L&#39;abbandono degli animali &egrave; un&#39;azione che, al giorno d&#39;oggi, avviene sempre pi&ugrave; di frequente. Un atto riprovevole e di poca umanit&agrave;, che di conseguenza aumenta alimenta anche il randagismo. Spesso chi decide di lasciare il proprio animale da compagnia lo fa su una strada deserta oppure in autostrada: parcheggia l&#39;auto, fa scendere l&#39;animale &ndash; gatto o cane che sia &ndash; lo lega oppure lo inganna per farlo allontanare e se ne va. Le cose, per&ograve;, sono pronte a cambiare e, a quanto pare, ci saranno pesanti conseguenze per chi commette questo crimine, perch&eacute; solo cos&igrave; pu&ograve; essere definito, arrivando fino al ritiro della patente.  Abbandono animali, la decisione  Ad annunciare la decisione sono i deputati leghisti, Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto, i quali hanno detto che &ldquo;in Commissione Trasporti abbiamo approvato l&#39;emendamento della Lega al Codice della Strada che prevede un inasprimento delle pene - fino al ritiro della patente - per chi abbandona il proprio animale. Un fenomeno incivile che, soprattutto in estate, ha raggiunto numeri inaccettabili e che mette a rischio anche la sicurezza degli utenti. Auspichiamo che questi provvedimenti possano avere un effetto deterrente rispetto a pratiche barbare, pericolose e criminali&quot;.  Sicurezza stradale, come si comportano gli italiani al volante               Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024!       

Per i deputati da cui parte la scelta questo &egrave; &ldquo;un fenomeno incivile che, soprattutto in estate, ha raggiunto numeri inaccettabili&rdquo;

Abbandono animali, fino al ritiro della pantete per chi lo fa: la decisione

        A chi non &egrave; mai capitato di beccarsi una multa? A volte per distrazione, a volte perch&eacute; si pensa di farla franca, a volte si &egrave; solo recidivi. Insomma, una volta nella vita, la multa ce la siamo presa tutti. Le infrazioni ovviamente sono tra le pi&ugrave; disparate (e col nuovo Codice della Strada in arrivo bisogna essere informati sui cambiamenti), ma quali sono le citt&agrave; dove le sanzioni sono pi&ugrave; frequenti? L&rsquo;analisi L&rsquo;analisi congiunta di facile.it e assicurazione.it, esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada pubblicati dalle varie citt&agrave; capoluogo di provincia del nostro Paese, ha permesso di stilare la classifica delle citt&agrave; italiane dove si fanno pi&ugrave; multe. Facendo riferimento alle sole 102 citt&agrave; capoluogo che hanno pubblicato i dati relativi ai proventi, nel 2022, il totale ammonta a 793 milioni di euro. In cima alla classifica c&rsquo;&egrave; Milano, dove sono stati incassati ben 151 milioni di euro. Seguono Roma, con 133 milioni di euro, e Firenze, che chiude il podio con 46 milioni di euro. Nel report, si analizzano le multe anche in base ai veicoli registrati in ogni comune (la classifica cambia ma non troppo). Al primo posto resta ancora Milano: i milanesi sono infatti i pi&ugrave; multati di tutta la Penisola. Nel 2022 la spesa pro capite per multe legate alle violazioni del Codice della Strada &egrave; stata di 174 euro (considerando gli oltre 870.000 veicoli registrati all'ACI tra auto e moto). Ci sono poi i fiorentini, con 170 euro a testa nel 2022, e i bolognesi, con 163 euro. Seguono Pavia (129 euro) e Siena (128 euro). Dove si prendono meno multe invece? I conducenti meno multati sono nel comune di Carbonia, che nel 2022 ha incassato 120mila euro, poi a Enna, 131mila euro, e Agrigento, 135mila euro. Tra le multe pi&ugrave; frequenti ci sono sicuramente quelle per eccesso di velocit&agrave;. E guardandola da questo punto di vista, la classifica cambia ancora. A Firenze, il Comune ha incassato 23 milioni di euro nel 2022, Milano 13 milioni, Genova 11 milioni e Roma oltre 6 milioni. Multe stradali non sempre giuste: come contestarle        

Esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del CdS pubblicati dalle varie citt&agrave; capoluogo di provincia, &egrave; stata stilata la classifica

Quali sono le città italiane in cui si fanno più multe?

