L&rsquo;Ecobonus &ldquo;una tantum&rdquo; del Governo per il settore auto si &egrave; esaurito&nbsp;anche per la fascia intermedia, quella con emissioni da 61 a 90 g/km di CO2, che di fatto riguarda le ibride e alcune plug-in .&nbsp;  Dopo che la cifra stanziata per le vetture con emissioni da 91 a 110 g/km &egrave; stata bruciata l&rsquo;11 settembre scorso, sono rimasti meno di 1,7 milioni di euro per le M1 (veicoli trasporto persone, con al massimo otto posti oltre al conducente) destinati ad esaurirsi nelle prossime ore.  Al massimo sar&agrave; questione di giorni: la situazione aggiornata &egrave; consultabile sulla pagina dedicata del MISE.  Ecobonus, la lista delle auto che godono degli sconti  Per le elettriche ci sono ancora molti fondi  Discorso diverso per le elettriche e le PHEV pi&ugrave; virtuose quelle della fascia da 0 a 60 g/km, che dispongono ancora di 21,4 milioni di euro, che probabilmente non andranno esauriti entro la scadenza del 31 dicembre. Per le 0-60 g/km ci sono ancora 114 milioni per tutto il 2021.  Il prezzo superiore di queste vetture e le incognite al momento legate a una rete di ricarica non ancora capillare e anche ai tempi di rifornimento per ora limitano le vendite.&nbsp;  Il non rifinanziamento degli incentivi per le fasce pi&ugrave; popolari a ottobre ha gi&agrave; pesato sul mercato, di nuovo in stallo.  Come &egrave; strutturato l&#39;Ecobonus dopo il DL dello scorso agosto  &nbsp; 

Dalla prossima settimana probabilmente rimarranno disponibili solo quelli da 0 a 60 g/km, per circa 60 milioni di euro

Ecobonus, esauriti i fondi per le auto della fascia 61-90 g/km di CO2

        La scelta di non aver rifinanziato i fondi degli incentivi riservati alla fascia di Co2 che include i modelli con i volumi di vendita maggiori, ha prodotto il primo effetto. Secondo quanto dichiarato dal Ministero dei Trasporti, nel mese di ottobre sono state immatricolate 156.978 vetture, tutto sommato in linea con le vendite dello scorso anno, seppur con una leggerissima flessione dello 0,2%.  Non &egrave; un bel segnale, perch&eacute; la battuta d&rsquo;arresto arriva dopo il risultato positivo di settembre e aggrava una situazione critica: negli ultimi 10 mesi, sono state registrate il 31% in meno delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In pratica i numeri certificano che, finita la spinta del contributo statale l&igrave; dove &egrave; pi&ugrave; incisivo, il mercato &egrave; tornato a fermarsi. Le stime dell&rsquo;UNRAE parlano di un probabile calo del 27% a fine anno (rispetto al 2019), una situazione drammatica che potrebbe aggravarsi se dovesse verificarsi l&rsquo;ipotesi di un nuovo lockdown e che solo un nuovo intervento dello Stato, strutturale e non palliativo, potrebbe evitare. &ldquo;Le previsioni per fine anno &ndash; ha dichiarato il presidente UNRAE Michele Crisci &ndash; proiettano un livello di immatricolazioni che dovrebbe attestarsi probabilmente al di sotto di 1.400.000 unit&agrave;, in calo di oltre il 27% rispetto al 2019, una riduzione drammatica che ha un solo precedente nella storia moderna. Senza contare poi un eventuale e possibile nuovo lockdown generalizzato che peggiorerebbe ulteriormente la gi&agrave; pesante situazione. &Egrave; indispensabile che nella prossima Legge di Bilancio, attualmente in fase di elaborazione, il Governo tenga conto di questa realt&agrave;, dando seguito a quanto dichiarato nelle scorse settimane di stanziare altri 400 milioni in aggiunta all'ecobonus. Non deve essere poi trascurato il fatto che ogni euro destinato al rinnovo del parco auto non &egrave; un regalo al settore ma piuttosto un investimento, che finora ha dato frutti positivi: sia in termini ambientali, con la rottamazione dei veicoli pi&ugrave; inquinanti, sia come ritorno per le casse dello Stato in termini di gettito fiscale superiore allo stanziamento dedicato. Non trascurando, inoltre, che una ripresa del settore automotive comporterebbe anche minori aggravi sulla previdenza sociale&rdquo;. Le vendite per settore Gli incentivi funzionano, l&rsquo;andamento del mese di ottobre lo dimostra, solo vanno potenziati. Lo stimolo, infatti, ha spinto i privati in concessionaria con un +11,4% di acquisti da parte di privati registrato rispetto allo scorso anno. Dove non hanno fatto breccia, proprio perch&eacute; provvedimento non fatto in prospettiva e inserito in una riforma normativa pi&ugrave; ampia del settore, &egrave; nella quota di mercato dedicata a societ&agrave; e aziende, che pagano leggi e tasse diverse rispetto ai loro competitori europei pagando cos&igrave; in termini di vantaggi competitivi. Archiviano un calo del 30,6% dovuto a una frenata delle autoimmatricolazioni (-38%) e la quota di mercato scende cos&igrave; nel mese al 14,4% (-6,2 punti). Nel cumulato, il calo dei volumi si attesta a -45%. Tornano in negativo le immatricolazioni del noleggio, che perdono il 4,8% dei volumi (al 17,9% di quota), per una flessione del 7,1% di quello a lungo termine, mentre il breve termine sorride e segna un +19,1%. Nei primi 10 mesi la flessione &egrave; del 37,5%, con il breve termine che perde oltre la met&agrave; dei volumi. Italiani pi&ugrave; green Gli incentivi hanno indirizzato gli italiani verso scelte green, infatti ibride, plug-in ed elettriche continuano a far registrare volumi di crescita positivi, che salgono rispettivamente al 24,7% di quota (+17,3 punti), al 2,3% (dallo 0,5% di un anno fa), all&rsquo;1,8% del totale, triplicando la quota di mercato.  Di contro nel mese di ottobre mostra una riduzione del 31,5% per il benzina, che perde ben 14,3 punti, fermandosi al 31,5% di quota, a ridosso del 30,8% di quota del Diesel che perde 5 punti di rappresentativit&agrave;, per una flessione delle immatricolazioni del 14,6%. Il metano perde il 45% fermandosi all&rsquo;1,6% di quota, mentre crescono le vendite del Gpl, al 7,3% del totale mercato. L'ambiente ringrazia Lo ha detto Crisci, lo ribadiamo qui. Abbiamo il parco auto circolante pi&ugrave; vecchio d&rsquo;Europa, realizzare un piano per sostituire i modelli pi&ugrave; vecchi e inquinanti con auto pi&ugrave; efficienti pu&ograve; solo generare effetti positivi.  E infatti, nel mese di ottobre le emissioni di CO2 calano: -9,8% a 105,3 g/Km rispetto ai 116,7 di ottobre 2019. Nel cumulato gennaio-ottobre la CO2 si attesta a 110 g/Km (-7,8%).       

Esauriti i fondi destinati ai modelli pi&ugrave; richiesti, il mercato torna a subire una battuta d'arresto dopo la boccata d'ossigeno di settembre. Il dato &egrave; in linea, seppur in lieve flessione rispetto al 2019, ma in prospettiva la situazione del settore &egrave; critica

Immatricolazioni auto di ottobre, effetto incentivi finito

        Dalle 9 di oggi, 28 ottobre, i residenti&nbsp;e le aziende&nbsp;con sede operativa in Piemonte, potranno presentare domanda per i &ldquo;contributi per l&rsquo;acquisto di veicoli, ciclomotori, motocicli a basso impatto ambientale, velocipedi e incentivi alla rottamazione senza l&rsquo;obbligo di acquisto di un altro mezzo&rdquo;. Per la prima volta il Piemonte&nbsp;dedica fondi ai privati per lo sviluppo della mobilit&agrave; sostenibile. Anche se con un plafond limitato: 1.660.000 euro. Per le auto riguarda l'incentivo riguarda l'acquisto a fronte di rottamazione di veicoli a benzina fino a Euro 3 incluso, e diesel fino a Euro 5 incluso. Gli incentivi vanno da 2.500 euro (emissioni fino a 130 g/km di CO2 nel ciclo NEDC) fino al 10.000 euro per le auto elettriche. Quindi sono validi anche per vetture auto ibride, a metano e Gpl, benzina e diesel Euro 6. E soprattutto sono cumulabili con l&rsquo;Ecobonus nazionale, arrivando a un potenziale di 20.000 euro di bonus. Sono compresi gli acquisti di ciclomotori o motocicli a trazione elettrica (da 2.000 a 4.000 euro), a fronte di rottamazione fino a Euro 3, di velocipedi&nbsp;e biciclette (150 euro) e biciclette cargo (1.000 euro) anche a pedalata assistita e il sostegno (250 euro di contributo) per la rottamazione di veicoli senza obbligo di acquisto di altro veicolo, benzina o diesel fino a Euro 3 incluso. C&rsquo;&egrave; tempo fino al 30 aprile 2021 compilando il modulo digitale, a patto di avere un "certificato di identit&agrave; digitale (Spid) o carta di identit&agrave; elettronica o di un certificato digitale&rdquo;, ma &egrave; probabilissimo che le risorse finiscano prima. Ribadendo che la rottamazione &egrave; obbligatoria per avere il contributo regionale, la somma diventa molto interessante. Fiat 500e, come &egrave; fatta Esempio di sconto con la Nuova 500 Nuova 500 Berlina  Prezzo pieno 500 Action 26.150 euro, 19.900 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 15.900 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 6.150 euro con contributo Piemonte. Prezzo pieno 500 Passion 29.900 euro, 23.700 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 19.400 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 9.900 euro con contributo Piemonte Prezzo pieno 500 Icon 31.400 euro, 25.200 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 20.900 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 11.400 euro con contributo Piemonte Nuova 500 Cabrio Prezzo pieno 500 Passion 32.900 euro,26.700 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 22.400 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 12.900 euro con contributo Piemonte Prezzo pieno 500 Icon 34.400 euro, 28.200 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 23.900 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 14.400 euro con contributo Piemonte Nuova 500 3+1 Prezzo pieno 500 Passion 31.900 euro, 25.700 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 21.400 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 11.900 euro con contributo Piemonte Prezzo pieno 500 Icon 33.400 euro, 27.200 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 22.900 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 13.400 euro con contributo Piemonte Prezzo pieno&nbsp;500 la Prima 37.900 euro, 31.700 euro con Ecobonus e sconto Fiat, 27.500 euro con Ecobonus, rottamazione e sconto Fiat, 17.900 euro con contributo Piemonte Fiat 500 elettrica, la missione di Francois       

