Defender e Croce Rossa Italiana insieme per essere “ovunque per chiunque”

Abbiamo provato il veicolo adibito per affrontare le emergenze: è equipaggiato con una serie di optional utilizzabili nelle situazioni più estreme

di Francesca Galbiati

01.07.2024 13:09

Strade sterrate, percorsi impervi, guadi da attraversare…
È nel cuore della terra sarda, in un ambiente che ben si sposa con le doti fuoristradistiche delle vetture in prova, che Defender e Croce Rossa Italiana hanno annunciato alla stampa il rinnovo della collaborazione che da 70 anni li vede uniti per “abbracciare l’impossibile”. La partnership nata nel 1954, negli anni si è fatta sempre più forte: Land Rover ha sposato con fervore la causa e lo spirito di Croce Rossa, cercando di sostenerla offrendole mezzi sempre più adeguati alle nuove sfide da affrontare per il bene comune. Ed è proprio guardando agli eventi catastrofici che i volontari della Croce Rossa si sono trovati ad affrontare negli ultimi tempi, che Defender ha voluto preparare una 130 Outbound che mira a dare supporto in caso di intervento nelle emergenze idrogeologiche.

“La partnership con Croce Rossa Italiana, consolidata negli anni con progetti congiunti sempre a sostegno della collettività e dell’ambiente, ci riempie di grande orgoglio”- dichiara Marco Santucci, Managing Director di Jaguar Land Rover Italia - “La nostra collaborazione è nata con Defender, si è evoluta con il brand Land Rover con mezzi come Discovery e Discovery Sport, e da qualche anno è tornata ad avere come protagonista Defender, perché è nuovamente la macchina che abbiamo creato e sviluppato per andare ovunque e raggiungere qualunque posto e quest’ultimo modello è stato proprio sviluppato con Croce Rossa per le emergenze drogeologiche”.

“Quest’anno celebriamo i nostri 160 anni, una lunga storia che si è intrecciata con quella d’Italia, sia negli eventi belli sia in quelli di grande difficoltà. Una storia che ci vede ancora oggi in campo e che ci vede adeguarci ai cambiamenti che ci sono stati”. – le parole di Debora Diodati, Vice Presidente di Croce Rossa Italiana - “La collaborazione con Defender per noi è molto importante, perché siamo uniti sotto il motto “Ovunque per chiunque”. Loro con i loro mezzi riescono ad arrivare davvero ovunque ed è proprio quello che cerchiamo di fare anche noi di Croce Rossa con i nostri 150mila volontari sparsi in tutta Italia”.

Defender 130 Outbound per la Croce Rossa

Defender 130 Outbound per la Croce Rossa

Abbiamo provato Defender 130 Outbound per la Croce Rossa su due percorsi off-road differenti. Ecco le foto:

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Le caratteristiche tecniche della Defender 130 Outbound per la Croce Rossa

Rispetto alle classiche Defender 130, quella preparata per la Croce Rossa è una sorta di versione hard top, che incarna ancora meglio lo spirito avventuroso di Defender 130. Questa Defender 130 Outbound è lunga 5 metri e 32 centimetri, ruota di scorta inclusa, al tre quarti posteriore non ha i cristalli e sotto il cofano ha un motore sei cilindri diesel in grado di erogare 350 CV e 700 Nm di coppia. Per quanto riguarda gli pneumatici, sono previste ruote da 815 mm, 33 pollici, che vanno a massimizzare la superficie di contatto con il terreno, aspetto fondamentale soprattutto se si pensa all’utilizzo che ne verrà fatto. Per questo esemplare sono poi previsti accessori ad hoc, come un gancio traino posteriore con 3.500 kg di capacità, un portapacchi expedition in grado di supportare 350 kg statici, un verricello dotato di un cavo di fibra naturale lungo 25 metri e con una capacità di 4.762 kg, che potrebbe quindi trainare quasi due Defender. Pensando all’utilizzo off road, la Defender 130 Outbound ha quattro ruote motrici permanenti, il sistema elettronico permette di distribuire la coppia e la motricità fino al 90% sul posteriore o riportarla al 90% sull'anteriore, marce ridotte, quindi riduttore centrale, e due differenziali elettronici uno al posteriore e uno all’anteriore.

