        Volkswagen Golf GTI Clubsport &egrave; il canto del cigno della versione pi&ugrave; sportiva della ottava generazione della ormai ex regina delle vendite in Europa. L&rsquo;ultimo livello di presenta con un design affinato, un telaio perfezionato e un nuovo infotainment con 300 cavalli e 400 Nm di coppia scaricati dal 2.0 TSI sulla trazione anteriore.  Niente Clubsport in Italia, almeno per ora La &ldquo;super Golf&rdquo; per&ograve; non sar&agrave; in vendita in Italia: bisogner&agrave; salire in Germania per trovarla in concessionaria e saggiare le sue doti speciali. La Clubsport si presenta con paraurti pi&ugrave; grandi, spoiler e diffusori posteriori, inserti in nero lucido, decal sulle fiancate e a richiesta&nbsp; cerchi in lega speciali Warmenau dal peso di 8 kg. I gruppi ottici, come il logo illuminati, sono quelli rinnovati col restyling del modello. Disponibile il sistema di scarico dedicato da Akrapovi?. Stesso spartito negli interni, con display centrale da 12,9 pollici, strumentazione Cockpit Pro personalizzabile con tre grafiche e il tutto gestito dal nuovo sistema MIB4. A richiesta inserti in carbonio. Volkswagen annuncia la citycar elettrica da 20 mila euro La Clubsport scatta feroce Il motore di 2 litri sovralimentato eroga 300 cavalli, 35 in pi&ugrave; delle Golf GTI standard, permette una accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi (-0,3 s) e una velocit&agrave; massima, se si opta per il pacchetto Race, di 267 km/h. Aggiornati, assieme allo sterzo, il sistema di controllo dinamico del telaio (DCC), quello della stabilit&agrave; (ESC) e il blocco elettronico del differenziale (XDS+). Aggiunta al pacchetto la modalit&agrave; di guida Special, che configura l&rsquo;assetto per affrontare il centinaio abbondate di curve del circuito del Nu?rburgring. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Golf nuove e usate       

Una serie speciale dalle caratteristiche particolari, al momento non ordinabile nel Belpaese...

Volkswagen Golf Clubsport, oltre la GTI con 300 cv, ma in Italia...

        Avanti con il progetto di Volkswagen ID.1, ovvero, di una citycar elettrica da posizionare sul mercato in quota 20 mila euro. La sigla non &egrave; ancora ufficiale, posizionamento e primi indizi sulla tecnica, s&igrave;. Interrotte le discussioni con Renault per collaborare al progetto di una piccola auto elettrica da citt&agrave;, Volkswagen procede in autonomia e lancer&agrave; nel 2027 un'auto che pu&ograve; considerarsi idealmente l'erede della up!.&nbsp; Dimensioni sotto i 4 metri di lunghezza, avr&agrave; un'architettura differente rispetto alla MEB Entry sulla quale nasceranno i modelli come ID.2all e ID.2all suv.&nbsp; Citycar, elettrica e a basso costo: tutt'altro che semplice L'impegno di Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;per espandere la presenza su un segmento di mercato accessibile dovr&agrave; fare i conti con altre proposte gi&agrave; sulla scena o prossime ad arrivarci. Dacia, Citroen con la e-C3, prossimamente Byd con la Seagull, sono tutte in piena corsa nel segmento A/B elettrico. Sar&agrave; interessante verificare come Volkswagen riuscir&agrave; a differenziarsi, in uno scenario di pressione sul fattore prezzo e realisticamente dei margini di guadagno assai risicati. "Il futuro &egrave; elettrico. Affinch&eacute; l'e-mobility si diffonda, c&rsquo;&egrave; bisogno di veicoli attraenti, soprattutto nel segmento entry-level. La nostra promessa &egrave;: mobilit&agrave; elettrica per tutti e nel gruppo di brand Core la manteniamo", il commento di Thomas Sch&auml;fer. "A dispetto del prezzo vantaggioso, le nostre auto elettriche definiranno standard nel segmento entry-level in termini di tecnologia, design, qualit&agrave; e&nbsp;customer experience. Un compito che &egrave; diventato pi&ugrave; impegnativo visto l'aumento dei costi dell'energia, dei materiali e delle materie prime. Una cosa &egrave; chiara: la mobilit&agrave; elettrica &lsquo;dall'Europa, per l'Europa&rsquo; pu&ograve; avere successo solo con il sostegno politico e in un contesto competitivo". Prima le ID da 25mila euro Prima della citycar che ci aspettiamo adotti la sigla ID.1, Volkswagen lancer&agrave; tra fine 2025 e inizio 2026 la ID.2all berlina e la ID.2all suv; due progetti gemelli con quanto proporranno Skoda (a fine 2025 la Epiq) e Cupra (Raval sar&agrave; l'utilitaria elettrica dal dna sportiveggiante). Questa famiglia di modelli elettrici su piattaforma MEB Entry - a sua volta semplificata rispetto alla MEB (ad esempio, per batteria LFP e sospensione posteriore ad asse torcente) - si posizioner&agrave; nella fascia di prezzo dei 25 mila euro. Per la citycar Volkswagen in arrivo nel 2027, una delle rivali sar&agrave; proprio l'alternativa che Renault lancer&agrave; nel 2026, la nuova Twingo a batteria. Sar&agrave; il terzo modello dopo l'utilitaria Renault 5 - a partire da 25 mila euro - e il crossover urbano Renault 4.        

Posizionata nel segmento A, avr&agrave; dimensioni e prezzo inferiori alle ID.2all. Per l'uscita sul mercato, tuttavia, l'attesa &egrave; ancora lunga

Volkswagen annuncia la citycar elettrica da 20 mila euro

        Impegnati sull'elettrico (perch&eacute; &egrave; una via ormai imboccata per gli ingenti investimenti, al di l&agrave; delle tempistiche di attuazione della transizione verde) ma con un'esigenza insuperabile, ancora, di auto termiche ibride e ibride plug-in. La posizione &egrave; comune a molti costruttori, anche per chi pi&ugrave; di altri ha investito su architetture elettriche dedicate. Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), da ultima, ha confermato l'offerta di modelli phev nei prossimi anni e anche su mercati extraeuropei: "I clienti adesso vogliono le ibride plug-in anche in Cina e Stati Uniti", ha dichiarato l'a.d. Thomas Schafer. L'ultima generazione di ibride intorno al motore termico 1.5 TSI sta trovando applicazione su molti modelli del marchio e del Gruppo Volkswagen in un'ottica pi&ugrave; ampia.  Il potenziale delle PHEV con le abitudini da EV Certo, i limiti delle PHEV sono noti, se non utilizzate con abitudini (di ricarica) del tutto simili a un'elettrica. L'elevata autonomia in elettrico (per le ultime VW nell'ordine dei 100 km e pi&ugrave;) d&agrave; potenzialmente un contributo al contenimento delle emissioni, specialmente nelle aree urbane. Quindi, s&igrave;: Volkswagen investir&agrave; su modelli PHEV: "Le ibride erano un ricordo del passato. L'anno scorso, se mi fosse stata posta la stessa domanda, avrei risposto di scordarvi le ibride. Perch&eacute; &egrave; una tecnologia costosa e non ne valeva la pena. Negli ultimi sei mesi, improvvisamente tutti vogliono l'ibrido. Quando abbiamo detto che avremmo offerto l'ibrido su Tiguan, Golf, Passat e cos&igrave; via, siamo stati criticati. La gente si chiedeva il perch&eacute;, diceva che saremmo dovuti andare pi&ugrave; rapidamente verso la totale elettrificazione. Ora sono molto contento di averlo fatto (mantenuto le ibride; ndr). Abbiamo un'offerta di modelli ibridi e probabilmente dovremo anche estenderla". L'ibrido &egrave; ancora un necessario ponte tecnologico Una strategia che deve tenere conto di una domanda di auto elettriche globalmente in rallentamento. E, se anche Byd ha annunciato l'impegno sulle PHEV in Europa, in parallelo alle full Electric, ecco che non si tratta di strategie sporadiche di pochi costruttori ma di una tendenza verso l'ideale "neutralit&agrave; tecnologica" nel contenimento delle emissioni. "&Egrave; una tecnologia ponte. Mentre l&rsquo;elettrico a batteria al momento sta vivendo un po&rsquo; una fase di stallo, abbiamo ancora bisogno di questa tecnologia di transizione", ha aggiunto Schaefer dal meeting del Financial Times a Londra, Future of the Car.       