Per le elettriche, ma anche 2.500 euro per le Euro 6 di tutti i tipi di motorizzazione. Con l'incentivo, che si somma all'ecobonus statale, per esempio, la 500 elettrica pu&ograve; arrivare a costare poco pi&ugrave; di 6 mila euro

Piemonte, da oggi incentivi regionali, con l'ecobonus arrivano 20.000 euro

        Sebbene sia ormai chiaro che l&rsquo;elettrico rappresenti il futuro della mobilit&agrave;, c&rsquo;&egrave; ancora molta strada da fare. A dimostrarlo un&rsquo;indagine commissionata da Bosch all'istituto di ricerche di mercato Innofact che ha intervistato 2.500 utenti in Germania, Italia, Francia e Regno Unito. Dalla ricerca &egrave; emerso che la maggioranza degli automobilisti europei (70%) domanda incentivi che sostengano l'acquisto di modelli con motori tradizionali a benzina e diesel, anzich&eacute; elettrici. In misura egualmente ampia (57%) ci sono, poi, i carburanti sintetici visti come una soluzione facile da praticare per risolvere il problema delle emissioni. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino In Italia Ma qual &egrave; il quadro italiano? In Italia abbiamo l&rsquo;83% dei favorevoli agli incentivi statali per l'acquisto di nuove auto con powertrain convenzionale. La percentuale pi&ugrave; alta. Seguono la Francia (77%), la Germania (62%) e la Gran Bretagna (60%). Ma ci sono molte altre considerazioni da fare. Il 72% di chi abita in citt&agrave;, nei quattro Paesi europei intervistati. Questa percentuale di persone ritiene che il motore a combustione meriti un incentivo; la maggioranza (80%) dei giovani, dai 18 ai 29 anni, si dichiara favorevole agli incentivi per le auto con motore a combustione. C&rsquo;&egrave; poi poco meno di un terzo degli europei che vorrebbe che questo incentivo arrivasse ad almeno 9.000 euro (ovvero la cifra corrispondente al valore massimo del bonus attualmente offerto dal Governo tedesco per l'acquisto di un'auto elettrica). Rinnovamento delle flotte &ldquo;Incentivare i moderni motori a combustione - ha commentato Stefan Hartung, membro del board di Bosch e responsabile del settore di business Mobility Solutions - pu&ograve; accelerare il rinnovamento delle flotte, cosa che aiuterebbe anche l'ambiente e il clima&rdquo;. Per l&rsquo;eventuale acquisito di una nuova auto, il 50% degli intervistati in Germania, Italia, Francia e Regno Unito ha dichiarato che ne sceglierebbe una con un motore a combustione nel caso si trattasse dell'auto principale della famiglia. Solo il 33% opterebbe per tale soluzione per la seconda auto. Ma non ci sono dubbi, da parte degli intervistati, su quale sar&agrave; il tipo di propulsione del futuro. Circa il 68% degli intervistati in Europa vede l'elettrico davanti a tutti nel 2030, anche ai motori ibridi e a combustione. Mercato auto Europa settembre, il primo segno positivo del 2020: +1,1% Il futuro &egrave; elettrico &ldquo;La mobilit&agrave; elettrica &egrave; in arrivo - ha detto Hartung - e questa &egrave; una buona notizia. Solo quest'anno Bosch investir&agrave; 500 milioni di euro nel settore. Ma allo stesso tempo, stiamo perfezionando continuamente il motore a combustione interna, poich&eacute; &egrave; ancora necessario&rdquo;. Ci sono, infatti, delle soluzioni possibili per permettere alle auto con motori convenzionali di essere neutre dal punto di vista climatico. Quali sono? I carburanti sintetici rinnovabili (RSF). &ldquo;Non c'&egrave; altra via senza i carburanti sintetici rinnovabili se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici - ha sottolineato Hartung - Solo gli RSF, con oltre un miliardo di veicoli gi&agrave; in circolazione nel mondo, possono aiutare a contenere il riscaldamento globale&rdquo;. Impossibile vivere senza auto Un altro risultato profondamente significativo del sondaggio riguarda il fatto che &egrave; impossibile vivere senza auto. La percentuale degli intervistati che in Germania, Italia, Francia e Regno Unito non riesce a immaginare di vivere del tutto senza la propria vettura &egrave; di circa il 60%. &ldquo;Per il prossimo futuro, l'auto rimarr&agrave; il mezzo di trasporto principale con ottime prospettive di diventare ancora pi&ugrave; rispettosa del clima - ha dichiarato Hartung - L'obiettivo di Bosch &egrave; che le persone possano spostarsi in modo economico e sostenibile. Bosch vuole rendere il trasporto il pi&ugrave; possibile rispettoso dell'ambiente perseguendo la visione della mobilit&agrave; neutrale in termini di CO2 e praticamente priva di emissioni&rdquo;. Italiani e Covid-19, uno su due si sposta con l'auto privata       

Secondo un&rsquo;indagine commissionata da Bosch, l&rsquo;83% dei nostri connazionali &egrave; favorevole agli incentivi statali per l'acquisto di nuove auto con powertrain convenzionale. Ma la maggioranza &egrave; d&rsquo;accordo sul fatto che l&rsquo;elettrico sar&agrave; la propulsione del futuro

Incentivi auto, il futuro è elettrico ma gli italiani li chiedono per benzina e diesel

        Il Piemonte &egrave; pronto a varare il proprio piano locale relativo agli incentivi auto. Un programma che, tutto compreso, potrebbe arrivare a circa 22.000 euro di sconti per chi compra un'auto nuova. Ma andiamo con ordine. Incentivi auto 2020, gli sconti su tutti i modelli per fascia dal 1&deg; settembre I FONDI La Regione Piemonte pubblicher&agrave; il programma incentivi a met&agrave; ottobre 2020, per 1.100.000 circa di fondi disponibili: in pratica, i bonus a disposizione saranno di 12.000 euro al massimo (compresi i 2.000 euro del venditore), a cui vanno aggiunti i 10.000 degli incentivi statali: 22.000 euro potenziali, quindi. Che potranno godere solo i pi&ugrave; rapidi e fortunati ad accaparrarseli. LE AUTO COINVOLTE A godere degli incetivi saranno i privati residenti in Piemonte e i dipendendi di aziende con sede operativa in Piemonte. Ad essere coinvolte sono le auto con emissioni di C02 tra 0 e 130 g/km: elettriche, ibride, metano, metano liquido, GPL e benzina (almeno Euro 6d-TEMP). Escluse quindi le vetture alimentate a Diesel, le mild-hybrid, le auto a km 0 e quella a noleggio, sia a breve che a lungo termine. Altro criterio fondamentale, le auto devono essere nuove, omologate dal costruttore e immatricolate in Italia per la prima volta. Top 10 Ecobonus 2020: le auto ibride ed elettriche pi&ugrave; convenienti ROTTAMAZIONE ANCHE DOPPIA Sconti che si applicano anche se si rottama la propria auto: in tal caso, la vettura deve essere una M1 per trasporto persone omologata fino a Euro 3 se a benzina, GPL e metano, oppure omologata fino a Euro 5 se Diesel. Da sotttolineare che ogni beneficiario dell'incentivo pu&ograve; presentare fino a due domande per due auto nuove da acquistare e due auto da rottamare, con quelle nuove che devono rimanere di propriet&agrave; del soggetto beneficiario per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo. BONUS DI 2.000 EURO DA PARTE DEL VENDITORE Come accennato, anche i venditori possono applicare ulteriori sconti, ovvero il 12% sul prezzo di listino del modello base, al netto di eventuali allestimenti opzionali, e uno sconto di almeno 2.000 euro sulle auto elettriche. Non filtrano indiscrezioni riguardo un limite di spesa massimo per ottenere lo sconto regionale, ma &egrave; facile intuire che il bando ufficiale possa contenere un tetto massimo in tal senso.  Cerchi un'auto nuova? Consulta il listino completo di Auto!       