        Lo Studio Legale Rienzi ha organizzato in collaborazione con il Codacons un interessante webinar dedicato alle multe stradali. Nello specifico, si &egrave; parlato di come, spesso, le sanzioni siano ingiuste e possano essere contestate. Ne &egrave; un esempio il recente caso di un automobilista che, multato per eccesso di velocit&agrave;, ha ottenuto la cancellazione della multa in seguito a una sentenza della Corte di Cassazione.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Multe, come contestarle: ricorso al prefetto o al giudice di pace I metodi per opporsi a una multa sono due: fare ricorso al prefetto o al giudice di pace. Nel primo caso, il ricorso &egrave; gratuito e va presentato entro 60 giorni dalla notifica della sanzione. In caso di accettazione del ricorso, gli atti vengono archiviati e la multa non dev&rsquo;essere pagata; se, invece, il ricorso viene respinto, si dovr&agrave; pagare una somma non inferiore al doppio della multa. In questo caso si pu&ograve; ricorrere, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento, al giudice di pace. Inoltre, si deve pagare il contributo unificato in base all&rsquo;importo della sanzione: fino a 1033 euro, il contributo &egrave; pari a 43 euro; da 1033 a 1100 43 euro + 27 euro di spese; da 1100,01 a 5200, 98 euro + 27 di spese; da 5200,01 a 15.493,71, 237 euro + spese 27 euro. Se il giudice di pace respinge il ricorso, viene applicata una multa di importo uguale o superiore rispetto a quella iniziale. In questo caso, si pu&ograve; impugnare la decisione in Tribunale. Lo Studio Rienzi consiglia, comunque, di farsi consigliare da un avvocato o associazione consumatori. Spesso ne vale la pena, come vedremo tra poche righe. Multa per eccesso di velocit&agrave; annullata: il posizionamento dell&rsquo;autovelox era illegittimo Durante il webinar &egrave; stato citato dall&rsquo;Avv. Mariangela Servino un interessante caso, concluso a febbraio 2023 con la sentenza della Cassazione 5078/2023. A un soggetto &egrave; stata notificata una multa per eccesso di velocit&agrave;: l&rsquo;automobilista circolava alla velocit&agrave; di 86 km/h su via XX Settembre, a Bresso (MI), dove il limite &egrave; di 70 km/h. L&rsquo;avvocato ha presentato, quindi, ricorso al Giudice di Pace appellandosi all&rsquo;articolo 4 del Codice della Strada, secondo il quale i dispositivi di rilevazione elettronica della velocit&agrave; (autovelox) possono essere installati solo su autostrade, strade extraurbane e strade urbane di scorrimento (a scorrimento veloce). Secondo l&rsquo;articolo 2 comma 3 lettera D del CDS, poi, una STRADA URBANA DI SCORRIMENTO &egrave; &ldquo;strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.&rdquo;. Inizialmente rigettato, il ricorso &egrave; stato poi accolto dalla Corte di Cassazione che ha ritenuto il motivo fondato proprio per via della conformazione della strada dove era stato superato il limite di velocit&agrave;: trattandosi di strada a unica carreggiata con doppia striscia continua, e non a due carreggiate indipendenti separate da spartitraffico, questa non poteva essere considerata strada urbana di scorrimento. Con la sentenza del 17 febbraio 2023, n. 5078, quindi, la Cassazione ha annullato la sanzione.       

Spesso le multe possono essere annullate: ce lo spiega lo studio legale Rienzi, citando anche la sentenza della Cassazione 5078/2023

Multe stradali non sempre giuste: come contestarle

        Torniamo a parlare del caso Dieselgate con una novit&agrave; importante: Volkswagen potrebbe scamparla, almeno per quanto riguarda il nostro paese. La Corte di giustizia dell'Unione europea ha emesso un parere non vincolante secondo cui l'azienda non potrebbe essere sanzionata in Italia se non ci fosse un coordinamento sufficiente dei procedimenti sanzionatori degli Stati. Perch&egrave;? Perche nell'UE vige il divieto di essere puniti due volte per lo stesso reato. Le sanzioni in Italia e in Germania La casa automobilistica tedesca ha venduto 10,7 milioni di veicoli diesel con dispositivi idonei ad alterare la rilevazione delle emissioni inquinanti, di cui 700.000 sono stati venduti in Italia. Nel 2016, l'Autorit&agrave; italiana garante della concorrenza e del mercato ha inflitto alla casa automobilistica una multa di 5 milioni di euro per pratica commerciale scorretta e pubblicit&agrave; ingannevole. Tuttavia, Volkswagen ha impugnato la sanzione, la pi&ugrave; alta per una violazione di questo tipo. Nel 2018, la Procura di Braunschweig in Germania ha avviato un procedimento penale contro Volkswagen, che ha portato ad una multa di 1 miliardo di euro pagata dall'azienda nel giugno dello stesso anno. In Italia, il ricorso di Volkswagen &egrave; stato respinto in primo grado nell'aprile del 2019, ma l'azienda ha impugnato la sanzione presso il Consiglio di Stato italiano. L'avvocato generale della Corte, Manuel Campos S&aacute;nchez-Bordona, ha dichiarato che spetta al Consiglio stesso accertare la natura penale dei procedimenti e delle sanzioni, ritenendo inoltre che la multa inflitta in Germania sia di natura penale. Sar&agrave; la Corte di giustizia europea a emettere una sentenza definitiva sulla questione. Nuova Volkswagen Passat sar&agrave; solo Variant: ecco quando arriva       

Parere non vincolante della Corte Europea sulla controversia italiana relativa alla sanzione di 5 milioni inflitta al Guppo per la vendita di veicoli diesel dotati di dispositivi inquinanti

Volkswagen e Dieselgate: per la corte UE l'Italia non può sanzionare l'azienda

        Novit&agrave; importante per quanto riguarda i distributori di carburanti. Il Governo Meloni ha infatti appena approvato un Decreto Legge con il quale viene stabilito l'obbligo per le pompe di benzina e diesel su strade e autostrade di esposizione dei cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto a quelli praticati. Cosa prevede il Decreto modificato Il testo prevede inoltre l'implementazione di un'app per la consultazione dei prezzi stessi, finanziata con un investimento pubblico di 500 mila euro per il 2023 e di 100 mila euro per il 2024. Scartata invece la proposta di utilizzare un QR code come alternativa. Per chi non rispetta tali direttive, il Governo stabilisce multe comprese tra i 200 e i 2mila euro in base al fatturato, oltre a una griglia di giornate di sospensione dell'attivit&agrave;. Rafforzate inoltre le competenze del Garante per la sorveglianza dei prezzi ("Mister Prezzi") e forniti chiarimenti fiscali sui bonus benzina e sul meccanismo che attiva i decreti "accisa mobile". Il provvedimento intoduce anche un finanziamento di 100 milioni di euro per il bonus trasporti per le persone fisiche nel 2023 (con limite di reddito annuale).Infine, viene concessa un'accisa ridotta, tra aprile e agosto 2023, sul gasolio destinato ai bus turistici euro6. Pieno all&rsquo;auto, Assoutenti: ecco quanto costa con elettrico e benzina       

Dal Garante per la sorveglianza dei prezzi all'app per la consultazione dei prezzi: le novit&agrave; introdotte dal Governo a sostegno dei consumatori e del settore dei trasporti

Distributori carburanti, nuove norme e sanzioni più lievi: cosa prevede il nuovo Decreto

