        Toyota ha ufficialmente comunicato il ritorno sul mercato della celebre Celica. La notizia &egrave; stata confermata dal Chief Technology Officer Hiroki Nakajima durante il Rally del Giappone 2024. Nakajima ha chiarito che la futura GR86 avr&agrave; una sua erede e che la Celica si posizioner&agrave; al suo fianco, ampliando la gamma GR. Toyota sta inoltre sviluppando una terza auto sportiva ispirata al passato, la MR2, che potrebbe adottare una motorizzazione elettrica. La Celica, prodotta dal 1970 al 2005 in sette generazioni, &egrave; diventata un'icona per gli appassionati europei a partire dalla quarta serie. Quest'ultima ha gareggiato nel Mondiale Rally nella versione GT-Four (ST165) del 1986. La sua produzione si &egrave; conclusa con la serie T230 a trazione anteriore. Toyota spinge ancora sull'idrogeno con una nuova trovata La nuova Toyota Celica sar&agrave; termica Non sono ancora disponibili dettagli tecnici sulla nuova Celica, ma si ipotizza che possa essere equipaggiata con uno dei nuovi motori a quattro cilindri da 1,5 e 2 litri che Toyota sta sviluppando. Oltre alla Celica, Toyota sembra avere in cantiere nuove generazioni di GR86, Supra e MR2, come suggerito dalla serie anime Grip.  A questi modelli si aggiunge la GR GT3, un'auto da corsa strettamente imparentata con la Lexus LFR. Per avere informazioni precise su questi progetti e sulla loro eventuale commercializzazione in Europa, bisogner&agrave; attendere ulteriori comunicazioni da parte di Toyota. Potrebbe interessarti: nuova Volvo XC90, la prova su strada&nbsp;       

La Casa annunicia la nuoa generazione della leggendaria vettura: i piani per la nuova generazione di sportive, tra cui GR86 e MR2

Toyota continua sul "classico" e conferma il ritorno della Celica

        Toyota spinge sempre forte nella ricerca di soluzioni per un futuro a basse emissioni, concentrandosi sull'idrogeno come alternativa ai combustibili tradizionali. L'azienda nipponica prosegue la sua sperimentazione con l'idrogeno come propellente per i propulsori a combustione interna, puntando a migliorare l'efficienza e ridurre l'impatto ambientale. Il problema dell'evaporazione: una sfida da superare Un ostacolo significativo nell'utilizzo dell'idrogeno liquido risiede nelle perdite di evaporazione che si verificano durante il processo di rifornimento e la marcia del veicolo. Quando l'idrogeno liquido, immagazzinato a bassissime temperature, entra in contatto con il calore degli organi meccanici, una parte si trasforma in vapore, dissipandosi nell'atmosfera. Questo fenomeno rappresenta una perdita di carburante e un potenziale impatto ambientale. La soluzione innovativa: l'auto-pressurizzatore di Toyota Per far fronte a questo problema, Toyota ha sviluppato un sistema auto-pressurizzatore che recupera il gas di evaporazione e lo riutilizza come carburante. Questo dispositivo ingegnoso aumenta la pressione del gas di evaporazione senza richiedere energia esterna, trasformandolo in idrogeno riutilizzabile per alimentare il motore.  Massimizzare l'efficienza: un sistema multifunzionale Il sistema ideato da Toyota non si limita a recuperare il gas di evaporazione, ma lo sfrutta in diversi modi per migliorare l'efficienza complessiva del veicolo. Il vapore di idrogeno pu&ograve; essere convogliato in un piccolo stack di celle a combustibile per generare elettricit&agrave;, alimentando componenti come la pompa dell'idrogeno liquido. In alternativa, pu&ograve; essere combinato con l'ossigeno atmosferico per produrre vapore acqueo, una sostanza innocua che viene rilasciata nell'ambiente. Collaborazione per un futuro a zero emissioni Toyota, consapevole della complessit&agrave; del sistema, sta cercando partnership con aziende specializzate per perfezionare questa tecnologia e ottimizzare l'efficienza senza compromettere ingombri e pesi. L'obiettivo di Toyota &egrave; raggiungere la neutralit&agrave; carbonica non solo attraverso l'elettrificazione, ma esplorando un ventaglio di soluzioni tecnologiche, incluso l'idrogeno, per contribuire alla riduzione delle emissioni. I Potrebbe interessarti: Toyota GR Yaris TGR Italy, solo 51 esemplari...       

Continua lo sviluppo di tecnologia: la Casa esplora l'idrogeno come carburante ecologico per motori termici

Toyota spinge ancora sull'idrogeno con una nuova trovata

        Al SEMA Show di Las Vegas, Toyota ha tolto i veli al concept Land Cruiser ROX, una rivisitazione in chiave moderna delle iconiche Land Cruiser decappottabili dei decenni scorsi. Frutto del lavoro del centro stile nordamericano di Toyota, il Calty Design Research, il ROX (Recreation Open eXperience) si basa sul nuovo Land Cruiser 250, modificandone la carrozzeria per un'esperienza all'aria aperta senza speciale. Toyota Land Cruiser ROX... porte aperte Il Rox &egrave; stato concepito dal team di progettazione ha eliminato oltre il 50% della carrozzeria originale, reinventando completamente la sezione posteriore e il tetto. Sostituendo le portiere tradizionali, sono state integrate strutture "a scheletro", che, insieme ai robusti sottoporta e alle barre parasassi, conferiscono al veicolo un aspetto aggressivo. Una capote scorrevole, che si estende dal parabrezza al cassone, protegge gli occupanti dalle intemperie. Inoltre, un portellone centrale permette l'accesso al vano di carico e ai sedili posteriori integrati.  Lo stile esterno trae ispirazione dal passato, con una colorazione verde "Spring Green" che rende omaggio ai modelli vintage. Il concept integra elementi moderni come il triplo roll-bar sul tetto con pannelli Molle per il fissaggio di attrezzature. L'abitacolo si distingue per un'atmosfera vivace grazie all'utilizzo di pelle Heritage Orange e dettagli stampati in 3D in nylon SLS. Andr&agrave; in produzione? Dal punto di vista meccanico, il ROX Concept adotta la motorizzazione del Land Cruiser di serie, un 4 cilindri in linea da 2,4 litri con 326 cavalli , garantendo prestazioni adatte a qualsiasi terreno. Per migliorare ulteriormente le capacit&agrave; off-road, il team TRD ha apportato modifiche alle sospensioni, aggiungendo un rialzo di 4 pollici e aumentando la carreggiata di 8 pollici.  Ne risulta una combinazione di robustezza e libert&agrave; all'aria aperta, che incarna lo spirito di avventura del Land Cruiser e apre la strada a un possibile modello di produzione futuro. Non sarebbe male davvero... Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Toyota nuove e usate       

Reinterpretazione moderna dei modelli a cielo aperto del passato. Con un design audace e funzionalit&agrave; innovative ...

