Su Auto in edicola: Porsche 911 Carrera GTS, icona elettrificata

Su Auto in edicola: Porsche 911 Carrera GTS, icona elettrificata

Il modello più rappresentativo della Casa tedesca ora dispone di un sistema chiamato T-Hybird che, grazie a un motore elettrico, porta la potenza a 541 cavalli e la velocità massima a 312 km/h. Vi spieghiamo come funziona

di Andrea Brambilla

12.06.2024 15:44

La Casa di Stoccarda, o per i più precisi di Zuffenhausen, ha portato la tecnologia ibrida su una delle sue vetture più iconiche: la 911 Carrera GTS. Questa vettura è la prima 911 stradale a essere equipaggiata con un sistema ibrido superleggero che garantisce ancora più performance rispetto al modello precedente. Importanti modi che hanno riguardato anche l’aerodinamica, nuovi interni, un equipaggiamento di serie più ricco e una connettività più ampia. Porsche ha anche aggiornato la 911 Carrera “base” che ora dispone di un nuovo motore boxer sei cilindri da 3.0 litri.

Porsche 911 GTS T-Hybrid

Porsche 911 GTS T-Hybrid

Finalmente, dopo una lunga attesa e molte anticipazioni, ecco svelata la composizione del sistema ibrido su Porsche 911. La nuova GTS modifica il motore 3 litri incrementandone la cilindrata e riducendo il numero dei turbocompressori. Novità assoluta per Porsche su una stradale il sistema MGU-H e il secondo motore elettrico sul cambio PDK

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La Carrera diventa Hybrid

Si chiama T-Hybrid il sistema ibrido montato sulla nuova 911 Carrera GTS e che gli ingegneri di Porsche, con a capo Frank Moser, Vice President responsabile delle linee prodotto 911 e 718, hanno sviluppato sfruttando il know-how acquisito nelle competizioni. Il sistema è dotato di un turbocompressore elettrico, mosso ovviamente dai gas di scarico, collocato tra la girante del compressore e della turbina, in questo modo il turbocompressore raggiunge velocemente il regime ottimale di funzionamento garantendo così un’immediata pressione di sovralimentazione. Il motore elettrico nel turbocompressore svolge anche la funzione di generatore, mettendo a disposizione no a 11 kW (15 cv) di energia che viene estratta dal usso dei gas di scarico. Il turbocompressore elettrico, che è privo di valvola Wastegate, consente di utilizzarne soltanto uno invece dei due precedenti, garantendo un’erogazione di potenza più dinamica e reattiva.

Il powertrain è dotato anche di un motore sincrono a magneti permanenti integrato nella nuova trasmissione a doppia frizione (PDK) a otto rapporti. Anche a regime minimo, assiste il flat-six con una coppia motrice supplementare fino a 150 Nm e fornisce un incremento di potenza fino a 40 kW (54 cv). Entrambi i motori elettrici sono collegati a una batteria ad alto voltaggio, leggera e compatta, che può immagazzinare no a 1,9 kWh di energia e funziona con una tensione di 400 V. Il cuore del sistema T-Hybrid resta comunque il motore boxer da 3,6 litri, aumentato nella cilindrata di 0,6 litri rispetto alla versione precedente grazie a un alesaggio maggiorato, arrivato a 97 mm, e a una corsa più lunga di 81 mm. Il propulsore endotermico è ora in grado di erogare 485 cv (357 kW) e 570 Nm di coppia, mentre la potenza di sistema è di 541 cv (398 kW) e 610 Nm, e l’aumento di potenza rispetto al modello precedente è di 61 cv...

Il resto del servizio è sul prossimo numero di Auto, in edicola il 14 giugno, oppure qui in edizione digitale.

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