        La Fiat Nuova 500 ci riporta direttamente agli anni &lsquo;60. Lo spot &ldquo;The Driver&rdquo;, interpretato dal premio Oscar Leonardo Di Caprio, contiene un pezzo originale degli anni &rsquo;60: &ldquo;La dolce vita (Original Vocal Version)&rdquo;, colonna sonora dell&rsquo;omonimo film, anch&rsquo;esso vincitore di un Oscar, firmato Federico Fellini. Di Caprio a bordo di Fiat 500 La musica &egrave; sempre quella composta dal maestro Nino Rota e le parole sono le stesse scritte da Dino Verde (della cui nascita ricorre quest&rsquo;anno il centenario), ma con una rivisitazione: nel brano, interpretato dalla cantante e attrice Katyna Ranieri, si sente pi&ugrave; volte ripetere l&rsquo;espressione &ldquo;dolce strada&rdquo;, un evidente richiamo al titolo del capolavoro di Fellini. La melodia &egrave; stata riscoperta da Fiat nel catalogo della casa discografica italiana CAM Sugar, una casa discografica italiana. Proprio l&rsquo;etichetta ha deciso di pubblicare la canzone &ldquo;La dolce vita (Original Vocal Version)&rdquo; di Nino Rota e Katyna Ranieri come singolo, gi&agrave; disponibile all&rsquo;ascolto, su tutte le piattaforme di streaming. Realizzato dall&rsquo;agenzia creativa Leo Burnett, &ldquo;The Driver&rdquo; porta la firma del pluripremiato regista Martin Werner per la casa di produzione Movie Magic. Infine, non poteva esserci star migliore di Leonardo Di Caprio, attore ambientalista, per pubblicizzare una city car 100% elettrica. Ed eccoli, in tutta la loro bellezza, nello spot che trovate qui sotto.  Fiat 500e La Prima by Bocelli, l'audio &egrave; firmato JBL       

Uscita in grande stile per la citycar torinese, la cui nuova pubblicit&agrave; vanta la musica del capolavoro di Fellini e un interprete d&rsquo;eccezione

Fiat Nuova 500, ecco lo spot con Lenardo Di Caprio e “La dolce vita”

        Anche la nuova Fiat Tipo si prepara a vestire la divisa dei Carabinieri, aggiungendosi alla lunga lista delle auto del Gruppo che hanno prestato servizio presso l'Arma. La hatchback del Marchio torinese &egrave; infatti stata scelta per rinnovare la flotta delle vetture a disposizione dei Carabinieri, e verr&agrave; fornita in 1.300 esemplari attraverso il leasing di Leasys. A caratterizzare le Tipo, oltre alla tradizionale livrea Blu Arma con il tetto bianco, una serie di dotazioni specifiche per supportare e facilitare le attivit&agrave; di controllo e intervento. Fiat 500, all'asta quella che i Carabinieri guidavano nel 1970  Fiat Tipo, dotazioni specifiche&nbsp; Per la sua nuova flotta di Fiat Tipo, l'Arma dei Carabinieri ha optato per una soluzione di leasing attraverso Leasys, la societ&agrave; del Gruppo Stellantis che gestisce i noleggi a lungo termine. Una decisione che consentir&agrave; ai militari di disporre di vetture sempre nuove ed efficienti, evitando nel contempo di immobilizzare risorse. Le nuove Tipo dei Carabinieri sono equipaggiate di motore Diesel 1.6 Multijet da 130 cavalli e 320 Nm, un propulsore che garantisce un compromesso tra prestazioni brillanti e consumi contenuti. Oltre alla tradizionale livrea blu-bianca con strisce rosse e adesivi &ldquo;112&rdquo;, le nuove Fiat dei Carabinieri sono dotate di una vasta gamma di dotazioni sviluppate specificatamente su richiesta dell'Arma. Tanti gli equipaggiamenti specifici della Tipo &ldquo;in divisa&rdquo;: dai lampeggianti sul tetto ai Led frontali, fino alla sirena bitonale, per poi proseguire con la predisposizione della radio, un altoparlante aggiuntivo e una luce supplementare per consultare le mappe. Presenti poi anche scomparti per portare le armi in dotazione, documenti, tablet e palette, oltre a uno scrittoio scorrevole a una presa di corrente da 12V. A completare la dotazione, un kit per il pronto soccorso, catene da neve autotensionabili e un estintore. Stellantis e Carabinieri, lunga tradizione La Tipo si aggiunge a un lunghissimo elenco di vetture dei brand di Stellantis che hanno prestato servizio presso i Carabinieri. Sono infatti numerosi i modelli Fiat, Lancia e Alfa Romeo che negli anni hanno vestito la divisa blu e bianca, ricoprendo il ruolo di &ldquo;gazzelle&rdquo; e diventando simboli stessi dell'Arma. Attualmente, oltre alla Tipo, i Carabinieri hanno in dotazione anche la Jeep Renegade e l'Alfa Romeo Giulia, inclusi gli esemplari Quadrifoglio da 510 cavalli che vennero donati dall'allora ad di FCA Sergio Marchionne ai militari dell'Arma. Tutte le Alfa Romeo dei Carabinieri: dalla prima Gazzella alla Giulia       

La hatchback &egrave; stata scelta dall'Arma per rinnovare la flotta: saranno oltre 1.000 gli esemplari consegnati da Stellantis ai militari

Fiat Tipo in divisa: scelta per la nuova flotta dei Carabinieri

        La Prima ha rappresentato il passo d'esordio per Fiat 500 elettrica. Edizione numerata, vernissage esclusivo per introdurre nuova 500. Berlina e cabrio, poi 3+1. Apprezzatissimo allestimento top di gamma, ora rinnova l'esclusivit&agrave; abbinando i contenuti di serie alla firma di Andrea Bocelli. Diventa Fiat 500e la Prima by Bocelli, caratterizzata, come logico attendersi, da una cura speciale sulla materia audio.  Nuova 500 con l'audio premium JBL Per un'elettrica, che sul campo delle sonorit&agrave; rivela pregi e difetti - silenziosit&agrave; assoluta di marcia, dall'altra prospettiva assenza di un timbro da motore termico -, un modo diverso di porre l'accento sul sound. C'&egrave; l'avvisatore acustico attivo alle basse velocit&agrave;, per avvertire pedoni e altri utenti della strada della presenza dell'elettrica. Non &egrave; una novit&agrave;. Piuttosto, nuova 500 La Prima by Bocelli presenta l'esclusivit&agrave; dell'impianto stereo JBL, da 320 w di potenza e&nbsp;tecnologia Virtual Venues alla prima applicazione su un'auto di serie. Il "bollino di qualit&agrave;" &egrave; nella firma di Andrea e Matteo Bocelli. Tra le dotazioni de La Prima by Bocelli, spazio al vano portaoggetti dotato di lampada ai raggi UV-C, per sanificare le superfici degli oggetti in un ciclo di trattamento da 3 minuti. Confermati i rivestimenti interni curati e morbidi, la capote con monogramma Fiat nella declinazione cabrio. Ancora, l'infotainment da 10,25 pollici, i fari full led e i cerchi da 17 pollici.       