Toyota Land Cruiser ROX, idea di fuoristrada estremo

Se l&#39;accordo tra Toyota e BMW &egrave; sullo sviluppo della mobilit&agrave; a idrogeno, la partnership con Suzuki si prepara a dar vita a un progetto di suv elettrico. Nel 2025 verr&agrave; prodotto da Suzuki in India e la commercializzazione globale avverr&agrave; con entrambi i marchi.&nbsp;  Un&#39;operazione sulla falsariga di quanto avvenuto recentemente, con Suzuki diretta beneficiaria, con il rebadging della Toyota Corolla in Suzuki Swace e della Toyota RAV4 in Suzuki Across.    Suzuki prepara il suo primo progetto elettrico: eVX  Nell&#39;annunciare l&#39;intensificarsi di una cooperazione nata nel 2016, non si fa diretto riferimento al prodotto in questione. Il suv elettrico sar&agrave; la versione di serie della Suzuki eVX, concept car che nel 2023 ha svelato alcune delle caratteristiche della prima elettrica Suzuki. Un progetto al quale Toyota ha contribuito, nello sviluppo della piattaforma e dei motori elettrici. Sar&agrave; Suzuki a curarne la produzione.&nbsp;  Che tocchi al B-suv nato dall&#39;eVX &egrave; chiaro nelle parole del presidente Toshihiro Suzuki: &quot;Suzuki fornir&agrave; il suo primo modello elettrico a Toyota, lo far&agrave; a livello globale. Sono felice che la collaborazione tra le due aziende si sia ulteriormente approfondita in questo modo.&nbsp;  Pur continuando ad essere concorrenti, approfondiremo le nostre collaborazioni per la soluzione di problemi sociali, tra cui la realizzazione di una societ&agrave; a zero emissioni di carbonio attraverso un approccio orientato su pi&ugrave; percorsi&rdquo;.  Dimensioni urbane e trazione anche 4x4  Resta da scoprire quale grado di personalizzazione interesser&agrave; il suv in arrivo. Il posizionamento &egrave; atteso tra i B-suv spaziosi, in quota 4,30 metri di lunghezza e, dovesse confermare Suzuki le specifiche del concept eVX, con batteria da 60 kWh. Verr&agrave; offerto sia con trazione due che quattro ruote motrici.  &ldquo;Sfruttando l&rsquo;unit&agrave; motrice e la piattaforma BEV che abbiamo sviluppato congiuntamente, faremo un nuovo passo avanti nella nostra collaborazione nel campo dei veicoli elettrificati. &nbsp;  Questo ci permetter&agrave; di offrire ai clienti di tutto il mondo diverse scelte che contribuiscono a una societ&agrave; a zero emissioni. Vorremmo imparare dai reciproci punti di forza, competere e portare avanti gli sforzi congiunti basati su un approccio multi-pathway&rdquo;, le parole di Koji Sato, presidente Toyota. 

La produzione sar&agrave; affidata a Suzuki, in India, la commercializzazione &egrave; prevista sui mercati globali e da entrambi i marchi. Ecco le caratteristiche attese dal progetto d&#39;esordio di Suzuki tra le elettriche

Toyota, nel 2025 il secondo suv elettrico globale lo far&agrave; Suzuki

In collaborazione con l'associazione Retake, Toyota ha inagurato il murale realizzato dall'artista Amalia Tucci, un'opera che ha riqualifcato uno spazio urbano importante. Il murale, situato nel sottopasso della Metro San Paolo, utilizza speciali vernici fotocatalitiche per purificare l’aria, migliorando la qualità dell’ambiente urbano, equiparabile agli effetti benefici di un'area verde

