        Come sta andando la mobilit&agrave; sostenibile in Italia? Secondo il 21&deg; Rapporto sulla mobilit&agrave; degli italiani &ldquo;Audimob&rdquo;, realizzato dall'lstituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti (lsfort), con il supporto scientifico delle associazioni del tpl, Agens e Asstra, nell'ultimo anno nel nostro Paese si sono registrati solo "piccoli miglioramenti" sul fronte della mobilit&agrave; sostenibile, in particolare pedonale. Ma si tratta di una crescita ancora insufficiente per scardinare il predominio delle auto come principale mezzo di trasporto: nel 2023 infatti il 65% degli italiani ha scelto l'auto per spostarsi (-1,6% rispetto al 2022, ma +2,5% rispetto al 2019) e sulle strade il numero dei veicoli ha superato ormai i 40 milioni. Di questi, il 23% ha oltre 20 anni, mentre erano meno della met&agrave; nel 2010 e il 19,1% nel 2020. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Quali sono le tendenze? Dal rapporto emerge la tendenza "della perifericit&agrave; territoriale e della ricchezza legata alla domanda di mobilit&agrave; sostenibile". I meno virtuosi in termini di sostenibilit&agrave; sono quelli che appartengono alle fasce di reddito pi&ugrave; basse. Ad utilizzare di pi&ugrave; le auto sono le fasce di reddito inferiori ai 15 mila euro (72%) e tra i 20 e 25 mila euro (67,5%), mentre le fasce con pi&ugrave; di 25 mila euro si attestano al 56,4%. Inoltre nelle zone periferiche e ultraperiferiche dei comuni, dove sono concentrate le fasce pi&ugrave; basse, la quota di trasporto pubblico scende sotto al 5%, mentre il peso di auto e moto supera il 75%. Male le elettriche, boom di ibride In generale, nel 2023&nbsp;il tasso di motorizzazione in Italia &egrave; salito&nbsp;a 69,4 auto ogni 100 abitanti (68,1 nel 2022), continuando ad essere il pi&ugrave; alto tra i maggiori Paesi europei (58,6 in Germania, 57,2 in Francia, 54,1 in Spagna). Ma &egrave; ancora bassissima la quota di auto elettriche: sono appena lo 0,54% del totale, a cui si aggiunge il 5,41% di motori ibridi. Il mercato &egrave; tuttavia in "forte espansione" soprattutto nelle soluzioni ibride: nel 2023 oltre il 40% delle auto vendute sono state ad alimentazione ibrida (erano solo il 14,5% nel 2020). Il full electric &egrave; invece risalito nel 2023 al 4,16% del totale (poco pi&ugrave; di 45.000 veicoli). Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

Secondo il 21&deg; Rapporto sulla mobilit&agrave; degli italiani &ldquo;Audimob&rdquo; c&rsquo;&egrave; ancora molto da fare in tema di mobilit&agrave; sostenibile. Nel 2023, il 65% ha optato per le autovetture

Le auto sono ancora il mezzo preferito dagli italiani

        BYD festeggia un traguardo storico. La Casa ha prodotto il suo 10 milionesimo veicolo a nuova energia (NEV). Questo evento coincide con il 30&deg; anniversario della nascita&nbsp;e rafforza la sua posizione di protagonista globale nel settore. Una crescita esponenziale BYD ha impiegato circa 30 anni per raggiungere questo obiettivo. Fondata nel 1995, l'azienda ha iniziato a produrre automobili nel 2003 e ha presentato la sua prima ibrida plug-in nel 2008. Il debutto nel settore elettrico &egrave; avvenuto l'anno successivo. Il successo degli ultimi anni ha accelerato le vendite in modo significativo. BYD ha impiegato 15 anni per produrre i primi 5 milioni di veicoli elettrificati, ma solo 15 mesi per raggiungere il traguardo attuale.  Dalla startup alla multinazionale Il Presidente di BYD, Wang Chuanfu, ha ricordato la straordinaria evoluzione dell'azienda. Partendo da i 20 dipendenti&nbsp; &egrave; diventata una multinazionale con quasi un milione di dipendenti in tutto il mondo. Wang ha evidenziato la dedizione di BYD all'innovazione tecnologica e il suo ruolo fondamentale nel plasmare il futuro della mobilit&agrave;. DENZA Z9, il 10 milionesimo veicolo Il 10 milionesimo veicolo prodotto, una DENZA Z9, &egrave; stato consegnato a Feng Ji, fondatore e CEO di Game Science e ideatore del gioco Black Myth: Wukong. Denza &egrave; il marchio premium di BYD, ma il gruppo comprende anche i brand Yangwang, per il mercato del lusso, e Fangchengbao, dedicato ai fuoristrada. "L'anima degli ingegneri di BYD &egrave; l'anima della nostra azienda", ha affermato Wang. Per offrire uno sguardo approfondito sulla cultura di BYD, Il futuro di BYD Guardando al futuro, Wang ha delineato la roadmap strategica e ha presentato &ldquo;BYD Basic Guidelines&rdquo;. Si tratta di un documento che racchiude i principi fondamentali dell'azienda, le esperienze storiche e le strategie orientate al futuro. BYD investir&agrave; 100 miliardi di yuan nello sviluppo di tecnologie intelligenti che integrino l'intelligenza artificiale nei sistemi automobilistici. L&rsquo;obiettivo &egrave; garantire a BYD di rimanere all'avanguardia, mantenendo un vantaggio competitivo sul mercato globale.&nbsp; Potrebbe interessarti: BYD continua a sognare con il test drive della nuova Sealion 7&nbsp;       