La Regione piemontese prevede bonus fino a 10.000 euro, a cui vanno aggiunti i 2.000 applicati dal venditore e i 10.000 varati dallo Stato: ecco i primi dettagli in attesa del bando ufficiale

Incentivi auto Piemonte, il piano di sconti fino a 22.000 euro

Gli ultimi dati sulle immatricolazioni, parlano chiaro: il mercato auto sta dando segni di ripresa dopo un lunghissimo periodo di profondo rosso, che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare.  I&nbsp;numeri di settembre dicono che &egrave; stato venduto il 9,5% di auto in pi&ugrave; rispetto allo stesso periodo dell&rsquo;anno precedente, segno che il meccanismo degli incentivi, seppur non perfetto, funziona.  Guida agli incentivi auto 2020  La ripresa, per&ograve;, rischia di essere periodica, non di sistema, perch&eacute; legata a una misura che sta esaurendo la sua spinta. Infatti, i fondi destinati alle auto con emissioni di CO2 tra i 91 e 110 g/km&nbsp; - ovvero quelle con motorizzazioni benzina e Diesel pi&ugrave; richieste sul mercato - sono esauriti da tempo, mentre non manca moltissimo alla fine delle riserve destinate vetture nella classe compresa tra 61-90 g/km, le quali hanno a disposizione 51 milioni su 150. Per elettriche e plug-in, invece, la situazione &egrave; completamente diversa, potendo contare su un bottino ancora talmente cospicuo che rischia di non essere completamente utilizzato entro i termini della sua scadenza, il 31 dicembre 2020.   Una situazione paradossale, peggiorata dalla decisione del Governo di non rifinanziare - per ora&nbsp;- gli incentivi, e che ha scatenato la reazione di UNRAE e Federauto. Le due associazioni di categoria, in segno di protesta, hanno emanato il seguente comunicato congiunto per denunciare &ldquo;una scelta che sfiora l&rsquo;autolesionismo&rdquo;.  Il comunicato  &quot;Il Governo non ha ritenuto di inserire il rifinanziamento degli incentivi per lo svecchiamento del parco auto nel testo di conversione in legge del &lsquo;Decreto Agosto&rsquo; approvato dal Senato.  &ldquo;Si tratta di una scelta che sfiora l&rsquo;autolesionismo, visto che gli incentivi gi&agrave; varati e presto esauriti non solo hanno ravvivato un mercato in fortissima crisi e salvato posti di lavoro, ma hanno prodotto in poche settimane un maggiore incasso per lo Stato e contribuito positivamente al PIL.  Le misure, che si sono complessivamente autofinanziate, hanno infatti fruttato ulteriori 58 milioni di euro incrementali in gettito IVA, oltre ai maggiori introiti legati all&rsquo;immatricolazione dei veicoli, tra cui l&rsquo;IPT&rdquo;. Cos&igrave; FEDERAUTO e UNRAE hanno stigmatizzato il mancato rinnovo degli incentivi per il rinnovo del vetusto parco auto italiano.&nbsp;  &ldquo;I dati diffusi nei giorni scorsi sulla confortante ripresa del mercato grazie agli incentivi - hanno aggiunto le Associazioni rappresentative della filiera industriale e commerciale del settore automobilistico italiano - sono la dimostrazione tangibile di quanto sia stato efficace questo strumento. Rispetto al mese di settembre dello scorso anno assistiamo, nello stesso periodo, all&rsquo;immatricolazione di oltre 13.600 vetture in pi&ugrave; (+9,5%) e ad un incremento del 47,4% di auto rottamate. Inoltre, il beneficio ambientale &egrave; palpabile: le emissioni medie di CO2 delle vetture immatricolate sono scese a livelli minimi (da 118,4 a 105,6 g/Km), circa l&#39;11% in meno&quot;.  Secondo FEDERAUTO e UNRAE a questo punto &egrave; necessario un intervento urgente, da parte del Governo e della politica, per sostenere un settore, come quello dell&rsquo;auto, che vale il 10% del PIL nazionale e da cui dipendono migliaia di piccole e medie aziende, con decine di migliaia di posti di lavoro attualmente a rischio.  &ldquo;In questa fase particolarmente delicata per l&rsquo;economia nazionale, non rifinanziare una misura cos&igrave; importante sarebbe un errore imperdonabile&rdquo; &ndash; concludono FEDERAUTO e UNRAE &ndash; &ldquo;Vanno garantite norme efficaci e di lungo periodo che consentano al consumatore la necessaria chiarezza per non deprimerne la propensione all&rsquo;acquisto e agli operatori del settore una adeguata pianificazione delle proprie attivit&agrave; produttive e commerciali. Chiediamo, pertanto, al Governo di assicurare che i fondi esauriti o in via di esaurimento vengano rifinanziati per i restanti mesi del 2020 con l&#39;obiettivo di non disperdere i volumi incrementali ottenuti con gli incentivi e quindi assicurare un ritorno certo sull&#39;investimento pubblico fatto continuando anche il cammino virtuoso intrapreso di riduzione delle emissioni ambientali&rdquo;.&nbsp;  FEDERAUTO e UNRAE, infine, si dichiarano fin da subito pronte a condividere con il Governo le proprie proposte strategiche e pluriennali per sostenere il processo di decarbonizzazione in atto e accompagnare la transizione della mobilit&agrave; verso le emissioni zero&quot;. 

Le associazioni di categoria che rappresentano i Costruttori esteri e la rete dei concessionari chiedono all&#39;Esecutivo, in un duro comunicato congiunto, di rifinanziare gli incentivi visti gli effetti positivi tangibili della misura

Incentivi auto esauriti, UNRAE e Federauto chiedono al Governo di intervenire

        Gli incentivi all'acquisto di auto nuove messi in campo dal Governo si stanno rivelando efficaci, ma insufficienti. Se da un lato i bonus stanno dando il loro contributo a risollevare un mercato straziato dal virus, il plafond stanziato per alcune delle fasce non &egrave; adeguato alle necessit&agrave;. In particolare i fondi per l'ultima fascia a beneficiare degli incentivi, quella delle vetture con emissioni comprese tra 91 e 110 grammi di CO2 al chilometro, sono agli sgoccioli dopo appena un paio di settimane. Lasciando scoperta una categoria di veicoli che in Italia &egrave; una delle pi&ugrave; gettonate. Appelli per un rapido rifinanziamento dei fondi per gli ecobonus sono gi&agrave; stati lanciati nei giorni scorsi. In attesa di una risposta da parte delle istituzioni sono le Case auto a garantire sconti e agevolazioni economiche per i clienti, spesso aggiungendosi agli incentivi statali. Per la fascia 91-110 g/km di CO2, ma non solo. UNRAE, l'appello per rifinanziare gli incentivi della fascia 91-110 g/km di CO2 Tante offerte Quasi tutte le marche stanno garantendo ai loro clienti sconti e incentivi per i loro modelli pi&ugrave; virtuosi, ma non solo. FCA ad esempio punta molto sull'Alfa Romeo Giulietta, offrendo fino a 10.000 euro di vantaggi con il finanziamento, anticipo zero e prima rata a gennaio 2021. Sono invece fino a 8.000 gli euro che si possono risparmiare con rottamazione sulla gamma Fiat, in particolare sui modelli ibridi, mentre Lancia Ypsilon &egrave; disponibile da 8.750 euro anzich&eacute; 12.000 con finanziamento e bonus rottamazione. Agevolazioni anche per Jeep: con Renegade 4Xe si possono risparmiare fino a 7.500 euro. Con il finanziamento Flex Excellence invece si pu&ograve; decidere se iniziare a pagare le rate tra 1,3 o 6 mesi.  Quella della rottamazione resta la formula pi&ugrave; conveniente, e che permette di accedere ai benefici maggiori sia con incentivo statale che con quelli delle singole Case. PSA permette di salvare fino a 6.250 euro su DS&nbsp;e 6.000 su Peugeot 3008. Il gruppo francese inoltre garantisce fino a 9.000 euro di ecobonus anche su modelli di alta gamma, come 308, 508 e 5008. vantaggi fino a 7.500 sulla gamma Opel, che tra l'altro offre una serie di tutele al cliente, in caso di perdita d'impiego o inabilit&agrave;, iniziando a pagare dopo 4 mesi. Attiva su molti modelli del gruppo l'assicurazione PSAWeCare per tutelare la salute.  Sono invece gli Incentivi Volkswagen a rendere convenienti i Suv T-Roc e T-Cross, mentre sui modelli pi&ugrave; piccoli vale il bonus statale. Per quanto riguarda Seat i vantaggi possono arrivare a 8.000 euro, in particolare per le ecologiche versioni a metano. Si pu&ograve; arrivare a quota 7.300 euro di incentivi invece per la gamma Skoda Euro 6.2, sia benzina che Diesel.  Sconti rottamazione rilevanti si possono ottenere anche con Ford (fino a 10.000 euro per Kuga ibrida, e vantaggi sui modelli pi&ugrave; virtuosi della gamma), Kia (fino a 8.750 euro su Xceed), Nissan (fino a 6.800 euro su Micra) e Toyota, con fino a 5.000 euro sulla nuova Yaris ibrida. Fino a 8.000 euro di vantaggi anche con Renault. Oltre ai classici incentivi alcune Case hanno introdotto agevolazioni particolari, come i 1.500 euro offerti da Hyundai a chi possiede gi&agrave; un modello dello stesso marchio, o il rimborso delle prime tre rate offerto da Audi su alcune vetture della sua gamma, mentre Subaru posticipa a 6 mesi il pagamento della prima rata.  Buona parte delle offerte proposte dalle Case valgono per il solo mese di settembre, ma nuovi incentivi e agevolazioni vengono costantemente aggiornati e lanciati. Top 10 Ecobonus 2020: le auto ibride ed elettriche pi&ugrave; convenienti       

All'ecobonus nazionale si aggiungono le agevolazioni offerte dalle marche, anche in quella fascia 91-110 g/km di CO2 che sta per esaurure i fondi statali