Di fronte a una domanda di auto a batterie che procede a rilento, quella che sembrava essere una tecnologia provvisoria avr&agrave; ancora un mercato nei prossimi anni

Volkswagen conferma l'impegno sulle PHEV nella transizione all'elettrico

Tra le numerose novit&agrave; del Salone di Pechino, la Volkswagen ID.Code Concept ha il valore del manifesto di stile del marchio in Cina. Una show car che annuncia gli stilemi dei prossimi modelli del marchio, specifici per il mercato cinese.&nbsp;  Le scelte di design sono sostanzialmente diverse dall&#39;attuale produzione della casa di Wolfsburg, che punta a lanciare una carrellata di novit&agrave; - elettriche e ibride plug-in -, specifiche per il mercato cinese.    Volkswagen in Cina, ID.UX per i giovani  Arriver&agrave; il sub-brand ID.UX, con il primo modello previsto nel 2024. Parler&agrave; al pubblico pi&ugrave; giovane del marchio. Poi arriveranno, nel 2026, due inediti modelli di segmento medio, realizzati con la partnership in atto con Xpeng, una delle numerose collaborazioni tra Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;e realt&agrave; locali.  Se la show car presentata a Pechino dichiara uno stile appositamente ritagliato sul cliente cinese, non &egrave; da escludere che una virata dell&#39;attuale corso di stile Volkswagen in Europa non possa avvenire e seguire le linee dinamiche del concept.  Dimensioni maxi, stile sportivo  Gli ingombri sono quelli del grande suv, in quota 5 metri. Le proporzioni sono, invece, pi&ugrave; simili a una granturismo, nelle intenzioni dichiarate da Volkswagen.&nbsp;  Forme avvolgenti e sinuose, una linea del tetto sportiva in coda e volumi decisamente accattivanti sono i punti focali della ID.Code Concept.  Guida autonoma con il Lidar  Da buona show car non mancano avanzate soluzioni tecnologiche. Si spazia dall&#39;assistenza alla guida di Livello 4, grazie al sensore Lidar, fino alle vetrature utilizzate come display per proiettare un avatar con algoritmi di intelligenza artificiale.  Che sia in fase di avvicinamento del guidatore all&#39;auto o durante la marcia, Volkswagen ha re-immaginato l&#39;interfaccia uomo-macchina. Gli Smart Windows, ovvero, vetri laterali e parabrezza lato passeggero, si sommano al tipico display dell&#39;infotainment. La moltitutine di schermi &egrave; presente con una fascia a tutta ampiezza, alla base del parabrezza, continuando con il tablet in punta di tunnel.  Sfruttando le capacit&agrave; di guida autonoma di Livello 4, l&#39;abitacolo immagina una configurazione 4 posti con le sedute anteriori in grado di ruotare di 180 gradi. Configurazione salottino, mentre l&#39;elettronica si cura di portare i passeggeri a destinazione. 

Elettrico, con dimensioni importanti ma un design e proporzioni lontane dal classico suv. Cos&igrave; Volkswagen introduce il nuovo corso stilistico, pensato per la Cina. Arriver&agrave; anche sui modelli europei?

Volkswagen ID.Code concept, tutto un nuovo stile per la Cina

        Accanto a un diesel 2 litri immancabile nell'offerta di una stradista qual &egrave; storicamente la Passat, accanto alla motorizzazione mild hybrid benzina, debutta un eHybrid profondamente evoluto sull'ammiraglia Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Nuova Passat Variant eHybrid &egrave; la soluzione ibrida plug-in a elevata autonomia di marcia in elettrico. Ben 133 km nel ciclo WLTP, questo il dato massimo annunciato. Aspettando l'arrivo nelle concessionarie nel corso della prossima estate, Volkswagen apre la raccolta ordini, prevedendo tre allestimenti e due livelli di potenza.  I prezzi della nuova Passat PHEV Volkswagen Passat eHybrid in allestimento base &egrave; disponibile unicamente con motore 1.5 PHEV da 204 cavalli. Si parte dai 54.700 euro, prezzo di fatto allineato alla Passat 2.0 TDI 150 cavalli R-Line. Il top di gamma R-Line &egrave; previsto, invece, solo con il sistema 1.5 PHEV da 272 cavalli. Centrale nella gamma &egrave; la Passat eHybrid Business, a partire da 57.300 euro nello step 204 cavalli e con l'alternativa 272 cavalli anch'essa a listino. &Egrave; il livello di allestimento pensato per i clienti aziende e professionisti. Si distingue dalla Passat Variant "base" per i particolari estetici come le cromature esterne, le barre argentate al tetto e, all'interno, per i sedili con rivestimento ArtVelours. Soprattutto, per&ograve;, ha di serie gli Adas del Travel Assist (Livello 2) e il Park Assist. R-Line &egrave; l'alternativa sportiveggiante, sottolineata dalla presenza dell'assetto a controllo elettronico DCC Pro di serie. Dotazione di serie su Passat eHybrid Sin dall'allestimento d'ingresso, la nuova Passat 2024 non lesina in contenuti di livello e compresi nel prezzo di listino. Dal climatizzatore bi-zona alla strumentazione digitale da 10,25 pollici, proseguendo con l'infotainment da 12,9 pollici, la retrocamera, i fari a led. Gli Adas? Presenti il cruise control predittivo, il Side Assist Plus, l'assistente anticollisione in fase di svolta.&nbsp; Potenza di sistema a parte e motore 1.5 TSI al posto del precedente 1.4 TSI, la nuova Passat eHybrid si caratterizza per una batteria da 19,7 kWh e la possibilit&agrave; di ricarica anche in corrente continua, fino a 50 kW.       

Passat Variant eHybrid &egrave; l'alternativa ad alta autonomia di marcia in elettrico. I prezzi in Italia partono da una soglia simile alla motorizzazione diesel 150 cavalli

Nuova Volkswagen Passat, ordini aperti anche sull'ibrida plug-in

        La prassi &egrave; ben nota: a met&agrave; della sua esistenza non c&rsquo;&egrave; praticamente modello di automobile che non sia sottoposto a un&rsquo;operazione di aggiornamento per mantenersi competitivo nei confronti della concorrenza. Non fanno eccezione neppure le vetture meglio riuscite e magari con un bel successo commerciale da inserire nella casella dei pregi. Questo pu&ograve; essere il caso della Volkswagen T-Cross, di fatto il Suv pi&ugrave; compatto nei listini del Marchio di Wolfsburg che, dopo oltre 1,2 milioni di esemplari venduti (di cui circa 100.000 in Italia), si rilancia in una veste leggermente modificata.  Modifiche all'estetica e alla lunghezza Diciamo pure leggermente perch&eacute; non deve essere stato troppo facile migliorare partendo da una base che presta difficilmente il fianco a delle critiche. Tanto per cominciare, unicamente una revisione dei paraurti ha portato a un aumento della lunghezza di 27 mm, con tutte le altre misure identiche al millimetro alle precedenti. La voglia di dare un&rsquo;immagine pi&ugrave; appariscente &egrave; stata espressa con luci e fari a led differenti, nuovi colori della carrozzeria abbinati a cerchi inediti e, appunto, paraurti modificati. Modifiche agli interni e tecnologia A bordo si pu&ograve; notare il touchscreen centrale ora a sbalzo rispetto alla plancia e da 8&rdquo; di serie, con un ampliamento a 9&rdquo;2 con gli allestimenti pi&ugrave; ricchi. &Egrave; inoltre di serie il collegamento senza cavi ai telefoni pi&ugrave; evoluti e alle applicazioni relative. Ci sono nuovi materiali, con plastiche pi&ugrave; gradevoli al tatto, ed il divano posteriore che continua a scorrere longitudinalmente di 14 centimetri. Nuovo, invece, lo schienale del passeggero anteriore che si pu&ograve; abbattere in avanti permettendo di caricare oggetti lunghi sino a 2,4 metri. Tra le dotazioni di serie di maggior spicco c&rsquo;&egrave; il cruise control adattivo con assistenza al mantenimento di corsia. Motore e prestazioni La gamma prevede due versioni 1.0 TSI a benzina con l&rsquo;ormai noto tre cilindri del gruppo, da 95 oppure 115 cavalli, cambio manuale oppure a doppia frizione DSG. Per un primo assaggio abbiamo guidato la variante pi&ugrave; potente con il cambio DSG che ribadisce eccellenti doti di maneggevolezza e facilit&agrave; di guida. Il motore svolge il suo lavoro in maniera pi&ugrave; che egregia, con consumi molto interessanti che permettono agevolmente percorrenze di 13-14 km/litro. Non male nemmeno le prestazioni, con una velocit&agrave; di punta di 192 km/h e un tempo dichiarato di 10&rdquo;3 in accelerazione da 0 a 100 all&rsquo;ora. Volendo, la T-Cross si lascia guidare anche in maniera sportiva, soprattutto usando il cambio in modalit&agrave; manuale tramite le leve al volante. Prezzi I prezzi sono in linea con l&rsquo;aumento dei costi e la qualit&agrave; proposta, e ovviamente un po&rsquo; superiori a quelli delle cuginette di gruppo. Si parte infatti da 26.200 euro per arrivare a 30.900 euro (con un buon risparmio sugli optional) per le Style ed R-Line dotate di cambio DSG. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Pi&ugrave; lunga, pi&ugrave; capiente ma anche pi&ugrave; tecnologica. Due le versioni a benzina, da 95 e da 115 cavalli: ecco come &egrave; cambiata