Cinque milioni dei quali sono stati assemblati negli ultimi 15 mesi. Un bel modo di celebrare il 30&deg; anniversario dell'azienda

BYD, traguardo storico, 10 milioni di veicoli a nuova energia

        Guidare una vettura con un propulsore elettrico &egrave; identico a un&rsquo;auto con motore endotermico? Si, ma forse anche no. E&rsquo; quello che potete scoprire, se non vi &egrave; mai capitato di farlo, fino a domenica 8 ottobre a Rom-E in Piazza Bucares, Piazza Mignanelli e Ponte Milvio. Perch&eacute; se in linea teorica, cambia poco viaggiare con vetture tradizionali con motori endotermici, rispetto a quelle alla spina, nella realt&agrave; ci sono tante varianti che vanno approfondite per scoprire che si trattati di una rivoluzione importante della mobilit&agrave; future. Ugualianze e differenze Ad esempio il passaggio dei consumi da chilometri/litro a chilometri/kWh (chilowattora), ma anche la tipologia di ricarica con colonnine lente o fast e i relativi contratti e app per avere tariffe convenienti, ma anche il motivo per cui gli pneumatici delle vetture elettriche sono diversi da quelli delle auto tradizionali. E in pi&ugrave;, proprio per rafforzare il concetto che questo evento ha una finalit&agrave; educational, Roim-E vi offre la possibilit&agrave; guidare alcune di queste vetture. Come provare le auto&nbsp; Per farlo basta andare in uno dei luoghi dove si svolgono i test drive e accreditarsi presso il desk, la hostess vi dar&agrave; tutte le indicazioni e l&rsquo;orario di prova della vettura prescelta. Ma se si vuole &ldquo;saltare la fila&rdquo; conviene accreditarsi prima sul sito di Auto (https://www.auto.it/eventi/rom-e-test). Le auto protagoniste dei test drive Ma oltre alle vetture in prova ci sono alcune vere anteprime a livello nazionale. I visitatori infatti potranno vedere per la prima volta la nuova Kia EV9, il maxi Suv elettrico, ma anche guidare altre grandi anteprime come la nuova Fiat 600e, la Toyota bZ4X, la Citroen E-C4 e la DR 1.0 EV. Ampio spazio anche alla micromobilit&agrave; con la Citro&euml;n Ami e il Microlino. Dove si svolgono i test Ma dove troverete queste vetture da guidare? In Piazza Bucarest potrete salire a bordo di Citro&euml;n Ami, Citro&euml;n E-C4, DR 1.0 EV, Nuova Fiat 600e, Toyota bZ4X. Piazza Mignanelli &egrave; interamente dedicata al brand DR con la prova della DR 1.0 EV. Mentre l&rsquo;area di Ponte Milvio, una delle zone pi&ugrave; cool di Roma della movida giovanile, &egrave; interamente appannaggio di Microlino. I test drive si svolgeranno sempre accompagnati da un driver professionista che illustrer&agrave; anche le caratteristiche della vettura per poter apprendere meglio i vantaggi di una guida a zero emissioni. La transizione della mobilit&agrave; con l&rsquo;elettrico non &egrave;, o non sar&agrave;, sicuramente l&rsquo;unica strada per raggiungere una neutralit&agrave; di emissioni ma certamente &egrave; una delle soluzioni, soprattutto per le grandi citt&agrave; come Roma.       

La mobilit&agrave; elettrica toccata con mano con i test drive delle ultime novit&agrave; sul mercato. Ecco come partecipare

Rom-E, la mobilità sostenibile

        Pronti per la elettrificazione? Le intenzioni degli italiani sarebbero queste, anche se poi tra il dire e il fare la distanza spesso non &egrave; cos&igrave; breve. Fatto sta che secondo l&rsquo;indagine realizzata dall&rsquo;Istituto Piepoli per l&rsquo;Unione per la Difesa dei Consumatori (Udicon), il 65% degli intervistati sarebbe disponibile ad acquistare un veicolo a basse emissioni. Ovvero due su tre, una maggioranza netta disposta a investire in un veicolo pi&ugrave; ecologico, con un costo maggiore per contribuire alla sostenibilit&agrave; ambientale, soprattutto i pi&ugrave; giovani. La percentuale aumenta (73%) se si considera la fascia di et&agrave; 18-34 anni, a fronte del 68% tra i 35-54 anni e il 57% dai 55 anni in su.  Non solo, relativamente alla mobilit&agrave; sostenibile, gli italiani pongono maggiore attenzione all&rsquo;implementazione del servizio pubblico (38%), all&rsquo;aumento dei mezzi alternativi alle auto come biciclette e monopattini (24%), al passaggio dall&rsquo;auto tradizionale a quella elettrica (23%) e infine ai servizi di car sharing (5%). Auto ecologiche e italiane Sarebbero legati anche al prodotto nazionale: una quota importante, il 51%, indica il &ldquo;made in Italy&rdquo; come elemento determinante nelle proprie scelte di acquisto. A parit&agrave; di qualit&agrave;-prezzo, tra gli altri fattori che influenzano le scelte del consumatore ci sono l&rsquo;impatto della produzione sull&rsquo;ambiente (25%) e l&rsquo;impegno sociale impiegato dall&rsquo;azienda su progetti ambientali e di sostenibilit&agrave; (17%). Potrebbe interessarti: E-fuel, l'Ue apre alla Germania. Ma l'Italia punta sui biocarburanti&nbsp;       

I risultati dell&rsquo;indagine realizzata dall&rsquo;Istituto Piepoli per l&rsquo;Unione per la Difesa dei Consumatori (Udicon) prospettano una situazione interessante