Soluzioni premium per il comparto stereo della 500 elettrica, JBL firma la parte tecnica e la qualit&agrave; &egrave; "certificata" da Andrea Bocelli

Fiat 500e La Prima by Bocelli, l'audio è firmato JBL

        Fa sempre un certo effetto salire sul tetto del mitico Lingotto, laddove &egrave; nata la storia della Fiat, con la sua pista di collaudo che ora &egrave; diventato il giardino pensile pi&ugrave; alto d&rsquo;Europa. L&rsquo;occasione &egrave; arrivata dalla presentazione della gamma veicoli commerciali. Con particolare attenzione per l&rsquo;E-Ulysse, ovvero il secondo modello totalmente elettrico dopo la Nuova 500. Vediamo subito le caratteristiche tecniche, comuni peraltro ai commerciali &ldquo;cugini&rdquo; del gruppo Stellantis, come Peugeot o Opel. Sono disponibili due capacit&agrave; di batteria, da 50 e 75 kWh, per offrire la miglior soluzione in base all&rsquo;utilizzo. L&rsquo;autonomia arriva fino a 330 km, ciclo WLTP con una velocit&agrave; massima 130 km/h. La potenza massima &egrave; di 100 kW (136 CV) la coppia &egrave; di 260 Nm. &Eacute; equipaggiato di serie con sistema fast charge da 100 kW per caricare all&rsquo;80% la batteria in soli 45 minuti. Per la ricarica domestica e pubblica c&rsquo;&egrave; anche la possibilit&agrave; per il cliente di utilizzare il cavo trifase Mode 3 da 11 kW e le Wallbox by Mopar. Tra le altre caratteristiche il debutto di un nuovo sistema di sanificazione dell&rsquo;aria, per una maggiore igiene all&rsquo;interno della cabina, con l&rsquo;eliminazione della maggior parte dei batteri. Fiat, i modelli della Casa torinese che accedono agli incentivi  Fiat E-Ulysse, comfort e versatilit&agrave; Sono ben 12 le configurazioni di spazio interno nella versione da 8 posti e fino a 16 configurazioni nella versione &ldquo;salotto&rdquo; da 7 posti: comfort, modularit&agrave; e ingegnosit&agrave;. Ideale per i servizi di trasporto Hotel-Aeroporto, taxi, noleggio con conducente e Vip Transfer. Disponibile anche in versione commerciale, con una capacit&agrave; del bagagliaio pari a 4.200 litri nella versione standard e 4.900 nella versione Long (rispettivamente 900 e 1.500 litri con tutti i posti occupati) e la possibilit&agrave; di caricare oggetti lunghi fino a 3,5 metri. Un giro nel traffico di Torino, percorrendo anche un pezzo di tangenziale, ha permesso di constatare l&rsquo;indubbia e insista silenziosit&agrave; della propulsione elettrica, particolarmente significativa per chi sta al volante tutto il giorno.  Tra le tante dotazioni relative alla sicurezza attiva e passiva si aggiunge il Forward Collision Warning ch-e, grazie alla videocamera, esplora il percorso da seguire e avverte il conducente su eventuali pericoli di collisione con altri veicoli o pedoni. Gli ordini per E-Ulysse, prodotto nello stabilimento Stellantis di Hordain, in Francia, sono stati aperti dal mese di marzo in Italia, Germania, Francia e Austria e sar&agrave; disponibile presso le concessionarie a partire da maggio. Con un listino chiavi in mano che parte da 59.500 euro. E-Scudo, veicolo commerciale a zero emissioni Pensato soprattutto come veicolo commerciale, l&rsquo;E-Scudo ha invece caratteristiche tali da renderlo molto pratico per un utilizzo a 360 gradi. Le dimensioni stesse sono un altro dei punti di forza di questo modello: con un&rsquo;altezza di soli 1,90 metri, che consente di accedere facilmente ai magazzini interrati, e una lunghezza di 5 m (fino a 5,3 m nella versione Maxi), il Nuovo Scudo &egrave; un veicolo che pu&ograve; &ldquo;trasportare qualsiasi cosa e andare ovunque&rdquo;, come recita lo slogan coniato certamente alla perfezione. Per esigenze urbane specifiche, &egrave; disponibile anche l'esclusiva versione &ldquo;S&rdquo;, che offre tutti i vantaggi dello Scudo in soli 4,6 metri di lunghezza. Con volumi di carico di 4.6, 5.3 o 6.1 m3, a seconda del passo, e capacit&agrave; fino a 1,4 tonnellate, pu&ograve; comunque essere disponibile anche il versione passeggeri, configurabile fino a 9 posti. A differenza dell&rsquo;E-Ulysse, oltre alla versione elettrica (del tutto identica la potenza di 100 Kw) lo Scudo &egrave; a listino anche con motorizzazione Diesel, con quattro proposte: 1.5 litri in versione da 102 o 120 CV, con cambio manuale a 6 marce; 2.0 litri da 145 CV, con cambio a 8 marce in versione manuale o automatica e la versione da 180 CV, sempre abbinata al cambio automatico a 8 marce. Infine, ovviamente presente al Lingotto anche il Ducato, ormai diventato una vera e propria icona sul mercato internazionale. Fiat e Jeep, in Francia dicono addio a Diesel e benzina       

Presentata al Lingotto di Torino la gamma elettrificata dei veicoli commerciali, disponibili anche per un utilizzo in versione passeggeri