        Dai cellulari alle auto elettriche &egrave; un attimo. Ne sa qualcosa Xiaomi, il colosso cinese della telefonia che sta per fare il suo debutto nel settore automotive, con le sue vetture 100% green. Non &egrave; ancora tutto pronto, per&ograve;, e guai a chi prova a far trapelare qualche indiscrezione. Non &egrave; stato troppo attento un fornitore che ha mostrato in un suo catalogo online alcuni elementi di un modello in arrivo. Severa la punizione di Xiaomi che &egrave; intervenuta con una sanzione di 1 milione di yuan (circa 140.000 euro). Violato l&rsquo;accordo di riservatezza Un portavoce ha spiegato che Xiaomi ha &ldquo;affrontato seriamente il problema con una societ&agrave; di stampaggio con sede a Pechino che lo scorso 22 gennaio aveva mostrato pubblicamente le immagini dei paraurti anteriore e posteriore di un veicolo non ancora presentato violando un accordo di riservatezza&rdquo;. Ma quando vedremo sul mercato i veicoli elettrici Xiaomi? Le prime consegne dovrebbero avvenire nel 2024.&nbsp;Il programma &egrave; riservato alle auto a batteria e in particolare allo sviluppo dei sistemi di guida autonoma, passaggio decisivo per trasformare le vetture tradizionali in piattaforme di intrattenimento ed e-commerce. A tal proposito, &egrave; da poco entrata nel programma startup Rhino Tech, specializzata in sistemi informatici intelligenti di bordo, e chip per la guida autonoma di alto livello. Xiaomi MS11, la berlina elettrica del colosso hitech cinese       

Il colosso cinese di telefonia, che sta per fare il suo debutto nelle vetture elettriche, &egrave; intervenuto dopo la diffusione di immagini del nuovo veicolo

Xiaomi, fornitore mostra la futura auto: la punizione è esemplare

        Dopo i preoccupanti dati registrati dalla Guardia di Finanza a seguito dei controlli a tappeto effettuati su 2.500 distributori di benzina nel mese di gennaio, un emendamento del Governo al decreto trasparenza ha deciso di punire con multe da 200 a 2mila euro a seconda del fatturato, i gestori delle pompe che non rispettano le norme di esposizione dei prezzi dei carburanti. Con l'ultimo aggiornamento del Decreto quindi, le multe subiscono una riduzione, mentre aumenta da 3 a 4 il numero delle violazioni anche non consecutive in 60 giorni, da cui scatta la sospensione dell'attivit&agrave;. Sempre secondo il documento &egrave; in arrivo un'applicazione informatica attraverso cui poter consultare i prezzi medi e quelli praticati, mentre le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al Mimit le cui modalit&agrave; verranno definite insieme a quelle sui cartelloni con decreto ministeriale, dovranno essere fatte "al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale".&nbsp; Bonus carburanti da 200 euro: vale anche le auto elettriche Le novit&agrave; Per chi viola le norme, la sanzione amministrativa sar&agrave; calcolata tenendo conto del fatturato dell'esercente. La multa verr&agrave; applicata anche in caso di violazione dell'obbligo di esposizione del prezzo medio. La violazione delle norme sar&agrave; sempre accertata dalla Guardia di Finanza che decider&agrave; la durata della sospensione dell'attivit&agrave; da 1 a 30 giorni. Il prezzo medio calcolato e pubblicato dal Mimt sar&agrave; "su base regionale e delle province autonome" per gli esercenti sulla rete non autostradale, mentre "su base nazionale" per quelli che operano sulle autostrade. Il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che dovr&agrave; stabilire le modalit&agrave; delle comunicazioni, le caratteristiche e le modalit&agrave; di esposizione della cartellonistica, inoltre, andr&agrave; adottato entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Verranno inoltre stanziati 500mila euro per il 2023 per lo sviluppo e l'implementazione dell'app e 100mila dal 2024 per il supporto tecnico specialistico e i servizi correlati. Polemiche&nbsp; Il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, ha commentato: "Una presa in giro degli italiani! Per questo abbiamo chiesto in audizione alla Commissione Attivit&agrave; produttive della Camera di non convertire in legge un decreto che finisce per peggiorare la normativa vigente. L'innalzamento della sanzione massima &egrave; ridicola, considerato che la legge prevedeva da anni multe da 516 a 3.098 euro e che il decreto n. 5 pubblicato in Gazzetta aveva portato gli importi, rispettivamente, a 500 e 6000 euro. Insomma, in realt&agrave; la sanzione massima viene ridotta a un terzo, da 6.000 a 2.000 euro. Considerato che nel 2022, su 5.187 verifiche della Gdf, le violazioni sono state ben 2.809, il 54,2%, mentre nel solo mese di gennaio 2023, nonostante i benzinai fossero sotto i riflettori, su 2.518 interventi, ben 989 sono state le contestazioni, il 39,3%, &egrave; evidente anche a un bambino che le multe dovrebbero salire e non certo diminuire".&nbsp; Anche il Codacons si &egrave; pronunciato sull'emendamento del Governo al Decreto Trasparenza: "&Egrave; un buco nell'acqua e non porter&agrave; benefici sul fronte della riduzione dei listini di benzina e gasolio alla pompa. Le sanzioni per i benzinai scorretti rimangono ancora irrisorie e non in grado di garantire adeguata trasparenza ai consumatori. Incomprensibile poi la modifica secondo cui le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al Mimit dovranno essere fatte 'al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale'. Un evidente passo indietro rispetto alla situazione attuale che di certo non va nella direzione di assicurare una maggiore trasparenza sui listini, ma sembra pi&ugrave; un regalo ai benzinai". Carburanti, prezzi in ribasso: ma il servito supera i 2 euro al litro       

L'importo delle sanzioni verr&agrave; calcolato a seconda del fatturato del singolo distributore. In arrivo anche un'app per consultare i prezzi

