        Nel mondo dell&rsquo;auto, il cambio manuale &egrave; ormai un&rsquo;opzione sempre pi&ugrave; rara, un vero gioiello per appassionati che amano il controllo diretto e la connessione fisica con la vettura. Tra l&rsquo;avvento dei sistemi ibridi e le nuove auto elettriche, il mercato e le preferenze degli automobilisti sono ormai fossilizzate su una soluzione che va a premiare il comfort e la facilit&agrave; di guida. Sebbene quindi la tendenza verso trasmissioni automatiche sempre pi&ugrave; rapide e sofisticate sia evidente, ci sono ancora modelli che mantengono la possibilit&agrave; di avere la classica &ldquo;leva&rdquo;, offrendo al contempo prestazioni straordinarie. Guardando quindi allo scenario globale, cerchiamo di capire quali sono le auto che, ancora oggi, possono essere guidate con il quasi estinto &ldquo;terzo&rdquo; pedale, beneficiando di una potenza sopra gli schemi. Ford Focus ST 2.3 (280 cv)  Si inizia con un classico delle Hot Hatch, una categoria automobilistica ormai destinata a sparire. In casa Ford, per&ograve;, rimane la celebre Focus ST, un buon compromesso tra sportivit&agrave; e versatilit&agrave; per l&rsquo;utilizzo quotidiano. Carrozzeria da berlina a due volumi ma un cuore pulsante di tutto rispetto, essendo equipaggiata con il vivace 2.3 quattro cilindri turbo Ecoboost, capace di erogare la bellezza di 280 cv, tutti dedicati alle ruote anteriori e gestiti dall&rsquo;ottimo differenziale autobloccante meccanico. Una soluzione indispensabile per poter gestire al meglio la trazione, accompagnato poi da un preciso cambio manuale a sei marce. Il tutto &egrave; unito a un telaio sopraffino, doppio terminale di scarico e sterzo molto appagante nella guida sportiva. Il prezzo? Si parte da 41.650 euro (43.640 per la &nbsp;versione con cambio automatico). L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Honda Civic Type R (329 cv)  Passiamo a un altro grande classico delle compatte sportive. Honda Civic Type R, una delle berline pi&ugrave; emozionanti e focalizzate sulla guida. Giunta alla undicesima generazione del celebre modello giapponese, non si risparmia in termini di cavalleria ed emozioni alla guida. Il 2.0 turbo benzina VTEC &egrave; stato ora portato fino a ben 330 cv: numero che la rende una delle auto a trazione anteriore pi&ugrave; potenti di sempre. L&rsquo;incredibile potenza scaricata sulle ruote anteriori &egrave; gestita da un differenziale a ingranaggi elicoidali, assicurando il massimo coinvolgimento alla guida ed estrema precisione in inserimento di curva. Inoltre, assetto &ldquo;granitico&rdquo; e sterzo estremamente diretto. Non pu&ograve; poi mancare, ovviamente, il cambio manuale a sei marce, tra i pi&ugrave; soddisfacenti in commercio, dotato anche di pomello e leva in alluminio, davvero contenuto nelle dimensioni. Un&rsquo;auto per intenditori, proposta a un prezzo base di 59.300 euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Toyota Supra 3.0 Lightweight MT (340 cv)  Rimaniamo in Giappone per un altro mito dell&rsquo;auto. Toyota Supra &egrave; tornata in commercio nel 2020 dopo decenni di inattivit&agrave;, rispolverando un nome iconico nel mondo del tuning e degli appassionati di auto. Sebbene condivida gran parte della meccanica con la BMW Z4, sua stretta parente, risulta essere una coup&eacute; molto soddisfacente da guidare e dotata di un corposo 3.0 sei cilindri in linea biturbo. Un motore BMW davvero degno di nota, con sigla B58, una vera chicca del mercato attuale, capace di erogare ben 340 cv ma ampiamente capace di soddisfare le esigenze degli appassionati. Tantissima coppia, molta elasticit&agrave; e un telaio che, seppur non proprio leggero, sa regalare grandi emozioni e tanto divertimento. Dopo qualche anno dalla commercializzazione, la casa giapponese ha reso disponibile anche una versione dotata di un sei marce manuale, al posto dell&rsquo;automatico a convertitore di coppia presente di serie, da otto marce. Un&rsquo;auto pensata per i puristi, capace di far divertire ed essere anche molto elegante alla vista. Prezzi a partire da circa 66.500 euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Lotus Emira (406 cv)  E parlando di cambio manuale non si pu&ograve; non approdare in casa Lotus, con l&rsquo;ultimo modello dotato di un motore a combustione. La casa inglese ha ormai dichiarato da anni &ndash; facendo storcere parecchi nasi - di voler virare su un prodotto 100% elettrico; quindi, la Emira ha rappresentato (e rappresenta) il canto del cigno del motore a benzina per il marchio di Hethel. Linee filanti, silhouette da supercar e un sei cilindri a V dotato di compressore volumetrico da ben 406 cavalli, fornito da Toyota. Un&rsquo;auto nuda e cruda, veramente pensata per i puristi, con un cambio manuale a sei marce di serie, capace di regalare grandi emozioni. La precisione di guida, la stabilit&agrave; in curva e l&rsquo;agilit&agrave; nei cambi di direzione non possono mancare per un&rsquo;auto di questo tipo, vera e propria gemma del mercato attuale. Nonostante non sia riuscita a riscuotere troppo successo, &egrave; un&rsquo;auto da non lasciarsi sfuggire, se si ricerca questo tipo di emozioni al volante. Prezzi a partire da 104.350 euro. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Ford Mustang 5.0 V8 Dark Horse (453 cv)  Si inizia con un&rsquo;icona dell&rsquo;auto a stelle e strisce. Ford Mustang &egrave; ancora oggi disponibile con diverse versioni dotate di cambio manuale, tra cui la nuovissima e potente Dark Horse. &nbsp;Sotto il cofano, ovviamente, il leggendario 5.0 V8 aspirato in grado di erogare ben 453 cv e 540 Nm di coppia. L&rsquo;accoppiata motore aspirato e manuale &egrave; una delizia per gli amanti della guida, e grazie ad assetto specifico e un peso leggermente ridotto rispetto alle versioni standard (1.800 kg) &egrave; in grado di regalare grandi soddisfazioni al volante. Le prestazioni sono infatti notevoli, come testimoniano i soli 5,6 secondi necessari per toccare i 100 km/h da fermi, fino ad una velocit&agrave; massima di 250 km/h (limitati elettronicamente). Il selettore manuale &egrave; fornito da TREMEC, azienda statunitense con sedi anche in Messico specializzata nei sistemi di trasmissione ad alte prestazioni. La leva &egrave; anche dotata di un particolare pomello in titanio realizzato tramite la tecnica della stampa 3D. Il listino in Italia parte da 70mila euro.       

Sempre pi&ugrave; raro, il cambio manuale incarna l'essenza della guida: ecco alcune delle auto sportive 2024 dotate della classica leva&nbsp;

Le auto più potenti del 2024 con il cambio manuale (parte 1)

        Quando si parla di piacere di guida, uno dei primi requisiti meccanici che viene in mente &egrave; la trazione posteriore. I cavalli che vengono scaricati esclusivamente sul retrotreno, permettendo sovrasterzi di potenza e scodate, consumando le gomme posteriori lasciandosi alle spalle fumo bianco e strisce nere. Tuttavia, oggi, le auto abbordabili con la trazione dietro sono diventate oggetti rari: se si escludono piccole giapponesi Mazda MX-5 e Toyota GR86, il mercato non offre alternative se non spendendo cifre davvero importanti. Se poi oltre alla trazione posteriore si cerca anche una certa dose di versatilit&agrave;, la scelta diventa pressoch&eacute; inesistente. Ma &egrave; davvero necessario un albero di trasmissione che trasferisca potenza e coppia esclusivamente alle ruote dietro per divertirsi? A fare da contrappeso alla scarsit&agrave; di modelli a trazione posteriore sul mercato attuale, c'&egrave; un'abbondanza di auto sportive e veloci che scaricano la loro cavalleria sulle sole ruote anteriori, o in alcune casi su tutte e quattro. Offrendo nel contempo anche spazio e comfort sufficienti da potersi proporre sia come vettura da tutti i giorni, sia come auto per divertirsi nei week end tra tornanti di montagna e track day in circuito. Senza dover rinunciare a nulla, neppure al piacere di guida. Ma &egrave; davvero cos&igrave;? Si pu&ograve; veramente rinunciare alla trazione posteriore, acquistare un'anteriore/integrale versatile, e divertirsi senza compromessi magari lasciandosi andare in qualche traverso? Ecco 6 vetture che, pur dotate di schema &ldquo;tutto avanti&rdquo; (o 4x4 derivate da trazioni anteriori) riescono a garantire velocit&agrave;, prestazioni e divertimento. Top 10 auto sportive che hanno ancora il cambio manuale &nbsp; Audi RS 3  Se si cerca una vettura versatile e prestante, capace di sprigionare cavalli in abbondanza pur mantenendo un corpo vettura spazioso e un design relativamente poco appariscente, una delle prime scelte non pu&ograve; che ricadere sull'Audi RS 3. Che, nella sua ultima evoluzione, raggiunge la potenza record di 400 cavalli, con 500 Nm di coppia erogati dal suo 5 cilindri in linea da 2,5 litri e prestazioni da mozzare il fiato. Nel nostro test in pista (pubblicato sul numero di maggio di quest'anno) l'hatchback di Ingolstadt con la trazione integrale quattro ha fatto registrare numeri da record per la categoria, come i 288,3 km/h di velocit&agrave; massima e soprattutto i 3,62 secondi necessari per scattare da 0 a 100 orari. Certamente, tanta potenza e tanta raffinatezza tecnica hanno un prezzo: di base la RS 3 costa 61.700 euro, ma se si vuole rinunciare a un po' di cavalli e risparmiare qualcosa ci si