Fiat, presentata al lingotto la nuova gamma di veicoli commerciali

        La Nuova 500 &egrave; la punta di diamante del processo di elettrificazione che vede inevitabilmente coinvolta anche la Fiat. In testa alle classifiche italiane di vendita per le auto completamente elettriche, il modello della Casa torinese &egrave; indissolubilmente legato alla citt&agrave; che &egrave; da sempre patria della Fiat. Anche una volta entrato nella galassia di Stellantis, il Marchio produce la Nuova 500 all&rsquo;interno di quello che &egrave; definito come &ldquo;Turin Manifacturing District&rdquo; e che ha nell&rsquo;impianto di Mirafiori il suo centro gravitazionale. Fiat, i modelli della Casa torinese che accedono agli incentivi Fiat e Mirafiori, binomio indissolubile Lo stabilimento torinese &egrave; stato fondato nel 1939 per iniziare la produzione effettiva di automobili a partire dal 1947, una volta diradatisi i fumi della seconda guerra mondiale. Nel corso della storia, lo stabilimento ha permesso di realizzare 28.780.000 auto di 36 modelli diversi. Oltre alla Nuova 500, dai portoni di Mirafiori escono attualmente anche tre Maserati: il Suv Levante, la Quattroporte e la coup&eacute; Ghibli. L&rsquo;impianto occupa una superficie di 737.500 metri quadrati, di cui 451.000 al coperto, e conta circa 2500 dipendenti con un&rsquo;et&agrave; media di 53 anni e una percentuale femminile pari al 24%. Completamente modernizzato, produce 150 vetture al giorno in quattro diversi reparti che sono rispettivamente Stampaggio, Lastratura, Verniciatura e Montaggio. L&rsquo;attivit&agrave; produttiva d&agrave; lavoro a circa 400 fornitori esterni, pi&ugrave; della met&agrave; italiani, che fanno arrivare a Mirafiori attorno a 11.000 pezzi per la realizzazione delle automobili.  Il tutto con un occhio di riguardo alla sostenibilit&agrave;, cominciando dall&rsquo;utilizzo di vernici a base acqua e lavorazioni a bassa temperatura in onore al risparmio energetico. Tra le caratteristiche di spicco nel processo produttivo c&rsquo;&egrave; la gestione elettronica degli ordini e delle consegne dei pezzi provenienti dai fornitori esterni. Le postazioni di lavoro sono coordinate da un responsabile, detto Team Leader, che pu&ograve; interagire con il sistema anche utilizzando il proprio telefono portatile. Le postazioni sono state studiate con criteri di ergonomia, con piattaforme ad altezza variabile che viene regolata in funzione delle varie fasi di lavorazione e montaggio, per garantire il massimo comfort agli operatori. Tra Mirafiori e Lingotto La Fiat a Torino non &egrave; comunque solo lo stabilimento di Mirafiori visto il rilancio della Pista 500, situata sul leggendario tetto dell&rsquo;edificio del Lingotto, divenuto il pi&ugrave; grande giardino pensile d&rsquo;Europa. Sul tetto c&rsquo;&egrave; Casa 500, di fatto uno spazio di esposizione che fa parte della Pinacoteca Agnelli con oggetti, immagini e disegni che illustrano la storia di quella che &egrave; la pi&ugrave; popolare vettura realizzata dalla Fiat. Fiat Lingotto, il celebre impianto di Torino diventa un modellino       

Sito produttivo della 500 elettrica e altri modelli di Stellantis, l'impianto torinese rappresenta un centro gravitazionale per il Marchio

Fiat, alla scoperta del Turin Manifacturing District di Mirafiori

I nuovi incentivi annunciati la scorsa settimana puntano a restituire slancio al mercato automotive in un periodo di forti cali dovuti, oltre che alla pandemia, anche alla crisi dei semiconduttori e del conflitto in atto in Ucraina. I bonus includeranno sia modelli elettrici e plug-in hybrid che benzina e Diesel &ldquo;puri&rdquo;, purch&eacute; capaci di emettere meno di 135 g/km di anidride carbonica. Fiat, che sta completando l&#39;elettrificazione della sua gamma (proponendo almeno una versione elettrica o ibrida di ciascun modello) &egrave; uno dei brand destinati ad assorbire la maggior parte degli incentivi. Tutti i modelli della Casa torinese in tutte le loro versioni (salvo poche eccezioni) rientrano infatti nei limiti necessari per ottenere il bonus. Ecco, nei dettagli, quali Fiat beneficiano degli incentivi e in che misura.  Incentivi auto, approvato il decreto: 2 miliardi fino al 2024  Gli incentivi pi&ugrave; elevati sono per la 500 elettrica  La fascia che prevede sostegni maggiori &egrave; quella delle full electric (ovvero le auto con emissioni incluse tra 0 e 20 g/km di CO2). Fiat propone la nuova 500 elettrica, che con un prezzo di 26.550 euro rientra ampiamente nei limiti di prezzo imposti dal Governo (35.000 euro iva esclusa, cio&egrave; 42.700 euro complessivi). La piccola torinese a batterie pu&ograve; essere acquistata usufruendo di un bonus di 3mila euro, 5mila aggiungendo la rottamazione, anche nelle varianti Cabrio e 3+1.  Nella seconda fascia, quella delle vetture ibride plug-in (21-60 g/km di CO2), Fiat non propone alcuna offerta. La Casa torinese ha infatti deciso di non puntare su questo tipo di powertrain, preferendo offrire ibride non ricaricabili oppure elettriche pure.  Bonus per ibride e benzina/Diesel  Grande scelta invece c&#39;&egrave; per la terza e ultima fascia, quella delle auto con emissioni incluse tra i 61 e i 135 grammi per km di CO2, e un tetto di prezzo anche in questo caso di 35mila euro iva esclusa e 42.700 reali. In questo gruppo rientrano non solo le ibride, ma anche i modelli di piccola taglia a benzina e gasolio. Prima a beneficiare dei bonus previsti in questa fascia (2mila euro, ma solo con rottamazione) &egrave; la Panda, regina incontrastata del mercato italiano con oltre 10mila unit&agrave; immatricolate a febbraio. La citycar rientra nei bonus nelle versioni a doppia alimentazione benzina/metano e benzina/GPL, e nella variante Hybrid; resta esclusa, invece, la 4x4 solo a benzina.  Incentivi per tutte le motorizzazioni per la 500 e la 500C nelle versioni &ldquo;tradizionali&rdquo; con motore endotermico a 4 cilindri benzina/GPL e Hybrid. Salendo nei segmenti pi&ugrave; alti della gamma Fiat, rientra nei bonus anche la Tipo, indipendentemente dal motore e dalla carrozzeria. Incentivi anche per 500L (solo 1.3 Diesel) e 500X (solo con motorizzazione Diesel e benzina ibrida).  Confronta qui i modelli Fiat che accedono agli incentivi 