Volkswagen T-Cross, il Suv compatto si trasforma

Volkswagen Caddy &egrave; una multispazio ed &egrave; interessante perch&eacute; offre una vivibilit&agrave; superiore a un Suv, ma lo &egrave; anche perch&eacute; si &egrave; affrancata dal concetto di variante trasporto passeggeri di un furgoncino: abbiamo, a tutti gli effetti, il pianale della Golf (che non c&rsquo;era nel precedente modello) e si &egrave; evoluta la sospensione posteriore. C&rsquo;&egrave; quindi stato un salto che l&rsquo;ha resa pi&ugrave; vettura.  La versione base &egrave; lunga 4,50 metri, mentre la maxi &egrave; 4,85 metri.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Volkswagen Caddy, gli interni  L&rsquo;abitacolo &egrave; piacevolmente spazioso e luminoso, come si conviene a una multispazio. L&rsquo;abitabilit&agrave; &egrave; davvero buona, sia davanti che dietro. E con circa 1.000 euro in pi&ugrave; si pu&ograve; aggiungere una terza fila di sedili. In una plancia dal design moderno, troviamo un infotainment che merita la promozione, per la semplicit&agrave; d&rsquo;uso e per la grafiche gradevoli e ben leggibili. Il display da 8,25&rdquo; nella versione entry level, 10,25&rdquo; per le versioni superiori. Il cockpit, poi, &egrave; personalizzabile e di facile gestione. Troviamo poi una buona disponibilit&agrave; di tasti fisici per rendere le cose semplici a tutti gli utenti.  Il bagagliaio &egrave; un altro punto forte che contribuisce alla notevole versatilit&agrave; della vettura. Il piano di carico &egrave; basso, cos&igrave; si possono stivare anche oggetti pesanti con relativa facilit&agrave;, ci&ograve; porta un&rsquo;altezza utile del vano di 1,22 metri. Il volume va da 1.213 litri a 2.556, quota che si raggiunge rimuovendo con una certa facilit&agrave; la seconda fila di sedili.  Dietro i sedili anteriori, e quindi a uso dei passeggeri che si siedono in quelli posteriori, ci sono dei tavolini con incavo per i bicchieri e che hanno una dimensione che pu&ograve; ospitare un computer portatile, rendendo l&rsquo;auto vivibile a tutti gli effetti.  Volkswagen Caddy, la guida  A una multispazio si pu&ograve; chiedere fruibilit&agrave;, ma non ovviamente una guida sportiva. Abbiamo un baricentro pi&ugrave; alto (ma non si &egrave; alzata l&rsquo;altezza da terra), e lo si nota gi&agrave; dalla seduta. L&rsquo;assetto morbido da un lato contribuisce al comfort generale, ma dall&rsquo;altro &egrave; davvero &ldquo;tanto morbido&rdquo; che il rollio risulta marcato. Anche se va precisato che la tenuta di strada complessiva &egrave; comunque buona e il comportamento sempre prevedibile. Lo sterzo, leggero alle basse velocit&agrave; e nelle manovre, diventa consistente all&rsquo;aumentare della velocit&agrave;, una precisione che contribuisce al senso di sicurezza che d&agrave; la vettura nella guida. La frenata &egrave; buona e a tal proposito bisogna ricordare che l&rsquo;impianto deve fare i conti con una massa che, nel caso del Diesel con cambio DSG, sfiora i 17 quintali. Massa che toglie un po&rsquo; di brio al motore, anche nella versione pi&ugrave; potente. Nonostante manchi qualche CV, il propulsore &egrave; parco nei consumi: si percorrono infatti 17 km con un litro di gasolio.  Quanto agli Adas troviamo frenata automatica d&rsquo;emergenza, mantenimento di corsia e come optional regolatore di velocit&agrave; con la funzione adattiva e rilevatori dell&rsquo;angolo cieco.  Volkswagen Caddy, i prezzi  Il listino di Volkswagen Caddy si apre con la versione a benzina 1.500 da 114 CV a 28.305 euro. La Diesel, che parte con un 2 litri da 102 CV (c&rsquo;&egrave; anche un 112 CV), apre la gamma dei prezzi a 29.775 euro.  &nbsp;  Tre motivi per comprare Volkswagen Caddy:  Versatilit&agrave;  Consumi contenuti  Comfort  &hellip;con qualche riserva:  Prestazioni poco brillanti  Rollio pronunciato  Volkswagen ID.1, l&#39;elettrica da meno di 20.000 euro arriva nel 2027 

La multispazio tedesca ha fatto un salto di qualit&agrave; che l&rsquo;ha resa pi&ugrave; vettura. Ecco tre motivi per comprarla

Volkswagen Caddy, la guida completa all&rsquo;acquisto

        Thomas Schafer, CEO di Volkswagen, ha rotto gli indugi. La ID.1, elettrica alla base della gamma a zero emissioni, arriver&agrave; sul mercato nel 2027 con un prezzo al di sotto dei 20.000 euro. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello che non &egrave; stato raggiunto sino ad oggi &ldquo;Offrire la mobilit&agrave; elettrica a prezzi accessibili a tutti i consumatori&rdquo; ha detto Schafer durante la presentazione dei risultati finanziari del Marchio. ID.1 &egrave; il nome provvisorio, ma l&rsquo;auto si far&agrave;, anche non sono escluse, dallo stesso dirigente, altre collaborazioni con Gruppi: di recente una sinergia con Renault proprio per le vetture elettriche era stata ventilata. Grandi manovre in casa Volkswagen Volkswagen ID.1 ha in ogni modo un progetto in svolgimento, all&rsquo;opera, parole sempre di Schafer, ci sono quattro team di ingegneri. Sar&agrave; la pi&ugrave; piccola di una ondata elettrica di VW, che prevede complessivamente 11 nuovi modelli. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Volkswagen nuove e usate       