Due italiani su tre sono pronti ad acquistare auto ecologiche

        Amazon mette sul tavolo 1 miliardo di investimenti nei prossimi cinque anni per rendere meno onerosa, in termini ambientali, la propria rete di consegne. E per farlo ha deciso di avvalersi di quella che al momento &egrave; l&rsquo;unica strada percorribile: l&rsquo;elettrico. Il big dell&rsquo;eCommerce ha cos&igrave; deciso di incrementare il numero di furgoni elettrici dai 3mila attuali per arrivare a 10mila entro il 2025. Servizi per tutti con l'auto 4.0  Non solo furgoni in giro per le citt&agrave; Li vedremo sempre pi&ugrave; spesso sulle nostre strade. I furgoni elettrici di Amazon si potranno muovere con agilit&agrave;, riuscendo ad arrivare in qualsiasi zona, compresi i centri a traffico limitato. E, laddove le condizioni le rendono preferibili, i corrieri si potranno avvalere anche di e-bike e, ovviamente, spostarsi a piedi. L&rsquo;impegno di Amazon in favore dell&rsquo;ambiente &egrave; infatti anche quello di raddoppiare i propri hub di micro-mobility per le consegne di prossimit&agrave; nei prossimi due anni.  Per le lunghe distanze, ecco i tir elettrici Laddove i tragitti diventano invece pi&ugrave; lunghi entrano in campo, pardon in strada, i tir elettrici. Al momento l&rsquo;azienda di Bezos ne possiede 5 in Gran Bretagna ma entro l&rsquo;anno ne arriveranno altri 20 in Germania per poi ampliare al resto d&rsquo;Europa la presenza di veicoli elettrici dedicati al trasporto pesante, per giungere ad avere una flotta di circa 1.500 mezzi nei prossimi anni.  Le stazioni di ricarica La strategia di Amazon non si pu&ograve; naturalmente limitare all&rsquo;acquisto di veicolo elettrici: senza un&rsquo;adeguata presenza di stazioni di ricarica, gli svantaggi non tarderebbero ad arrivare. Ecco perch&eacute; la multinazionale americana si impegner&agrave; a fornire i suoi siti logistici europei di centinaia di stazioni di ricarica rapida per rifornire di energia i veicoli in appena due ore. Auto elettriche, costo ricarica a 161%, il pieno costa pi&ugrave; delle termiche?       

Un miliardo di investimenti per dotarsi di veicoli elettrici, stazioni di ricarica e hub di micro-mobilit&agrave;. Cos&igrave; il big dell&rsquo;eCommerce vuole ridurre l&rsquo;impatto sul pianeta

Che ci fa Amazon con 10mila furgoni elettrici?

Il fondatore di Magonis Electric Boats è intervenuto al talk sull'ecosostenibilità: "La transizione ecologica passa anche per le barche"

Rom-E, Quintart di Magonis: "Le nostre barche sono la rivoluzione 100% elettrica"

Il dottor Fabio Saiu, Direttore Leasing and Rental Europe dell’azienda canadese, è intervenuto al talk sull'ecosostenibilità per spiegare come la connettività e la telematica possano portare vantaggi alla mobilità

Rom-E, Saiu di Geotab: "Città più green e vivibili con la telematica"

Il general manager Sud Europa della start-up presente in 8 Paesi europei e che gestisce circa 40mila mezzi a zero emissioni, è intervenuto al talk sull'ecosostenibilità

Rom-E, Giaretta di Dott: "La micromobilità diventa sostenibile e sicura"

Il Professore di Unimarconi, la prima università digitale italiana, è direttore del Centro Ricerca sull’auto e la sua evoluzione.  "La nostra linea di ricerca è di evolvere le tecnologie tradizionali in alimentazione basata sulle fonti rinnovabili e sull’azzeramento delle emissioni in tutto il ciclo di vita", ha detto al talk sull'ecosostenibilità

Rom-E, Prof. Orecchini: "Il cambiamento passa da noi: lungo, difficile ma possibile"