La gamma del brand italiano accede quasi integralmente ai nuovi bonus per l&#39;acquisto delle auto nuove: ecco quali modelli ne beneficiano e che cifra &egrave; possibile risparmiare

Fiat, i modelli della Casa torinese che accedono agli incentivi

&Egrave; una delle auto a zero emissioni pi&ugrave; apprezzate in Europa, e in Italia a febbraio &egrave; diventata l&#39;elettrica pi&ugrave; venduta. Ora la nuova Fiat 500 elettrica guarda oltre, e punta a conquistare uno spazio importante anche nei mercati extra europei. Dopo essere stata lanciata in Israele e Brasile, la piccola torinese ha fatto il suo debutto anche in Giappone. Un nuovo e importante passo per la 500 elettrica, pensata come un prodotto globale in grado di essere apprezzata su mercati anche molto diversi da quello italiano ed europeo.  Elkann agli azionisti: &quot;Il futuro &egrave; elettrico, lo chiedono i mercati&quot;  Fiat 500 elettrica, dall&#39;Italia al Giappone  Patria di numerosi Marchi tra i pi&ugrave; noti e importanti dell&#39;automotive, il Giappone ospita anche molti appassionati di auto italiane. Che, ora, potranno acquistare direttamente dai dealer della Fiat la nuova 500 elettrica. La piccola torinese a zero emissioni &egrave; infatti stata appena presentata alla rete distributiva e alla stampa giapponese, dopo i recenti debutti in Israele e Brasile. Nella versione destinata al Paese del Sol Levante, la Fiat 500 elettrica &egrave; proposta con powertrain da 118 cavalli e batteria agli ioni di litio da 42 kWh. Due gli allestimenti (Entry, solo per la berlina, e il ricco Icon, disponibile anche sulla cabrio) e cinque le tinte tra cui scegliere.  All&#39;evento di presentazione in Giappone ha preso parte anche Olivier Francois, CEO di Fiat e CMO globale di Stellantis, in collegamento dalla Casa 500, lo spazio ricavato nello storico stabilimento del Lingotto dedicato al modello pi&ugrave; iconico del brand torinese e alla sua storia. &ldquo;Dopo i debutti in Israele e Brasile &ndash; ha spiegato Francois - ora tocca al Paese del Sol Levante accogliere la Nuova 500 nel suo cammino globale al di fuori dell&rsquo;Europa. Nel Vecchio Continente la Nuova 500 &egrave; la city car elettrica pi&ugrave; venduta, in Italia &egrave; l&rsquo;elettrica pi&ugrave; venduta in assoluto, mentre in Germania &egrave; l&rsquo;elettrica pi&ugrave; venduta dopo la Tesla&rdquo;.   &ldquo;Adesso sono entusiasta di scoprire come sar&agrave; accolta in Giappone &ndash; ha proseguito Olivier Francois - Il mercato nipponico conta gi&agrave; oltre sessantamila, tra proprietari e appassionati, dell&rsquo;iconica 500, anche nella versione Abarth. Una community in continua crescita che di certo apprezzer&agrave; l&rsquo;evoluzione 100% elettrica e sapr&agrave; valorizzarla anche nella casa dei colossi dell&rsquo;ibrido&rdquo;.  Fiat e Jeep, in Francia dicono addio a Diesel e benzina 

La piccola torinese a zero emissioni fa il suo debutto sul mercato giapponese

Fiat, la nuova 500 elettrica debutta in Giappone

        I collezionisti appassionati delle vecchie Fiat 500 troveranno qualcosa di molto interessante se si collegassero al portale web Collecting Cars: un esemplare del 1970 appartenuto ai Carabinieri. Una Fiat veramente in forza all'Arma, proposta all'asta. Al momento in cui scriviamo, l'offerta &egrave; a quota 9.501 euro.  18 cv, ma con un lampeggiante funzionante Si tratta di una 500F, nello specifico; quindi con tachimetro classico e tetto apribile. Ha la tradizionale livrea dei Carabinieri, con tanto di scritta, e anche un lampeggiante (funzionante) sul tetto. Il suo bicilindrico eroga 18 cavalli, buoni per spingersi fino ai 100 km/h di velocit&agrave; massima, che forse cinquant'anni fa non erano sufficienti per inseguire i malviventi, ma che comunque conferiscono un po' di carattere alla citycar torinese. La scoperta clamorosa: quasi 200 Fiat d&rsquo;epoca abbandonate Insomma, chi la acquister&agrave; non lo far&agrave; per le prestazioni, piuttosto per il piacere di possedere un modello raro. A cui al massimo va ridata una lucidatura e un controllo all'impianto elettrico. E poi, via, alla caccia dei criminali. La gamma Fiat: consulta il nuovo listino completo di Auto       

Proposta sul portale Collecting Cars, la piccola torinese ha pi&ugrave; di cinquant'anni, solo 18 cv, ma &egrave; dotata di un lampeggiante sul tetto ancora funzionante

