di una più potente unità da 1,8 litri con tecnologia Compound Controlled Vortex Combustion (CCVC) e presentava l’inedita disposizione a tre valvole per cilindro. Un'eredità di innovazione che la nuova Prelude si prepara a riportare in auge.