Toyota, inaugurato a Roma il murale Transmission

Toyota Motor Italia, in collaborazione con Retake ETS, ha inaugurato oggi il murale &quot;Trasmission&quot; nel sottopasso della Metro San Paolo, in viale Giustiniano Imperatore. Questo progetto, parte dell&#39;iniziativa &quot;Aria a Colori&quot; e del programma Toyota WeHybrid&reg;, nasce con l&rsquo;obiettivo di migliorare concretamente la qualit&agrave; della vita nelle citt&agrave; italiane attraverso l&#39;arte urbana.  L&rsquo;opera non solo arricchisce esteticamente uno degli snodi pi&ugrave; frequentati della citt&agrave;, precedentemente caratterizzato da uno stato di decoro non all&rsquo;altezza della rilevanza del luogo, ma contribuisce in modo tangibile a rendere l&#39;aria pi&ugrave; pulita grazie a speciali vernici fotocatalitiche &quot;mangia smog&quot;, capaci di neutralizzare le sostanze nocive come gli NOx. Queste vernici, completamente naturali e inodori, trasformano ogni 100 mq di murales in un&#39;area con effetti benefici pari a quelli di 100 mq di bosco. Questo intervento migliora la qualit&agrave; dell&rsquo;aria in una zona ad alta densit&agrave; di traffico, offrendo un beneficio diretto ai residenti e a chi frequenta quotidianamente la metro.    Il progetto  Progettato dall&#39;artista Amalia Tucci, &quot;Transmission&quot; rappresenta l&#39;evoluzione della cittadinanza attiva. Al centro dell&#39;opera, un volto respira aria pulita, mentre i circuiti elettrici, simbolo della connessione tra uomo, natura e tecnologia, si trasformano in fiori. Questo sistema rigenerativo armonioso simboleggia la capacit&agrave; della cittadinanza di affrontare le sfide della sostenibilit&agrave; attraverso una continua evoluzione, supportata dalle nuove tecnologie e dall&#39;intelligenza artificiale. L&#39;opera invita a riflettere sull&#39;importanza di trasmettere conoscenze e valori per creare un futuro pi&ugrave; consapevole e sostenibile.  Il progetto &quot;Aria a Colori&quot;, presentato oggi a Roma ha gi&agrave; visto il suo debutto in citt&agrave; come Milano, Salerno, Bari e Arezzo, con risultati positivi che porteranno il coinvolgimento anche altre citt&agrave; italiane. Ogni nuova installazione segna un passo significativo nella trasformazione degli spazi urbani, rendendoli pi&ugrave; vivibili e sostenibili per le comunit&agrave; locali.  L&rsquo;iniziativa nasce dall&rsquo;entusiasmo e dall&rsquo;impegno dei clienti Toyota coinvolti nella WeHybrid&reg; Race, una competizione amichevole che ha incoraggiato i partecipanti a percorrere chilometri in modalit&agrave; elettrica, impegnandosi in una mobilit&agrave; pi&ugrave; responsabile e dando loro la possibilit&agrave; di scegliere la realizzazione di progetti concreti per l&rsquo;ambiente e la collettivit&agrave;. Questo sforzo collettivo ha portato alla realizzazione di straordinarie opere d&#39;arte urbana nelle citt&agrave; italiane come &quot;Trasmission&quot;, che sottolineano l&rsquo;importanza di un approccio sostenibile e condiviso alla mobilit&agrave;.  La collaborazione con Toyota  WeHybrid&reg; Race rappresenta un&rsquo;importante evoluzione del mondo WeHybrid&reg;, l&rsquo;ecosistema di servizi e tecnologie Toyota che pone il cliente al centro del viaggio verso una mobilit&agrave; sempre pi&ugrave; sostenibile. Grazie all&rsquo;innovativa tecnologia Full Hybrid e Plug-in Hybrid, WeHybrid&reg; motiva i clienti a una guida pi&ugrave; responsabile, offrendo vantaggi concreti: pi&ugrave; il cliente viaggia in modalit&agrave; elettrica, a zero emissioni, maggiori sono i benefici ai quali pu&ograve; accedere, come la riduzione dei costi di assicurazione, manutenzione, e l&rsquo;accumulo di crediti green spendibili sulla piattaforma KINTO Go.  L&rsquo;eco-sistema WeHybrid&reg; nasce dalla visione del Gruppo Toyota che &egrave; da sempre in prima linea nella promozione di una mobilit&agrave; sostenibile, alimentando incessantemente innovazioni e servizi rivolti al benessere di persone e ambiente, in perfetta sintonia con la filosofia &quot;Let&rsquo;s Go Beyond&rdquo; cio&egrave; l&rsquo;impegno ad andare oltre le zero emissioni offrendo sicurezza e libert&agrave; di movimento attraverso solizioni di mobilit&agrave; accessibili che fanno in modo che nessuno venga lasciato indietro e generando valore e benefici concreti per i clienti e per la comunit&agrave;.  La cerimonia di inaugurazione a Roma ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e di cittadini, sottolineando l&#39;importanza di un impegno collettivo per la sostenibilit&agrave; e la rigenerazione urbana.  Cosa hanno detto i protagonisti  Amedeo Ciaccheri - Presidente Municipio Roma VIII ha dichiarato: &quot;Con il progetto &ldquo;Aria a colori&quot;, organizzato e realizzato da Toyota Motor Italia in collaborazione con la Fondazione Retake, il Municipio Roma VIII d&agrave; seguito all&rsquo;impegno di contribuire al miglioramento della qualit&agrave; dell&rsquo;aria attraverso la realizzazione di opere d&rsquo;arte nello spazio pubblico. L&rsquo;uso di vernici fotocatalitiche, le cosiddette &ldquo;mangia smog&quot; infatti, attua un concetto di &ldquo;riduzione&rdquo; su due piani: da una parte neutralizzando le sostanze chimiche nocive come gli NOx, e dall&rsquo;altra inducendo la cittadinanza a compiere un atto di &ldquo;rallentamento&rdquo; a favore dell&rsquo;osservazione dell&rsquo;opera di street art. Un invito in positivo quindi, a ridurre le emissioni, a favorire uno sviluppo sostenibile, a ripensare stili di vita e di fruizione della citt&agrave;&quot;.  Alberto Santilli - Amministratore Delegato Toyota Motor Italia ha dichiarato: &ldquo;Per Toyota, la vera tecnologia &egrave; solo quella che riesce a essere amica dei cittadini. Quella che garantisce un progresso, rispettoso dell&rsquo;ambiente circostante e della bellezza. Il Murale che inauguriamo oggi &egrave; un regalo ai romani da parte dei nostri clienti che aderiscono al programma WeHybrid&reg; (oggi oltre 110 mila!). Essi vengono premiati se inquinano meno, ossia se percorrono pi&ugrave; chilometri possibile in modalit&agrave; elettrica con le nostre vetture Full Hybrid e Plug-in Hybrid. In altre parole, chi inquina meno vince. Non solo perch&eacute; risparmia e ottiene una serie di vantaggi per se, ma anche perch&eacute; pu&ograve; donare qualcosa alla sua citt&agrave;: aria pi&ugrave; pulita, meno incidenti (lo dicono i nostri dati) e, in questo caso, anche una vera e propria opera d&#39;arte che contrubuisce a rendre pi&ugrave; bello questo quartiere&quot;.  Cristiano Tancredi - Presidente Retake Roma ha dichiarato: &quot;Per Retake Roma, la collaborazione con Toyota rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione possa migliorare la qualit&agrave; della vita urbana, contribuendo alla bellezza e al rispetto dei luoghi che viviamo ogni giorno. Nel contesto romano, il progetto ha portato alla riqualificazione del sottopasso della metro San Paolo, dove &egrave; stato realizzato un murales che esprime i valori centrali di Retake: cura, cultura e salvaguardia degli spazi comuni. Questo murales &egrave; un simbolo della sinergia tra il terzo settore e il mondo delle aziende, fondamentale per promuovere un cambiamento positivo nelle citt&agrave; italiane&rdquo;.  PROGETTO &ldquo;ARIA A COLORI&rdquo;: Il Progetto Aria a colori nasce con l&rsquo;obiettivo di dare un contributo al miglioramento la qualit&agrave; dell&rsquo;aria delle nostre citt&agrave; grazie alla realizzazione di murales con speciali vernici fotocatalitiche mangia smog, pitture totalmente minerali e inodore che riducono l&rsquo;inquinamento urbano, neutralizzando le sostanze chimiche nocive come gli NOx rilasciate nell&rsquo;ambiente: 100 mq di murales offrono lo stesso effetto purificante di 100 mq di bosco. 

L&rsquo;opera ha riqualificato un importante spazio urbano e di grande passaggio per i cittadini ponendosi come simbolo di una nuova visione urbana, dove arte e sostenibilit&agrave; ambientale vanno di pari passo

Toyota porta &quot;Aria a Colori&quot; a Roma: inaugurato il murale &quot;Transmission&quot;

        Come si fa a entrare nel Guinness World Record per aver ottenuto il minor consumo di carburante alla guida di un'auto? Per consigli, chiedere a Wayne Gerdes, Hypermiler. Ovvero, specialista nel realizzare lunghe percorrenze consumando poco poco poco.&nbsp; I consigli sono, in realt&agrave;, quelli che caratterizzano una buona guida nella quotidianit&agrave;: prevedere il traffico e sfruttare il veleggiamento, fondamentale con le auto ibride ed elettriche (poich&eacute; recuperano energia). Poi, accelerare dolcemente alle ripartenze, evitando bruschi affondi per poi, magari, dover inchiodare. Senza contare le ottimizzazioni su utilizzo del climatizzatore e trasporto di pesi inutili nel bagagliaio. Cruciale, ovviamente, avere le gomme alla pressione sempre ottimale.  Toyota Prius full hybrid, i numeri del record Al volante di una Toyota Prius ibrida, 2.0 benzina 197 cavalli, Gerdes &egrave; entrato nel Guinness World Record per aver registrato un consumo di 2,52 lt/100 km su una distanza percorsa di 5.167 km. Il viaggio, da Los Angeles City Hall fino al New York City Hall, ha attraversato scenari diversi, meteo e di percorso. Passando da montagne a oltre 2.100 metri di quota fino all'attraversamento del deserto di Mojave. In metriche statunitensi, la Prius ibrida ha coperto 3.211 miglia con un consumo di 93,15 miglia per gallone.&nbsp; Pianificare tutto per migliorare anche i dati dichiarati&nbsp;  Il risultato va ben al di l&agrave; il dato di consumo omologato da Toyota&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;presso l'EPA, di 4,13 lt/100 km (57 mpg). Il precedente primato di bassi consumi, superato da Gerdes, era nella fascia delle 70 mpg (3,36 lt/100 km). "Per un tentativo di record come questo, c'&egrave; bisogno di una grande pianificazione. Non si pu&ograve; fare una cosa del genere a scatola chiusa. Bisogna avere un piano.&nbsp; Ma bisogna anche essere in grado di intervenire al volo. Quindi, se le cose cambiano, devi cambiare il tuo piano. Cambiamento di rotta. Capire cosa si pu&ograve; fare per raggiungere l'obiettivo&rdquo;, ha commentato Gerdes.       