        L&rsquo;accelerazione verso la mobilit&agrave; sostenibile in tutte le sue declinazioni &egrave; davvero potente. Tanto potente che non &egrave; pi&ugrave; facile stabilire i tempi in cui questa cultura riuscir&agrave; ad affermarsi insieme alla maturit&agrave; della tecnologia che allo stesso tempo la genera e l&rsquo;accompagna. A giudicare da quello che abbiamo ascoltato nel nostro Talk di Rom-E, molto prima di quello che si pensava. No, non &egrave; stato un Talk come tanti altri, pieno di parole vuote. Se il nostro ultimo Automotive-Lab con le dichiarazioni- choc del Ministro Cingolani svel&ograve; lo status effettivo dei problemi energetici del Paese, il dibattito aperto dal nostro Festival dell&rsquo;ecosostenibilit&agrave; &egrave; stato capace di fotografare l&rsquo;autentica rivoluzione in atto all&rsquo;interno del sistema Italia, impegnato con le sue aziende, piccole o grandi che siano, a interpretare e a tradurre in pratica, ognuna con il proprio know-how, il singolo contributo per costruire il nuovo mondo. Rom-E 2021: rivivi il talk sull'ecosostenibilit&agrave; e sulle nuove fonti di energia Le rivoluzioni green Ne abbiamo ascoltati tanti di interventi, pi&ugrave; di 30 e praticamente tutti hanno lasciato il segno. Ma alcuni, pi&ugrave; di altri mettono in evidenza, il cambio di passo, l&rsquo;accelerazione appunto che pu&ograve; stravolgere tutto. Quando l&rsquo;AD di Free To X, Giorgio Moroni, la societ&agrave; del Gruppo Autostrade per l&rsquo;Italia, ci ha svelato il piano praticamente gi&agrave; avviato di realizzazione di 100 stazioni di ricarica elettrica ad alta potenza entro il 2023 lungo tutta la Penisola, da Nord a Sud, in grado di ridurre a 50 km la distanza media tra una stazione e l&rsquo;altra, allora abbiamo capito che qualcosa davvero sta cambiando. Perch&eacute; uno dei nodi-chiave della mobilit&agrave; elettrica &egrave; sempre stato quello della mobilit&agrave; autostradale, della garanzia da offrire all&rsquo;utente di non rimanere per strada senza energia, nelle lunghe distanze. Se poi sul tema autostradale ci aggiungiamo lo sforzo da parte di Eni per trasformare le proprie stazioni di servizio in autentiche mobility hub, la sensazione &egrave; quella di assistere a una saldatura di un sistema, all&rsquo;innesto di un turbo per la trasformazione effettiva della moderna mobilit&agrave;. Perch&eacute; la rivoluzione culturale, di cui anche Eni si fa portatrice, comprende la possibilit&agrave; di noleggiare, a partire dai ragazzi di 16 anni, una nuova vettura elettrica di una start-up italiana, con il totale cambio di paradigma in tema di ricarica. Come? Semplice: presso le stazioni di servizio Eni si potr&agrave; fare il &ldquo;cambio&rdquo; batteria, esattamente come in un pit-stop di F.1 o di Formula E. E non &egrave; tutto, perch&eacute; la rivoluzione &egrave; a 360 gradi e raggiunge livelli di sostenibilit&agrave; impensabili. Come dimostra un&rsquo;azienda come Beghelli, da sempre innovatrice, che ha predisposto un dispositivo in grado di sanificare in sicurezza non solo veicoli privati, ma anche pubblici, mettendo le basi per risolvere il problema dei trasporti in tempo di pandemia. Per essere un numero zero, anche Rom-E ha dato il suo contributo a un mondo migliore.        

Al Talk di Rom-E oltre 30 interventi hanno fotografato il deciso cambio di passo del nostro Paese verso il green. Istituzioni, aziende e associazioni stanno generando una spinta collettiva al cambiamento

Rom-E, uniti per un futuro più ecosostenibile

Il Responsabile Marketing e Servizi rete di Eni Green/Traditional Refinery &amp; Marketing &egrave; intervenuto in videoconferenza nel Rom-E Talk per analizzare l&rsquo;impatto del car sharing sulla mobilit&agrave; urbana e l&rsquo;evoluzione del sistema Enjoy: &quot;Grazie all&rsquo;accordo con XEV, Enjoy introdurr&agrave; auto full electric per i ragazzi con cambio batteria&quot;

Rom-E, Mario Ferro di Eni: "Car sharing Enjoy a 16 anni: dal 2022 con l’autonomia di 150 km"

Ospite del talk sull'ecosostenibilità, l'attore, vincitore del David di Donatello come miglior attore non protagonista nel 2020, lancia un messaggio a tutti: "La politica deve dare dei segnali forti per salvaguardare il mondo in cui viviamo.Siamo la forza del cambiamento per salvare il nostro pianeta"

Rom-E, Stefano Accorsi: "La Politica deve dare forti segnali per cambiare le cose"

        Una grande opportunit&agrave; per il pubblico e per le aziende per dialogare nell'ambito di un settore cruciale per il futuro dell'ambiente. Il 2 e 3 ottobre si svolger&agrave; a Roma l&rsquo;evento Rom-E, una due giorni dedicata all'ecosostenibilit&agrave; e al futuro sostenibile, con esposizioni nel centro della citt&agrave;, convegni, incontri e tanto altro. A parlare dell&rsquo;importanza della mobilit&agrave; elettrica, della smart mobility, sulle nuove fonti di energia e della visione green &egrave; Virginia Raggi, sindaca della Citt&agrave; Eterna. Rom-E, la Capitale pensa green Essere pi&ugrave; leggeri sul pianeta In linea con la transizione ecologica Roma promuove il tema dell&rsquo;ecosostenibilit&agrave;: &ldquo;Ottobre &egrave; il mese del Rom-E: questo grande evento, diffuso nella citt&agrave;, incentrato sulla mobilit&agrave; elettrica e transizione ecologica - ha detto la Sindaca -. Il centro di Roma sar&agrave; animato in una serie di piazze, proprio per parlare e dimostrare coi fatti quanto sia possibile e facile iniziare a convertite un po&rsquo; la propria vita diventando pi&ugrave; leggeri sul pianeta.  Dalla mobilit&agrave; elettrica alle varie soluzioni green e digitali anche per la casa, con eventi dimostrativi, una serie di convegni e giochi: serve per prendere confidenza con un futuro che non pu&ograve; che entrare sempre pi&ugrave; prepotentemente sul presente&rdquo;.       