Incentivi, quelli delle Case si aggiungono ai bonus statali

        Gli incentivi all&rsquo;acquisto di vetture nuove ecologiche stanno aiutando a risollevare un mercato straziato dalla pandemia come quello italiano. Tuttavia le misure messe in campo dal Governo stanno rivelando tutti i loro limiti. In particolare, dopo meno di due settimane, i bonus destinati a una delle fasce pi&ugrave; gettonate in Italia (quella delle vetture con emissioni comprese tra i 91 e i 110 grammi di CO2 al km) si stanno gi&agrave; per esaurire. Sono stati infatti solo 100 i milioni di euro destinati a questa categoria. La rapidit&agrave; con cui i fondi si sono esauriti mostra comunque il successo dell&rsquo;iniziativa degli Ecobonus, spingendo le associazioni di settore a chiedere un nuovo stanziamento. A farsi portabandiera di questa richiesta &egrave; UNRAE&nbsp;(l'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), che con un documento ufficiale si rivolge al Governo al fine di ottenere un rifinanziamento per gli incentivi della classe 91-110g/km di CO2. Manley: investiti 2,5 miliardi, ora i risultati Il comunicato UNRAE: INCENTIVI AUTO FINITI I FONDI PER LA CLASSE EMISSIVA DI CO2 91-110 G/KM Fondamentale intervento urgente di rifinanziamento del Governo L&rsquo;Associazione lancia l&rsquo;allarme su un sistema rigido che rischia di fatto di bloccare il mercato Il nuovo pacchetto di incentivi per l'auto che pure aveva finalmente accolto le richieste del settore in luglio di aumentare i primi 50 milioni stanziati con una logica a scalare volta a premiare i veicoli con minori emissioni, oggi ha, come previsto, messo in mostra tutti i limiti del sistema cos&igrave; come ri-strutturato dal cd. Decreto-Legge Agosto e cos&igrave; il fondo di 100 milioni, destinato ai veicoli rientranti nella fascia emissiva di CO2 91-110 g/Km, &egrave; andato ad esaurirsi dopo pochi giorni di vita. Nonostante le numerose richieste di UNRAE di ipotizzare sistemi di travaso delle risorse da una classe all&rsquo;altra una volta che si fosse arrivati all&rsquo;esaurimento di una delle dotazioni previste o di immaginare un fondo complessivo per tutti i veicoli agevolati, si &egrave; verificato &ndash; come previsto &ndash; che a fronte di un rapido esaurimento del plafond destinato alle vetture della fascia 91-110 restino ad oggi quasi 300 i milioni disponibili, di cui probabilmente tanti in esubero, rientranti nelle altre fasce emissive incentivate. Dal punto di vista dei concessionari preme poi evidenziare una strozzatura funzionale che di fatto crea problemi ai clienti finali. La piattaforma che gestisce l&rsquo;Ecobonus, infatti, prevede un limite di 50 pratiche al giorno per ogni concessionario registrato con la conseguenza che, con i fondi agli sgoccioli, nella categoria 91-110, un consumatore che pure ha concluso il suo acquisto rischia di non vedersi concedere gli sconti perch&eacute; la sua pratica &egrave; stata completata quando ormai i fondi erano esauriti. Questa situazione lascia nel caos le reti di concessionari a livello nazionale che devono gestire da soli i reclami e le preoccupazioni degli automobilisti. &ldquo;Il sistema messo in campo dal Governo - ha commentato Michele Crisci, Presidente di UNRAE - contiene forti elementi di rigidit&agrave; e alcuni profili incoerenti con quanto ritenuto essere lo spirito di sostegno e cio&egrave; la ripresa del mercato ed il rinnovo del parco circolante. La rigidit&agrave; principale consiste nell&rsquo;impossibilit&agrave; di travasare le risorse da una fascia emissiva all&rsquo;altra o di prevedere un fondo unico, che si traduce nel rischio di lasciare inutilizzati parte dei fondi pur a fronte di una quota di domanda che resta cos&igrave; insoddisfatta. &Egrave; pi&ugrave; che mai urgente - ha continuato Crisci - rifinanziare il fondo esaurito per non frenare la crescita di un settore gi&agrave; fortemente colpito nei mesi scorsi dall'emergenza sanitaria." UNRAE chiede con forza una urgente soluzione e resta disponibile a fornire il suo contributo di idee e proposte tese a conciliare gli interessi generali di tutela dell&rsquo;ambiente con l&rsquo;esigenza di non penalizzare il mercato e la necessit&agrave; imprescindibile di difendere un comparto che occupa 160 mila addetti, solo nell&rsquo;area commerciale, in Italia e fattura complessivamente oltre 50 miliardi di euro. Roma, 11 settembre 2020 &nbsp;       

L'associazione che rappresenta le Case straniere in Italia ha chiesto al Governo di aumentare il plafond destinato alla pi&ugrave; popolare tra le fasce incentivate: ecco il comunicato

UNRAE, l'appello per rifinanziare gli incentivi della fascia 91-110 g/km di CO2

        Per chi volesse acquistare un&rsquo;auto con emissioni ridotte questo &egrave; il momento giusto. Grazie all&rsquo;Ecobonus 2020, con il quale il Governo vuole incentivare la mobilit&agrave; sostenibile, &egrave; possibile acquistare una nuova vettura ibrida o elettrica approfittando di interessanti tagli al prezzo di partenza. Una misura valida fino al 31 dicembre 2021. Si pu&ograve; usufruire dell&rsquo;Ecobonus con o senza rottamazione di un vecchio veicolo Euro 1, 2, 3 o 4, ma naturalmente cambiano le cifre. In caso di rottamazione, l&rsquo;incentivo pu&ograve; raggiungere un tetto massimo pari a 10.000 euro per auto con emissioni fino a 20 g/km e pari a 6.500 &euro; fino a 70 g/km. Senza rottamazione, invece, la soglia massima &egrave; 6.000 euro. Ma quali sono i modelli ibridi ed elettrici che offrono i migliori sconti sul mercato? Vediamoli insieme nella nostra top 10. Cerchi un'auto nuova? Ecco tutti i modelli sul mercato &nbsp; Jeep Compass 4xe - incentivi fino a 6.500 euro  Partiamo con i modelli ibridi. Sia la Compass che la Renegade ibride, caratterizzate dalla sigla 4xe sul portellone, sono le proposte delle Casa statunitense per il settore hybrid. Sfruttando uno schema equivalente, possono usufruire entrambe dell&rsquo;ecobonus 2020. Altamente equipaggiate e anche abbastanza care: partono rispettivamente da 45.900 e 40.900 euro ma, sfruttando gli incentivi e in caso di rottamazione, si pu&ograve; arrivare a una riduzione di 6.500 euro sul prezzo di listino. &nbsp; Mitsubishi Outlander PHEV - incentivi fino a 6.500 euro  Stessa fascia di prezzo delle Jeep, a partire da 45.000 euro, per la Mitsubishi Outlander PHEV che sfrutta gli incentivi fino a 6.500 euro. Ideale per ridurre le emissioni sui tragitti brevi: grazie al motore 2.5 sotto il cofano anteriore e un&rsquo;unit&agrave; elettrica al posteriore, percorre circa 50 km in modalit&agrave; totalmente elettrica. &nbsp; BMW X2 xDrive25e - incentivi fino a 6.500 euro  In casa BMW la gamma delle ibride si allarga e tra i modelli pi&ugrave; convenienti c&rsquo;&egrave; la xDrive25e, che monta un tre cilindri 1.5 a benzina all&rsquo;anteriore abbinato a un motore elettrico posteriore. Pu&ograve; percorrere fino a 57 km senza emettere emissioni e consuma 1,9 l/100 km di benzina. Il prezzo di partenza &egrave; di 47.250 euro che pu&ograve; raggiungere un bonus massimo di 6.500 euro. &nbsp; Mercedes C 300 EQ-Power &ndash; incentivi fino a 6.500 euro  Per chi volesse optare per l&rsquo;ibrido plug-in Mercedes, c&rsquo;&egrave; la C 300 EQ-Power con autonomia elettrica di 51-56 km e una potenza complessiva di 235 kW. In caso di rottamazione, gli incentivi arrivano fino a 6.500 euro e abbassano il prezzo di partenza di circa 53.000 euro. &nbsp; Toyota Yaris Cross &ndash; incentivi fino a 6.500 euro  Il SUV compatto Toyota non &egrave; ancora presente sul mercato, ma al suo ingresso (probabilmente met&agrave; 2021) far&agrave; gola a molti, soprattutto per il prezzo competitivo. Monta un motore Hybrid Dynamic Force da 1,5 litri e 116 CV che unisce la massima efficienza nei consumi e le ridotte emissioni di CO2&nbsp;e NOx con prestazioni fluide e reattive, ideale per la guida in citt&agrave;. Il prezzo dovrebbe stare intorno ai 25.000 euro e, grazie a Ecobonus 2020 e rottamazione, potrebbe essere acquistata con una riduzione fino a 6.500 euro. &nbsp; Renault Zoe - incentivi fino a 10.000 euro  In caso di rottamazione, il prezzo di acquisto delle auto 100% elettrico potrebbe scendere di 10.000 euro. Un incentivo importante verso i pi&ugrave; scettici: il prezzo di partenza di questa tipologia di vettura &egrave; sicuramente pi&ugrave; alto ma, a lungo termine, si abbattono i costi carburante e manutenzione. Tra le auto elettriche da tenere in considerazione c&rsquo;&egrave; la Renault Zoe, la vettura a zero emissioni pi&ugrave; venduta in Italia. Senza batteria il prezzo di partenza &egrave; di 25.900 euro, con batteria inclusa di 34.100 euro, ma grazie all&rsquo;Ecobonus 2020 il prezzo pu&ograve; scendere molto. &nbsp; Fiat 500 elettrica - incentivi fino a 10.000 euro  La &ldquo;Prima&rdquo; &egrave; stata la rivoluzione del 2020 Fiat. In vendita da settembre, mantiene inalterate le caratteristiche che l&rsquo;hanno resa uno dei modelli di punta del Marchio, con l&rsquo;aggiunta che adesso &egrave; anche a zero emissioni. Il prezzo parte da 34.900 euro (per la berlina, per la cabro si sale fino a 37.900 euro), ma qualora il cliente riuscisse a rottamare un vecchio veicolo Euro 0, 1, 2 o 3, &egrave; possibile acquistarla con una riduzione fino a 10.000 euro. &nbsp; Tesla Model 3 - incentivi fino a 10.000 euro  Tra le vetture elettriche presenti sul mercato, il modello di Elon Musk &egrave; uno dei pi&ugrave; appetibili. In particolare per l&rsquo;autonomia dichiarata: ben 544 km nella versione Long Range. Appena sotto il limite per rientrare negli incentivi governativi (con il prezzo di 49.500 euro), gode dell&rsquo;Ecobonus 2020 e, in caso di rottamazione, si pu&ograve; portare a casa con 10.000 euro in meno. &nbsp; Nissan Leaf - incentivi fino a 10.000 euro  Nissan Leaf, nella versione Acenta, &egrave; una delle prime elettriche arrivate in Italia. Potenza di 150 CV, velocit&agrave; massima fino a 144 km/h e autonomia a ciclo urbano di 389 km (270, invece, a ciclo combinato). Il prezzo parte da 29.300 euro, ma grazie all&rsquo;Ecobonus 2020 pu&ograve; essere acquistata con 10.000 euro in meno. &nbsp; Peugeot 208 - incentivi fino a 10.000 euro  Il 2020, nonostante la crisi del settore, &egrave; stato il suo anno: la vittoria del premio Auto dell&rsquo;Anno ha dato un forte impulso alle vendite della citycar, adesso anche in versione elettrica, con autonomia di 340 km e ricarica rapida (appena 30 minuti per recuperare l&rsquo;80%). Il prezzo di partenza &egrave; di 33.600 euro, che pu&ograve; scendere grazie all&rsquo;Ecobonus 2020 e agli incentivi statali. Incentivi, quasi finiti quelli per la fascia 90-110 g/km di CO2       