Decreto Trasparenza, nuove multe e non solo: tutte le novità

        Fino al 16 dicembre possiamo fare solo ipotesi, ma la possibilit&agrave; che le sanzioni relative alle violazioni del Codice della Strada possano lievitare, a partire dal 1&deg; gennaio 2023, &egrave; alta. Di che aumento si tratta? Il rialzo&nbsp;degli importi&nbsp;delle multe stradali potrebbe stare intono al 15%. Una notizia, questa, che fa tremare gli automobilisti. La certezza, per&ograve;, si avr&agrave; solo a met&agrave; dicembre, come detto poche righe sopra, quando l&rsquo;Istat render&agrave; noto il Foi, ovvero l&rsquo;indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, con cui verranno adeguate le nuove tariffe. Lasciare l'auto in sosta con i finestrini aperti &egrave; un reato: cosa si rischia Le conseguenze per gli italiani L&rsquo;innalzamento del valore delle sanzioni era gi&agrave; previsto per regolamento: il nostro apparato legislativo in materia, infatti, prevede che ogni due anni le multe a carico di chi sbaglia subiscano una rivalutazione complessiva. Questo per&ograve; non sempre avviene: l'ultimo aggiornamento effettuato con decreto ministeriale in data 31 dicembre 2020 registr&ograve; addirittura una diminuzione dello 0,2%. Considerato il momento attuale, con l&rsquo;aumento dei prezzi della benzina (al momento in discesa)&nbsp;e soprattutto delle bollette, un ulteriore rincaro potrebbe essere davvero gravoso per le tasche degli italiani. Gli aumenti delle multe Passando alla sostanza, ovvero a quali multe potrebbero aumentare (e quanto), facciamo un po&rsquo; di conti. Per esempio, la multa per violazione della Ztl&nbsp;passerebbe&nbsp;da 83 a 95 euro, mentre quella per il divieto di sosta arriverebbe a 48 euro. Sempre da 83 a 95 euro sarebbe l&rsquo;aumento previsto per chi non utilizza le cinture di sicurezza in auto, e da 167 a 192 euro&nbsp;per chi passa il semaforo rosso. Ma lista &egrave; ancora lunga. Guida in stato di ebbrezza? Da 543 a 624 euro&nbsp;(con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l). Per non parlare di tutte quelle infrazioni che possiamo considerare tra le pi&ugrave; comuni per gli automobilisti, come l&rsquo;eccesso di velocit&agrave;: in caso di superamento di oltre&nbsp;60 km/h&nbsp;del limite massimo, la multa passerebbe da&nbsp;845 a 971 euro. Oppure c&rsquo;&egrave; la mancata assicurazione del mezzo, con una aumento previsto da 866 a 995 euro; la guida senza patente,&nbsp;da 5.100 a 5.860 euro, e per chi viene beccato al volante con il cellulare, da 165 a 189 euro. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

Dal 1&deg; gennaio gli importi delle sanzioni rischiano di salire, gravando sulle tasche degli italiani. Lo sapremo con certezza il 16 dicembre

Multe stradali, dal 2023 potrebbero aumentare del 15%

        Il giorno tanto atteso &ndash; ma anche tanto temuto &ndash; &egrave; arrivato. Oggi 3 ottobre, infatti, inizia la fase pi&ugrave; cruciale che coinvolge l'Area B di Milano. Questa zona sar&agrave; a traffico limitato e ci sar&agrave; un divieto di accesso e circolazione per tutte quelle auto considerate pi&ugrave; nocive e inquinanti e per quei veicoli che sono lunghi pi&ugrave; di 12 metri che trasportano merci. Il divieto includer&agrave; solamente i giorni infrasettimanali, quindi dal luned&igrave; al venerd&igrave; dalle 7:30 alle 19:30. Ricapitolando, le vetture che non possono transitare nell'area B sono:&nbsp;Euro 2 a benzina,&nbsp;Euro 4 diesel senza Fap,&nbsp;Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie,&nbsp;Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con Fap after-market installato entro il 2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 diesel, compresi i bi-fuel, e gli Euro 5 diesel. Sono previste multe molto salate per chi non rispetta la normativa. Le sanzioni L'Area B di Milano si pu&ograve; considerare &ldquo;blindata&rdquo; e chi non pu&ograve; accedervi ma viola il divieto incorre a sanzioni abbastanza alte. La multa prevista infatti &egrave; tra i 163 e i 658 euro, non da poco. Se poi si commette la stessa infrazione per ben 2 volte nell'arco di 2 anni, l&igrave; scatta la pena accessoria della sospensione patente da 15 a 30 giorni. Bisogna perci&ograve; stare attenti e rispettare questo nuovo provvedimento. A tenere sotto controllo la zona e le auto che vi accedono sono ben 188 telecamere. Ma attenzione: ci sono delle deroghe. Alcuni veicoli possono circolare nell'Area B aderendo al progetto integrato MoVe-In/Area B. Quali sono? Le auto diesel Euro 4 e 5 e quelle alimentate a benzina Euro 2 potranno circolare se facenti parte del progetto sopracitato. In questo caso se la vettura viene registrata pu&ograve; accedere all'Area con un tetto massimo di km/anno stabilito in base alla sua tipologia e classe ambientale, fino al 30 settembre del 2024. Se si prende in considerazione l'elaborazione fatta dal Centro Studi di AutoScout24 sulla base dei dati ACI, saranno circa 165mila le auto che non potranno n&eacute; accedere n&eacute; circolare in questa zona. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci        

Da oggi 3 ottobre parte il divieto di circolazione nella zona per le auto pi&ugrave; inquinanti. Chi commette infrazione incorre ad una multa da 163 a 658 euro