Fiat 500, all'asta quella che i Carabinieri guidavano nel 1970

        Lasciamo da parte i quattro veicoli commerciali e il Fiat Strada, che sar&agrave; progetto dedicato al mercato sudamericano. Concentriamoci sugli altri 5 modelli globali che Fiat ha in programma di introdurre al partire dal 2023. Posizionamento sul mercato, anzitutto: dal mondo delle citycar alle proposte B-suv, meglio ancora con carrozzeria crossover. Cinque novit&agrave; di prodotto in arrivo nei prossimi cinque anni. Conferma l'impegno, Olivier Fran&ccedil;ois, a.d. del marchio, su uno scenario pi&ugrave; volte delineato e, oggi, ancor pi&ugrave; definito. Nuova Fiat "Punto", utilitaria con un nome diverso Si parte da nuova Fiat Punto, nome che vale per battezzare l'utilitaria che verr&agrave; presentata nel 2023. Non si chiamer&agrave; Punto, parola di Fran&ccedil;ois. Aggiungiamo noi: sar&agrave; un progetto su architettura CMP, frutto delle sinergie di Gruppo. &Egrave; la base tecnica gi&agrave; di Opel Corsa, di Peugeot 208, dei crossover urbani. Servir&agrave; per dar vita all'utilitaria erede ideale della Punto. Fiat, tre crossover per presidiare il mercato Un'architettura che apre anche alla possibilit&agrave; di affiancare una versione elettrica alla gamma di motori benzina. "Nei prossimi 5 anni andremo a lanciare una nuova auto per ciascuna regione e, globalmente, siamo in grado di creare macchine che saranno diffuse ovunque nel mondo, qualcosa che in passato abbiamo faticato a realizzare. Ci sar&agrave; un grande ritorno nel segmento B e i crossover. Torneremo ai segmenti di mercato pi&ugrave; rilevanti, oggi abbiamo solo la 500X, il mio obiettivo &egrave; di avere tre modelli", spiega Fran&ccedil;ois nelle parole riportate da Autocar. Ecco, dopo la pratica Fiat Punto - che altro sar&agrave; nel nome, abbiamo detto - toccher&agrave; a tre modelli tra 2024 e 2026 in salsa crossover. Fiat Centoventi Concept, il design andr&agrave; su due modelli Due di questi progetti avranno contenuti di stile ispirati al concept Fiat Centoventi, interpretazione moderna dell'idea Panda. Ecco, vale ricordare come l'attuale Panda, regina italica del segmento A e del mercato, continuer&agrave; a essere prodotta fino al 2026 presso l'impianto di Pomigliano d'Arco. Lunga vita al modello, quindi. Guardando in prospettiva, al crossover della famiglia Panda e alla futura edizione della citycar, l'orizzonte si sposta su date ancora distanti. Tuttavia, sia per l'utilitaria Fiat che per i tre crossover, il design &egrave; gi&agrave; stato validato.&nbsp; Fiat elettrica dovr&agrave; essere la Tesla popolare La gamma europea della Fiat avr&agrave;, in futuro, il perimetro tracciato dalla 500 - benzina mild hybrid ed elettrica - dalla Panda crossover, dall'utilitaria al debutto nel 2023 e da due ulteriori crossover urbani. Non sfonder&agrave; il muro del segmento B-suv/compatte, poich&eacute; nella ripartizione di competenze e specializzazioni, sar&agrave; Citroen a operare nei segmenti superiori: C e D, con possibilit&agrave; di sovrapposizione, per dimensioni, sono a cavallo tra B-suv e segmento C. "Fiat dovrebbe essere la Tesla della gente, l'elettrico per tutti", azzarda Fran&ccedil;ois nel confermare la proposta di una Fiat elettrica per ciascun nuovo modello al debutto. "Chiaramente abbiamo bisogno che scenda il costo dell'elettrificazione. Entro il 2027 saremo pronti, forse anche prima. Dipender&agrave; dai costi, voglio che Fiat sia il primo marchio del mercato di massa a essere esclusivamente elettrico".&nbsp;       

Olivier Fran&ccedil;ois conferma impegni e tempistiche per il ritorno di Fiat nel segmento B e il lancio di tre crossover, tra cui uno ispirato al dna Panda

Fiat, ecco i nuovi modelli in arrivo: dall'utilitaria ai crossover urbani

        John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari, conferma l&rsquo;indirizzo dettato dal Ceo del Gruppo, Carlos Tavares. Il futuro sar&agrave; elettrico.&nbsp; Nella canonica lettera agli azionisti di Exor, holding controllata dalla famiglia Agnelli e principale proprietaria di quote di Stellantis col 14,4%, ha sciorinato numeri indicativi per quanto riguarda l&rsquo;orientamento delle borse. &ldquo;Nel 2021 sono stati effettuati 11 significativi collocamenti in Borsa di costruttori puri di auto elettriche. Le dieci pi&ugrave; grandi societ&agrave; che producono esclusivamente veicoli elettrici, che insieme hanno venduto circa l&rsquo;1% del totale delle auto immatricolate e un terzo di quelle elettriche, valevano a fine anno un totale di oltre 1.500 miliardi di dollari. Di contro i 10 pi&ugrave; grandi gruppi automobilistici tradizionali, che hanno venduto la maggior parte del restante 99% delle nuove auto immatricolate, valevano 1.000 miliardi. I mercati ci stanno chiaramente indicando in quale direzione sta andando il futuro&rdquo;.  Elkann, lodi per le &ldquo;famiglie&rdquo; e per Maranello Elkann ha celebrato gli Agnelli e i Peugeot, padri di Stellantis &ldquo;Come famiglie fondatrici, siamo orgogliosi di ci&ograve; che &egrave; stato realizzato ma ancora pi&ugrave; entusiasti del futuro&rdquo; e la Rossa. &ldquo;Nel 2021 Ferrari, la nostra societ&agrave; di maggior valore, ha chiuso un anno record, che ha evidenziato la forza della sua gamma di prodotti. Il portafoglio ordini dello scorso anno &egrave; stato il maggiore della sua storia e copre bene le richieste fino al 2023, in crescita in tutti i mercati&rdquo;. Il nucleare serve "Gli impianti nucleari forniscono energia affidabile e carbon-free, sono il complemento ideale a fonti di energia rinnovabile intermittenti come il solare e l'eolico. Nell'ultimo anno, le crescenti preoccupazioni delle societ&agrave; di produzione di energia elettrica per la sicurezza delle forniture future e una notevole attivit&agrave; da parte degli investitori finanziari hanno fatto s&igrave; che i prezzi dell'uranio siano quasi raddoppiati". Il percorso &egrave; dettato Leggi anche: Stellantis, Tavares: "Diamo il massimo per mobilit&agrave; pulita, ma serve sostegno di istituzioni"&nbsp;       

"Le dieci pi&ugrave; grandi societ&agrave; che producono esclusivamente veicoli elettrici, che insieme hanno venduto circa l&rsquo;1% del totale delle auto immatricolate e un terzo di quelle elettriche, valevano a fine anno un totale di oltre 1.500 miliardi di dollari. Di contro i 10 pi&ugrave; grandi gruppi automobilistici tradizionali, che hanno venduto la maggior parte del restante 99% delle nuove auto immatricolate, valevano 1.000 miliardi".