Grazie agli incentivi &egrave; possibile, con o senza rottamazione, acquistare una nuova vettura a emissioni ridotte approfittando di interessanti tagli al prezzo di partenza

Top 10 Ecobonus 2020: le auto ibride ed elettriche più convenienti

Auto elettrica: con 10 mila euro di contributo è il momento giusto per passare a una vettura meno inquinante

Auto ibrida plug-in. Non c'è ancora una rete infrastrutturale adeguata per l'elettrico

Auto ibrida. Per evitare i blocchi del traffico e parcheggiare sulle strisce blu bastano una full o una mild hybrid

Auto ad alimentazione tradizionale. Nonostante gli incentivi, ho preferito una vettura classica

La mia auto vecchia va bene, non avevo bisogno di cambiarla

Incentivi quasi finiti, voi che tipo di alimentazione avete scelto per l'auto nuova?

Quello dell&rsquo;automotive &egrave; stato uno dei settori pi&ugrave; duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19. Nei mesi centrali del lockdown il mercato delle auto nuove in Italia si era praticamente azzerato, e anche nel periodo successivo le vendite hanno stentato a riprendere vigore. Per favorire le nuove immatricolazioni il Governo ha previsto una serie di incentivi, gli ultimi entrati in vigore dal 1&deg; settembre e divisi in fasce.  Sondaggio: cosa avete scelto?  Incentivi che, per&ograve;, rischiano di non essere pi&ugrave; disponibili a breve termine. Le somme stanziate per le singole fasce infatti non garantiscono che il bonus possa essere erogato fino alla scadenza prevista di fine anno, e rischiano di esaurirsi gi&agrave; tra pochi giorni.  Incentivi auto 2020, gli sconti su tutti i modelli per fascia dal 1&deg; settembre  La fascia pi&ugrave; richiesta  Il Governo ha previsto uno stanziamento totale di 400 milioni di euro destinati agli ecobonus per l&rsquo;acquisto di vetture, cos&igrave; ripartito: 50 milioni per le elettriche (con emissioni inferiori ai 20 g/km di CO2), 150 per le ibride plug-in (con emissioni tra i 21 e i 60 g/km), 150 per la fascia 61-90 g/km e 100 per quella pi&ugrave; alta, con emissioni di anidride carbonica compresa tra i 91 e i 110 grammi al chilometro. &Egrave; proprio quest&rsquo;ultima fascia ad avere quasi esaurito i fondi, ridotti ad appena 22 milioni di euro dopo meno di dieci giorni. La previsione &egrave; che i soldi destinati a questa fascia possano finire nell&rsquo;arco di pochi ulteriori giorni, lasciando scoperto questo segmento.    Sin dall&rsquo;inizio lo stanziamento per la fascia 91-110 g/km era sembrato troppo basso, vista anche la grande quantit&agrave; di modelli che vi rientrano. Vetture di molti segmenti e di quasi tutte le marche, con alimentazioni diverse (Diesel incluso) e comunque ecologiche. Per loro &egrave; in vigore un incentivo statale sull&rsquo;acquisto di 1.500 euro in caso di rottamazione, che scende a quota 750 se non ci si libera di una vettura inquinante. La grande rilevanza nel mercato di questa fascia ha fatto s&igrave; che moltissimi cittadini richiedessero il bonus, portando gi&agrave; quasi a esaurimento un fondo che nelle intenzioni doveva durare fino al 31 dicembre 2020.  Restano invece somme ancora rilevanti nei plafond delle altre fasce, che contando immatricolazioni molto inferiori intaccano il budget molto meno nonostante i bonus pi&ugrave; alti: la prima fascia, quella con emissioni sotto ai 20 g/km ha ancora a disposizione 43 milioni di euro su 50 stanziati, mentre sono ancora disponibili 118 milioni su 150 per quella tra i 61 e i 90 grammi. Inoltre per le elettriche e le plug-in hybrid sono ancora in cassa 173 milioni dell&rsquo;ecobonus 2019. &nbsp;  Top 10 mercato agosto: ecco i marchi auto che hanno venduto di pi&ugrave; in Italia 

Il fondo stanziato per la fascia pi&ugrave; alta degli incentivi sta per esaurirsi dopo poche settimane

Incentivi, quasi finiti quelli per la fascia 90-110 g/km di CO2

Quattro fasce: contano le emissioni, non le motorizzazioni. Ci sono tutte: elettriche, ibride, benzina, diesel, GPL e metano.

Incentivi auto 2020, gli sconti su tutti i modelli per fascia dal 1&deg; settembre

Il mercato auto torna a respirare. Il rifinanziamento dell&rsquo;ecobonus e gli incentivi contenuti nel decreto rilancio hanno contribuito a spingere le immatricolazioni fino a livelli paragonabili al 2019. Il calo &egrave; contenuto nello 0,43%, manna dal cielo dopo i mesi terribili segnati dalla caduta libera scandita dal -85% di marzo, dal -98% di aprile che hanno pesato come macigni sull&rsquo;andamento, in negativo, dei primi sette mesi del 2020.  Infatti, nel complesso, nel periodo gennaio-agosto 2020 sono stati venduti 809.655 pezzi contro le 1.325.704 nello stesso periodo del 2019.  I privati tornati nelle concessionarie  I fondi della Legge Rilancio hanno dato una spinta ai consumi dei privati, saliti del 27% e arrivati a toccare il 70,8% della quota di mercato totale. Di contro, il noleggio torna in negativo con il -2,4% di richieste rispetto allo stesso periodo del 2019.  Meccanismi da rivedere  Il rifinanziamento dell&rsquo;ecobonus, dunque, sta dando i primi frutti, ma c&rsquo;&egrave; ancora tanto da fare. Secondo l&rsquo;UNRAE il meccanismo della divisione dei finanziamenti rappresenta criticit&agrave;, perch&eacute; se da un lato favorisce molto le vetture meno inquinanti - vedi le elettriche - i fondi stanziati per le vetture pi&ugrave; appetibili per il mercato sono giudicati insufficienti.  Incentivi auto, ecco quelle pi&ugrave; convenienti  &ldquo;L&rsquo;UNRAE - Ha dichiarato il presidente Michele Crisci - ha manifestato da subito favore verso il sostanzioso rifinanziamento del fondo ecobonus, ma forte perplessit&agrave; in merito alla sua suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori. E&rsquo;, infatti, verosimile pensare che il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si esaurir&agrave; anzitempo (forse gi&agrave; nelle prossime settimane) creando inevitabili distorsioni di mercato. Riteniamo, pertanto, fondamentale che le Istituzioni competenti rivedano le disposizioni suddette prevedendo la possibilit&agrave; di riallocare le risorse in eventuale esubero, verso i fondi prematuramente esauriti&rdquo;.  I numeri nel dettaglio  E sono i numeri delle immatricolazioni per alimentazione a sostenere la tesi. Sono in forte calo benzina (-17,7%) e Gpl (-33,1%), rispettivamente al 36,2% e 6,8% di quota, ma anche il Diesel scende e tocca i -8,1% (al 35,3% del totale). Al contrario, cresce dell&rsquo;11,9% il metano, al 2,8% di rappresentativit&agrave;.  Di contro, l&rsquo;impatto del nuovo ecobonus &egrave; stato pi&ugrave; che positivo per le vetture ibride, plug-in ed elettriche. Le ibride salgono in agosto al 15% di quota, (11,5% negli 8 mesi), le plug-in salgono dallo 0,3% all&rsquo;1,8% (1,2% nel cumulato) e le elettriche dallo 0,6% al 2,1% (1,6% negli 8 mesi).  Ambiente pi&ugrave; green  Il lento e progressivo svecchiamento del parco circolante sta avendo un impatto positivo, come prevedibile, sulle emissioni medie di CO2, scese dell&rsquo;8,9% in agosto le, passando dai 118,9 g/km di un anno fa agli attuali 108,4. Nei primi 8 mesi la riduzione &egrave; del 6,6% a 111,8 g/km (-8 g/km).  Cambio di rotta  Il cerotto, per&ograve;, potrebbe non bastare. Il sistema ha bisogno di un intervento strutturale, che passa da una riforma fiscale del settore: &ldquo;Con la prossima Legge di Bilancio 2021, sulla quale il Governo ha gi&agrave; avviato una discussione al suo interno, intravvediamo la necessit&agrave; che venga presa in seria considerazione la riforma fiscale dell&rsquo;auto aziendale, con un orizzonte strutturale o almeno pluriennale. Oltre a ci&ograve; sar&agrave; di particolare importanza pensare all&rsquo;infrastrutturazione del Paese con le stazioni di ricarica, in modo da consentire una rapida diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, e con le stazioni di rifornimento di quelle a idrogeno, e ad un piano di incentivi all&rsquo;acquisto per il 2021 e gli anni a venire. Per questo motivo &ndash; conclude Crisci - l&rsquo;UNRAE auspica che le Istituzioni possano individuare tempestivamente una strategia di lungo periodo consistente ed efficace per svecchiare il parco circolante in linea con i progetti e i target definiti dall&rsquo;Unione Europea. La principale sfida per lo sviluppo del nostro Paese consiste nel superare gli interventi emergenziali, apprezzabili ma limitati, approdando a piani pi&ugrave; ambiziosi e di lungo respiro&rdquo;.&nbsp; 