Per quali interventi è pensata questa Defender 130 Outbound

La Defender 130 Outbound in dotazione alla Croce Rossa nasce per il salvataggio e il soccorso in ambiente alluvionale; ha delle peculiarità altamente polivalenti, ma lo scopo per cui viene pensata la vettura è proprio portare soccorso nelle zone che sono colpite da alluvioni ed eventi idrogeologici. Per questo motivo è stata data di uno snorkel, ha una capacità di guado di 90 cm di serie e delle attrezzature specifiche a bordo. Il veicolo in configurazione operativa può rimorchiare un piccolo gommone, un’imbarcazione a remi che serve per portare soccorso nelle acque con fondo irregolare e basso: si tratta di un gommoncino gonfiabile che ha una chiglia molto bassa, a volte metallica, che serve a raggiungere le aree alluvionate.

A bordo ci saranno poi delle mute stagne utili agli operatori che andranno ad intervenire in quelle specifiche aree e che, dopo l’utilizzo, potranno essere riposte nel box esterno in attesa di decontaminazione. Sul tetto gli operatori avranno poi modo di trasportare sia la loro attrezzatura sia gli effetti personali di chi andranno a soccorrere; potranno poi sfruttare il portapacchi come base d'appoggio per i dispositivi sonoro luminosi, che in questo caso sono realizzati all'interno di una barra ultrapiatta a LED con uno speaker da 100 Watt che funziona anche come amplivoce, così da avere modo di registrare e diffondere messaggi utili per la cittadinanza. La piattaforma offre inoltre lo spazio per l'installazione della parabola satellitare che ha una connessione diretta e prioritaria con un satellite, in questo caso è stato attivato un abbonamento mensile per 50 GB, che consente di avere una connessione in tutti quei frangenti, specialmente di emergenza, in cui la rete telefonica o è completamente assente per via della remotizzazione del luogo in cui si opera o per via del danneggiamento dell'infrastruttura tecnica, ma anche per un possibile sovraccarico.

Ci sono poi una radio VHF veicolare, due portatili con sistema di ricarica direttamente a bordo e una valigia trasportabile che può essere collocata in una località remota con un palo treppiedi in alluminio e che può offrire agli operatori una connessione dati che alimenta un tablet da cui gli operatori possono ricevere e inviare informazioni direttamente dalla sala operativa Nazionale a Roma, oltre a poter gestire, tramite con un software che verrà installato appositamente dal servizio delle comunicazioni, la geolocalizzazione di tutte le radio portatili presenti nell'area di copertura di qualche chilometro. Completano la dotazione un gruppo elettrogeno per alimentare l'impianto elettrico dedicato al veicolo e supplementare, un impianto 230 volt con una batteria al gel dedicata, un inverter carica batterie da 2 kW che permette di avere della corrente domestica per alimentare oggetti come bollitori e caricatori di dispositivi personali delle persone soccorse, una torre faro portatile a led, caschi, dispositivi di protezione e di telecomunicazione, oltre chiaramente al defibrillatore semiautomatico e lo zaino di primo soccorso.

Nuova Land Rover Defender

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In off road con le Defender

In occasione della presentazione della Defender 130 Outbound per la Croce Rossa, è stato possibile mettere alla prova su due diversi percorsi off road tutta la gamma Defender. Sul primo abbiamo saggiato personalmente le sue doti fuoristradistiche, attraversando guadi e superando terreni piuttosto sconnessi con estrema facilità. Per il secondo percorso, invece, le auto sono state affidate alle sapienti mani dei driver Defender, che ci hanno dato modo di vedere quando queste vetture non si fermino davanti a nessun ostacolo, salite e discese con pendenze superiori all’85% incluse.

La Defender progettata per i Rally

Alla presentazione della 130 Outbound per la Croce Rossa ha fatto la sua comparsa anche la Defender da Rally che compete nel Rally Series UK. Si tratta di una Defender 90 strettamente correlata al modello di produzione P300 con funzionalità di sicurezza aggiuntive, tra cui sedili con specifiche di gara, roll cage approvati dalla FIA ed estintori. Le vetture che competono nel campionato utilizzano lo stesso motore a benzina Ingenium da 300 CV, il reattivo cambio automatico ZF a otto velocità e l'avanzato sistema di trazione integrale dei modelli di concessionaria. A questo si aggiungono tutti i miglioramenti meccanici, il supporto per i rally, le iscrizioni alle competizioni e la logistica dei veicoli curati da un team esperto di Bowler.

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