Elkann agli azionisti: "Il futuro è elettrico, lo chiedono i mercati"

        Stellantis non lascia la casa dell'auto italiana. Torino e il Piemonte, patria di Lancia e Fiat e del design internazionale,&nbsp;avranno un futuro importante all'interno del Gruppo. Votato alla transizione energetica. Non solo produzione di auto: sar&agrave; un&nbsp;centro di competenza ingegneristico internazionale per l'elettrificazione. Il Ceo Carlos Tavares ha incontrato le istituzioni locali. Ovvero il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il Presidente dell&rsquo;Unione Industriali Torino Giorgio Marsiaj. All'incontro da remoto ha partecipato anche il Presidente di Stellantis John Elkann.  Stellantis, Torino e il Piemonte, quello che ha detto Tavares &ldquo;Sono molto contento della discussione costruttiva che abbiamo avuto oggi per creare la condizione di un futuro sostenibile per le attivit&agrave; di Stellantis in Piemonte e a Torino nell&rsquo;ambito del nostro piano strategico Dare Forward 2030. Nell&rsquo;attuale contesto caotico in cui operiamo, vincere Insieme non &egrave; solo uno dei valori di Stellantis, ma &egrave; il modo in cui affronteremo le opportunit&agrave; che abbiamo davanti, beneficiando del decisivo sostegno della Regione e della Citt&agrave;. Continueremo il dialogo costruttivo con le nostre organizzazioni sindacali che &egrave; stato a lungo intrapreso per la trasformazione di Stellantis in un&rsquo;azienda tecnologica di mobilit&agrave; sostenibile, per offrire ai propri clienti una mobilit&agrave; pulita, connessa, sicura e conveniente e raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2038&ldquo;. John Elkann ha aggiunto &ldquo;Stellantis &egrave; nata con lo spirito coraggioso e visionario dei nostri padri fondatori per cogliere le grandi opportunit&agrave; del 21&deg; secolo. Piemonte e Torino sono indissociabili da Stellantis e il futuro della mobilit&agrave; che stiamo costruendo. Cosa che vogliamo fare insieme ai nostri partner locali e alle parti interessate per essere pi&ugrave; forti e raggiungere il nostro scopo in Italia e nel mondo&rdquo;. Leggi anche: Melfi, cos&igrave; sar&agrave; casa del premium con DS, Opel e Lancia: i piani&nbsp;       

Tavares e Elkann hanno incontrato le istituzioni locali

Stellantis rilancia su Torino e Piemonte per la ingegneria elettrica

        Spesso e volentieri i personaggi famosi e le automobili creano un binomio cge stupisce per l&rsquo;originalit&agrave;. Da tempo siamo a conoscenza della passione dell&rsquo;attore per questa iconica e piccola utilitaria, ma il buon cuore di Hanks lo spinge a privarsene. Tom Hanks ha messo all&rsquo;asta la sua Fiat 126 per devolvere il ricavato in beneficenza. Dell&rsquo;operazione si &egrave; occupato il sito specializzato Bring A Trailer.  Il modello di Fiat 126 che Tom Hanks ha deciso di vendere &egrave; una Polski Fiat 126p, piccola vettura prodotta tra il 1973 e il 2000 nello stabilimento di Bielsko-Biala, &egrave; quindi la versione polacca dell&rsquo;utilitaria italiana. Nel 2017 Hanks ha ricevuto la 126, come regalo da parte della citt&agrave; situata a circa 100 km da Cracovia. L&rsquo;esemplare in questione &egrave; stato personalizzato dal tuner BB Oldtimer Garage di Bielsko-Biala che ha aggiunto una serie di personalizzazioni esclusive. La 126 presenta un look completamente bianco, coi classici paraurti cromati e piccoli cerchi in alluminio da 12&rdquo; su ruote da 135/80. Carlex Design, un&rsquo;azienda di Czechowice-Dziedzice, ha reso l&rsquo;abitacolo pi&ugrave; lussuoso aggiungendo pelle verde, inserti neri ed elementi in legno.  Uno dei film pi&ugrave; famosi in cui Tom Hanks ha recitato il ruolo del protagonista &egrave; Forrest Gump, per omaggiare il fortunato lungometraggio sulla plancia della Fiat &egrave; stata montata una placchetta metallica che riporta una citazione dal film. Vicino al lunotto &egrave; presente un piccolo peluche di un cane, sul quadro strumenti e sulle tasche in pelle dei sedili c&rsquo;&egrave; la scritta &ldquo;Bielsko-Biala for Tom Hanks&rdquo; e lo stesso attore ha posto la sua firma sulla portiera del guidatore. Questa vettura ha percorso meno di 500 km ed &egrave; mossa dal 594 cc bicilindrico da 23 CV. L&rsquo;auto &egrave; stata venduta per 83.500 dollari. L'intero importo ricavato &egrave; stato devoluto alla Elizabeth Dole Foundation e alla sua Hidden Heroes Campaign, un'organizzazione senza scopo di lucro presieduta da Tom Hanks stesso che fornisce risorse e supporto ai caregiver dei militari, ovvero parenti stretti o persone care che prestano assistenza domiciliare ai militari feriti o ai veterani.       

L&rsquo;attore americano, vero appassionato, si &egrave; separato della propria 126 per sostenere la fondazione che fornisce supporto ai caregiver dei militari americani

Tom Hanks ha venduto la sua Fiat 126 per beneficenza

        Lunga vita a Fiat Panda, nella sua forma attuale, elettrificata mild hybrid. La citycar continuer&agrave; a essere prodotta presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, che sar&agrave; anche casa di Alfa Romeo Tonale, com'&egrave; noto. A confermare quello che sar&agrave; l'orizzonte produttivo della Panda sono le organizzazioni sindacali, parole dei rappresentanti UILM, Rocco Palombella e Gianluca Ficco. Produzione Fiat Panda, ancora 5 anni Verr&agrave; prodotta fino al 2026 la Panda a Pomigliano d'Arco, uno scenario che avr&agrave; "effetti positivi anche sulla fabbrica di meccanica di Torino che ne produce i cambi", spiegano in UILM. LEGGI ANCHE - Caro benzina, 10 regole per risparmiare sui consumi Una conferma che giunge a pochi giorni dalla presentazione del piano Dare Forward 2030, con il quale Stellantis ha introdotto il suv urbano elettrico Jeep (qui trovi il test della Compass mild hybrid) - su architettura e-CMP - e l'investimento sulla Gigafactory di Termoli, terzo impianto europeo dopo i siti in Francia e Germania, in un quadro di impegno rafforzato quanto a capacit&agrave; produttiva di celle per i pacchi batteria. Con la Panda si va verso un orizzonte di medio periodo nella forma attuale, in uno schema seguito gi&agrave; da Fiat 500, ad affiancare alle motorizzazioni termiche convenzionali la gamma elettrica.        