I dati sulle immatricolazioni fanno segnare dei timidi segnali di ripresa con lo 0,43% di vendite in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L&#39;ecobonus funziona, ma da solo non basta

Mercato auto, sui livelli del 2019 con gli incentivi

        Inizia settembre e vengono riattivati gli incentivi. Da oggi alle ore 10, infatti, &egrave; possibile accedere di nuovo alla piattaforma del Mise per la prenotazione del contributo per acquistare veicoli a basse emissioni di categoria M1.&nbsp;Da oggi, inoltre, si possono registrare i contratti acquisiti a partire da met&agrave; agosto: un rischio, perch&eacute; le risorse potrebbero esaurirsi velocemente e la giornata trasformarsi in un click day. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Altri 400 milioni Dal decreto di Agosto, il fondo automotive &egrave; stato rifinanziato con altri&nbsp;400 milioni di euro. Il provvedimento, inoltre, divide la fascia di emissioni CO2 61-110 g/km (gi&agrave; introdotta nel decreto Rilancio) in altre due fasce: tra 61-90 g/km e tra 91-110 g/km. Ma vediamo la suddivisione dei fondi. 100 milioni sono stanziati per l&rsquo;ecobonus introdotto con la Legge di Bilancio 2019 e destinati all&rsquo;acquisto di auto comprese nelle fasce 0-20 g/km CO2 e 21-60 g/km CO2, mentre altri 50 milioni servono all&rsquo;erogazione&nbsp; dei contributi aggiuntivi introdotti con il decreto Rilancio per le stesse fasce. Per le auto di fascia superiore ci sono altri 250 milioni: 150 milioni per la fascia 61-90 g/km e 100 milioni per la fascia 91-110 g/km. Questi fondi dovrebbero finanziare fino al 31 dicembre 2020 il contributo per l&rsquo;acquisto dei nuovi veicoli, con o senza rottamazione. I contributi Per quanto riguarda le fasce di emissioni 0-20&nbsp;g/km&nbsp;e 21-60 g/km, i contributi concessi sono, rispettivamente, di 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione e 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione.&nbsp;Fino al 31 dicembre 2020, a entrambe le fasce si possono aggiungere 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione. Per le nuove fasce di emissioni, 61-90 g/km e 91-110 g/km, ecco i contributi ridefiniti: 1.750 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione per la fascia 61-90 g/km e 1.500 euro con rottamazione e 750 euro senza rottamazione per la fascia 91-110 g/km. Per entrambe le nuove fasce, l&rsquo;ecobonus pu&ograve; essere richiesto per i veicoli acquistati e immatricolati dal 15 agosto 2020. Incentivi auto e bonus agosto 2020: 5 vetture sotto i 10mila euro       

Dal 1&deg; settembre vengono stanziati altri 400 milioni per il settore automotive ed &egrave; possibile accedere di nuovo alla piattaforma del Mise per la prenotazione del contributo: ecco come fare e quali sono le linee guida&nbsp;

Incentivi auto 2020: da oggi 1 settembre fondi ristanziati con 400 milioni

        Come molte altre case automobilistiche, anche Hyundai ha lanciato le sue offerte che, sommate agli incentivi statali, permettono ai clienti di acquistare una nuova auto a prezzi decisamente vantaggiosi. Ma &egrave; bene approfittare subito: le attuali promozioni Hyundai sono valide fino al 31 agosto. Per chi fosse interessato, c&rsquo;&egrave; anche da considerare che le offerte sono valide solo con il finanziamento Hyundai&nbsp;&lsquo;i-Plus Gold&rsquo; e sono esclusi IPT e PFU. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino A questo condizioni va aggiunto che le promozioni sono valide grazie agli incentivi statali (fino ad esaurimento fondi) applicabili in caso di rottamazione di un veicolo usato immatricolato da almeno 10 anni (ai sensi della legge 17 luglio 2020, n. 77), le vetture in offerta sono esclusivamente quelle gi&agrave; disponibili a&nbsp;stock e sono comprensive di quattro anni di furto auto e incendio. Vediamone alcune. Sfoglia la gamma Hyundai: tutti i modelli sul mercato Hyundai i10  Partendo da un prezzo di listino di 15.000 euro, la nuova Hyundai i10 1.0 MPI 67CV Tech con Connect Pack &egrave; acquistabile a 10.050 euro, con un risparmio di 4.950 euro. Con quali caratteristiche si presente la i10 in offerta? &Egrave; a 5 posti, motori Euro 6.2, cerchi in lega da 15&rdquo;, climatizzatore manuale, luci diurne e di posizione a LED, multimedia system &ndash; display da 8&rdquo; con connettivit&agrave; Android Auto e Apple CarPlay e Bluetooth con riconoscimento vocale. L&rsquo;anticipo &egrave; di 2.950 euro, a cui seguono rate da 99 euro (TAN 6,10% e TAEG 8,68%). Hyundai i20 e&nbsp;i20 GPL  La Hyundai i20 5 porte 1.2 MPI 75 CV ConnectLine&nbsp;ha un prezzo di listino a partire da 16.850 euro con le seguenti caratteristiche: cerchi in lega da 15&rdquo;, motori Euro 6.2, multimedia system: Touchscreen da 7&rdquo;, con connettivit&agrave; Android Auto e Apple CarPlay e retrocamera. Qual &egrave; l&rsquo;offerta per il cliente? Uno sconto di ben 6.000 euro e quindi un prezzo finale di 10.850 euro. L&rsquo;anticipo &egrave; di 2.200 euro con rate di 139 euro (TAN 6,02% e TAEG 8,40%). Maxi sconto anche per la Hyundai i20 1.2 GPL 73CV ConnectLine. Il prezzo di listino parte da 18.600 euro, ma &egrave; acquistabile a 12.600 euro: un risparmio, quindi, di 6.000 euro, con anticipo di 3.200 euro e rate da 149 euro (TAN 6,01% e TAEG 8,20%). La Hyundai i20 GPL si presenta con cerchi in lega da 15&rdquo;, motori Euro 6.2, multimedia system: Touchscreen da 7&rdquo;, con connettivit&agrave; Android Auto e Apple CarPlay e retrocamera. Sfogliate le pagine per conoscere tutti gli sconti modello per modello. &nbsp; Hyundai i20 Active  Per chi volesse acquistare la nuova Hyundai i20 Active 1.0 T-GDi 100CV ConnectLine, il prezzo di listino che parte da 19.050 euro si abbassa fino a 13.150 euro, con un risparmio di 5.900 euro. La i20 Active si presenta con Design Cross, cerchi in lega da 15&rsquo;&rsquo;, multimedia system con Touchscreen da 7'' e retrocamera, connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto. L&rsquo;anticipo &egrave; di 2.070 euro a cui seguono rate mensili da 189 euro (TAN 6,05% &ndash; TAEG 8,03%). &nbsp; Hyundai i30  Prezzo di partenza pi&ugrave; alto la nuova i30 5dr FL Prime 48V 1.0 TGDI 120CV iMT: 25.950 euro di listino che diventano, grazie a uno sconto di 5.950, 20.000 euro. L&rsquo;anticipo &egrave; di 7.550 euro, con rate di 199 euro (TAN 5,99% &ndash; TAEG 7,71%). Tra gli equipaggiamenti inclusi della nuova i30 ci sono cerchi in lega 16&rsquo;&rsquo;, fari full LED, cluster digitale da 7'' a colori, display touchscreen TFT LCD da 8&rdquo; con connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto, sensori di parcheggio posteriori e anteriori con retrocamera, oltre ai sistemi di guida assistita Hyundai Smart Sense di serie. &nbsp; Hyundai Ioniq Hybrid  La nuova Ioniq 1.6 Hybrid 141CV DCT Tech ha un prezzo di listino di 29.500 euro, oltre a radio DAB con touchscreen 8&rsquo;&rsquo;, connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto, cerchi in lega da 17&rsquo;&rsquo;, clima automatico bi-zona, fari full LED e i sistemi di guida assistita Hyundai Smart Sense di serie. Approfittando delle offerte &egrave; possibile acquistarla a 22.900 euro, con un risparmio di 6.600 euro. L&rsquo;anticipo &egrave; di 4.400 euro e le rate mensili da 249 euro (TAN 5,99% &ndash; TAEG 7,19%). Hyundai, Maxi Rottamazione di luglio col bonus auto da 1.500 euro        