Inizia l'Area B a Milano: sanzioni altissime per chi viola la normativa

        La funzione principale di una bicicletta con pedalata assistita &egrave; quella di utilizzare un mezzo non inquinante rendendo anche minimo lo sforzo necessario di chi la guida. Alcuni proprietari per&ograve; non si accontentano mai e decidono di truccarla per far s&igrave; che sia pi&ugrave; veloce. Il Governo continuer&agrave; a permetterlo, ma li considerer&agrave; alla pari di una motocicletta. Codice della Strada, stretta su monopattini, fumo e dispositivi alla guida La nuova stretta La decisione &egrave; stata approvata in Parlamento attraverso la nuova lege sugli investimenti infrastrutturali e imporr&agrave; una stretta per tutti coloro che sono in possesso di una e-bike truccata o decideranno di modificarla in futuro. Sar&agrave; infatti obbligatorio sia circolare con targa, sia pagare un'assicurazione, sia avere un patentino, esattamente come se si possedesse una moto. Tutte le biciclette con pedalata assistita equipaggiate con motore superiore al limite consentito (0,25 kWatt) e quindi capace di raggiungere oltre 25 km/h, saranno considerate a tutti gli effetti un ciclomotore, categoria che impone al conducente di mostrare patente, assicurazione in corso di validit&agrave; e di indossare il casco. Le sanzioni in caso di violazione sono molto salate: nel caso in cui non vengano rispettati i 3 obblighi appena descritti il conducente sar&agrave; soggetto a multe comprese tra 1.890 e un massimo di 7 mila e 500 euro. Anche i produttori, gli assemblatori, i grossisti, i commercianti al dettaglio e i meccanici che si prestano a modificare le biciclette elettriche saranno in determinati casi sanzionati. Rom-E, come funziona nel dettaglio il Piano Regionale Energetico del Lazio          

Il Codice della Strada &egrave; pronto a sanzionare chi modifica i mezzi per renderli pi&ugrave; veloci e il proprietario non sar&agrave; l'unico a dover pagare

E-bike modificata? Arriva la stretta: diventano obbligatori targa e assicurazione

        Le citt&agrave; sono da sempre protagoniste di eventi alquanto caratteristici e particolari. Essendo zone urbane con elevato numero di cittadini, non &egrave; strano imbattersi in tantissime persone che commettono atti illegali. Seppur non sia una novit&agrave;, oramai, quando si ha a che fare con questi &ldquo;fuorilegge&rdquo; si rimane sempre stupiti per come riescano furbescamente ad arginare le regole. La storia di oggi riguarda un cittadino romeno a Firenze. L&rsquo;uomo &egrave; stato fermato dai Vigili urbani mentre si trovava nel parcheggio di un supermercato a bordo di una sospetta Renault Megane dalla quale si vedeva un materasso. Al momento dei controlli, la Polizia locale si &egrave; accorta che l&rsquo;auto in questione non era quella dell&rsquo;uomo e inoltre era sprovvisto di patente. Ma non &egrave; finita qui. La scoperta dietro la Renault Megane Tutto &egrave; successo in via Benedetto Boni. Dopo aver fatto i dovuti controlli e le apposite domande, i Vigili urbani hanno scoperto che l&rsquo;utilitaria &ndash; in condizioni disastrate &ndash; non apparteneva al suo conducente che, in realt&agrave;, non poteva neanche guidarla, ricavandone una sanzione di 5.000 euro. Da qui l&rsquo;altra scoperta. A seguito di approfonditi accertamenti riguardo il caso, la Polizia locale &egrave; venuta a conoscenza del fatto che la Renault apparteneva ad un altro signore che, falsamente, aveva intestate altre 219 (220 se consideriamo la Renault) vetture. Verificati i fatti, la Municipale ha sanzionato il proprietario di questi veicoli, arrivando ad una cifra di 116 mila euro, ossia 530 euro di multa per ogni auto falsamente intestata. La storia per&ograve; non &egrave; terminata perch&eacute;, qualche giorno dopo, secondo quanto riporta Firenzetoday, gli agenti della stazione di Rifredi hanno trovato il cittadino romeno a bordo di un furgone in questo caso di sua propriet&agrave;, ma con dentro una sorpresa: portava con s&eacute; rifiuti edili senza formulario di accompagnamento. Un secondo atto illegale a cui &egrave; seguita una seconda multa pari a 3.200 euro. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

Il cittadino romeno, protagonista dell&rsquo;episodio, girava sull&rsquo;utilitaria intestata falsamente ad un altro signore senza patente

Violazione del Codice della Strada a raffica, la multa è pesantissima

        A Padova l&rsquo;amministrazione comunale &egrave; riuscita a creare un&rsquo;alternativa per il pagamento della multa. Come? Facendo&nbsp; lavorare al Comune tutti coloro che hanno violato una normativa e in tal modo poter scontare la sanzione. Una misura innovativa, gi&agrave; varata dal 2015 al 2019 e che aveva visto circa 65 cittadini usufruire dell&rsquo;opzione. Seppur i successivi 2 anni la soluzione si fosse indebolita a causa della poca pubblicit&agrave; fatta, sembra che il 2022 abbia portato di nuovo i frutti sperati. Ovviamente per&ograve; pagare la multa lavorando al Comune non &egrave; qualcosa che tutti possono richiedere. Misura alternativa: chi pu&ograve; usufruirne Fra i casi di multa per cui si pu&ograve; sostituire il denaro con il lavoro c&rsquo;&egrave; chi, per esempio, d&agrave; prestazioni sessuali a pagamento, imbratta i muri della citt&agrave;, fa uso di stupefacenti oppure consuma alcool l&igrave; dove &egrave; vietato. Fino ad ora molte richieste giunte sono state quelle per coloro che hanno dato prestazioni sessuali a pagamento, violando quindi l&rsquo;articolo 11, e la cui multa &egrave; di 500 euro. A seguire si ha chi usufruisce di luoghi pubblici per le proprie esigenze fisiologiche. Dopodich&eacute; si hanno coloro che disturbano e quelli che bevono dove non &egrave; consentito farlo. Nel complesso quelli che hanno chiesto la misura alternativa sono stati 80 (64 uomini e 16 donne), fra cui figura un anziano (80enne) per non aver portato il cane al guinzaglio. Principalmente i lavori disponibili per poter scontare la multa sono la sorveglianza al parco, l&rsquo;aiuto a disabili e anziani o le pulizie. C&rsquo;&egrave; per&ograve; una categoria che &egrave; stata esclusa, ossia quella dei minori. E neppure un genitore pu&ograve; sostituirsi al figlio, anzi sar&agrave; obbligato a pagare la multa lui stesso. Per poter accedere alla misura alternativa del pagamento &egrave; indispensabile inoltrare richiesta al Comando sull'apposito modulo, andando sul sito http://www.polizialocalepadova.it, e sul sito del Comune di Padova http://www.padovanet.it, entro i termini di legge previsti, sessanta giorni dalla contestazione o notificazione del verbale. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