Oltre 5.000 km percorsi e un consumo di carburante che vale l'ingresso per la Prius full hybrid nel Guinness World Record. Ecco come si raggiunge un risultato straordinario di bassi consumi

Toyota Prius, negli USA è record di bassi consumi

        La pi&ugrave; recente collaborazione tra BMW e Toyota ha dato vita alle sportive Supra e Z4. Ce n'&egrave; un'altra all'orizzonte e guarda al 2028, quando BMW porter&agrave; sul mercato la sua prima auto di serie, alimentata da una fuel cell a idrogeno. Qualcosa di molto diverso rispetto alle flotte di ricerca e sviluppo che negli anni hanno visto protagonista prima la Serie 7, poi il suv X5 e, da ultima, la iX5.&nbsp; Andr&agrave; a listino una BMW a idrogeno, proprio come Toyota gi&agrave; offre con la Mirai. I due marchi lavoreranno allo sviluppo congiunto della prossima generazione del sistema FCEV.  Gli ambiti dello sviluppo tecnico Evoluzione costante che passa, ad esempio, dall'incremento della capacit&agrave; delle bombole di idrogeno, nonch&eacute; dall'efficienza delle membrane responsabili del processo di elettrolisi e creazione di energia elettrica dal vettore energetico che &egrave; l'idrogeno. Poi, tanto altro su cui lavorare, dal miglioramento degli ingombri dell'intero sistema, fino alla batteria e i motori elettrici. &ldquo;Si tratta di una pietra miliare nella storia dell'automobile: il primo veicolo a celle a combustibile di serie offerto da un costruttore premium globale. Alimentato a idrogeno e guidato dallo spirito della nostra cooperazione, sottolineer&agrave; come il progresso tecnologico stia plasmando la mobilit&agrave; futura&rdquo;, ha dichiarato Oliver Zipse, presidente del CdA di BMW. &ldquo;Annuncer&agrave; un'era di significativa domanda di veicoli elettrici a celle a combustibile&rdquo;. Ricerca s&igrave; ma serve l'infrastruttura di rifornimento Ambizioni ovvie che, tuttavia, devono fare i conti con la rete di distribuzione dell'idrogeno. Al di l&agrave; del caso italiano, dove lo scenario attuale &egrave; desolante per l'irrilevanza del numero delle stazioni di servizio, c'&egrave; un incremento della diffusione da realizzare in tutta Europa. Senza, i limiti alla diffusione delle auto fuel cell a idrogeno, si sovrappongono pericolosamente a quelli vissuti dall'elettrico. BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e Toyota, anche su questo fronte di creazione delle premesse per la diffusione della mobilit&agrave; a idrogeno, annunciano attivit&agrave; per sollecitare istituzioni e investitori. "Siamo lieti che la collaborazione tra BMW e Toyota sia entrata in una nuova fase. Nella nostra lunga storia di partnership, abbiamo avuto la conferma che BMW e Toyota condividono la stessa passione per le automobili e la stessa convinzione di apertura tecnologica, nonch&eacute; un approccio su pi&ugrave; direttrici verso la carbon neutrality", il commento di Koji Sato, presidente Toyota. "Sulla base di questi valori condivisi, approfondiremo la nostra collaborazione in iniziative quali lo sviluppo congiunto di sistemi a celle a combustibile di nuova generazione e l'espansione delle infrastrutture, con l'obiettivo di realizzare una societ&agrave; dell'idrogeno. Accelereremo i nostri sforzi insieme a BMW e ai partner di vari settori per realizzare un futuro in cui l'energia a idrogeno sostenga la societ&agrave;". Intenzioni, dietro le quali vi sono ragioni di opportunit&agrave; industriale allo sviluppo congiunto di una nuova generazione di fuel cell. La possibilit&agrave; di ridurre i costi sul versante dell'approvvigionamento dei componenti, fino all'incremento dei volumi produttivi. Il progetto BMW a idrogeno in arrivo nel 2028 sar&agrave; una variante di un modello gi&agrave; a listino e le caratteristiche del sistema FCEV saranno personalizzate per applicazioni differenziate tra BMW e Toyota (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).       

Se Toyota ha una storia consolidata di auto di serie alimentate da fuel cell a idrogeno, BMW lancer&agrave; il primo modello sul mercato nei prossimi anni e sar&agrave; frutto di uno sviluppo congiunto

Auto a idrogeno, collaborazione Toyota-BMW: nel 2028 il primo progetto

        Toyota GR Yaris TGR Italy Limited Edition celebra i 51 anni dalla prima vittoria nel mondiale rally della Corolla Coup&eacute; Rally Car. L&rsquo;inizio di una leggenda, omaggiato da una delle vetture pi&ugrave; ambite degli ultimi anni. La GR Yaris, col suo 3 cilindri 1.6 da 280 cavalli, la trazione integrale e le straordinarie caratteristiche che la rendono la cosa pi&ugrave; vicina a un&rsquo;auto da rally targata, arriva con una serie speciale di 51 esemplari solo per il mercato italiano. Potrebbe interessarti: Toyota GR Yaris 2024, la prova di Auto Un pezzo speciale Prende il nome dal reparto corse della Toyota che svolge i programmi di motorsport nel Belpaese, esibisce la livrea della Corolla Coup&eacute; Rally Car del 1973, con bagde esterno dedicato, numerazione progressiva in abitacolo e certificato di autenticit&agrave;, ma soprattutto GR Yaris TGR Italy Limited Edition sar&agrave; realizzata in abbinamento solo al cambio automatico DAT-8.  Nella dotazione sono compresi il Tech Pack con sensori di parcheggio anticollisione, Blind Spot Monitor e Rear Cross Trafic Alert, ma soprattutto i pneumatici semi-slick Pirelli P Zero Trofeo R. Esclusiva per numero e anche per il prezzo. Ordinabile solo online con una caparra di 2.500 euro dal 9 settembre, sar&agrave; disponibile entro il 2024, ma a un listino da ben 67.500 euro e ritirabile prezzo la concessionaria Gazoo Garage pi&ugrave; prossima. Nel pacchetto sono compresi abbigliamento sportivo Gazoo Racing, telo copri-,auto con numero progressivo, due Vip pass per la stagione 2025 del TGR Italy e un test con la vettura da gara. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Toyota nuove e usate       

Omaggia i trionfi nel rally di oltre mezzo secolo fa: una nuova serie limitata a quasi settantamila euro ...