Oltre agli incentivi statali, anche le Case automobilistiche mettono in campo numerosi sconti per permettere ai clienti di acquistare una nuova auto a prezzi vantaggiosi. Con Hyundai si risparmia anche oltre 6.000 euro

Incentivi auto: Hyundai, tutte le offerte e promozioni agosto 2020

Per PSA non c&rsquo;&egrave; solo la fusione con FCA a focalizzare l&rsquo;attenzione. In questi mesi infatti sta arrivando sui mercati la nuova versione di uno dei modelli best seller e pi&ugrave; longevi del gruppo francese, la Citroen C3. Il suo arrivo nelle concessionarie italiane &egrave; fissato per settembre, e potr&agrave; usufruire dei nuovi incentivi per l&rsquo;acquisto erogati in base al Decreto Agosto.  Nuova Citroen C4, i numeri della berlina con punto di vista crossover  Bonus per tutte  Grazie al lavoro effettuato dagli ingegneri di Citroen sull&rsquo;efficienza del nuovo modello, la C3 rientra nelle fasce previste per l&rsquo;erogazione del bonus in tutte le sue motorizzazioni. Il risparmio maggiore si potr&agrave; ottenere con la versione Diesel, dotata del propulsore BlueHDi 100 S&amp;S. Grazie alle emissioni estremamente ridotte (86 grammi di CO2 per km) rientrer&agrave; nella terza fascia di incentivi e potr&agrave; godere di un bonus di 1.000 euro, che salgono fino a quota 1.750 nel caso si abbia una vettura inquinante da rottamare.    Anche le altre motorizzazioni potranno usufruire di bonus, sebbene pi&ugrave; ridotti. La C3 con i 3 cilindri a benzina PureTech rientreranno nella quarta fascia prevista dal decreto, quella per veicoli con emissioni comprese tra 91 e 110 g/km di anidride carbonica. Che vale 750 euro di bonus standard e 1.500 con rottamazione.  Best seller rinnovata  La C3 che arriver&agrave; in concessionaria a settembre costituisce il restyling di met&agrave; carriera della popolare utilitaria francese. Nei suoi primi quattro anni di carriera sono stati 750.000 gli esemplari prodotti, e ora la Casa del Double Chevron punta a migliorare questi dati con contenuti ancora migliori. A partire dall&rsquo;estrema personalizzazione dell&rsquo;auto, che consente tra l&rsquo;altro di dare vita a 97 combinazioni esterne.  Citroen: arrivano 8mila euro di incentivi per i B e C-SUV 

Il restyling della best seller francese arriver&agrave; nelle concessionarie a settembre

Nuova Citroen C3: ecco come averla con 1.750 euro di incentivi

Tra&nbsp;incentivi statali&nbsp;e bonus messi in atto dalle case automobilistiche e delle concessionari aderenti alle iniziative, questo potrebbe essere il momento giusto per pensare di fare un nuovo acquisto a prezzi vantaggiosi.  Cambiare l&#39;auto o rottamare la vettura vecchia usufruendo di vari sconti, infatti, &egrave; possibile e conviene. E per portare a casa un&rsquo;auto nuova senza superare il prezzo di 10mila euro abbiamo scelto 5 modelli. Tra Ford, Fiat, Volkswagen e Dacia, ecco le auto nuove da comprare con gli incentivi: sfogliate le pagine per scoprirli.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il nostro listino  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Dacia Sandero Streetway    La Dacia Sandero Streetway Comfort 1.0 SCe 75 (in dotazione: clima, radio e sensori di parcheggio) si presenta al prezzo scontato di 8.850 euro (IVA inclusa ma esclusi i contributi PFU e IPT). L&rsquo;anticipo &egrave; di 2.250 euro, ma c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;opzione finanziamento DaciaFin (TAN 5,25% e TAEG 8,16%) che permette di pagare in 36 rate da 121,13 euro l&rsquo;una con rata finale di 4.646 euro.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Lancia Ypsilon ibrida    Per chi volesse fare il salto nel mondo delle ibride, la Lancia Ypsilon Silver Hybrid 1.0 70 CV parte da 14.600 euro, ma ci sono due promozioni che la riguardano: la prima permette di acquistare la Ypsilon a 12.050 euro e l&rsquo;altra a 10.550 euro, con il finanziamento di FCA Bank, BE-HYBRID &ldquo;Contributo Prezzo MiniRata&rdquo;. Questa promozione comprende 19 rate da 115 euro e poi altre 72 rate da 183 euro (TAN 6,85% &ndash; TAEG 9,06%), con la prima rata da pagare dopo 180 giorni, cio&egrave; nel 2021.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Ford Fiesta    Offerte anche per la Ford Fiesta Connect 5 Porte Benzina 1.1 75 CV, ma in questo caso &egrave; prevista anche la rottamazione di un veicolo vecchio di almeno 10 anni e il finanziamento specifico Idea Ford. Partendo dal prezzo di listino di 17.050 euro si arriva, con l&rsquo;ecoincentivo statale di 1.500 euro e lo sconto Ford di 4.900 euro, a 10.650 euro. Un&rsquo;occasione decisamente allettante, con anticipo zero, rate mensili di 162 euro (TAN 5,99%, TAEG 8,21%) e quota finale VFG di 7.502 euro.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Volkswagen Up!    Prezzo di listino di 14.850 euro per la Volkswagen Up! FL 2019 1.0 60 CV move up!, ma acquistabile per 10.932 euro, grazie al contributo VW di 2.418 euro e agli incentivi statali di 1.500 euro. L&rsquo;acquisto della Up! prevede un anticipo di 2.400 euro, il finanziamento di 8.532 euro con 35 rate mensili da 99 euro (TAN 5,99% fisso &ndash; TAEG 8,27%) e la rata finale di 6.412,23 euro.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Fiat Tipo    Promozioni anche per Fiat, con la Fiat Tipo Street More 4Porte 1.4 95 CV Euro 6d-TEMP benzina. Si parte dal prezzo di listino di 16.300 euro, ridotto in promozione a 12.800 euro fino ad arrivare a 10.800 euro grazie al &ldquo;Contributo Prezzo&rdquo;, il finanziamento &nbsp;di Fca Bank. Sono previsti l&rsquo;anticipo zero e il pagamento della prima rata dopo 150 giorni. Le prime 20 rate mensili sono di 117,33 euro mentre le successive di 184,21 euro (TAN 6,85%, TAEG 9,04%).  Ecobonus auto 2020: ecco la lista delle auto che godono dei maxi sconti 

Usufruendo di vari sconti e promozioni, ecco una lista di cinque automobili da portare a casa che non costano pi&ugrave; di 10.000 euro