La Sindaca di Roma promuove la due giorni dedicata all'ecosostenibilit&agrave; e al futuro sostenibile, che vedr&agrave; la citt&agrave; trasformarsi con esposizioni, convegni e giochi

Rom-E, Virginia Raggi: "La Capitale al centro della mobilità elettrica e delle soluzioni green"

#ElectrifYou&nbsp;&egrave; l&rsquo;evento itinerante che BMW Group Italia ripropone per il 2021,&nbsp;per far conoscere la mobilit&agrave; elettrica e promuovere la strategia del gruppo in tema di sostenibilit&agrave;.  Parola chiave: sostenibilit&agrave;  Il nuovo corso del Gruppo si basa sullo sviluppo dell&#39;economia circolare e la mobilit&agrave; urbana sostenibile al centro della sua strategia e con questi eventi desidera mostrare i propri obiettivi di sostenibilit&agrave; e riduzione delle emissioni di CO2, attraverso le realizzazioni concrete che permettono di raggiungerli.  Il BMW Group &egrave; tra i leader della mobilit&agrave; elettrica a partire dal debutto del brand BMW i all&rsquo;inizio del decennio scorso e investe costantemente in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie necessarie alla riduzione di consumi ed emissioni, lungo tutta la catena del valore.  Obiettivi raggiunti  Il Gruppo ha ribadito la volont&agrave; di rispettare tutti gli impegni in tema di emissioni di CO2. La grande attenzione su questo fronte &egrave; testimoniata dai risultati gi&agrave; raggiunti: alla fine del 2020, grazie alla grande quantit&agrave; di modelli BMW e MINI elettrificati venduti, il BMW Group ha fatto meglio dell&rsquo;obiettivo di emissioni di CO2fissato dall&rsquo;Unione Europea, raggiungendo una cifra di 99 g/km a fronte di un target di 104 g/km. Il BMW Group avr&agrave; 25 modelli elettrificati in gamma entro il 2023 e ha confermato l&rsquo;investimento di 30 miliardi di Euro per la mobilit&agrave; sostenibile nel periodo 2020-2025.  Le novit&agrave; green del Gruppo BMW al Salone di Monaco  Ad oggi sono sei i veicoli in produzione (a due o quattro ruote) completamente elettrici del BMW Group: oltre alla BMW i3, con oltre 200.000 unit&agrave; costruite fino ad oggi, ci sono le BMW iX3 e le nuove BMW iX e i4, la MINI Full Electric, il nuovo scooter elettrico BMW CE04.  BMW iCircular, prototipo zero sprechi  BMW, la mobilit&agrave; sostenibile al Salone di Monaco  Al Salone di Monaco 2021, abbiamo intervistato&nbsp;Massimiliano Di&nbsp;Silvestre, presidente e ad di BMW Italia, che ci ha anticipato i passi che BMW far&agrave; nei prossimi anni sul tema della mobilit&agrave; sostenibile.   

Il Gruppo bavarese rinnova, anche nel 2021, l&#39;appuntamento itinerante sul territorio italiano che ha l&#39;obiettivo&nbsp;per promuovere&nbsp;il percorso intrapreso dall&#39;azienda sul tema della&nbsp;mobilit&agrave; sostenibile. Quattro le tappe gi&agrave; confermate, a Bari, Torino, Roma e Milano

ElectrifYou, BMW porta in tour la sua visione della mobilit&agrave; elettrica

        Tra le voci del Recovery Plan, il cui testo &egrave; stato approvato dal Consiglio dei Ministri (e che adesso deve passare dai due rami del Parlamento), ci sono anche le auto elettriche e le colonnine di ricarica. L&rsquo;obiettivo iniziale &egrave; quello di un investimento di&nbsp;750 milioni di euro&nbsp;per realizzarne oltre&nbsp;20mila punti. Il motivo? Se si vuole stare in linea con le direttive europee, entro il 2030 ci dovrebbero essere circa 6 milioni di veicoli elettrici. Servono quindi pi&ugrave; colonnine di ricarica, oltre che pi&ugrave; auto 100% green. Ma pi&ugrave; in generale, parlando di mobilit&agrave; sostenibile e delle intenzioni del premier Draghi, va specificato che il Governo ha assegnato a questo &ldquo;progetto verde&rdquo; quasi 60 milioni dei 222,1 miliardi di euro assicurati dal PNRR. Questa cifra verr&agrave; cos&igrave; suddiviso: 5,27 miliardi per economia circolare e agricoltura sostenibile; 23,78 miliardi per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilit&agrave; sostenibile; 15,22 miliardi per efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; 15,06 miliardi per tutela del territorio e della risorsa idrica. L&rsquo;approvazione definitiva del Recovery Plan deve avvenire entro il 30 aprile, prima di essere inviato alla Commissione Europea che esprimer&agrave; il suo parere a giugno. Francia, dal 2030 stop alle auto con motori a pi&ugrave; di 123 g/km di Co2 Trasporto pi&ugrave; sostenibile Nel nostro caso, la cifra del Recovery Plan che ci interessa di pi&ugrave; riguarda i 23,78 miliardi che verranno investiti per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilit&agrave; sostenibile. Una mobilit&agrave; sostenibile, infatti, riguarda anche trasporti pubblici e locali meno inquinanti, ma anche migliori per la vita delle persone, quindi pi&ugrave; veloci, con corse pi&ugrave; frequenti. &Egrave; per questo che l&rsquo;idea &egrave; quella di realizzazione di 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche, oltre a rinnovare il trasporto pubblico, la flotta di bus e treni e sviluppare una migliore rete infrastrutturale di ricarica elettrica pubblica. Auto elettriche e colonnine di ricarica Abbiamo detto di come l&rsquo;investimento passi attraverso l&rsquo;aumento di auto elettriche e colonnine di ricarica. Una mobilit&agrave; basata su veicoli elettrici &egrave; al momento un miraggio, ma ci sono degli obiettivi prefissati da rispettare e per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida pubblici. Lo sviluppo dell&rsquo;idrogeno Anche l&rsquo;idrogeno riveste un ruolo piuttosto importante ed &egrave; per questo che dei 750 milioni di euro stanziati dal PNRR, 230 verranno investiti per la realizzazione di&nbsp;40 stazioni di ricarica d&rsquo;idrogeno per il trasporto stradale&nbsp;e 300 per la sperimentazione nel trasporto ferroviario. Honda, ambizioni green: 100% elettrica nel 2040       