La citycar benzina con supporto mild hybrid continuer&agrave; a essere prodotta a Pomigliano nella sua forma attuale, c'&egrave; una data di riferimento&nbsp;

Fiat Panda in produzione ancora a lungo, ecco fino a quando

        Non sar&agrave; come avere una seconda auto ma il concetto alla base di my Fiat On Demand di certo allarga parecchio il perimetro di mobilit&agrave; di una Fiat 500 elettrica. Il servizio &egrave; frutto della collaborazione tutta in casa tra Fiat, Leasys Rent e FCA Bank. Si concretizza nell'offerta, gratuita, per chi acquista 500 elettrica con formula di finanziamento o in leasing, di un pacchetto di 24 giorni - spendibili in un anno, anche in modo frazionato - di noleggio gratuito di un'altra auto Fiat. LEGGI ANCHE - Leasys Rent e guidi a noleggio le Jaguar Land Rover I modelli a noleggio gratuito Si potr&agrave; cos&igrave; prenotare una Panda, una Tipo, oppure, una 500, 500X, 500L, almeno con 24 ore di preavviso e ritirarla presso i Leasys Store aderenti all'iniziativa. La formula di noleggio my Fiat On Demand prevede chilometri illimitati, polizza assicurativa con furto e copertura kasko completa senza franchigie. Interessante la possibilit&agrave; di guida estesa anche a persone diverse da chi ha acquistato la 500e, ampliando quindi la fruibilit&agrave; all'ambito familiare e non solo. &Egrave; necessario, dopo l'acquisto di Fiat 500 elettrica, registrarsi sul portale Leasys Rent (leggi le soluzioni in abbonamento su Jeep 4xe) alla pagina my Fiat On Demand. Successivamente, attraverso CarBox, si potr&agrave; prenotare il noleggio gratuito e ritirare l'auto. Tra le garanzie richieste c'&egrave; la registrazione di una carta di credito.       

La formula abbina un pacchetto di giorni spendibili nell'arco di un anno, al volante di una delle auto del marchio Fiat. Il noleggio &egrave; gratuito e accessibile anche da persone diverse dall'intestatario dell'elettrica

my Fiat On Demand, compri 500 elettrica e guidi gratis a noleggio

        Portare il car sharing di Fiat 500 elettrica pi&ugrave; vicino a chi sceglie i viaggi We Road. Cos&igrave;, l'iniziativa tra Leasys e la piattaforma che coordina l'organizzazione di viaggi "condivisi", ai quali aderire per un'esperienza di turismo vissuto insieme ad altri (al massimo 15 persone) con un medesimo interesse. Leasys Go! &egrave; operativo a Roma, Milano e Torino, &egrave; la soluzione di car sharing a flusso libero con la flotta di 500 elettriche protagoniste.  Ecco, guidarle sar&agrave; vantaggioso per chi acquister&agrave; un viaggio su We Road, visto che verr&agrave; offerta l'iscrizione gratuita a Leasys Go! E un mese di abbonamento, per 120 minuti complessivi di tempo di noleggio. LEGGI ANCHE - Leasys e Jaguar Land Rover, noleggio a scelta garantita Agli aderenti Leasys Go! - gi&agrave; iscritti o che si iscriveranno -, invece, andr&agrave; un codice sconto da utilizzare su We Road, del valore di 50 euro.&nbsp;       

La collaborazione tra le due realt&agrave; porter&agrave; l'utilizzo della flotta di 500 elettriche, dove presente, in omaggio per un mese. Agli iscritti Leasys Go!, invece, uno sconto sulla vacanza organizzata su We Road

Leasys Go! e We Road, il noleggio della 500 elettrica è omaggio

I tempi cambiano e a Torino continua la metamorfosi post FCA. Stellantis ha veduto a Reply, colosso italiano dei servizi digitali, ventimila metri quadrati di ufficiali dello storico complesso del Lingotto.  Un altro pezzo di storia di Fiat che cambia indirizzo in quello che &egrave; stato il centro pulsante del Gruppo italiano per oltre un secolo. I tempi cambiano, anche se non pi&ugrave; tardi dello scorso settembre, con la presentazione della gamma RED, proprio il tetto del Lingotto era stato protagonista con la rinnovata pista green, Casa 500 e pinacoteca.    La storia del Lingotto  Il Lingotto &egrave; uno dei simboli di Torino, nato in piena prima guerra mondiale, nel 1915 su progetto dell&rsquo;architetto Giacomo Isidoro Matt&eacute;-Trucco, autore anche della cupola del Teatro Regio di Torino, ma soprattutto primo a utilizzare la costruzione in calcestruzzo armato.  Il complesso fu realizzato in due fasi, 1915-1922 e 1924-1926, con l&rsquo;inaugurazione nel 1923. Caratteristica distintiva&nbsp; della storica fabbrica Fiat era lo sviluppo verticale, con le rampe che portavano le auto al tetto con la mitica pista di collaudo con parabolica.  All&rsquo;avanguardia, come molte iniziative di Fiat, nella produzione fu prima affiancato poi progressivamente sostituito da Mirafiori. L&rsquo;ultima auto assemblata comunque fu la mitica prima serie della Lancia Delta, dal 1979 al 1982.  Negli anni successivi l&rsquo;area fu riqualificata da un intervento di Renzo Piano. E divenne Lingotto Fiere, con Il Salone dell&rsquo;Auto di Torino (fino al 2002) il Salone Internazionale del Gusto e il Salone del Libro.  Nel complesso &egrave; stata realizzata anche una multisala e sono presenti anche gli uffici direzionali appena venduti, dove Fiat torn&ograve; nel 1997.&nbsp;  Dove parzialmente resta anche adesso, con la pista-giardino, il museo Casa 500. I tempi cambiano, davvero.    Leggi anche: Fiat 500X Hybrid e Tipo Hybrid: ora la gamma &egrave; 100% elettrificata&nbsp; 