Incentivi auto e bonus agosto 2020: 5 vetture sotto i 10mila euro

Le occasioni, anche con il nuovo ecobobus,&nbsp; non mancano, ma occorre stare attenti agli incentivi stanziati. In primis quello statale e in aggiunta quelli regionale. Per avere il bonus fa fede la prenotazione.  Il decreto di agosto ha rifinanziato gli incentivi, con 400 milioni di euro per le vetture e 90 milioni per le colonnine di ricarica, con nuove fasce che riassumiamo.&nbsp;    Da 0 a 20 g/km: incentivo di 8.000 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 5 mila euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario). Tetto del listino a 61.000 euro incentivi esclusi.  Da 21 a 60 g/km: incentivo 4.500 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 2.500 euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario). Tetto del listino a 61.000 euro incentivi esclusi.  Da 61 a 90 g/km: 1.750 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 1.000 euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario). Prezzo massimo vettura nuova 48.800 euro IVA inclusa.  Da 91 a 110 g/km: 1.500 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 750 euro senza rottamazione (+1.000 di contributo del concessionario). Prezzo massimo vettura nuova 48.800 euro IVA inclusa.   La sommatoria con gli incentivi regionali o comunali &egrave; possibile, ma occorre prestare attenzione sempre a quanti fondi sono rimasti. E che quasi ovunque il bonus locale in aggiunta &egrave; per le auto elettrificate o elettriche.  Nello specifico il Comune di Milano dallo scorso 6 luglio invece ha stanziato 1 milione di euro (fino al 30 novembre) con bonus fino a 9.600 euro (o il 60% del prezzo) per l&rsquo;acquisto di un&rsquo;auto elettrica, 6.000 per un&rsquo;ibrida, 5.000 per una alimentata a metano o Gpl. L&rsquo;acquisto di un&rsquo;auto benzina Euro 6 prevede invece un incentivo di 4.000 euro.  In Piemonte invece l&#39;incentivo regionale &egrave; dedicato solo alle piccole e medie imprese, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori per una auto elettrica il bonus aggiuntivo va da 6.000 a 10.000 euro, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate).  Anche la Sardegna si rivolge solo alle piccole e medie imprese. E solo per l&#39;acquisto delle auto elettrica: incentivo 15.000 euro, o il 75% del prezzo d&rsquo;acquisto, per le auto. Si sale a 20.000 euro, o il 75%, per i furgoni. E 25.000 euro, o il 75%, per i pulmini.  In Valle d&#39;Aosta l&#39;incentivo &egrave; valido per auto elettriche e ibride (emissioni fino 70 g/km di CO2) con 6.000 euro di bonus per i privati e fino a 15.000 per le imprese.  In Friuli Venezia Giulia il bonus riguarda solo l&#39;acquisto per ibride ed elettriche, nuove e usate. Devono soddisfare la normativa Euro 6, con cilindrata minore o 3.000 cm3. L&#39;incentivo &egrave; di 4.000 euro per le vetture di nuova immatricolazione o uguale a km 0, 2.000 euro per quelle di seconda mano con meno di 2 anni dalla prima immatricolazione.  Il bonus in Veneto&nbsp;&egrave; per privati con reddito imponibile inferiore a 75.000 euro e rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori. Di 4.500 euro per le elettriche e per le ibride fino a 90 g/km di CO2 di 3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km). Per le ibride fra 90 e 120 g/km di CO2 3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km).  Bolzano e Trento concedono un bonus, sempre accumulabile a quello statale, di 4.000 euro per l&#39;acquisto di un&#39;auto elettrica e di 2.000 euro per quello di una ibrida.  Il Comune de l&#39;Aquila per le auto elettriche agevola un incentivo di 4.000 euro per i privati, 8.000 euro per i professionisti (fino al 30% del valore dell&rsquo;auto).  Infine Terni e Narni rottamando un veicolo benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori concedono un ecobonus di 4.000 euro per le vetture elettriche e di 3.000 euro per quelle ibride.  Ecco alcuni esempi    Auto elettrica (categoria da 0 a 20 g/km di CO2) a Milano -&nbsp;Tesla Model 3 Long Range Dual Motor AWD (0 g/km), rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore, Diesel Euro 5 o inferiori. Prezzo 58.900 euro, Ecobonus statale -10.000, euro. Bonus Comune di Milano -9.600 euro. Prezzo finale 39.300 euro.  Auto ibrida plug-in (categoria da 21 a 60 g/km di CO2) a Padova - &nbsp;DS 7 Crossback E-Tense 4x4 Business (34 g/km), con reddito imponibile inferiore a 75.000 euro, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori. Prezzo 51.900 euro, Ecobonus statale -7.000 euro. Bonus Regione Veneto -3.500 euro. Prezzo finale 41.400 euro.  Auto ibrida (emissioni da da 61 a 90 g/km) in Friuli Venezia Giulia&nbsp;-&nbsp;Fiat 500 1.0 Hybrid Pop (88 g/km), con rottamazione. Prezzo 15.350 euro, Ecobonus statale -3.750 euro. Bonus Regione Friuli Venezia Giulia -4.000 euro. Prezzo finale 7.600 euro  Audo ibrida (emissioni da 90 a 110 g/km) a Terni -&nbsp;Ford Fiesta 1.0 EcoBoost Hybrid 125CV ST-Line (93 g/km), con rottamazione. Prezzo 22.150 euro, Ecobonus statale -3.500 euro. Bonus Terni e Narni 3.000 euro. Prezzo finale 15.650 euro.  

L&#39;ecobonus &egrave; stato rifinanziato: ecco come si pu&ograve; utilizzare assieme alle agevolazioni locali e quanto &quot;pesa&quot; lo sconto calibrato sui modelli pi&ugrave; convenienti

Incentivo nazionale e locale, cosa cambia dopo il DL Agosto

L&rsquo;Ovale Blu ha in carniere molte promozioni ad agosto, almeno una per ogni modello, addirittura undici per Fiesta, dieci per Kuga e otto per Puma, il SUV compatto che nella versione ibrida riscuote un ottimo successo, essendo l&rsquo;ibrida pi&ugrave; venduta in Italia nel primi sette mesi del 2020.  L&rsquo;offerta ovviamente comprende l&rsquo;ecobonus governativo e gli sconti dei concessionari e ovviamente comprende anche le versioni benzina e diesel, oltre alla elettrificata mild hybrid.  Si parte infatti da Puma Titanium 1.0 EcoBoost da 125 cavalli da 16.350 euro, con 6.300 euro di bonus se si ha un veicolo da rottamare e il finanziamento Idea Ford (36 mesi potendo scegliere se tenere, restituire o cambiare l&#39;auto) con rata da 240 euro e saldo (eventuale) finale da 11.603 euro. Senza rottamazione il vantaggio arriva a 5.550 euro con rata da 264 euro al mese.    Se si passa a Puma Diesel, col 1.5 EcoBlue da 120 cavalli il prezzo &egrave; di 19.350 euro con un bonus da 5.150 euro con rottamazione e rate mensili con Idea Ford da 334 euro. Senza vettura da rottamare il bonus &egrave; di 4.400 euro e la rata di 357 euro. Per entrambe l&rsquo;eventuale quota finale di riscatto &egrave; di 11.515 euro.  L&#39;ibrida  A met&agrave; strada per prezzo si piazza Puma Titanium 1.0 EcoBoost Hybrid da 125 cavalli. Che in promozione parte da 18.100 euro con rottamazione e 36 rate con Idea Ford da 274 euro al mese. Il bonus &egrave; di 5.650 euro, con rata da 273 euro al mese. Senza rottamazione la rata &egrave; di 297 euro al mese. In tutti e due i casi la quota finale &egrave; di 12.350 euro.    Ricordiamo che l&rsquo;allestimento Titanium comprende di serie un buon corredo. Ovvero, FordPass Connect (modem 4G) con eCall (chiamata di soccorso), fari posteriori LED, caricatore wireless, fari anabbaglianti LED e luci diurne LED, climatizzatore manuale, sensori di parcheggio posteriori, aiuto mantenimento corsia, retrovisori esterni elettrici e riscaldati e ripiegabili elettricamente, riconoscimento segnali stradali, Easy fuel (rifornimento senza tappo), sistema pre collision con telecamera, con frenata post impact, volante in pelle, selettore modalit&agrave; di guida, MyKey e cruise control con regolatore della velocit&agrave; automatico. 

Il crossover compatto beneficia di molti sconti, al pari di Kuga e Fiesta

Ford, le promozioni per Puma, Fiesta e Kuga

Hybrid Bonus, per chi avesse ancora qualche dubbio, Toyota gioca a carte scoperte nelle sua promozione che si unisce agli incentivi statali.  Nella sostanza si tratta di uno sconto fino a 6,500 euro in caso di permuta di qualsiasi usato. Ai quali si possono aggiungere 1.500 euro, arrivando a quota 8.000, in caso di rottamazione.  Nello specifico per nuova Yaris Hybrid l&rsquo;Hybrid Bonus &egrave; di 3.500 euro in caso di permuta di usato, ai quali si vanno eventualmente ad aggiungere i 1.500 per la rottamazione. Per un prezzo di 16.800 euro (18.300 euro senza rottamazione). Con il finanziamento Pay Per Drive Connected si parte da 150 euro al mese.    Toyota C-HR Hybrid 1.8 ha un bonus di 4.250 euro con permuta, il prezzo con ecoincentivo da 1.500 euro parte da 24.100 euro, senza da 25.600 euro. Il finanziamento parte da 237 euro al mese.  La pi&ugrave; potente C-HR Hybrid Dynamic Force 2.0 beneficia di bonus di 5.500 euro con permeuta, che in caso di rottamazione porta il prezzo a 24.450 euro (26.950 euro senza rottamazione). Il finanziamento parte da 273 euro al mese.    Per Corolla Hybrid Touring Sports l&rsquo;Hybrid Bonus &egrave; di 4.150 euro con permuta che con i 1.500 di eventuale rottamazione fa scendere il prezzo da 23.350 euro (24.850 euro senza ecoincentivo). Il finanziamento parte da 250 euro al mese.  Per Corolla Touring Sports 2.0 Hybrid Dynamic Force lo sconto arriva a 6.000 euro con permuta, pi&ugrave; 1.500 euro in caso di rottamazione, abbassando il prezzo a 27.100 euro (28.600 euro senza rottamazione). Con finanziamento si parte da 275 euro al mese.    Rav4 Hybrid Dynamic Force a trazione anteriore ha un bonus di 4.600 euro con permuta (+1.500 di eventuale rottamazione). Prezzo scontato da 30.500 euro (32.000 senza rottamazione), finanziamento da 275 euro al mese.  RAV4 Hybrid Dynamic Force a trazione integrale ADW-I beneficia di un bonus di 4.600 euro con permuta (+1.500 di eventuale rottamazione) che fa scendere il prezzo da 33.000 euro con incentivo (34.500 senza rottamazione). Finanziamento da 300 euro al mese.  Prius Hybrid e Prius+ Hybrid hanno un bonus di 4.500 euro con permuta (+1.500 di ecobonus rottamazione) con prezzi da 23.900 e 27.150 euro e finanziamento da 250 e 300 euro.    Bonus al top  Prius Plug-in Hybrid beneficia dello sconto maggiore,, i citati 6.500 euro con permuta, ai quali si vanno ad&nbsp;aggiungere i 4.500 euro per ecoincentivo. Prezzo che scente di 11.000 euro, fino a 31.350 euro, 35.850 senza ecoincentivo. Finanziamento da 325 euro al mese. 

La Casa giapponese prevede bonus molto interessanti per Yaris, Corolla, C-HR, Rav4 e Prius

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