Il piano approvato dal Governo, ma con ancora molti ok da prendere, propone un investimento di 750 milioni di euro

Recovery Plan: auto elettriche, colonnine e mobilità sostenibile

        Il marchio creato da Toyota, e lanciato a inizio 2020, affronta ora nel nostro paese una drastica evoluzione per cercare di affrontare al meglio le sfide del domani. Dal 1&deg; aprile, infatti, Toyota Fleet Mobility, la societ&agrave; del Gruppo Toyota dedicata ai servizi di mobilit&agrave;, &egrave; diventata ufficialmente Kinto Italia. L&rsquo;obiettivo? Garantire la migliore esperienza di mobilit&agrave;, ispirata a principi di inclusivit&agrave;, affidabilit&agrave; e sostenibilit&agrave;, per assicurare libert&agrave; di movimento per tutti. Toyota Yaris Cross Hybrid, verso l'uscita con Adventure Ben cinque diverse soluzioni In Italia il servizio prevede cinque soluzioni di mobilit&agrave; finalizzate a coprire tutte le esigenze dell&rsquo;utente, dal possesso prolungato all&rsquo;utilizzo temporaneo dei veicoli. Le opzioni, dunque, si divideranno in: Kinto One, Kinto Share, Kinto Join, Kinto Flex e Kinto Go (app multimodale con servizi in pi&ugrave; di 5mila citt&agrave; e gi&agrave; rilasciata in Italia lo scorso marzo 2020). Procedendo per ordine, il primo dei servizi - il Kinto One &ndash; si baser&agrave; sul noleggio a lungo termine all-inclusive di veicoli elettrificati e connessi della gamma Toyota e Lexus, con tutte le opzioni Full Hybrid, Plug in Hybrid, elettrico puro e Fuel Cell a idrogeno completamente a disposizione. Kinto Share, invece, si dedicher&agrave; nell&rsquo;offrire ai clienti un'ampia gamma di servizi di car sharing, con soluzioni rivolte ad aziende, utenti pubblici e privati. Tutti prenotabili attraverso l&rsquo;app dedicata. Discorso diverso per Kinto Join e Kinto Flex. Il primo riguarda, infatti, servizi di car-pooling aziendale con cui i dipendenti possono condividere i viaggi casa-lavoro giornalieri, riducendo in questo modo le emissioni complessive inquinanti. Il secondo invece &ndash; non ancora presente sul mercato italiano &ndash; riguarder&agrave;, nel prossimo futuro, servizi di noleggio in abbonamento su diversi modelli della gamma Toyota, con libert&agrave; di scelta da parte del cliente di cambiare vettura nel momento in cui pi&ugrave; lo desidera. Direzione sostenibilit&agrave; Secondo la Casa, attraverso l&rsquo;avvio e lo sviluppo di Kinto il Gruppo Toyota render&agrave; completa la propria offerta, aggiungendo servizi completamente nuovi al pi&ugrave; tradizionale business di produzione e vendita di automobili. "Siamo davvero orgogliosi di raccogliere questa nuova e importante sfida a favore della diffusione di una mobilit&agrave; sempre pi&ugrave; sostenibile &ndash; ha fatto sapere Mauro Caruccio, CEO Toyota Financial Services Italia e CEO Kinto Italia. Kinto Italia raggrupper&agrave; diversi servizi di mobilit&agrave; per sviluppare ulteriormente il potenziale della mobilit&agrave; sostenibile e accessibile per tutti attraverso soluzioni sempre pi&ugrave; avanzate e rispettose dell&rsquo;ambiente". Toyota Aygo X (Cross) Prologue, concept rivoluzionario        

Il marchio &egrave; dedicato esclusivamente ai servizi di mobilit&agrave; green, in Italia prevede cinque diverse soluzioni per tutte le esigenze: noleggio, car sharing e molto altro

Kinto Italia: Toyota rafforza l’impegno per la mobilità sostenibile

        Milano viaggia sulla mobilit&agrave; green. Grazie ai contributi messi a disposizione del Comune per privati e imprese sono stati prenotati o acquistati dai cittadini 448 nuovi veicoli a basse emissioni. Ecco cosa &egrave; emerso dal primo bilancio, tracciato dal Comune, del bando per cui vi sono oltre 2.700 domande in lista d&rsquo;attesa. Vista questa situazione, l&rsquo;amministrazione ha deciso di rifinanziare nuovamente il bando indirizzato ai privati con altri 7 milioni e mezzo di euro, attraverso la proposta al Consiglio comunale di una variazione di bilancio in conto capitale che si aggiunge al contributo gi&agrave; messo a disposizione di 1 milione per i privati e di 5 milioni per le imprese, per un totale di 13,5 milioni di euro. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Il bilancio &ldquo;Per noi &egrave; importante aiutare cittadini, imprese, soggetti del Terzo settore, partite Iva e artigiani a rinnovare le flotte di veicoli con mezzi pi&ugrave; sostenibili per la qualit&agrave; ambientale della nostra citt&agrave;&rdquo; ha commentato l'assessore alla Mobilit&agrave; Marco Granelli. Con il bando dedicato ai privati, e pubblicato il 6 luglio, sono in erogazione contributi per 1 milione di euro che permettono l'acquisto di 302 veicoli: 134 e-bike (che rappresentano il 44% del totale dei veicoli acquistati), 106 auto (ibride, benzina Euro6, elettriche, gpl o ibride benzina/gpl, metano o ibride benzina/metano) che rappresentano il 35%, 51 scooter elettrici (il 17%) e di questi 21 sono stati acquistati senza necessit&agrave; di rottamare un vecchio veicolo. Peugeot e-208 e 2008 elettrica, arriva il caricatore da 11 kW       