Toyota GR Yaris TGR Italy, 51 esemplari a che prezzo...

        Toyota Research Institute e Stanford Engineering hanno svelato una prima mondiale nella ricerca sulla guida assistita: fare le derapare autonomamente con due vetture in tandem. Ricordiamo, infatti, che oramai circa 7 anni che insieme lavorano per cercare un modo per rendere la guida pi&ugrave; sicura. Tali esperimenti automatizzano una manovra sportiva chiamata&nbsp;&ldquo;drifting&rdquo;, in cui chi sta al volante padroneggia con precisione la direzione del mezzo dopo aver fatto perdere aderenza all&rsquo;asse posteriore. Una situazione corrispondente al controllo durante un imprevisto su fondi a scarsa aderenza come neve o ghiaccio. Aggiungendo una seconda auto che derapa in tandem, i team hanno simulato pi&ugrave; da vicino condizioni dinamiche in cui le auto devono rispondere in maniera veloce ad altri veicoli, pedoni e ciclisti in movimento intorno al veicolo stesso. La sequenza di drift in tandem Avinash Balachandran, vicepresidente della divisione Human Interactive Driving di TRI, ha dichiarato: &ldquo;I nostri ricercatori collaborano con un unico obiettivo: rendere la guida pi&ugrave; sicura. Ora, utilizzando gli strumenti pi&ugrave; recenti dell'intelligenza artificiale, siamo in grado di far derapare due auto in tandem in modo autonomo. Si tratta della manovra pi&ugrave; complessa negli sport motoristici e il raggiungimento di questo traguardo con l'automazione, significa che possiamo controllare le auto in modo dinamico anche nelle condizioni pi&ugrave; difficili. Questo ha implicazioni di vasta portata per la realizzazione di sistemi di sicurezza avanzati nelle automobili del futuro&rdquo;. Chris Gerdes, professore di Ingegneria meccanica e co-direttore del Center for Automotive Research di Stanford (CARS) in California, ha inoltre detto che la &ldquo;fisica del drifting &egrave; in realt&agrave; simile a quella che un'auto potrebbe sperimentare su fondi a scarsa aderenza come neve o ghiaccio. Ci&ograve; che abbiamo imparato da questo progetto di drifting autonomo ha gi&agrave; portato a nuove tecniche per controllare i veicoli automatizzati in modo sicuro sul ghiaccio&rdquo;. In una sequenza di drifting autonomo in tandem, due vetture - un'auto di testa e una che segue &ndash; si muovono su un tracciato, a volte a pochi centimetri l'una dall'altra, operando al limite del controllo. Il team ha utilizzato le pi&ugrave; recenti tecnologie per costruire l'intelligenza artificiale del veicolo, compreso un modello degli pneumatici a rete neurale che ha permesso di imparare dall'esperienza, proprio come un pilota esperto. Gerdes ha poi continuato: &ldquo;Le condizioni della pista possono cambiare radicalmente nel giro di pochi minuti quando il sole tramonta. L'intelligenza artificiale che abbiamo sviluppato per questo progetto apprende da ogni test che abbiamo fatto in pista per gestire questa variazione&rdquo;.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Sperimento davvero adrenalinico quello riuscito in California, altro che Fast&amp;Furious!

Toyota fa il drift in tandem grazie all'Intelligenza Artificiale

Toyota ha collaborato con  Stanford Engineering. La ricerca è basata sull'intelligenza artificiale e riesce a far derapare due auto in tandem in modo autonomo. L'obiettivo è rendere la guida più sicura

Il drift autonomo in tandem di Toyota

        Artem Dovbyk &egrave; finalmente sbarcato a Roma, per la gioia dei tifosi giallorossi. Il nuovo attaccante &egrave; atterrato a Ciampino per recarsi poi alla clinica Paideia per sostenere le visite mediche. Insomma, nella Capitale sta iniziando per lui una nuova esperienza di carriera ma anche di vita e con lui si trasferiranno anche i suoi bolidi rigorosamente ibridi.&nbsp;  Lorenzo Pellegrini ha una Mercedes esageratissima da oltre 200mila euro Emissioni ridotte, ma ad alte prestazioni L'ucraino, a differenza di tanti altri calciatori che non si curano delle emissioni ma puntano prettamente all'estetica e alla potenza delle supercar che guidano, &egrave; anche molto attento all'ambiente. In strada sfreccia infatti con una Porsche Cayenne E-Hybrid Coup&eacute;: il powertrain ibrido plug-in con autonomia fino a 90 km. Con una potenza massima di 349 KW (474 CV) e una coppia di 600 Nm, quindi 25 kW (34 CV) e 50 Nm in pi&ugrave; rispetto al suo predecessore, questa unit&agrave; fa scattare sia il SUV che il SUV Coup&eacute; da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. La velocit&agrave; massima &egrave; di 273 km/h. Il prezzo? Oltre 135mila euro. Non solo Porsche. Dovbyk possiede anche una Toyota Camry Hybrid alimentata da un propulsore ibrido non plug-in da 218 CV. Pu&agrave; raggiungere una velocit&agrave; massima di 180 km/h e scattare da 0/100 in 8,3 secondi. L'auto ideale per girare tra le vie di Roma senza contribuire all'inquinamento dell'aria. Il prezzo &egrave; di circa 47.746 euro. Ma non &egrave; finita qui, perch&eacute; l'ucraino ha pubblicato sui suoi profili social anche qualche scatto qua e l&agrave; accanto a monopattini elettrici e biciclette, un vero e proprio paladino delle emissioni zero! Guendouzi, vacanze biancocelesti su una Lamborghini da oltre 250mila euro        

Il nuovo calciatore giallorosso possiede due bolidi ibridi che sposano la filosofia "alte prestazioni e basse emissioni": vediamo quanto costano