Grandi manovre in Volkswagen, il Ceo Schafer conferma la piccola a batterie

Volkswagen ID.1, l'elettrica da meno di 20.000 euro arriva nel 2027

A parit&agrave; di kilowatt/ora del pacco batterie, Volkswagen ID.3 GTX e la specializzazione GTX Performance moltiplicano le potenze in gioco. A due anni dall&#39;annuncio di un progetto elettrico ad alte prestazioni, nel segmento compatto e con un occhio a quel riferimento che per gli appassionati &egrave; sempre stata la Golf GTI, ecco arrivare l&#39;interpretazione ID.3 GTX.  Motore posteriore, 286 cavalli e batteria da 79 kWh netti; motore posteriore ma 326 cavalli per ID.3 GTX Performance, che accoglie il motogeneratore APP550 pi&ugrave; prestazionale di casa Volkswagen. Il livello di potenza 286 cavalli, infatti, &egrave; gi&agrave; padroneggiato dalla ID.7.    Elettriche con potenze elevate, ecco come riuscirci  Nell&#39;applicazione da 326 cavalli (il dato di coppia di 545 Nm &egrave; comune) fa un bel balzo, possibile grazie a specifiche soluzioni tecniche. Il tema di fondo &egrave; la garanzia di un&#39;ottimale gestione termica del sistema elettrico. Il motogeneratore ha uno statore pi&ugrave; efficiente, sul rotore sono installati magneti pi&ugrave; potenti e con una migliore resistenza al calore.  Completa il quadro l&#39;incamiciatura dello statore, raffreddato ad acqua e a olio. Controllare le temperature d&#39;esercizio del MGU e della batteria, nonch&eacute; dell&#39;inverter - fondamentale - &egrave; garanzia di una potenza che non subisce de-rating. Ovvero, una diminuzione di prestazioni per incremento delle temperature d&#39;esercizio.  Quanto &egrave; veloce la ID.3 GTX?  Le prestazioni dichiarate da Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato) sulle due ID.3 GTX si differenziano per sfumature nei valori assoluti: 6 secondi netti contro 5&quot;6 sullo zero-cento, poi la velocit&agrave; massima di 180 e 200 km/h, tra GTX e GTX Performance. Quest&#39;ultima garantir&agrave; una progressione pi&ugrave; vigorosa alle andature pi&ugrave; elevate. Quanto alla ricarica del pacco batteria, all&#39;infotainment da 12,9 pollici con assistente vocale e integrazione di ChatGPT, sono i contenuti di ID.3 restyling 2024 che ritornano. Quindi una potenza di ricarica a 175 kW, per restare sulla batteria.  Assetto elettronico e parametri su misura  La dotazione di serie &egrave; da top di gamma qual &egrave; la GTX. Prevede un controllo adattivo dell&#39;assetto specifico, DCC Sport, alimentato da maggiori informazioni sulla dinamica, provenienti da un numero superiore di sensori. Comportamento su strada che beneficia anche di cerchi da 20&quot; di serie, differenti per misura del battistrada tra i 215 mm della ID.3 GTX e i 235 mm della Performance.  I fari Matrix led IQ. Light sono di serie, mentre cambia posizione il selettore della trasmissione. Dall&#39;elemento installato sulla strumentazione si passa a un posizionamento sul satellite dietro al volante.&nbsp;  L&#39;uscita sul mercato della Volkswagen ID.3 GTX e GTX Performance &egrave; previsto nel corso del 2024, i prezzi non sono ancora noti. Confrontando il posizionamento della ID.4 GTX con la ID.4 Pro, potrebbe collocarsi in quota 60 mila euro la ID.3 GTX. Una gamma Volkswagen ID.3 che, in Italia, parte da 40.990 euro. 

Volkswagen introduce il motore elettrico pi&ugrave; potente della propria offerta sulla ID.3 GTX Performance. Stile esterno dedicato, assetto e raffreddamento pensati per la prestazione costante

Volkswagen ID.3 GTX e GTX Performance, ecco le GTI dell&#39;elettrico

        Volkswagen tira il freno a mano sulla produzione della ID.3 anche presso lo stabilimento di Wolfsburg. L'elettrica continuer&agrave; a prodursi a Zwickau, impianto principale e affiancato da una piccola produzione in quel di Dresda. Rispetto ai programmi iniziali, che prospettavano per la compatta elettrica una linea anche a Wolfsburg, cos&igrave; da contribuire al miglior riempimento della capacit&agrave; produttiva dello stabilimento, il dietrofront &egrave; giustificato dalla necessit&agrave; di contenimento dei costi.  Parola d'ordine: risparmiare "Ogni euro che non dobbiamo spendere, conta. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare ad aggregare i volumi produttivi della ID.3 a Zwickau e di utilizzare efficacemente il sito che &egrave; gi&agrave; pienamente attrezzato", cos&igrave; Christian Vollmer, responsabile produzione Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;all'agenzia di stampa DPA. Il sito di Wolfsburg, attualmente casa di modelli come la Tiguan e la Golf, continuer&agrave; a essere specializzato nella produzione di auto termiche e ibride plug-in. L'adeguamento all'elettrico proseguir&agrave; ma con l'obiettivo di aprire linee di produzione dedicate nel 2026, quando potrebbero essere prodotti altri modelli a zero emissioni accanto alle termiche elettrificate.&nbsp; La mossa orientata al contenimento dei costi da parte di Volkswagen si inserisce in una strategia che dovr&agrave; portare, al 2026, un taglio di spesa pari a 10 miliardi di euro. In parallelo, l'obiettivo ambizioso &egrave; di generare un margine operativo del 6,5% contro il dato del 3,6% realizzato nel 2022. La produzione della ID.3 a Wolfsburg era uno scenario che avrebbe dovuto partire a fine 2023. La capacit&agrave; produttiva &egrave; attesa nel 2024 a 500 mila unit&agrave;, come ha anticipato Vollmer.       

L'elettrica - la cui produzione a Zwickau &egrave; stata fermata nell'ottobre 2023 per due settimane, a causa della bassa domanda - non verr&agrave; prodotta a Wolfsburg, come inizialmente prospettato

