50 minicar elettriche in sharing a Bologna

Presentato oggi nel capoluogo emiliano un servizio di Enjoy con auto biposto capaci di una velocità di 80 km/h. Con il free floating si può avviare e terminare il noleggio in qualsiasi luogo all'interno dell'area di copertura di Enjoy

Arturo RizzoliArturo Rizzoli

Pubblicato il 16 settembre 2022, 14:57 (Aggiornato il 16 settembre 2022, 15:12)

Bologna, poi Firenze, Milano e Roma a inizio 2023. Queste sono le tappe del programma di diffusione dello sharing delle auto full electric di Eni, dopo la fase sperimentale, avviata con successo a Torino. La partenza di questo car sharing di auto, per la verità minicar biposto classificate come quadricicli, è stato presentata oggi a Bologna, nell'ambito dell'edizione bolognese della Settimana europea della mobilità, in programma dal 16 al 22 settembre.

I dettagli del servizio

Saranno 50 le auto, XEV Yoyo, che si potranno affittare al costo di 29 centesimi di euro al minuto più un onere fisso di 1 euro. E' vero che, calcolatrice alla mano, un'ora viene a costare oltre 17 euro, ma i vertici di Eni Evolution, di fronte a questa osservazione, sottolineano che è un servizio  ben metabolizzato dall'utenza per brevi spostamenti, tanto che mediamente ogni noleggio si chiude con un costo attorno ai sette euro. Come dire una ventina di minuti per ogni utilizzo; tempi ridotti che sono frutto del free floating: si può avviare e terminare il noleggio, utilizzando l'apposita app, in qualsiasi luogo all'interno dell'area di copertura di Enjoy. Sono comunque allo studio anche formule  orientate a un noleggio più ampio rispetto allo sharing, rivolte a enti e aziende, con la volontà di andare soddisfare una vasta gamma di richieste di mobilità a corto raggio e, ovviamente, basso impatto ambientale come quella che può esserci ad esempio nelle località turistiche, dove la drastica riduzione dell'impiego e dell'accesso delle auto private viene sempre più vista come una necessità.

Italian project made in China

Alle informazioni di base che possono interessare all'utenza o a chi vuole vuole esplorare una nuova frontiera della mobilità, aggiungiamo che le vetture utilizzate sono delle XEV Yoyo, prodotte in Cina su progetto italiano, lunghe 2,53 metri, larghe 1,5, spinte da un motore sincrono a magneti permanenti da 15 kW (circa 20 cv) che, a fronte di un peso a vuoto di 450 kg,permette una velocità massima di circa 80 km/h. La batteria da 10,3 kWh promette un'autonomia di 150 km. Quanto alla sicurezza, trattandosi di un quadriciclo, non sono sono necessari i crash test imposti per le auto; ma dalla XEV sottolineano che la vettura ha superato la prova di crash a 40 km/h. In più c'è stata l'esperienza, certo non voluta, conclusasi per fortuna senza conseguenze per per il guidatore, di uno scontro frontale avvenuto di recente a Torino.Tra le caratteristiche della Yoyo va infine sottolineata la possibilità di sostituire, nelle Eni station dedicate, le batterie invece di ricaricarle; ma questa, per ora, è un'opportunità limitata alla gestione Eni per ottimizzare le disponibilità dei mezzi, in seguito sarà un plus per le aziende che avranno queste vetture in flotta.

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