Dovbyk a tutto ibrido: il nuovo acquisto della Roma sfreccia anche in supercar

        Sebbene non sia disponibile sul mercato italiano &ndash; se non di importazione &ndash; la Toyota GR Corolla spicca nel panorama delle hot hatch per elevate prestazioni e design aggressivo. I proprietari della compatta sportiva pi&ugrave; esigenti possono, ora, optare per gli upgrade forniti da Varis: l&rsquo;azienda di tuning americana ha, infatti, introdotto una serie di componenti estetici che promettono di trasformare la GR Corolla. Toyota GR Corolla by Varis, tutti gli aggiornamenti  I componenti realizzati da Varis possono essere ordinati dagli Stati Uniti tramite Bullet Automotive o direttamente rivolgendosi all&rsquo;azienda. Bullet Automotive ha iniziato a prendere preordini, con la maggior parte delle parti disponibili per la consegna entro 3-4 mesi. Tuttavia, per alcuni degli accessori sar&agrave; necessario attendere fino a 8 mesi. Nello specifico, Varis ha sviluppato uno splitter anteriore in fibra di carbonio (1.695 dollari, circa 1.560 euro) in grado, assieme al cofano con prese d&rsquo;aria (circa 2.750 euro) di aumentare l&rsquo;impatto estetico del frontale. In aggiunta, al prezzo di circa 600 euro, &egrave; possibile aggiungere un set di alette laterali per il paraurti in grado di ridurre la resistenza aerodinamica e aumentare la deportanza dell&rsquo;avantreno. Infine, le minigonne &ndash; sempre in materiale composito &ndash; enfatizzano la vista laterale della sportiva giapponese. Le modifiche pi&ugrave; rilevanti riguardano, per&ograve;, il posteriore. Sopra al lunotto un&rsquo;inedita ala regolabile in fibra di carbonio, realizzata in tre pezzi, migliora l&rsquo;aerodinamica; nella parte inferiore, invece, si pu&ograve; optare per accessori come diffusore con inserti in fibra di carbonio o cover terminali di scarico (con doppio terminale centrale al posto dei due lateriali di serie). Meccanica invariata Nonostante le numerose modifiche estetiche, Varis non fornisce aggiornamenti meccanici per la GR Corolla. La vettura resta comunque degna di nota sul versante prestazionale: il motore tre cilindri turbo da 1.6 litri &ndash; lo stesso della GR Yaris &ndash; &egrave; in grado di raggiungere 304 CV di potenza e circa 400 Nm di coppia. Il tutto in abbinamento al cambio manuale a sei marce e sistema di trazione integrale GR Four. Voci di corridoio dicono che Toyota abbia intenzione di introdurre una versione con cambio automatico a otto rapporti, come quello della nuova GR Yaris 2024 (qui la nostra prova).        

Numerosi accessori estetici in fibra di carbonio aumentano aggressivit&agrave; ed efficienza aerodinamica della compatta giapponese da 304 cv

Con Varis la Toyota GR Corolla diventa una “hyper hatch”

        L&rsquo;edizione 2024 del Goodwood Festival of Speed, che si terr&agrave; dall'11 al 14 luglio, vedr&agrave; Toyota come uno dei partecipanti pi&ugrave; interessanti e innovativi. L'evento, che avr&agrave; luogo nella storica Goodwood House nel Sussex, in Inghilterra, rappresenta un perfetto palcoscenico per il colosso giapponese per dimostrare la propria strategia multi-percorso volta alla riduzione delle emissioni di CO2 e al raggiungimento della neutralit&agrave; carbonica. La partecipazione di Toyota sar&agrave; caratterizzata da una vasta gamma di veicoli, che spaziano dalle auto da corsa alle auto stradali (anche alimentate a idrogeno), mostrando l'impegno del marchio nel trasferire le tecnologie sviluppate per il motorsport alle vetture destinate al grande pubblico. Toyota Gazoo Racing, le auto da competizione  Il Toyota Gazoo Racing World Rally Team (TGR-WRT) esporr&agrave; due delle sue vetture di punta: la GR YARIS Rally1 HYBRID e le vetture Rally2 WRC. I campioni del mondo di rally, S&eacute;bastien Ogier e Kalle Rovanper&auml;, saranno presenti per presentare le loro versioni speciali della nuova GR Yaris stradale, sottolineando il legame tra le competizioni e lo sviluppo delle auto di produzione. Come visibile dalla gallery qui sopra, le due edizioni limitate presentano livree dedicate &ndash; Matt Stealth Grey con bandiere francesi per la Ogier, tricolore rosso, bianco e nero per la Rovanpera &ndash; oltre a elementi esclusivi e modalit&agrave; di guida appositamente tarate dai piloti. Elfyn Evans, pilota del TGR-WRT, mostrer&agrave; le capacit&agrave; della GR YARIS Rally1 Hybrid venerd&igrave; e sabato. Kalle Rovanper&auml;, oltre a partecipare con la GR YARIS Rally1 Hybrid, dar&agrave; poi dimostrazione delle sue abilit&agrave; di drifting con una GR Supra appositamente preparata. Motori endotermici a carburanti alternativi  Toyota esplora attivamente l'uso di motori a combustione interna alimentati con carburanti alternativi a zero emissioni di carbonio, cercando di mantenere il coinvolgimento e le emozioni della guida tradizionale. A Goodwood, il costruttore presenter&agrave; una GR Yaris con propulsore 1.6 tre cilindri turbo &ndash; lo stesso della versione di serie &ndash; modificato ad hoc per utilizzare l'idrogeno come carburante. Il festival vedr&agrave; anche la presenza del prototipo di Hilux a celle a combustibile di idrogeno, altra tecnologia di alimentazione dal grande potenziale soprattutto per i veicoli commerciali. GR DKR Hilux Evo T1U Infine, il poderoso GR DKR Hilux Evo T1U affronter&agrave; tutti e tre i percorsi del festival: la cronoscalata, il percorso rally e il fuoristrada. Al volante, gli equipaggi principali del team del FIA World Rally-Raid Championship 2024, Lucas Moraes con Armand Monleon e Seth Quintero con Dennis Zenz, dimostreranno le capacit&agrave; e del veicolo da competizione.        

La Casa giapponese parteciper&agrave; al Festival of Speed: presenti vetture da rally oltre alla GR Yaris a idrogeno combustibile e Hilux a fuel cell