La misura alternativa pu&ograve; essere applicata per diverse categorie e trasgressioni. L&rsquo;esclusione riguarda solo i minori

Lavorare al Comune per scontare la multa: l’idea della città di Padova

        &Egrave; fissata per marted&igrave; 19 ottobre 2021 la data dalla quale le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera inizieranno ad esaminare gli emendamenti al testo del Codice della Strada arrivati dai partiti. Naturalmente ci sono alcune questioni che hanno la massima priorit&agrave;, come il caldissimo argomento monopattini (e in parte anche delle biciclette ed e-bike) su cui c&rsquo;&egrave; un consenso unanime, in virt&ugrave; anche dei molti episodi di cronaca che hanno visto coinvolti questi mezzi negli ultimi mesi, con numeri sempre in crescita (a settembre 2021, solo a Roma, si &egrave; registrato il +400% di incidenti gravi). Ma non ci sono solo i monopattini sul tavolo delle discussioni: tra i temi che verrano affrontati, e su cui i partiti non si trovano d&rsquo;accordo, ci sono anche limiti di velocit&agrave; autostradali, divieto di fumo alla guida, stretta su smartphone, tablet e apparecchi che allontanano le mani dal volante, ritorno del bonus taxi (sfruttabile anche solo per andare al lavoro nelle ore di punta). Monopattini elettrici: il tema che scotta A tenere banco &egrave; soprattutto il tema monopattini. In questi mesi sono state tantissime le proposte di legge presentate, oltre a tutta una serie di ordinanze regionali che hanno cercato di colmare autonomamente i grossi ed evidenti limiti delle leggi attualmente in vigore. Quali sono le richieste dei partiti che il Governo dovr&agrave; valutare? Servono certamente regole pi&ugrave; chiare e precise, specialmente per i mezzi in sharing, come per esempio fare luce sui parcheggi o introdurre l'obbligo di targa, di assicurazione e di protezioni anche per i maggiorenni, con casco e giubbetti catarifrangenti. Anche la velocit&agrave; &egrave; un argomento complesso: in base alle richieste, potrebbe scendere a 20 km/h (ora il massimo &egrave; 25). Pene pi&ugrave; severe per chi viaggia in due (pratica diffusissima tra turisti e giovani soprattutto nelle grandi citt&agrave;). La Lega propone anche la confisca nel caso in cui i mezzi vengano modificati per aumentarne le prestazioni. Divieti e limiti in auto Per quanto riguarda le quattro ruote, tra le proposte del Movimento 5 Stelle c&rsquo;&egrave; il divieto di fumare, a cui si aggiunge l&rsquo;inasprimento delle multe per chi utilizza non solo apparecchi radiotelefonici, ma nello specifico anche &ldquo;smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante&rdquo;. L'idea &egrave; di passare ad una sanzione compresa tra 422 e 1.697 euro (adesso si va dai 167 ai 661 euro), con in pi&ugrave; la sospensione della patente da sette giorni a due mesi. Nel caso di recidiva nel corso di un biennio viene proposta una maximulta da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi. Parcheggi rosa e multe pi&ugrave; salate: cosa cambia col DL infrastrutture       

Dal 19 ottobre alla Camera si iniziano a esaminare gli emendamenti arrivati dai partiti: sanzioni pi&ugrave; severe per micromobilit&agrave; e infrazioni in auto

