Audi, cinque novità assolute nei prossimi 18 mesi. Un rinnovo globale dei modelli più importanti della gamma, dalla A4 cavallo di battaglia del brand alla A5, fino alla sportiva R8 che avrà anche una versione tutta elettrica e-tron. E a inizio 2016 giungerà sul mercato un modello inedito che apre un nuovo segmento: la Q1. Un piccolo Suv di circa 4 metri e venti, basato sulla meccanica della A3 che andrà a sfidare la BMW X1.
Auto ha avuto informazioni precise, attendibili ed esclusive sul futuro dell’Audi direttamente da una fonte molto autorevole a Ingolstadt e siamo quindi in grado di svelarvi i progetti futuri del marchio di lusso del gruppo Volkswagen , per arrivare all’ambizioso obiettivo di sfondare il muro dei 2 milioni di auto entro il 2020. Il che significa quasi il 20% in più delle attuali vendite mondiali che nel 2014 si sono attestate a quota 1,7 milioni di auto.
Il rilancio Audi si attua in tre mosse e sarà finanziato da un investimento enorme: 22 miliardi di euro complessivamente. La prima mossa è il rinnovamento di una sostanziale fetta dell’intera gamma di vetture entro il 2016. Tale rinnovamento interessa cinque (sei con la familiare) modelli completamente nuovi (A4, A4 Avant, Q7, Q1, A5 e R8), cui si aggiungeranno le varianti di modello più sportive (come le linee S o RS) e un lungo elenco di restyling.
La seconda mossa è un deciso cambiamento del design la cui responsabilità da dieci mesi è stata affidata a un nuovo capo dello stile Audi, Marc Lichte (ex Volkswagen), il cui intento è di rendere progressivamente più marcato lo stile Audi e differenziare più decisamente i modelli fra loro agendo su linee più nette e soprattutto sulla calandra single-frame, elemento simbolico Audi.
Per fare un esempio, in seguito al nuovo corso stilistico introdotto da Lichte, le Audi di muso non appariranno più così uguali fra loro (è stata la critica più ricorrente degli ultimi anni) ma la calandra assumerà fisionomie diverse grazie a forme, prospettiva e materiali differenti a seconda del genere di vettura. Ad esempio i Suv avranno calandra con cornice tridimensionale e listelli satinati opachi, mentre le berline adotteranno una calandra più elegante cromata, le auto più indirizzate verso il pubblico giovane (Q1) avranno calandra interamente nera al pari di quelle sportive (R8). Un gioco importante nella fisionomia frontale lo svolgerà la posizione dei fari anteriori rispetto alla calandra: allineati al profilo superiore per i modelli più classici ed eleganti, più alti rispetto al single frame per le più sportive.
La terza mossa del rilancio è un forte intervento nelle tecnologie dei propulsori. I limiti delle emissioni della CO2 nel 2020 scenderanno a 95 g/ km, che per un marchio premium come Audi che costruisce auto di media/grande cilindrata significa ridurre la media di circa 30 g/km dagli attuali 120-125 g/km.
Lo farà con maggior elettrificazione, forte ricerca nel campo delle batterie per aumentare l’autonomia delle versioni elettriche o ibride e infine investimenti sull’idrogeno e sulla tecnologia fuel cell. Audi abbandonerà l’ibrido per l’idrogeno in prospettiva? No, al momento non c’è una tecnologia che possa risultare vincente sulle altre a medio termine. Ma Audi ha abbastanza risorse, grazie a utili record, per investire su ciascuna di queste nuove strade tecniche in attesa che il progresso scientifico indichi quale sarà la tecnologia vincente su cui concentrare gli sforzi.
La nuova Audi Q1 rivale della BMW X1
È la più importante novità di Audi. Si chiama Q1 e sarà l’ultimo dei sei modelli ad essere lanciato: a fine 2015 o più presumibilmente a inizio 2016. La Q1 è un Suv compatto, su base e meccanica A3. Quindi ha la piattaforma MQB della Golf e motore trasversale e sarà sia a trazione integrale sia anteriore. È basata sulla meccanica della A3 tre porte (anche se la Q1 ha quattro porte) che ha il passo più corto della Sportback. Per cui, nonostante non si abbiano dimensioni definitive, si può immaginare che sia lunga circa 425 cm, meno della Q3 (439 cm) e una ventina di cm meno della BMW X1 con cui idealmente si dovrebbe confrontare. Il nome non deve ingannare: Q1 può far pensare a una entry level di piccole dimensioni, alla gemellina della A1 in versione crossover. Mentre qui si tratta di un Suv appartenente al segmento C.
Tanto che nei progetti Audi avrebbe dovuto chiamarsi Q2, nome che i tedeschi non hanno potuto usare perché il copyright di questa sigla appartiene all’Alfa Romeo. Di fatto la Q1 sarà la entry level Audi per il segmento degli Sport Utility o dei crossover, un’auto ispirata e destinata al pubblico più giovane. Da qui la scelta di usare un design più aggressivo, con calandra single frame nera invece che in alluminio satinato (unico Suv Audi a mostrare questo design del muso). Il montante posteriore è di grande spessore e potrebbe anche venir proposta in tinta differente dalla carrozzeria, magari nero carbonio o in alluminio, per sottolineare la sportività del modello. La Q1, pur essendo abbastanza contenuta all’interno, avrà però un abitacolo più spazioso della A3, grazie alla seduta più rialzata degli occupanti, specie dei posti posteriori.Ecco, nel dettaglio, i modelli dei prossimi 18 mesi.