Toyota, a Goodwood con GR e carburanti alternativi

        Toyota GR Yaris, la &ldquo;piccola bomba&rdquo; giapponese si rinnova portando in dote cambiamenti estetici e tecnici che ne esaltano ulteriormente il carattere sportivo. Ancora pi&ugrave; precisa grazie a telaio e sospensioni pi&ugrave; rigidi, il propulsore tre cilindri turbo-benzina da 1,6 litri raggiunge ora 280 cv e 390 Nm di coppia massima. Tali valori sono scaricati su entrambi gli assi (trazione integrale GR Four) tramite il cambio manuale a sei marce e &ndash; novit&agrave; assoluta &ndash; una trasmissione automatica a otto rapporti. Abbiamo provato entrambe le versioni sia su strada che in pista: ecco com&rsquo;&egrave; andata.  Auto da rally targata Come ben saprete, molte delle soluzioni adottate sulla hot hatch nipponica derivano dalla grande esperienza di Toyota Gazoo Racing nel mondo delle competizioni. Nata nel 2020 per volere del presidente e pilota Akio &ldquo;Morizo&rdquo; Toyoda, che ha contribuito in prima persona allo sviluppo, la compatta sportiva si era subito affermata per le incredibili prestazioni garantite (anche) dal tre cilindri di produzione pi&ugrave; potente al mondo. La nuova GR Yaris 2024, sebbene possa sembrare un semplice restyling, alza ulteriormente l&rsquo;asticella mantenendo le caratteristiche che l&rsquo;hanno resa una delle vetture pi&ugrave; amate dagli appassionati negli ultimi anni. Basti pensare che i 500 esemplari riservati al mercato italiano, nonostante il prezzo superiore ai 50mila euro, sono andati sold out in meno di una settimana. Cosa cambia fuori e in abitacolo Premessa: come risaputo, la versione GR ha poco in comune con la &ldquo;normale&rdquo; Yaris. Di fatto, condivide solo gruppi ottici anteriori, specchietti laterali e antenna radio. La piattaforma, realizzata ad hoc, &egrave; la fusione della GA-B (Yaris) nella parte anteriore e GA-C (Corolla) per la posteriore. Il retrotreno, infatti, adotta pi&ugrave; sofisticate sospensioni multilink derivate dalle vetture di segmento superiore. Rispetto alla precedente, la nuova Yaris GR presenta lievi, ma funzionali cambiamenti esterni: il paraurti anteriore, ridisegnato, si compone ora di tre elementi in ottica di controllo dei costi. In caso di urto laterale, infatti, non &egrave; pi&ugrave; necessaria la sostituzione dell&rsquo;intero gruppo. Soluzione strettamente derivata dal mondo del motorsport (rally, endurance&hellip;), nel quale Toyota ha inanellato numerosi successi grazie all&rsquo;approccio &ldquo;qualcosa che si rompe &egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; per migliorarla rendendola pi&ugrave; resistente&rdquo;. Idem per il posteriore, caratterizzato da nuove luci ora collegate tra loro (&ldquo;coast to coast&rdquo;): la terza luce di stop passa dalla parte inferiore del paraurti a quella superiore del portellone, sotto al lunotto, per evitarne la sostituzione in caso di tamponamento o urto posteriore. Passando agli interni, la plancia subisce un cambiamento radicale: oltre alla strumentazione digitale da 12,3 pollici, il display touch centrale &ndash; inclinato di 15 gradi verso il conducente - non &egrave; pi&ugrave; a sbalzo ma &ldquo;inglobato&rdquo; all&rsquo;interno del cruscotto. Tale modifica risolve uno dei problemi pi&ugrave; rilevanti del modello 2020, la visibilit&agrave; centrale anteriore, aumentando di ben 5 cm lo spazio tra schermo e specchietto retrovisore interno. A proposito di altezze, quella della seduta anteriore diminuisce di 25 mm - assieme al volante, regolato di conseguenza - per una posizione di guida ancor pi&ugrave; "racing".  Novit&agrave; meccaniche Grandi i cambiamenti tecnici, a partire dal telaio. L&rsquo;incremento di adesivi strutturali e punti di saldatura, infatti, ha permesso di aumentare ulteriormente la rigidit&agrave; torsionale, per una guida ancora pi&ugrave; precisa. Aspetto a cui contribuiscono anche i nuovi attacchi delle sospensioni anteriori, assieme a nuove molle. Sotto al cofano, poi, il motore 1.6 tre cilindri turbocompresso passa dai 261 cv e 360 Nm della precedente a ben 280 cv e 390 Nm di picco: valori supportati da componenti rinforzati, come pistoni, distribuzione, valvole di scarico e volano bimassa sul cambio manuale. Inoltre, la versione europea offre di serie un pacchetto di raffreddamento con sub-radiatore aggiuntivo e ugello intercooler. L&rsquo;inedita trasmissione automatica a otto velocit&agrave; con convertitore di coppia, stando a quanto dichiarato da Toyota, assicura poi un&rsquo;esperienza ancora pi&ugrave; racing, con tempi sul giro inferiori rispetto alla classica &ldquo;leva&rdquo;. Sar&agrave; davvero cos&igrave;? Lo abbiamo provato di persona. Toyota GR Yaris 2024, prova su strada e in pista La GR Yaris non tradisce le aspettative: si tratta di una sportiva vera, intuitiva e piuttosto neutra nel comportamento, soprattutto in abbinamento a trazione integrale, doppio differenziale Torsen e agli ottimi pneumatici Michelin Pilot Sport 4S. Anche forzando &egrave; veramente difficile metterla in crisi: l&rsquo;aderenza &egrave; massima in ogni situazione e modalit&agrave; di guida selezionata. Presenti tre &ldquo;mappature&rdquo;, Standard, Gravel e Track, che ripartiscono la coppia tra i due assi in maniera variabile: si va da 60:40 (ant/post) della Standard a 30:70 della Track, per comportamento dinamico differente in base alle preferenze del guidatore. Il test su strada ha evidenziato, soprattutto con la versione a trasmissione automatica, la versatilit&agrave; di un &ldquo;missile compatto&rdquo; in grado di scattare da 0 a 100 km/h in poco pi&ugrave; di 5 secondi (ricordiamo la massa, inferiore a 1,3 tonnellate). Nonostante l&rsquo;assetto tendenzialmente rigido, la GR Yaris pu&ograve; essere utilizzata quotidianamente, potendo anche contare su un ricco pacchetto Adas di secondo livello.  La versione con cambio manuale &egrave;, per&ograve;, la scelta giusta per i puristi della guida. Preciso negli innesti, con corsa corta e supportato da un pedale della frizione perfettamente tarato, il classico cambio a leva, dotato di &ldquo;doppietta&rdquo; automatica (iMT, disattivabile) &egrave; una goduria a ogni passaggio di marcia. Anche sul circuito di Laquais, vicino Lione, lo abbiamo preferito per coinvolgimento e piacere &ldquo;meccanico&rdquo;. Tuttavia, l&rsquo;ottimo lavoro di messa a punto dell&rsquo;automatico &ndash; che opera in modo &ldquo;predittivo&rdquo; analizzando lo stile di guida del pilota - ci ha altres&igrave; regalato grandi sensazioni: oltre al doversi concentrare solo su pedali e volante (dotato, ovviamente, di paddle) i rapporti pi&ugrave; corti regalano maggior spinta. Un plauso, infine, alla frenata, veramente impressionante. Grazie ai dischi &ldquo;baffati&rdquo; &ndash; con anteriori da ben 357 mm - morsi da pinze monoblocco, non ha nulla da invidiare a quella di una supercar. Allestimenti e prezzi Proposta sul nostro mercato nel solo allestimento Circuit, la nuova GR Yaris costa 52.000 euro nella declinazione con cambio manuale. Per averla automatica &ndash; che, come riportato dalla Casa, &egrave; stata la configurazione preferita dagli acquirenti &ndash; aggiunge 3.000 euro, per ben 55.000 euro finali. Un prezzo sicuramente non contenuto (la precedente attaccava il listino a 39.900 euro), ma assolutamente adeguato alla tipologia di auto. Da menzionare le due edizioni limitate &ndash; ovviamente gi&agrave; sold out &ndash; dedicate ai campioni rally S&eacute;bastien Ogier e Kalle Rovanper&auml;. Sviluppate in collaborazione con i due piloti, le due Limited presentano livree e modalit&agrave; di guida dedicate.       