Volkswagen, niente produzione a Wolfsburg per ID.3

Ci sono cose che non cambiano mai, esattamente come la nuova Volkswagen Passat. A dirla tutta non muta nella funzione, perch&eacute; l&#39;elenco di novit&agrave; che la definiscono potrebbe tendere all&#39;empireo. Si conferma per&ograve; una vettura tutta d&#39;un pezzo, che abbandona la tre volumi per concentrasi solo sul formato wagon. Lunga vita alle famigliari, che nonostante l&#39;avvento dei Suv tengono botta in un segmento di mercato senza pi&ugrave; competitor. E per quanto l&#39;elettrificazione sia presente in modo importante, non molla il colpo sui classicissimi turbodiesel, perfetti ancora nel 2024 se dovete macinare chilometri su chilometri. C&#39;&egrave; ovviamente la plug-in, che per rendere il complesso sempre pi&ugrave; efficiente ha deciso di offrire un&#39;autonomia in elettrico di 100 km. Cos&igrave; nel quotidiano fa il verso alle elettriche e poi quando serve si affida al termico. Nel mezzo i mild hybrid di ultima generazione, in modo da offrire a tutti una possibilit&agrave; su cui puntare.  &nbsp;  FOTO  &nbsp;  &nbsp;  VW Passat, adesso &egrave; davvero maxi  Indipendentemente da una rete di strade che negli anni non si &egrave; allargata di un millimetro, anche la nuova Volkswagen Passat ha deciso di diventare pi&ugrave; grande (forse pure troppo). Infatti alla voce lunghezza la quota &egrave; aumentata di 144 mm, per complessivi 4.917 mm. Praticamente ha fatto il salto in un altro segmento, con tutte le difficolt&agrave; che derivano dal dover maneggiare una vettura di quasi 5 metri. Anche perch&eacute; non sono previsti optional del tipo retrotreno autosterzante, che potrebbe almeno renderla un poco pi&ugrave; agile. Un valore che potrebbe mettere in vantaggio la Tiguan in termini di volume flotte.  Detto questo, il gigantismo complessivo deriva anche dalla presenza della piattaforma MQB Evo, che porta con se tutta una serie di migliorie sia a livello di sistemi di assistenza alla guida che di infotainment. Ma prima di entrare nel merito della tecnica, &egrave; palese come il family feeling sia dominante della definizione di lato A e lato B. Soprattutto quando si tratta della barra trasversale a led inserita nella calandra o nel portellone posteriore. Ovviamente anche i gruppi ottici sono nel formato a led e sono opzionali in quello Matrix IQ.LIGHT.  Praticamente sdraiati sulla Variant  Prima abbiamo comunicato il dato relativo alla lunghezza, ma &egrave; ancora pi&ugrave; interessante quello che riguarda il passo di Passat. Infatti &egrave; aumentato di 50 mm (per un totale di 2.841 mm). Un dato che rende l&#39;abitabilit&agrave; posteriore pi&ugrave; unica che rara. Non tanto in senso trasversale, essendo privilegiati sempre e solo due dei tre posti disponibili, ma quella longitudinale. Se chi siede al volante dovesse essere pi&ugrave; alto di un metro e 80 non ci sono problemi di spazio, perch&eacute; potete stendere letteralmente le gambe.  Forse i centimetri a disposizione sono pure troppi, la comodit&agrave; non sarebbe stata compromessa se il dato di passo e lunghezza fossero stati inferiori... e magari si sarebbe potuto realizzare una vettura pi&ugrave; versatile e meno ingombrante. Ovviamente la volumetria di bordo &egrave; il punto forte di Passat, che conserva la denominazione Variant nonostante non sia prevista la berlina. E siccome &egrave; diventata cos&igrave; grande, anche il vano di carico &egrave; cresciuto di conseguenza. La capacit&agrave; del bagagliaio &egrave; salita di 40 litri, e il totale ha toccato quota 690 litri (con carico fino all&rsquo;altezza degli schienali del divano posteriore). Abbattendo i sedili posteriori, la capacit&agrave; raggiunge i 1.920 litri, facendo registrare una crescita di ben 140 litri. Quando si tratta del modello ibrido plug-in i valori in campo sono rispettivamente di 510 e 1.770 litri.  Passat, evoluzione multimediale  L&#39;avvento del pianale MQB Evo ha portato con se l&#39;esperienza della piattaforma MIB4 per quanto concerne l&#39;apparato di infotainment. A livello di hardware ci sono il Digital Cockpit Pro, ovvero il quadro strumenti digitale e il display touch che sovrasta la plancia al centro. Si parte da 12,9 pollici per le versioni d&#39;accesso e si arriva a 15 per gli allestimenti pi&ugrave; ricchi. La diagonale varia in funzione del sistema di navigazione opzionato. Ma a prescindere dalle dimensioni il modus operandi del rinnovato apparato d&#39;infotainment &egrave; uno dei pi&ugrave; intuitivi sul mercato.  Le icone sono chiare e trovare quello che vi serve &egrave; davvero semplice. Soprattutto se non siete amanti di certi adas e non volete spendere le ore per capire come disattivare quel particolare aiuto alla guida. Per il resto non si segnalano novit&agrave; particolari, se non la possibilit&agrave; di regolare le luci d&#39;ambiente secondo diverse colorazioni. La qualit&agrave; dei materiali &egrave; ineccepibile, in particolare il rivestimento morbido della plancia. L&#39;unica stranezza, se siete abituati alla leva del cambio sulla consolle centrale, &egrave; che sia stata collocata sul piantone dello sterzo, come avviene sui modelli della gamma ID. Tanto il manuale non c&#39;&egrave; pi&ugrave;.  Tutta l&#39;elettrificazione che volete  La gamma motori di Volkswagen Passar Variant evolve quella precedente, completando tutta l&#39;offerta possibile in ambito elettrificazione. Gli unici a rimanere intonsi da questo punto di vista sono i TDI. Ma sarebbe meglio dire &ldquo;il&rdquo; TDI, essendo l&#39;unico presente il due litri quattro cilindri. Tre i livelli di potenza, 122 (90 kW), 150 (110 kW) e 193 cavalli (142 kW) e il cambio DSG a 7 rapporti al seguito. Sulla versione pi&ugrave; prestante &egrave; di serie la trazione integrale 4Motion (l&#39;unico modello 4x4 in gamma). La famiglia degli elettrificati si apre a favore del mild hybrid a 48 volt. Che su Passat Variant &egrave; rappresentato dal 1.5 eTSI da 150 cavalli (110 kW).  Ma la svolta arriva dalla nuova generazione di ibridi alla spina che portano in dote una batteria da 19,7 kWh, che dovrebbe garantire sino a 100 km di autonomia nel modo di guida EV. Vettura disponibile sia in versione da 204 cv (150 kW) che da 272 cv (200 kW). La differenza la fa potenza di partenza della componente termica, rappresentata dal 1.5 TSI. Vettura che presenta tutti vantaggi di un&#39;elettrica moderna, perch&eacute; pu&ograve; ovviamente essere ricaricata in corrente alternata a 11 kW, ma pure in continua fino a 50 kW abbattendo drasticamente le tempistiche.  Passat... passista di gusto  Su strada non poteva che essere confortevole questa nuova Passat Variant, confermando le doti di passista che tanto l&#39;hanno resa celebre. Il feeling di guida non sar&agrave; coinvolgente, e la presenza degli ammortizzatori a controllo elettronico poco cambia il risultato, ma la vettura del popolo non ha mai palesato chiss&agrave; quali velleit&agrave; sportive. Gli ingombri sono considerevoli e i parcheggi non sono la parte pi&ugrave; semplice. Bene in termini di stabilit&agrave; e solo forzando con lo sterzo il retrotreno bussa alla porta. Tutto il resto avviene nel pi&ugrave; assoluto silenzio. Certo il turbodiesel ama farsi sentire quando si preme con decisione il pedale dell&#39;acceleratore, ma quel ticchettio squillante non &egrave; assolutamente un fastidio. Il DSG fa come al solito il suo dovere, e leggere sul quadro strumenti che l&#39;autonomia supera i 1000 km rende la situazione commuovente. Prezzi a partire da 43.500 euro e tre allestimenti distinti: Passat, Business e R-Line.  Leggi anche: La Volkswagen Tiguan ha fatto Tre  (function(){'use strict';/*  Copyright The Closure Library Authors. 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I contenuti tecnici per&ograve; ci sono tutti, grazie anche alla presenza del pianale MQB Evo. Motori TDI ed elettrificati a 48 volt e plug-in hybrid

Volkswagen Passat Variant, al volante della wagon tradizionalista

        Gli anni passano per tutti, anche per Volkswagen Tiguan, che con la terza generazione non abbandona certamente il passato, ma alimenta il numero di contenuti tecnici e non. Lo stile prende forma a partire dalla pi&ugrave; recente esperienza della casa tedesca, offrendo soluzioni simili a quelle ad esempio di Golf o di certe elettriche. Il Led a tutta larghezza &egrave; di fatto la firma luminosa del Marchio. Le forme non stravolgono il modello precedente neppure dal punto di vista dimensionale. Passo e larghezza rimangono invariati, mentre la lunghezza arriva a quota 4.539 mm, ovvero 30 mm in pi&ugrave; rispetto al passato. Anche l'altezza &egrave; cresciuta di appena 4 mm, pari ora a 1.639 mm. Numeri di poco conto nel complesso generale, che celano per&ograve; un miglioramento a livello di spazio interno. Un lavoro certosino che non alimenta gli ingombri di Tiguan. Anzi, ne migliora l'aerodinamica. Infatti il Cx &egrave; passato dagli 0,33 della seconda generazione, agli 0,28 della terza. E poi ci vede benissimo, dato che porta al debutto sulla piattaforma MQB Evo la tecnologia HD Matrix IQ.LIGHT. Ovvero con complesso di 38.400 Led multipixel, derivati dalla &ldquo;somma&rdquo; dei due fari, che sottolineano come il Gruppo tedesco sia sempre pi&ugrave; in &ldquo;fissa&rdquo; per i sistemi di illuminazione. Tiguan, intelligente fa rima con fruibile Prima di entrare nel dettaglio degli interni, un breve cenno sulla disponibilit&agrave; di spazio a bordo. Sulle versioni mild-hybrid e semplicemente termiche, lo spazio nel vano di carico &egrave; salito di 37 litri. Cos&igrave; la soglia di partenza &egrave; pari a 652 litri quando le sedute sono tutte in posizione. Inoltre il divano posteriore pu&ograve; scorrere in senso longitudinale per pi&ugrave; di 10 centimetri, e pu&ograve; anche reclinare lo schienale di qualche grado. Informazioni utili per confermare l'elevato livello di modularit&agrave; del vano. Quanto invece all'esperienza multimediale, la nuova Tiguan, essendo sviluppata a partire dal pianale MQB Evo, pu&ograve; contare sulla piattaforma MIB4. All'atto pratico significa disporre di un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e di un display touch a centro plancia da 12,9 pollici. Questo per quanto concerne la versione d'ingresso, perch&eacute; a salire di allestimento e di sistema di navigazione, la diagonale dello schermo sale a quota 15 pollici. Il punto di forza assoluto &egrave; l'estrema facilit&agrave; di utilizzo. Non sempre gli apparati multimediali sono cos&igrave; intuitivi al primo sguardo. Le icone ben visibili, ma soprattutto ogni funzione &egrave; disponibile nell'immediato senza dover scorrere decine e decine di sotto men&ugrave;. La novit&agrave; pi&ugrave; rilevante si chiama IDA, ovvero il nuovo assistente vocale, che ha un approccio pi&ugrave; colloquiale che in passato. E nel prossimo futuro sar&agrave; corredato pure di ChatGPT. Da qui a pensare che si potr&agrave; fare due chiacchiere con la propria Tiguan ce ne passa, ma certamente l'evoluzione porter&agrave; a quel genere di situazione. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Non solo elettrificazione sulla nuova Tiguan Certo non manca, ma nell'elenco di motorizzazioni che formano la squadra di Volkswagen Tiguan compare l'inossidabile 2.0 TDI, disponibile nelle versioni da 150 cavalli e 193 cavalli. Delle due quest'ultima &egrave; l'unica variante a presentarsi con la trazione integrale 4Motion. Per tutti le altre, elettrificate incluse, c'&egrave; solo quella anteriore. Il cambio DSG a 7 rapporti la fa da padrone (bye bye manuale) ma cede il passo alla variante a sei marce sui modelli ibridi plug-in. Modelli che per l'occasione si sono rifatti il look dal punto di vista tecnico, mettendo sul piatto una batteria maggiorata, la cui capacit&agrave; &egrave; arrivata a 19,7 kWh. Al pari di certe citycar elettriche, dovrebbe assicurare 100 km di autonomia nel solo modo di guida elettrico. Interessante che oltre alla ovvia disponibilit&agrave; della ricarica in corrente alternata ad 11 kW di potenza, pu&ograve; contare pure sulla ricarica in continua sino a 50 kW di potenza. Un quadro prestazionale che la rende perfetta per l'impiego quotidiano a bassissime emissioni nocive. Certo &egrave; che il pacco batteria ha un peso di circa 110 kg che gravano sulla vettura. Detto questo sono due le versioni ibride plug-in, la cui differenza sta nella potenza di sistema: 204 e 272 cavalli complessivi. Una variabile che dipende dalla potenza di partenza del 1.5 TSI che ha il ruolo da protagonista nella sezione termica: 150 o 177 cv. Mentre il motore elettrico sviluppa sempre 115 cavalli. A chiudere poi il quadro ci pensa il 1.5 TSI in formato mild-hybrid a 48 volt. Pure in questo caso la potenza si declina in due opzioni: 130 o 150 cavalli. Tiguan, questione di certezze Assodato che un Suv debba fare il Suv e che Tiguan abbia una forte indole familiare, &egrave; ovvio che la prima considerazione sia sul comfort. Il giudizio &egrave; pi&ugrave; che positivo e lo si nota soprattutto nell'affrontare dossi e buche, dove la vettura di Wolfsburg mostra tutto il suo potenziale. Sempre silenziosa, tutto sembra essere ovattato. Certo se optate come noi per il turbodiesel la rumorosit&agrave; &egrave; solo dettata dal quattro cilindri. Sterzo e assetto seguono di conseguenza, perch&eacute; l'importante &egrave; passeggiare invece di correre. Ci sono modalit&agrave; di guida sportive, ma al di l&agrave; di una risposta pi&ugrave; pronta all'acceleratore e di un comando dello sterzo leggermente pi&ugrave; duro, non mutano l'indole di Tiguan. Sicura anche per tutta la serie di ADAS di cui dispone (alcuni a pagamento). I prezzi partono da 39.700 della mild-hybrid in edizione Life, per arrivare ai 53.850 del TDI 4Motion in allestimento R-Line. Nel mezzo Edition Plus ed Elegance (che poi ha lo stesso prezzo della R-Line). I modelli ibridi alla spina arriveranno in un secondo momento.        