Nuovo cambio di destinazione per una parte dello storico complesso torinese

Stellantis vende a Reply 20.000 mq di uffici del Lingotto a Torino

Fiat Toro il pick-up brasiliano, di grande successo sul mercato sudamericano, si aggiorna per il 2022. Confermando quella che ormai &egrave; una tradizione, ovvero un restyling all&rsquo;anno. In questa occasione il plus riguarda i propulsori, strettamente endotermici.    Il focus &egrave; su una maggiore efficienza. Fiat Toro presenta motori diesel e benzina ottimizzati nel rendimento, in grado di offrire una riduzione del 7,4% dei consumi.  Al vertice il 2 litri a gasolio da 170 cavalli e 350 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico a nove rapporti. Rispetta la normativa brasiliana Proconve-L7 grazie anche alla presenza dell&rsquo;iniezione di urea dal serbatoio di 13 litri, accreditato di una autonomia di 10.000 km prima di effettuare un rifornimento.    Leader del suo segmento  Novit&agrave; che non riguarda i powertrain, la portata di Fiat Toro, disponibile a due o a quattro ruote motrici, ora &egrave; da leader della categoria, con ben 1010 kg.&nbsp;  A benzina invece &egrave; a disposizione il 1.3 Turbo 270 Flex da 185 cavalli e 270 Nm, dotato di tecnologia Multiair III e cambio automatico a sei rapporti, anch&rsquo;esso in linea con la normativa Proconve-L7.  Leggi anche: Stellantis, accordo Gigafactory: Termoli produrr&agrave; batterie&nbsp; 

Aggiornamento ai motori Diesel e benzina e portata da record per la categoria&nbsp;

Fiat Toro 2022, novit&agrave; per il pick-up carioca

        Stellantis, come quasi tutti i grandi Gruppi, tiene aperte tutte le porte, con gli sforzi economici che restano preponderanti per le auto elettriche. Il colosso nato dalla fusione di PSA e FCA ha completato il processo di investimento con Factorial Energy. L&rsquo;azienda americana &egrave; specialista nello sviluppo delle batterie allo stato solido. Elemento considerato fondamentale per rendere pi&ugrave; appetibili le BEV: dovrebbero garantire sul 50% in pi&ugrave; di autonomia rispetto agli accumulatori agli ioni di litio. E consentire anche una ricarica pi&ugrave; veloce. La data di arrivo &egrave; stata indicata nel 2026, ma potrebbe esserci una accelerazione, come ha lasciato intendere Siyu Huang, ceo di Factorial Energy. &ldquo;Questo finanziamento ci permetter&agrave; non solo di far progredire la ricerca e lo sviluppo, ma anche di ottimizzare le dimensioni del nostro team e di investire in nuovi impianti per avvicinarsi alla produzione commerciale&rdquo;. La fabbrica-pilota di Factorial nascer&agrave; nel New England: vi saranno assemblate le batterie allo stato solido da 40 ampere/ora presentate nel 2021.  Le parole di Carlos Tavares &nbsp;&ldquo;Stellantis sta procedendo a tutta velocit&agrave; nel suo processo di elettrificazione, con 33 modelli elettrici attualmente disponibili e otto veicoli a batteria in arrivo nei prossimi 18 mesi, Con i nostri partner, tra cui Factorial, elettrificheremo rapidamente il nostro portfolio di brand con soluzioni sicure, sostenibili e convenienti&rdquo;. Leggi anche: C'&egrave; vita per il Diesel in Stellantis, a Pratola Serra nascer&agrave; un Euro 7&nbsp;       

Il 2026 &egrave; indicato come la data dello sbarco per l&rsquo;arrivo degli accumulatori pi&ugrave; efficienti, con autonomia superiore del 50% rispetto alle batterie agli ioni di litio

Stellantis investe sulle batterie allo stato solido Factorial 

        C&rsquo;&egrave; vita per il Diesel in casa Stellantis. Il prossimo 1&deg; marzo quando Carlos Tavares illustrer&agrave; il piano industriale del Gruppo nato da PSA e FCA se ne sapr&agrave; di pi&ugrave; del futuro della elettrificazione e di cosa rester&agrave; dei motori endotermici. Tavares intanto non molla la presa. Dopo i dubbi espressi sulle decisioni dei legislatori di forzare il passaggio alle auto a batteria, il manager, in visita allo stabilimento di Pratola Serra, in provincia di Avellino, ha confermato che il sito produrr&agrave; un motore a gasolio. Amazon e Stellantis, insieme su software, SmartCockpit e sviluppo auto Un Diesel per tutti Atteso per la primavera del 2023, si tratter&agrave; di un diesel sovralimentato a iniziazione diretta. Un quattro cilindri omologato Euro 7, realizzato per auto e veicoli commerciali di tutti i Marchi di Stellantis. Tavares, che ha visitato anche la fabbrica di Termoli, ha comunque confermato che tutti gli impianti di Stellantis produrranno auto elettrificate e ogni brand avr&agrave; almeno una full electric a breve termine. In sostanza ha confermato un approccio differenziato, con proposte di motori di ogni tipo, anche se l&rsquo;investimento principale non &egrave; min discussione. &ldquo;Da oggi al 2035 saranno stanziati 30 miliardi di euro per lo sviluppo della gamma di auto elettrificate. Siamo il quarto gruppo mondiale, la nostra ambizione &egrave; quella di primeggiare nella classifica dei grandi costruttori di autoveicoli&rdquo;. Non si torna pi&ugrave; indietro, ma le strade potrebbero essere pi&ugrave; di una. Leggi anche: Stellantis compie un anno, Tavares: "Apriamo la strada ad un futuro luminoso"       

Carlos Tavares annuncia lo sviluppo del nuovo motore a gasolio per auto e mezzi commerciali

C'è vita per il Diesel in Stellantis, a Pratola Serra nascerà un Euro 7

        La familiare mostra i muscoli. Fiat Tipo Cross Station Wagon &egrave; una delle novit&agrave; per il 2022 della Casa Torinese. Giardinetta &nbsp;media, lunga 4,67 metri&nbsp;come le altre versioni, ma rivista nella forma e nella sostanza. Il nuovo allestimento strizza l&rsquo;occhio all&rsquo;off-road, proponendo una vettura paragonabile alla&nbsp;nuova Dacia Jogger. Tra crossover e giardinetta Non si tratta di un modello inedito, anzi. Tipo Cross SW di fatto &egrave; un aggiornamento con assetto rialzato e protezioni in plastica: nella sostanza adatta anche alle strade bianche e con una maggiore tolleranza alle imperfezioni dell&rsquo;asfalto e meno sollecitata dai rallentatori pi&ugrave; ostici. Rispetto alla hatchback a cinque porte offre un bagagliaio pi&ugrave; capiente, da 550 litri (contro 440 l.) fino a 1.600 con la seconda fila abbassata. I motori sono i Diesel e i benzina delle altre versioni. Leggi anche: Fiat 500X 2022, il model year sfoggia il logo 500 sul frontale&nbsp;        

Versione votata all'offroad con assetto rialzato e protezioni in plastica

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