La sportiva compatta &egrave; ancora pi&ugrave; prestazionale e precisa: l'abbiamo provata su strada e in pista, anche nella versione con nuovo cambio automatico

Prova Toyota GR Yaris 2024: è la hot hatch definitiva?

La hot hatch giapponese alza l'asticella: il 1.6 tre cilindri turbo, abbinato anche a nuova trasmissione automatica, raggiunge 280 cv e 390 Nm

Toyot GR Yaris 2024, prova su strada e in pista

Guarda qui la prova in pista della cattivissima Toyota Yaris GR

Toyota Yaris GR, la prova

In occasione della 24 Ore di Le Mans abbiamo parlato con Luca Vetrone, responsabile comunicazione e relazioni esterne di Toyota, del ruolo del motorsport nello sviluppo delle nuove tecnologie, idrogeno incluso

Toyota, Vetrone: "Motorsport banco di prova per le nostre tecnologie"

        Toyota, Mazda, Honda, Yamaha, Suzuki, tutti accomunati dall'aver esercitato condotte errate nel processo di omologazione dei propri veicoli. &Egrave; quanto emerge a seguito delle richieste di verifiche da parte del ministero giapponese per le Infrastrutture, i Trasporti e il Turismo, avanzate lo scorso gennaio. Una vicenda che, nel caso di Toyota, va a sommarsi allo scandalo - di portata maggiore - nel quale &egrave; incappato il marchio Dahiatsu. Questa volta, le metodologie errate applicate nel valutare alcuni modelli da omologare, non comportano rischi per la sicurezza.&nbsp;  Lo stop alle vendite di 3 modelli Con una nota, il costruttore ha specificato come "a seguito di approfondite verifiche interne sui veicoli interessati, compresi quelli non pi&ugrave; in produzione, possiamo confermare che non vi sono problemi legati alle prestazioni, che violino leggi e regolamenti. Pertanto, non &egrave; necessario interrompere l'utilizzo dei veicoli interessati.  Tuttavia, alla luce di questi risultati, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente, a partire da oggi, le spedizioni e le vendite di tre modelli attualmente prodotti in Giappone (Corolla Fielder, Corolla Axio e Yaris Cross). Continueremo a fornire spiegazioni dettagliate alle autorit&agrave; e ad accelerare le misure appropriate, tra cui l'esecuzione dei test in presenza di testimoni". &Egrave; bene sottolineare, per il pubblico europeo, come la Yaris Cross in questione non sia il modello destinato al Vecchio Continente, che viene prodotto in Francia. Sono complessivamente 7 i modelli Toyota (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;sui quali, nel 2014, 2015 e 2020, sono stati svolti test di omologazione con procedimenti errati e non aderenti alle prescrizioni ministeriali. Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, le condizioni di prova sarebbero state pi&ugrave; stringenti dei requisiti. I primi riscontri annunciati da Toyota, che portano allo stop delle spedizioni, non portano ancora l'indagine a esaurimento. Sar&agrave; a fine giugno che verr&agrave; ultimata, con le risultanze anche su test legati ai consumi ed emissioni. Mazda e Honda, violazioni differenti Nel caso di Mazda, lo stop alle consegne dell'utilitaria Mazda 2 e della roadster RF (sempre per la produzione nipponica), si &egrave; reso necessario per l'alterazione dei risultati dei test sulla centralina motore e dell'attivazione degli airbag durante le prove di crash-test. Quanto a Honda, l'alterazione dei valori durante i test interessa i livelli di rumorosit&agrave;, fino al 2017 e su oltre 20 modelli non pi&ugrave; in produzione.       

Il costruttore, insieme ad altri marchi come Mazda e Honda ha riconosciuto pratiche errate nei test di certificazione di alcuni modelli prodotti. Fermate le spedizioni, nessun rischio, tuttavia, dal loro utilizzo

Toyota, in Giappone ancora problemi legati all'omologazione

        Toyota, Mazda e Subaru, insieme per lo sviluppo di una nuova generazione di motori termici, elettrificati e in grado di funzionare con pi&ugrave; tipologie di combustibili. &Egrave; il progetto annunciato dai tre marchi giapponesi, non nuovi a collaborazioni tecniche. In particolare, le strade imboccate sui motori termici ibridi seguono la linea di un apporto della componente elettrica superiore, insieme a un'efficienza e riduzione delle emissioni prodotte dal motore a combustione. Subaru con la sua trazione integrale e il "boxer" I tratti distintivi resteranno il motore a cilindri contrapposti di Subaru e il motore rotativo Mazda. Subaru introdurr&agrave; sul mercato un propulsore in grado di operare in modalit&agrave; ibrida in serie e in parallelo, nonch&eacute; una specifica esclusivamente in serie: cio&egrave; dove l'unit&agrave; termica non d&agrave; trazione alle ruote ma opera per alimentare la componente elettrica. Imprescindibile, poi, la trazione integrale. Entrambi rappresentano una differenza netta sul boxer ibrido odierno. Mazda crede nel rotativo, due i concept In casa Mazda, la sfida &egrave; quella della riduzione delle emissioni prodotte dal motore rotativo. I due concept prevedono un motore con singolo rotore, installazione trasversale e il ruolo di generatore di energia. Rispetto allo schema proposto su Mazda MX-30 si avr&agrave; una maggiore compattezza degli ingombri. Il secondo schema &egrave; per un modello sportivo, ibrido ma con due motori Wankel e disposizione longitudinale. Molteplici le tipologie di combustibili adoperabili: bioetanolo, biodiesel, e-fuels, fino a metano e idrogeno liquido. Toyota rinnova i 4 cilindri, turbo e non Quest'ultimo fronte tecnologico &egrave; approfondito come sappiamo da Toyota. Il marchio ha prospettato dei nuovi propulsori 4 cilindri in linea, che saranno pi&ugrave; compatti (tra un -10 e -15% in altezza e fino al 20% di volume occupato in meno). Motori termici pi&ugrave; compatti permetteranno installazioni differenti sotto al cofano e ne beneficeranno anche le caratteristiche di stile e aerodinamiche dei nuovi modelli. Nello specifico, Toyota lavora a un quattro cilindri 1.5 litri, sia aspirato che turbocompresso, pi&ugrave; basso in altezza rispetto all'odierno 3 cilindri. Il 2 litri turbo, invece, sostituir&agrave; sia il 2.5 aspirato che il 2.4 turbo. Le applicazioni saranno tutte in un'ottica di sistemi ibridi, dove l'elettrificazione sar&agrave; ben presente e rilevante. L'obiettivo &egrave; di incrementare il funzionamento in modalit&agrave; elettrica rispetto alle attuali soluzioni full e plug-in hybrid.       

Ciascuno con le proprie specificit&agrave; tecniche ma accomunati dall'offrire un'alternativa di ibrido sostenibile, predisposti a biofuels ed e-fuels, nonch&eacute; dall'elevato apporto elettrico

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