Primo contatto con la nuova generazione del Suv tedesco. Spazio e comfort sono sempre ai massimi livelli, ma &egrave; la componente multimediale la vera sorpresa. La plug-in ha 100 km di autonomia

La Volkswagen Tiguan ha fatto Tre

        L'ultima a uscire di scena - e la prima ad assicurarsi un futuro elettrico - sar&agrave; Porsche 718. Il progetto che porter&agrave; alla gamma di coup&eacute; sportiva elettrica &egrave; in piena fase di sviluppo ed &egrave; stato introdotto dal concept Mission R.&nbsp; Ci sono poi altri modelli che, sulla base tecnica della 718 elettrica, potrebbero ritrovare la produzione. Volkswagen Scirocco &egrave; tra questi, insieme alla Audi TT, intorno alla quale il futuro &egrave; ancora incerto.  Aspettando l'ok si studia il design Manca ancora l'ok al progetto di Scirocco elettrica, che guarda a un possibile debutto nel 2028. A Wolfsburg si avanzano soluzioni sul design, l'ingegnerizzazione e la produzione, secondo le anticipazioni diffuse da Autocar. Con la Porsche 718 elettrica condividerebbe la base tecnica, ovvero, la piattaforma PPE modificata rispetto all'impiego su Macan e Audi Q6 e-tron. Le possibilit&agrave; di personalizzare il progetto sarebbero molteplici, tra dimensioni, passo, schema di motogeneratori.&nbsp;  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! Si tratta di modelli di nicchia - ma a elevata redditivit&agrave; (il "valore" spesso citato dai costruttori) -, le coup&eacute; compatte sportive, inevitabilmente con un ordine di priorit&agrave; minore rispetto all'ampliamento dell'offerta elettrica sui segmenti inferiori e riuscirci con prezzi competitivi. La prima Volkswagen Scirocco, disegnata da Giorgetto Giugiaro, arriv&ograve; sul mercato nel 1974 ed &egrave; un progetto al quale spesso ha fatto riferimento il nuovo responsabile del centro stile Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), Andreas Mindt, per indicare il futuro corso del design del marchio.&nbsp; Tre le generazioni sviluppate dalla sportiva tedesca, l'ultima &egrave; rimasta sulla scena tra il 2008 e il 2017, nata su tecnica della Golf.       

Si discute del futuro di una sportiva compatta che potrebbe avere un futuro in forma elettrica e derivata nella tecnica dalla Porsche 718 a batterie

Volkswagen Scirocco potrebbe tornare sul mercato

        Sar&agrave; dura tornare sul trono. Il restyling della ottava serie di Volkswagen Golf ha i suoi prezzi per l&rsquo;Italia. Da 30.150 euro per la cinque porte e da 31.100 euro per la Variant. Le vetture arriveranno in concessionaria a inizio estate, celebrando i 50 anni del modello e i 37 milioni di esemplari veduti. Rilanciarsi non &egrave; facile, la tedesca punta su affinamenti e la classica sostanza, disponibile in quattro allestimenti Life, Edition Plus, Style e R-Line. La dotazione di serie di Golf Life prevede tra gli altri: climatizzatore mono-zona, cruise control adattivo, assistente al mantenimento della corsia, riconoscimento dei segnali stradali, frenata d&rsquo;emergenza anche per pedoni e ciclisti, infotainment Mib4 con schermo da 12,9&rdquo;, assistente vocale con ChatGPT, Android Auto e Apple CarPlay wireless, cerchi di lega da 16&rdquo;, fari a led anteriori e posteriori.  Golf restyling, i prezzi di partenza delle motorizzazioni della cinque porte, la Variant costa 950 euro in pi&ugrave;  Benzina 1.5 TSI 115 cavalli cambio manuale, da 30.150 euro Benzina 1.5 TSI 150 cavalli cambio manuale, da 31.950 euro Mild Hybrid 1.5 eTSI 115 cavalli, DSG, 32.800 euro Mild Hybrid 1.5 eTSI 150 cavalli DSG, 36.900 euro Diesel 2.0 TDI 115 cavalli, cambio manuale, 33.450 eur0 Diesel 2.0 TDI 150 cavalli, DSG, 37.400 euro   La top di gamma, la versione ibrida plug-in la GTE con batteria di capacit&agrave; aumentata e una autonomia elettrica che arriver&agrave; a 100 chilometri sar&agrave; disponibile in tarda primavera. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Golf nuove e usate       

La "bandiera" di Volkswagen, nelle versioni a cinque porte e Variant &egrave; offerta negli allestimenti Life, Edition Plus, Style e R-Line