A4/A4 Avant sarà connessa
Il cavallo di battaglia dell’Audi è la A4 che presenterà una linea più filante, ma non aumenterà di lunghezza (l’attuale misura 470 cm) se non di pochissimi millimetri per non sovrapporsi alla A6. Diminuirà il peso di 85 kg, aumenterà invece l’immagine di qualità percepita, fin dal design molto più scolpito, con una linea di spalla marcata che servirà ad accentuarne l’impressione di maggior lunghezza.
La Avant, che è la più diffusa in Europa, avrà un flap sul lunotto per migliorare aerodinamica ed efficienza. Caratteristici i nuovi fari posteriori orizzontali fortemente scolpiti. Tra le novità, il virtual cockpit, ovvero la strumentazione completamente digitale e programmabile nel design degli strumenti, introdotto sulla TT e che sarà un elemento comune a quasi tutte le nuove Audi. Ma la A4 sarà anche il modello Audi che proporrà più fortemente il concetto di vettura perennemente connessa alla rete sia verso l’esterno che all’interno con wi-fi a bordo. Tra le varianti ci sarà una A4 Ultra che riprende il nome e la tecnologia dell’Audi che ha vinto a Le Mans, e che sottolinea una versione particolarmente efficiente grazie all’utilizzo di materiali leggeri e fari a matrice di Led. La nuova A4 verrà presentata al Salone di Francoforte, il prossimo autunno.
La A5 fedele all’originale
La coupé A5, quella che de’ Silva definì “la più bella auto da me disegnata” sarà l’Audi che almeno a livello estetico cambierà meno possibile, in omaggio al genio del suo precedente autore. Piccoli affinamenti estetici con una linea di spalla più muscolare e una calandra più bassa e più larga per sottolinearne la maggior sportività. Originale il cofano che sarà attraversato da quattro nervature che punteranno sui quattro anelli del logo Audi. Curiosa la presenza dietro alla ruota anteriore di un fregio che ricorda la presa d’aria delle Bmw M3/M4. La base meccanica, invece, sarà tutta nuova e deriverà da quella della A4. La vedremo a fine 2015.
Anche tutta elettrica la R8
La GT sportiva dell’Audi è quella che mostra il maggior cambiamento dal punto di vista estetico. La prima generazione di R8 (del 2007) nelle idee di de’ Silva che l’aveva disegnata era una GT elegante, una anti-Porsche 911 più raffinata. Questa seconda generazione è decisamente più aggressiva nel design; il frontale è completamente inedito con una griglia interamente nera; il muso è più affilato, la coda più larga, le ruote di maggior diametro ne esaltano la sportività. I sideblade, quelle paratie verticali di colore diverso che rendevano esclusiva la R8, ci sono ancora ma sono diventate orizzontali — tagliate a metà dalla fiancata — per esaltare il dinamismo della linea. Meccanicamente la R8 è basata sulla nuova Lamborghini Huracàn o piuttosto sarebbe meglio dire il contrario visto che sia la R8 che la Huracàn sono costruite nella fabbrica Audi di Neckarsulm. La grande novità è che la R8 abbandona il V8 4.2 litri del precedente modello per adottare solo il V10 Lambo di 5.2 litri da 610 cavalli che spingeranno la R8 alle medesime prestazioni della Lamborghini: 3”2 da 0 a 100 km/h e una velocità massima superiore ai 320 km/h. Ma la GT tedesca sarà molto più confortevole della Lambo perché non si vuol perdere sulla R8 il comfort per l’utente non estremo. Altra novità è che ne verrà realizzata una versione solo elettrica e-tron (idea che venne bocciata dalla precedente gestione tecnica) per far concorrenza alla Mercedes SLS elettrica, e con obiettivi ambiziosi di autonomia: ben 450 km. E non è escluso che in omaggio alle vittorie Audi di Le Mans ne venga realizzata una versione con motore diesel, ovviamente supersportiva. In ogni caso la R8 2° generazione la vedremo presto, già a marzo al Salone di Ginevra, anche perché da questa R8 stradale l’Audi deve realizzare le nuove versioni da corsa per i campionati GT3. E la stagione racing inizia presto.
La Q7 dimagrisce di 325 kg
E' la prima Audi a usare la nuova piattaforma modulare MLB per modelli con motori longitudinali. La Q7 nuova generazione, come tutte le future Audi, è più larga della precedente: in questo caso di 25 mm. Una scelta fatta anche per attribuire un aspetto più slanciato. Nel caso della Q7, vista la sua mole, una minor altezza da terra riduce anche il Cx e condiziona positivamente i consumi. Inoltre la Q7 è costruita con maggior uso di alluminio perché in questo caso l’obiettivo è stato ridurre sensibilmente il peso per migliorarne l’efficienza complessiva, tanto che la Q7 dimagrirà complessivamente di circa 325 kg di peso.