Codice della Strada, stretta su monopattini, fumo e dispositivi alla guida

Le leggi, si sa, vanno rispettate, soprattutto al volante di un&rsquo;automobile. Ma in certi paesi del mondo alcune di queste sono talmente assurde da sembrare quasi irreali.  Ovviamente, leggendo e scavando tra i vari divieti in giro per il globo, una domanda sorge quasi spontanea: qual &egrave; stata la reale necessit&agrave; che ha spinto alcuni paesi a crearli? Infatti, molti di questi &ndash; non tutti, ci teniamo a precisarlo -, oltre a sembrare inutili, appaiono anche piuttosto fantasiosi e bizzarri. Dalla lingerie ai cammelli, passando per il cibo e il lavaggio dell&#39;auto, fino alle panchine in autostrada e al sesso in auto.  Di seguito ve ne proponiamo alcuni e lasciamo a voi i giudizi finali.&nbsp;  Ubriaco al volante, non riesce a soffiare per l&#39;alcool test e scopre che ha il Covid  San Francisco dice no alla biancheria  &Egrave; gi&agrave;, avete capito bene. Se per caso un giorno vi doveste trovare in giro per le strade di San Francisco a bordo della vostra nuova Ford Mustang e avete intenzione di lavarla perch&eacute; troppo sporca, non provate neanche lontanamente ad avvicinarvi ad un autolavaggio con in mano la vostra vecchia biancheria intima. In California, infatti, nella contea di San Francisco &egrave; severamente vietato lavare la macchina, in un autolavaggio, utilizzando biancheria intima.  Auto, alcol e cibo  Molto si &egrave; discusso, soprattutto qui in Italia, sulle leggi che riguardavano la guida in stato di ebrezza. Ma se siete dei veri irriducibili delle serate alcoliche in compagnia dei vostri amici non preoccupatevi, in Costa Rica esiste una bizzarra legge che consente di bere alla guida del proprio veicolo, ma a patto che non vi ubriachiate. Avete sentito bene, nello Stato dell&rsquo;America Centrale, infatti, &egrave; permesso guidare se non si &egrave; oltre il limite di 0.75 g/L, un&rsquo;enormit&agrave; se si pensa che in Italia &egrave; vietato mettersi alla guida superati gli 0.5 grammi per litro.  Restando in tema, anche in Macedonia esiste una legge molto particolare che riguarda il tasso alcolemico. Ovviamente, qui &egrave; vietato mettersi alla guida del proprio veicolo se si &egrave; ubriachi, ma per certi versi si va anche oltre. Infatti, &egrave; anche severamente vietato sedersi sul sedile del passeggero superati i limiti consentiti. Insomma, hai bevuto ? Siediti dietro se non vuoi prenderti una bella multa.  Se pensate che una sosta per mangiare qualcosa sia la cosa giusta dopo ore di guida, fate molta attenzione. A South Berwick, nel Maine, &egrave; vietato parcheggiare di fronte ad un Dunkin Donuts, mentre a Cipro &egrave; del tutto fuorilegge mangiare e bere quando si &egrave; alla guida.  Amore in automobile  In Thailandia &egrave; possibile visitare posti meravigliosi, ma se mai vi venisse in mente di guidare un tuk-tuk in topless sappiate che non la passerete tanto liscia. Infatti, come specificato dalle leggi stradali thailandesi, &egrave; severamente vietato guidare senza nulla addosso. Quindi, se non volete rovinarvi la vacanza, mettetevi almeno una t-shirt di ritorno dalle bellissime spiagge di Phuket.  Se, invece, vi trovate dalle parti dell&rsquo;Idaho (Stati Uniti) non preoccupatevi del topless. Non solo non importa a nessuno se non indossate la maglietta, ma &egrave; possibile anche fermarsi a fare l&rsquo;amore in un luogo pubblico, a patto di usare tendine o altri mezzi in grado di garantire tutta la privacy di cui si ha bisogno. Se questo non bastasse, anche in New Mexico &egrave; possibile fare sesso in auto, ma l&rsquo;importante &egrave; farlo in pausa pranzo e sempre con tendine ben sistemate.  Nello Utah e in Massachusetts, invece, non sono cos&igrave; permissivi. Di fatti &egrave; vietato per legge fare sesso in ambulanza o fra tassisti, anche se questi ultimi se colti sul fatto nei sedili posteriori potrebbero passarla liscia.  Sesso e auto: il tuo garage rivela come sei a letto  Automobili e animali  Gli Stati Uniti sono un posto veramente bizzarro quando si parla di divieti alla guida. Oltre alle varie leggi sul sesso in auto, infatti, ce ne sono alcune che non prevedono il trasporto di animali. In Missouri, ad esempio, &egrave; vietato guidare il proprio autoveicolo se a bordo &egrave; presente un orso libero. Mentre in Alaska non &egrave; possibile legare cani sul tetto dell&rsquo;auto. Anche se basterebbe un po&rsquo; di buon senso per rendersi conto che orsi a bordo e cani sul tetto non sono poi cos&igrave; normali, in America pare servano leggi apposite.  Top 10 regole utili per viaggiare in auto con gli animali  Paese che vai, usanze che trovi. Recitava cos&igrave; un vecchio proverbio. Ma, senza neanche allontanarsi dal paese appena citato, sembra che negli Stati Uniti auto e animali non vadano proprio a genio. In Massachusetts, infatti, oltre ad essere vietato il sesso in ambulanza, &egrave; altrettanto vietato lasciare animali domestici sul sedile posteriore, ma nessuna legge vieta di lasciarli seduti davanti. Tuttavia, in Tennessee non ci sono leggi che vietano il trasporto di animali, ma ce ne sono alcune che proibiscono, invece, di sparargli se seduti sul sedile della propria auto, a meno che non sia una balena. A quel punto nessuno potr&agrave; dirvi nulla&hellip;  Altri strani divieti  Per concludere questa stravagante lista abbiamo deciso di segnalare quelle leggi che secondo noi possono essere tranquillamente etichettate come le pi&ugrave; stravaganti.  In Alabama, per esempio, &egrave; illegale guidare bendati, ma &egrave; permesso guidare contromano se si ha una lanterna davanti alla propria auto. Evidentemente si tratta di una vecchia regola, mai abrogata. In Spagna, tuttavia, se avete l&rsquo;obbligo di guidare con le lenti non dimenticatevi gli occhiali di scorta, perch&eacute; molto probabilmente la Polizia potrebbe chiedervi di mostrarli.  In Ohio, invece, &egrave; severamente vietato cavalcare il tettuccio dei taxi in stile surfista, mentre in Colorado &egrave; vietato guidare un&rsquo;auto nera di domenica. Anche questa, forse, una vecchia regola mai annullata. Se vi trovate a Manila, nelle Filippine, fate bene attenzione ai numeri della vostra targa. Infatti, se il vostro mezzo finisce con 1 o con 2 il luned&igrave; non potrete guidare, quindi meglio chiamare un taxi.  Sul podio segnaliamo il Nevada con ben due divieti: il primo, in cui &egrave; severamente vietato &ldquo;guidare&rdquo; cammelli in autostrada e il secondo, in cui &egrave; altrettanto vietato piazzare delle panchine in mezzo alla carreggiata. Solo terza - si fa perd dire - la Danimarca dove, secondo la legge, prima di lanciarsi alla guida della propria auto &egrave; obbligatorio controllare che non ci sia nessuno attaccato sotto.  Quando &egrave; stata fatta la prima multa per eccesso di velocit&agrave;? 

