Ferrari e-building, la flessibilità e l’Europa che si deve svegliare

Una struttura per costruire le nuove Rosse elettrificate, ma non solo: ecco come il Cavallino guarda al futuro

di Arturo Rizzoli

23.06.2024 19:47

Ferrari, Vigna: mettersi in discussione ogni due-tre anni

Tra le tante cose interessanti dette e argomentate dall’amministratore delegato della Ferrari Vigna, c’è stata questa frase: “Ogni due tre anni bisogna domandarsi perché stiamo facendo certe cose...”, frase inserita nell’ambito di un’articolata argomentazione su quanto è più che mai indispensabile, in questa fase di transizione, essere attenti a recepire ogni segnale e tendenza. Non è poi mancata una frecciata all’Europa, ha infatti detto: “L'Europa deve svegliarsi, perché se qualcuno corre più veloce, noi dobbiamo a correre più veloci di lui”. Sempre sul tema della mobilità del futuro, Vigna ha sottolineato che occorrerà un approccio flessibile: si dovranno esaminare e sfruttare le potenzialità degli e-fuel come pure dei sistemi fuel-cell.

Impatto ambientale, fattore umano e materiali riciclati

Un aspetto dell’e-building di cui vanno molto fieri in Ferrari è che la costruzione di questo plant industriale di 42.500 metri quadrati è stato realizzato senza nuovo consumo di suolo. È stato infatti realizzato al posto di un vecchio stabilimento dismesso, appunto perché ormai lontano dai canoni di sostenibilità necessari oggi. Ma quel che colpisce appena si entra nell’e-building è la luminosità degli ambienti data dalle ampie vetrate, ciò riduce chiaramente l’impiego dell’illuminazione artificiale, con evidenti vantaggi sul consumo di energia al quale concorrono anche i materiali delle finestrature che garantiscono anche un elevato isolamento termico. Il tutto concorre a creare un ambiente con condizioni di lavoro ottimali per le maestranze, perché – è stato ribadito più volte dai vertici – la prima risorsa per realizzare vetture come le Ferrari sono le donne e gli uomini che le costruiscono.

La sostenibilità dell’e-building passa inoltre attraverso la riduzione dell’emissione di circa 3mila tonnellate di CO2 grazie ai nuovi processi produttivi. Va poi ricordato che, con l’installazione di 3mila pannelli fotovoltaici sul tetto, viene prodotta un’energia elettrica di circa 1,3 megaWatt. Esiste inoltre un sistema di raccolta e trattamento di tutta l’acqua piovana per poterla riutilizzare. Quanto all’impiego di materiali riciclati, vi sarà una riduzione del consumo di alluminio di 250 tonnellate anno con l’impiego di materiale riciclato che avrà le stesse caratteristiche dell’alluminio primario, cioè quello prodotto senza l'utilizzo di alluminio riciclato.

L'inaugurazione dell'e-building Ferrari

L'inaugurazione dell'e-building Ferrari

Inaugurato oggi a Maranello, l'e-building è lo stabilimento di Ferrari che unisce la produzione di vetture termiche, ibride ed elettriche. Lo stabilimento si basa sulla flessibilità e sostenibilità ambientale con tecnologie avanzate come pannelli solari e recupero energetico

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Fedrrari, more value not more volume

Una frase, interessante, sentita durante la presentazione dell’e-building è stata: more value not more volume. I volumi produttivi resteranno pressoché invariati per mantenere il prestigio del brand che significa anche redditività. Ma come fare a tradurre il prestigio in business? La risposta è anche nei programmi di personalizzazione, che in Ferrari hanno tre livelli, denominati: Atelier, Taylor made e one off. Il cliente può recarsi in sede a Maranello per le personalizzazioni più esclusive. Il top è la one off, esemplare unico, la cui realizzazione vede il cliente in pratica nel ruolo di project leader, sì perché avrà uno staff a disposizione per costruire l’auto come vuole lui. La vettura sarà infine brevettata, così da aggiungere un ulteriore sigillo al valore di una vettura che avrà i connotati di un capolavoro da collezione già appena finita di costruire. Anche questo fa parte dell’e-building.

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