Nuova Volkswagen Golf, i prezzi per l'Italia

        Uguale eppure diversa, perch&eacute; non c'&egrave; solo la maggiore capacit&agrave; di carico a differenziare Volkswagen ID.7 Tourer dalla proposta berlina. Per una base tecnica e tecnologica condivisa, c'&egrave; un design della station wagon elettrica che nell'andamento del tetto verso la coda migliora l'abitabilit&agrave; interna per i passeggeri in seconda fila.&nbsp;  ID.7 Tourer, praticit&agrave; elettrica Il portellone, poi, assicura una facilit&agrave; di carico tipica delle sw, con ID.7 Tourer che dichiara 605 litri di volume utile in configurazione 5 posti. Sono 73 litri in pi&ugrave; rispetto a Volkswagen ID.7, accompagnati da tutta una serie di dotazioni specifiche e votate alla funzionalit&agrave;. Dalla rete per assicurare il carico alla possibilit&agrave; di divisori sul fondo. Abbattendo i sedili posteriori, oltre all'incremento della volumetria fino a 1.714 litri, si ottiene un'area di carico lunga 1,95 metri per 1 metro esatto di larghezza.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! Sono questi i numeri che contano pi&ugrave; di tutti su ID.7 Tourer, altrimenti identica proposta nelle dimensioni rispetto a ID.7. Misura 4,96 metri in lunghezza, per un passo di 2,97 metri. &Egrave; alta 1,53 metri e larga 1,86. Due opzioni di batteria, un unico motore Debutta sul mercato italiano in due allestimenti, Pro e Pro S, differenti per dotazione di batteria: 77 kWh contro 86 kWh netti. In quest'ultima configurazione, la Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;station wagon elettrica arriva a 685 km di autonomia. Invariato il livello di potenza, i 286 cavalli e 515 Nm di coppia del motore posteriore, mentre cambiano le prestazioni di ricarica. ID.7 Tourer Pro accede a potenze fino a 175 kW in CC, Pro S fino a 200 kW. L'assistente vocale avr&agrave; ChatGPT Come altri modelli la cui architettura elettronica &egrave; MIB4, anche la Tourer elettrica avr&agrave; nel corso dell'anno l'integrazione all'assistente vocale IDA di ChatGPT. Sono contenuti, invece, immediatamente opzionabili il tetto panoramico a oscuramento variabile, i fari Matrix led IQ.Light adattivi, l'app Wellness con tre programmi "benessere". Si tratta della regolazione su specifici parametri dell'illuminazione d'ambiente, dell'impianto stereo, del climatizzatore, del tetto panoramico e della ventilazione e funzione massaggio dei sedili per proporre brevi sessioni in grado di contribuire al benessere fisico di chi &egrave; a bordo. La personalizzazione dell'offerta ID.7 Tourer passa inevitabilmente da soluzioni come il portabici estraibile, da 75 kg di portata. Oppure, il box da installare sul tetto e con ben 460 litri di volume supplementare.       

Dal design alle soluzioni rivolte al carico, fino ai programmi "benessere", la ID.7 nella versione station wagon prova a differenziarsi dalla gemella berlina. Ecco con quali caratteristiche

Volkswagen ID.7 Tourer, spazio ai bagagli sull'elettrica

        Dopo aver annunciato nel 2022 il protocollo d'intesa per una futura collaborazione, adesso quella tra Volkswagen e Mahindra &egrave; una partnership che si riempie dei contenuti. Guarda al mercato indiano e all'offerta di prodotto che Mahindra lancer&agrave; su architettura Inglo, dal prossimo dicembre, la fornitura di componenti elettrici dell'architettura MEB di Volkswagen, destinati a essere integrati dal costruttore indiano sulla propria base tecnica. Celle unificate, la standardizzazione abbassa i costi Sar&agrave; una piattaforma che dar&agrave; vita a 5 suv elettrici, rivolti al mercato interno. Se la fornitura di parti della piattaforma MEB &egrave; la pi&ugrave; immediata opportunit&agrave; di collaborazione, Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e Mahindra hanno siglato un accordo anche per la fornitura di celle unificate da parte del Gruppo tedesco. Un accordo pluriennale e quantificabile in 50 gWh di celle da fornire.&nbsp; Il dettaglio che siano celle della futura generazione, unificate perch&eacute; destinate a essere impiegate in forma standardizzata nei pacchi batteria di diversi modelli del Gruppo Volkswagen, sposta l'orizzonte sui prossimi anni. La necessit&agrave; di un formato di cella unificato &egrave; stata indicata da Volkswagen quale un importante fattore di contenimento dei costi dell'elettrico.&nbsp;  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! Lo sviluppo di celle unificate &egrave;, inoltre, tra i punti chiave della futura offerta di Volkswagen e dei marchi del Gruppo. Che arriver&agrave; al punto massimo di scalabilit&agrave; dell'architettura con il progetto SSP, previsto in arrivo sul mercato nel 2029. Mahindra e Ford "clienti" diversi dell'EV Volkswagen L'accordo con Mahindra &egrave; il secondo siglato da Volkswagen e relativo alla fornitura di parti dell'architettura modulare elettrica MEB. Si somma alle sinergie tecniche molto pi&ugrave; profonde raggiunte con Ford, gi&agrave; sfociate nella progettazione del pick-up Amarok e nella recente offerta di veicoli commerciali. In cambio, Ford avr&agrave; accesso a una produzione di 1,2 milioni di architetture MEB: il primo dei due progetti previsti entro il 2026 sar&agrave; un crossover.&nbsp;       

Il costruttore indiano integrer&agrave; parti dell'architettura elettrica Volkswagen sulla propria piattaforma Inglo. L'accordo pluriennale prevede anche la fornitura di celle per le batterie

Volkswagen, accordo con Mahindra su parti MEB e celle unificate

        Pu&ograve; diventare una serie da collezione? Forse. Di certo, Volkswagen Golf GTI MT Ultimate chiude una fase tecnica e lo fa offrendo a 110 appassionati sul mercato italiano la possibilit&agrave; di guidare un esemplare con cambio manuale. Il restyling della Golf - che si appresta ad aprire la raccolta ordini - &egrave; proposto esclusivamente con cambio doppia frizione 6 o 7 marce. Il cambio manuale 6 marce &egrave; un'offerta esclusiva dell'edizione speciale MT Ultimate, dove MT sta per manual transmission.&nbsp;  Ricordando la prima Golf GTI La scelta di offrire 110 esemplari in Italia &egrave; un omaggio alla prima Golf GTI, da 110 cavalli. Oggi le prestazioni e la potenza sono su livelli clamorosamente superiori: 245 cavalli e 370 Nm dal motore 2 litri TSI, per una velocit&agrave; massima di 250 orari e uno zero-cento da 6"4.&nbsp;  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! Non solo cambio manuale, dotazione ricca per Golf GTI MT Il prezzo della Golf GTI MT Ultimate &egrave; di 52.950 euro e, sulla dotazione di serie della GTI DSG, Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;aggiunge i fari anteriori Matrix led adattivi e con tecnologia IQ.Light, poi i fendinebbia led e motivo a X. Per continuare con la retrocamera di manovra, l'assetto adattivo DCC, gli Adas dell'assistente al cambio corsia Side Assist Plus e il Rear Traffic Alert. Non manca l'accesso a bordo senza chiave, l'audio Harman Kardon, fino al ruotino di scorta anzich&eacute; il kit di gonfiaggio. Stile personalizzato Cambio manuale 6 marce a parte, cosa rende unica la proposta Golf GTI MT Ultimate? Il fatto di essere proposta in tre colorazioni - come la prima GTI -: rossa, bianca, nera. Ancora, le grafiche applicate alla base delle portiere, le calotte specifiche nere, il logo MT applicato sui montanti centrali. Per continuare con i cerchi neri o neri e diamantati, da 19 pollici.&nbsp; All'interno c'&egrave; la targhetta numerata e, soprattutto, un tunnel con la leva del cambio manuale anzich&eacute; il selettore collocato dietro al volante.       

Volkswagen propone in Italia una serie limitata, diversa da tutte le altre Golf GTI restyling in arrivo. Gi&agrave; ordinabile e con le prime consegne in primavera, ecco l'ultima proposta con cambio manuale

Volkswagen Golf GTI MT Ultimate, manuale finale di sportività

        Tocca alla pi&ugrave; cattiva. A pochi giorni dalla presentazione del restyling della Volkswagen Golf 8, compresa la GTI, la Casa di Wolfsburg nel cinquantesimo anniversario del modello ha anticipato la Golf R. Versione di punta della gamma, che sar&agrave; ufficialmente presentata a giugno e in vendita da fine anno. La grinta sul ghiaccio L&rsquo;occasione &egrave; arrivata sulla neve e il ghiaccio dello &ldquo;Ice Race in Zell am See&rdquo; in Austria con la vettura portata dai piloti Hans-Joachim Stuck, due volte vincitore alla 24 ore di Le Mans, e Johan Kristoffersson rallista.  Evidente una estetica esterna pi&ugrave; aggressiva rispetto a Golf 8 restyling. La R presenta il visibile spoiler posteriore, un paraurti anteriore pi&ugrave; muscolare, cerchi dedicati e logo sul coprimozzo.  Interni ancora misteriosi, ma &egrave; solo questione di tempo, ma la personalizzazione corsaiola, sedili sportivi compresi, &egrave; fuori discussione. Golf R, sempre a trazione integrale, sar&agrave; spinta dalla versione pi&ugrave; performante del 4 cilindri benzina 2.0 litri TSI. Nell&rsquo;ultima versione erogava 333 cavalli: i 350 cv non sono lontani &hellip; Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Volkswagen Golf nuove e usate       

Dopo il restyling di Golf 8, primi passi per la versione pi&ugrave; scatenata, che sar&agrave; in commercio da fine anno

Golf R, prime foto ufficiali e anticipazioni: a quota 350 cv?