Dal cammello in autostrada, alla panchina in mezzo alla carreggiata, passando per il controllo delle persone sotto la propria vettura prima di partire. Ecco alcune delle leggi pi&ugrave; stravaganti e bizzarre in cui potreste imbattervi in giro per il mondo

Divieti alla guida: ecco i pi&ugrave; strani e assurdi al mondo

Il vizio ce lo abbiamo un po&#39; tutti. Lanciare uno sguardo allo smartphone lasciato sul porta oggetti del cruscotto&nbsp; oppure rispondere a un messaggio approfittando del semaforo rosso. Sono azioni che, ormai, compiamo quotidianamente senza pensare ai rischi che corriamo per la nostra salute e quella altrui. Ma d&rsquo;ora in poi, con le nuove norme del Codice della Strada, non ci si potr&agrave; pi&ugrave; concedere alcuna distrazione, a meno che non si voglia incorrere in pesanti sanzioni, arrivando addirittura alla sospensione della patente.  Nuovo Codice della Strada, ecco cosa cambia  L&#39;aumento delle pene per l&#39;utilizzo dei dispositivi elettronici alla guida vede d&rsquo;accordo entrambe le forze politiche al governo che hanno gi&agrave; inviato il testo della legge ai gruppi parlamentari, stimando che sar&agrave; in aula a Montecitorio gi&agrave; a maggio. Secondo il testo, venire sorpresi con lo smartphone (o con pc, notebook e tablet) costerebbe dai 422 ai 1697 euro (oggi le sanzioni ammontano tra i 161 e i 467 euro). Il &ldquo;reato&rdquo; consiste nell&#39;allontanare anche solo per pochi secondi le mani dal volante. Non solo sanzione economica: si pu&ograve;, infatti, arrivare alla sospensione della patente, dai sette giorni ai due mesi. E se il guidatore dovesse essere beccato pi&ugrave; di una volta, la multa aumenter&agrave; notevolmente, da 644 fino ai 2.588 euro. La sospensione della licenza di guida lievita, cos&igrave;, da uno a tre mesi e la decurtazione dei punti da 5 a 10. Insomma, punizioni pesanti ma probabilmente obbligatorie, visto l&#39;alto numero di incidenti, in continuo aumento, causati dall&#39;utilizzo di cellullari alla guida.  Nuovo Codice della strada: limite a 150 km/h in autostrada e problemi di sicurezza  Multe molto pi&ugrave; salate anche per la sosta vietata, fenomeno che in alcune metropoli &egrave; diventato un grande problema. Inoltre, con lo sviluppo dell&#39;elettrico stanno crescendo gli spazi riservati alla ricarica di questi nuovi veicoli: parcheggiate qui coster&agrave; due punti della patente. Chi, invece, per fretta o superificialit&agrave; lascia la propria auto sul marciapiedi o su spazi riservati a disabili subir&agrave; la decurtazione di quattro punti (il doppio rispetto a quanto accade ora), insieme a multe pi&ugrave; care, da 161 a 647 euro. Non saranno salvi nemmeno gli scooter, con sanzioni da 80 a 328 euro, ma i 125 potranno circolare su autostrade e strade extraurbane.  I famosi parcheggi rosa diventano finalmente gratuiti non solo per le donne incinte ma anche per quei genitori che hanno in macchina bambini sotto l&#39;anno di et&agrave;.  Toninelli apre alle targhe auto portabili  Se buona parte degli incidenti di auto &egrave; causata dagli smartphone, un&#39;alta percentuale riguarda chi si trova al volante dopo aver assunto stupefacenti. Questa preoccupante situazione ha spinto le forze politiche verso controlli pi&ugrave; stringenti, tradotti in accertamenti sulla saliva da eseguire grazie a laboratori mobili. Rifiutarsi non conviene: le multe vanno da 422 a 1.697 euro.  Targa e assicurazione per le bici: il ddl arriva da Fratelli d&#39;Italia  Saranno felici, invece, i fumatori perch&eacute; le nuove norme non prevedono il divieto di fumo alla guida. Novit&agrave; anche sul fronte biciclette che potranno circolare sulle strade, ai semafori e sar&agrave; finalmente realizzata la linea di arresto agli incroci per distanziare le bici dagli altri veicoli. Risparmio per le luci di posizione e degli anabbaglianti: se finora erano obbligatori anche di giorno, il vincolo sta per cadere. Il nostro approfondimento sul nuovo Codice della Strada 

Lega e M5S concordi sul testo del nuovo Codice della strada: ci saranno multe pi&ugrave; salate fino al ritiro della patente per chi user&agrave; lo smartphone alla guida. E aumenteranno anche le sanzioni per parcheggi selvaggi su marciapiedi o su spazi riservati a disabil, oltre alla guida sotto effetto di stupefacenti e alcool. Tutte novit&agrave; che a maggio arriveranno a&nbsp; Montecitorio

Nuovo codice della strada: tutto sulle multe e ritiro della patente

 Il giudice di pace boccia il Tutor: "Multa non valida se nel verbale manca la foto". Ad annunciarlo &egrave; l'Asaps, il Portale della Sicurezza Stradale.&nbsp; Senza l'immagine la notifica &egrave; incompleta: "Non c'&egrave; la prova". Non &egrave; valida quindi, la multa per eccesso di velocit&agrave; contestata tramite il sistema dei &ldquo;Tutor&rdquo;, le telecamere collocate in sequenza sull&rsquo;autostrada che permettono di calcolare la velocit&agrave; media di ogni auto, se nella notifica della polizia stradale non viene inviato il fotogramma della vettura in questione. E&rsquo; quanto ha stabilito il giudice di pace del tribunale di Alessandria che nei giorni scorsi ha dato ragione al legale rappresentante di un&rsquo;azienda genovese la cui auto di servizio era stata &ldquo;pizzicata&rdquo; a procedere oltre il limite di velocit&agrave; consentito sull&rsquo;A26 Genova Voltri-Gravellona Toce. Il giudice ha accolto le richieste degli avvocati difensori della ditta Giuseppe Maria Gallo e Francesca Meus che avevano sottolineato come in mancanza dell&rsquo;invio dei rilievi fotografici mancava la prova della violazione. Il giudice di pace ha accolto questa motivazione annullando la sanzione. Fiammetta La Guidara &nbsp;  

E' stato accolto il ricorso di un'azienda la cui auto di servizio era stata sorpresa oltre il limite di velocit&agrave; sull'autostrada Genova-Alessandri

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