I cittadini hanno acquistato 106 auto a basse emissioni. Il bando potrebbe essere rifinanziato

Milano, comprati 448 veicoli green con gli incentivi del Comune

        Nuove promozioni arrivano per i veicoli full electric e LNG. Per queste tipologie di vetture su A35 Brebemi e A58 Teem, dal 15 giugno 2020, &egrave; attivo lo sconto del 30%. L&rsquo;idea, in collaborazione con Telepass, ha l&rsquo;obiettivo di incentivare la mobilit&agrave; ecosostenibile su una direttrice strategica dal punto di vista economico e sociale, specialmente dopo l&rsquo;emergenza sanitaria che ha colpito questa area (Brescia e Milano). Lo sconto si aggiungere a quello, gi&agrave; in vigore, del 20% per tutti i clienti fidelizzati Telepass Business e Family. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino La spinta elettrica Se l&rsquo;emergenza Covid-19 avesse potuto far temere un rallentamento nella transizione verso l&rsquo;elettrico, gli ultimi dati fanno ben sperare: le case automobilistiche come FCA, GM, Ford, Volkswagen e l&rsquo;emergente cinese BYD vogliono lanciare nuovi veicoli con batterie pi&ugrave; economiche e di lunga durata. Una tendenza che si inserisce nel pi&ugrave; ampio progetto di realizzare e usare batterie a lunga durata e a basso costo per portare i prezzi dei veicoli elettrici alla pari con le auto tradizionali. Citroen &euml;-C4, la nuova elettrica sar&agrave; presentata il 30 giugno Le dichiarazioni &ldquo;Con questa iniziativa, condivisa con la A58 TEEM, la A35 Brebemi si propone di contribuire alla diffusione dell&rsquo;economia circolare al fine di favorire sempre di pi&ugrave; la qualit&agrave; ambientale e quella economica tese alla crescita, allo sviluppo e alla modernizzazione del settore autostradale del nostro Paese&rdquo; ha affermato il Presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni. Enel X porta a 30mila i punti di ricarica per veicoli elettrici       

La promo &ldquo;green&rdquo; &egrave; rivolta anche ai camion LNG e ha l&rsquo;obiettivo di incentivare la mobilit&agrave; ecosostenibile su una direttrice strategica dal punto di vista economico e sociale

A35 Brebemi e A58 Teem, sconto del 30% su veicoli full electric

        Gi&agrave; da molti giorni si parla del cosiddetto buono mobilit&agrave;. Prima di 200 euro, adesso fino a 500: da spendere nell&rsquo;acquisto di veicoli a due ruote a zero emissioni. Ma come funziona e come si ottiene questo bonus? Il Consiglio dei Ministri, in un comunicato stampa, fa sapere che &ldquo;Per&nbsp;incentivare forme di mobilit&agrave; sostenibile alternative al trasporto pubblico locale che garantiscano il diritto alla mobilit&agrave; delle persone nelle aree urbane a fronte delle limitazioni al trasporto pubblico locale operate dagli enti locali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 si prevede che il 'Programma sperimentale buono mobilit&agrave;' incentivi forme di mobilit&agrave; sostenibile alternative al trasporto pubblico locale&rdquo;. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Citt&agrave; con oltre 50mila abitanti Il bonus &egrave; rivolto, in particolare, agli abitanti dei capoluoghi di Regioni, delle citt&agrave; metropolitane e dei capoluoghi di provincia: in generale a chi risiede nelle citt&agrave; con pi&ugrave; di 50mila abitanti. Il buono mobilit&agrave; &egrave; &ldquo;pari al 60 per cento della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500&rdquo; e pu&ograve; essere utilizzato &ldquo;a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonch&eacute; di veicoli per la mobilit&agrave; personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l'utilizzo dei servizi di mobilit&agrave; condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture&rdquo;. Quando si pu&ograve; richiedere&nbsp; Il buono mobilit&agrave; &ldquo;pu&ograve; essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d'uso previste. Al riguardo, si prevede lo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per l'anno 2020, per un totale di 120 milioni di euro per tale annualit&agrave;&rdquo;. E per i prossimi anni? Il Consiglio dei Ministri fa sapere che verr&agrave; incentivato sia il trasporto pubblico locale e regionale, ma soprattutto &ldquo;forme di mobilit&agrave; sostenibile ad esso integrative a fronte della rottamazione di autoveicoli e motocicli altamente inquinanti&rdquo;. A questo proposito, &ldquo;il decreto amplia la normativa vigente che prevede il finanziamento di progetti per la creazione, il prolungamento, l'ammodernamento e la messa a norma di corsie riservate per il trasporto pubblico locale, ricomprendendo anche le piste ciclabili&rdquo;.&nbsp;&nbsp; L'editoriale di Speciale Ripartiamo: "Dignit&agrave; per tutto l'automotive" Come ottenerlo Ma come si ottiene il buono mobilit&agrave;? Dopo l&rsquo;acquisto dei veicolo, &egrave; necessario conservare il documento giustificativo di spesa e poi accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identit&agrave; Digitale) sull&rsquo;app web relativa, accessibile anche dal sito del Ministero dell&rsquo;Ambiente. Oltre all&rsquo;opzione rimborso, il bonus potr&agrave; essere fruito attraverso un buono spesa digitale che si genera sull&rsquo;applicazione web. Design 'elettrico': nuova libert&agrave; a zero emissioni       

Tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul buono che prevede un rimborso fino a 500 euro, ovvero il 60% della spesa, sull&rsquo;acquisto di mezzi a zero emissione per incentivare la mobilit&agrave; sostenibile

Bonus mobilità, ecco come richiederlo

        Mobilit&agrave; sostenibile e soluzioni spesso controverse se non discutibili. La vita reale vede da un lato la necessit&agrave; di ripensare il rapporto con l&rsquo;ambiente dall&rsquo;altro la necessit&agrave; delle persone di muoversi, per fare incontrare questi due elementi, che hanno in s&eacute; forti elementi di contrasto, ci sono le norme. Per venire al concreto, bisogna ridurre le emissioni inquinanti ma ci sono anche tanti cittadini che debbono cambiare l&rsquo;auto per passare a mezzi pi&ugrave; green. A questo punto entrano in ballo i governanti che, per conservare consenso, dicono e legiferano in direzioni populiste che si rivelano splendide utopie. E&rsquo; il caso recente della lotta al Diesel. In un convegno di pochi giorni fa, al Politecnico di Milano, dedicato alla Mobilit&agrave;, l&rsquo;amministratore delegato della Mazda Italia, Roberto Pietrantonio, ha sottolineato come sia ormai necessario mettere tra gli elementi che un utente deve considerare per la scelta di un&rsquo;auto anche la voce: &ldquo;chi vincer&agrave; le elezioni?&rdquo;. S&igrave;, perch&eacute; i governanti che fanno scelte integraliste finiscono per creare un danno concreto a chi, con tanti sacrifici, acquista un&rsquo;auto che poi rischia di avere un utilizzo fortemente limitato. Poi ci si mettono anche le norme dell&rsquo;Unione europea. Green deal europeo: obiettivo zero emissioni entro il 2050 Norme UE Col 1&deg; gennaio del prossimo anno entreranno in vigore norme pi&ugrave; stringenti sulle emissioni delle auto, dove si sottolinea anche che ci&ograve; riverser&agrave; sul mercato tante auto &ldquo;km 0&rdquo; perch&eacute; non pi&ugrave; immatricolabili dal 2020. Le nuove regole prevedono anche multe per i costruttori che non adeguano il complesso della loro offerta. Risultato: ci sar&agrave; da decidere se vendere meno, oppure incappare nelle multe. Ma se le Case pagano multe salate, saranno poi in difficolt&agrave; a reperire risorse per gli investimenti per sviluppare prodotti pi&ugrave; green. Lungi dal fare gli avvocati d&rsquo;ufficio dei costruttori e assodato che, in uno mondo civile, &egrave; sacrosanto sanzionare le violazioni, &egrave; per&ograve; anche vero che i palazzi del potere, nazionali o sovranazionali, non sempre hanno una visione completa dei problemi reali delle persone che governando dovrebbero tutelare. Forse sarebbe il caso che chi governa tenesse conto del fatto che, nell&rsquo;Europa (pi&ugrave; virtuosa degli altri continenti) i trasporti nel loro complesso sono responsabili per meno di un terzo del totale delle emissioni di gas serra. Mentre pi&ugrave; della met&agrave; &egrave; imputabile al mondo industriale nel suo complesso. Dunque indicare la circolazione dei veicoli come il male assoluto ha un senso relativo. Blocco vendita auto a combustibile dal 2040, la proposta della Danimarca alla UE Offerta diversificata Ma lasciamo da parte i temi generali, per tornare al punto di base, cio&egrave; che, alla fine, le persone hanno bisogno di muoversi, rispettando le regole. Cos&igrave; le Case per parte loro cercano di diversificare l&rsquo;offerta. Sempre nel convegno milanese, Andrea Saccone, responsabile delle relazioni esterne di Toyota Italia, sottolineava che il colosso nipponico offre le varie soluzioni possibili con l&rsquo;elettrico, dall&rsquo;ibrido al 100% elettrico arrivando pure alla tecnologia Fuel cell a idrogeno, un filone nel quale in Giappone &ndash; sottolineava Saccone &ndash; si crede molto, specie per trasporto pesante, mezzi pubblici e treni. Non a caso nel mondo asiatico la diffusione dei veicoli industriali Fuel cell &egrave; sempre maggiore. Purtroppo in Italia, parlare di veicoli con tecnologia di alimentazione a idrogeno pare una roba da carbonari: c&rsquo;&egrave; una sola stazione di rifornimento a Bolzano, mentre nel resto d&rsquo;Europa si stanno diffondendo, specie ad uso dei mezzi del trasporto pubblico. Ue, decisione finale su taglio di Co2 alle auto dal 2030 Quanto alla propulsione elettrica, dati, tabelle e, soprattutto, proiezioni su quello che &egrave; il ciclo completo di vita, si pu&ograve; dire che, al momento non pu&ograve; essere la soluzione ma fa parte delle soluzioni, per una mobilit&agrave; pi&ugrave; sostenibile. Siamo in una fase di evoluzione, torneremo ancora sull&rsquo;argomento.       

Molti pensano che un cavo elettrico e le batterie possano risolvere i problemi dei trasporti che devono diventare pi&ugrave; ecologici. I costruttori lanciano sempre nuove proposte, in pi&ugrave; direzioni. Ma gli automobilisti sono disorientati &nbsp;

21 risultati per 'mobilita sostenibile'