In numeri, si potrebbe raccontare cos&igrave;: 50 anni di storia, 37 milioni di esemplari venduti, 8 generazioni. Molto altro ancora. Ma il restyling della Volkswagen Golf, al di l&agrave; del &quot;compleanno&quot; del mezzo secolo, conta per ben altro che non i numeri da statistica.  I contenuti sono di rilievo, perch&eacute; interessano la potenza dei motori benzina, ibridi plug-in e della sportiva Golf GTI. Ancora, il miglioramento dell&#39;autonomia in elettrico della gamma Golf ibrida plug-in eHybrid e GTE. Per proseguire sull&#39;offerta infotainment e degli ADAS.    Quando arriva Golf 2024?  Il lancio sul mercato della rinnovata Golf 2024 &egrave; previsto in primavera. Ampia la scelta di motorizzazioni previste in Italia, dove gli allestimenti saranno tre: Life, Style e R-Line. A s&eacute; l&#39;offerta Golf GTI e ibrida plug-in.  I motori, dal mild hybrid alle Diesel  I motori benzina vedono l&#39;1.5 TSI declinato nella proposta mild hybrid a 48 volt e in quella priva di elettrificazione: il primo offre il cambio DSG 7 marce di serie, la seconda no, pur condividendo la potenza massima di 115 e 150 cavalli.   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024!  Accanto alle Golf eTSI mild hybrid, spazio a Golf eHybrid, ibrida plug-in da 204 cavalli e batteria da 19,7 kWh. L&#39;incremento di energia disponibile &egrave; notevole, 9 kWh extra permettono alla Golf di dichiarare un&#39;autonomia in elettrico di circa 100 km. La seconda proposta PHEV &egrave; Golf GTE, da ben 272 cavalli, 27 cavalli pi&ugrave; dell&#39;attuale proposta basata su motore 1.4 TSI.  Golf eHybrid si ricarica con potenze superiori in CA (il restyling in 11 kW anzich&eacute; 3,6 kW) e con la novit&agrave; della ricarica in CC a 50 kW.  E i Diesel? Confermatissimi con il 2.0 TDI 115 e 150 cavalli, il primo con cambio manuale 6 marce. Fa storia a s&eacute; la Golf GTI, pi&ugrave; potente perch&eacute; ora con 265 cavalli (20 extra), nonch&eacute; le versioni Clubsport e Golf R, che verranno presentate nella seconda met&agrave; dell&#39;anno. Motori che, con l&#39;eccezione dell&#39;offerta GTI e di quella eHybrid, sono disponibili sia per Golf berlina che Golf Variant.    I nuovi fari Matrix IQ.Light e il design  L&#39;aspetto &quot;styling&quot; del rinnovamento si concentra sulla presenza del logo Volkswagen (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;illuminato sul frontale e l&#39;offerta dei fari Matrix IQ.Light. Una specifica evoluta, con abbaglianti in grado di coprire fino a 500 metri davanti all&#39;auto. Ovviamente, un contenuto optional.  Le novit&agrave; di stile interessano anche la grafica dei fari posteriori, mentre a bordo &egrave; un mix di evoluzione estetica e tecnologica che si trova in plancia.  Infotainment e interni    La novit&agrave; dell&#39;infotainment da 10,4 o 12,9 pollici &egrave; nell&#39;installazione a mo&#39; di tablet, separato dalla strumentazione da 10,2 pollici Digital Cockpit Pro. I comandi touch per gestire il clima e il volume sono stati rivisti, migliorati, cos&igrave; come l&#39;organizzazione delle informazioni a schermo e la gestione delle icone della home page. Immancabile la &quot;novit&agrave;&quot; di ChatGPT integrato all&#39;assistente personale IDA.  Sul volante, invece, il ritorno dei tasti fisici &egrave; pi&ugrave; che benvenuto.&nbsp;  ADAS e dotazione di serie  Il restyling prodotto da Volkswagen incide anche sull&#39;offerta degli Adas. Per la prima volta Golf si potr&agrave; parcheggiare anche restando fuori dall&#39;auto, via app, con il Park Assist Pro, soluzione alternativa al parcheggio autonomo Park Assist Plus. Altra proposta inedita, la visione intorno al veicolo, Area View 360&deg;.  Sin dall&#39;allestimento d&#39;ingresso, in Italia, Volkswagen Golf 2024 offre - tra gli altri - una dotazione completa del cruise control adattivo, sedili con supporto lombare, volante multifunzione, climatizzatore automatico, interfacce Apple e Android wireless e sensori di parcheggio anteriori e posteriori.   

Le novit&agrave; in arrivo sono molte e celebrano mezzo secolo di vita del modello. Dalle motorizzazioni all&#39;infotainment, da ChatGPT ai nuovi fari, ecco come Golf 2024 andr&agrave; sul mercato in Italia

Volkswagen Golf restyling, ecco l&#39;ibrida da 100 km e la GTI pi&ugrave; potente

        Volkswagen ID.3 &egrave; l&rsquo;elettrica compatta lunga 4,26 metri. Si tratta di un auto molto importante per il Marchio tedesco perch&eacute; &egrave; chiamata a raccogliere un&rsquo;eredit&agrave; importante: quella del Golf. A tre anni dal lancio &egrave; stata aggiornata a livello stilistico. Quali sono le pi&ugrave; importanti novit&agrave;?  Volkswagen ID.3, gli aggiornamenti Nel frontale vediamo subito un nuovo fascione e nuove prese d&rsquo;aria. Ma gli aggiornamenti sono anche di tipo tecnico: ora abbiamo di serie i fari full Led e optional Matrix Led, che vanno a migliorare visibilit&agrave; e sicurezza, e dietro sono anche pi&ugrave; grandi. Poi abbiamo anche dei &ldquo;colpi stilistici&rdquo; poco evidenti ma che danno personalit&agrave; alla vettura, come le scalfature nel cofano. Volkswagen ID.3, gli interni Entrando nell&rsquo;abitacolo, si fa un bel salto a livello di infotainment con il display che passa 10 a 12&rdquo;, da cui si pu&ograve; gestire il nuovo sistema operativo. Altro salto di qualit&agrave; nell&rsquo;abitacolo &egrave; dato dai materiali che oltre a essere superiori a quelli della prima generazione, per il 71% provengono da elementi riciclati. Inappuntabile, come ci si aspetta da una Volkswagen l&rsquo;esecuzione degli assemblaggi. Volkswagen ID.3, la guida Come in tutte le elettriche, qui troviamo il brio della coppia (310 Nm) che arriva istantaneamente. Ottima maneggevolezza della vettura che paradossalmente &egrave; grande come la Golf, ma ha un passo molto pi&ugrave; lungo (262 contro 279), un allungamento che non ha inciso sulla maneggevolezza dell&rsquo;auto, anzi, d&agrave; un vantaggio in termini di abitabilit&agrave; interna. Volkswagen ID.3, i consumi e l&rsquo;autonomia Tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;aggiornamento del software che gestisce l&rsquo;erogazione del recupero dell&rsquo;energia, con i valori di consumo migliorati. Guidando con un po&rsquo; di accortezza si riescono a percorrere quasi 6,5 km con un 1 kWh. La versione con batteria pi&ugrave; piccola da 58 kWh pu&ograve; contare su un&rsquo;autonomia da 370 km, che salgono a 490 con la batteria da 77 kWh. Salto di qualit&agrave; anche nella ricarica: alle colonnine fast charge ora pu&ograve; ricevere una potenza massima fino a 170 kW per la versione con la batteria pi&ugrave; potente e di 120 kW per la pi&ugrave; piccola. Questo permette di ricaricare la vettura dal 5 all&rsquo;80% in poco pi&ugrave; di 30 minuti. Volkswagen ID.3, il prezzo Si parte da 41.900 euro per la versione con la batteria da 62 kWh, per quella fino a 82 kWh saliamo a 50.000 euro.  Tre motivi per acquistare Volkswagen ID.3: Efficenza energetica Qualit&agrave; dei materiali ed esecuzione degli interni Guida piacevole e sicura  &hellip;e qualche riserva Visibilit&agrave; ai lati limitata un po&rsquo; dai montanti anteriori  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

L'elettrica tedesca, chiamata a raccogliere l'eredita della Golf, &egrave; stata rinnovata a livello stitlistico e tecnico: ecco tre motivi per comprarla&nbsp;

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