Pensata come erede della Traction Avant, la Citroën DS venne presentata per la prima volta al Salone dell'Auto di Parigi del 1955, dopo una lunga gestazion
La sua sigla stava per Désirée Spéciale (desiderata speciale) ma, in francese, leggendo "DS" si finiva per pronunciare "déesse" (dea), che diventò uno dei soprannomi dell'auto
La linea, curata dall'italiano Flaminio Bertoni (già autore dello stile della Traction Avant e della 2CV), era stata progettata per garantire la migliore efficienza aerodinamica possibile, con il muso molto basso e la coda spiovente
Fu proprio questa linea particolarmente slanciata per l'epoca a far guadagnare alla DS un altro soprannome: "lo squalo"
Ma non era solo il design a rendere unica questa vettura: la DS si distinse per le numerose soluzioni tecniche che aveva in dote, tra cui le sospensioni idropneumatiche e i freni a disco entrobordo che riducevano le masse non sospese
Tra le tante novità tecnologiche della DS c'era perfino la trasmissione semiautomatica
Protagonista di un notevole successo commerciale, la DS venne rapidamente convertita in diverse carrozzerie, come coupé e cabriolet, che ne evidenziavano le forme aerodinamiche e affilate
Caratteristiche che sopravvivevano anche sulla variante station wagon (qui con il frontale ristilizzato, che abbandonava i fari tondi)
La carriera della DS durò 20 anni, fino al 1975, quando venne sostituita dalla CX. Ma il segno lasciato dalla "Dea" sulla Casa francese era indelebile, e tuttora ispira le vetture del brand
La nuova Citroën C5 X è una delle vetture che maggiormente si ispirano alla DS, con una linea aerodinamica e spiovente
C'è un forte richiamo al muso a forma di squalo della leggendaria DS nella nuova C5 X
La C5 X presenta anch'essa una concezione innovativa, con una carrozzeria che, di fatto, non è né una wagon, né un Suv, né una berlina
Carne o pesce? fedele alla storia del marchio, l'auto si sfila dai parametri classici
La prova del nuovo "squalo" di Citroën, la C5 X, è sul nuovo numero di Auto in edicola
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