pu&ograve; rientare sulla pur potente S3 4 cilindri da 310 cavalli e 51.900 euro. Ma velocit&agrave; fa anche rima con divertimento? In questo caso, s&igrave;: in pista, la RS 3 non delude. E si comporta quasi come una trazione posteriore, grazie a una gestione elettronica decisamente pi&ugrave; smaliziata rispetto al passato. In condizioni normali, il sistema indirizza la maggior parte della potenza all'asse posteriore tramite l'RS Torque Splitter, pur senza eccessi: la sensazione di sicurezza che la vettura offre &egrave; quella tipica delle Audi ad alte prestazioni, con in aggiunta uno sterzo piuttosto preciso e non granitico, e un sound trascinante. In sintesi, la RS 3 &egrave; un'auto divertente, anche se non pensata per un utilizzo estremo. Eccedendo con i traversi, si rischia infatti di innescare uno spiacevole sottosterzo. Il consiglio &egrave; quello di utilizzarla in modalit&agrave; Dynamic, per massimizzare il divertimento con una guida pulita. Audi RS 3 Sportback, la prova della sportiva sulle strade della Targa Florio &nbsp; BMW xDrive M135i  Ultima paladina, fino a qualche anno fa, delle hatchback posteriori, la BMW Serie 1 con la nuova generazione in commercio dal 2019 si &egrave; &ldquo;normalizzata&rdquo; allineandosi con la concorrenza: via trazione dietro e motore 6 cilindri in linea, ma senza rinunciare all'indole sportiva che ha sempre contraddistinto l'entry level della Casa bavarese. La M135i con trazione integrale xDrive, attuale top della gamma della Serie 1 F40, &egrave; infatti improntata alle massime prestazioni, come sempre avviene per quei modelli in cui la divisione Motorsport mette lo zampino. I suoi numeri, pur inferiori a quelli di alcune sue rivali dirette, sono di primo piano: il suo 2 litri eroga 306 cavalli e 450 Nm, e da 0 a 100 accelera in 4&rdquo;8 (on top speed autolimitata a 250 orari). Il prezzo? In linea con quello della gi&agrave; citata S3: 50.410 euro. Anche in questo caso, &egrave; legittimo chiedersi se la pi&ugrave; potente tra le Serie 1 oltre che veloce sia anche divertente, visto l'abbandono della trazione posteriore. Il sistema xDrive prevede che in condizioni normali la coppia venga trasmessa alle sole ruote anteriori, ma quando si forza la mano la ripartizione arriva a garantirne fino al 50% all'asse posteriore. Quanto basta a garantire un'esperienza di guida appagante, resa tale anche da una tenuta di strada particolarmente elevata, dal differenziale sportivo M e dalle sospensioni specifiche M Sport che garantiscono sospensioni ulteriormente irrigidite e un angolo di camber anteriore aumentato del 25%. BMW, scopri tutti i modelli sul mercato dell'usato &nbsp; Hyundai i30 N  La Germania &egrave; la patria di molte delle hot hatch pi&ugrave; prestazionali del momento, ma avversarie agguerrite arrivano anche oriente. In attesa della nuova generazione della Honda Civic Type R, &egrave; la Hyundai i30 N a giocare il ruolo di outsider asiatica contro Audi, BMW e compagnia. La 5 porte coreana, infatti, ha poco da invidiare alle colleghe europee, pur potendo contare su &ldquo;soli&rdquo; 280 cavalli e 392 Nm di coppia. Dotata della sola trazione anteriore, a differenza dei modelli finora citati, la i30 N copre lo zerocento in 5&rdquo;9 e raggiunge i 250 km/h. Con un prezzo decisamente inferiore rispetto alle rivali europee: 41.300 euro. Disponibile anche con carrozzeria Fastback con la &ldquo;coda&rdquo;, e con cambio manuale che con il doppia frizione DCT a 8 rapporti, la i30 N &egrave; stata progettata per garantire divertimento al volante in tutte le condizioni, pista inclusa. Merito soprattutto della raffinata gestione elettronica di cui la sportiva coreana &egrave; dotata, specie in abbinamento al cambio DCT, con diverse impostazioni: l'ultima, denominata N Track Sense Shift, gestisce il cambio nella modalit&agrave; pi&ugrave; estrema, prevista solo in presenza di un asfalto perfetto e scenari da pista, rilevati dall&rsquo;elettronica. Hyundai, i modelli sul mercato dell'usato &nbsp; Mercedes A45 AMG  AMG &egrave; una di quelle sigle che basta leggere per capire di trovarsi al cospetto di una vettura che non si tira certo indietro quando si cercano le massime prestazioni. La Mercedes Classe A non fa eccezione con i suoi due modelli sportivi: la pi&ugrave; &ldquo;civile&rdquo; A35, con motore 4 cilindri da 2 litri, 306 cavalli e 400 Nm, e la potentissima A45, sempre 2.0, ma forte di ben 421 cavalli e 500 Nm scaricati sulle quattro ruote motrici. Una entry level nel mondo delle sportive della Stella capace di sprigionare 210 cv/litro e di accelerare da 0 a 100 (stando ai rilevamenti del nostro Centro Prove) in 3&rdquo;92, con 272,8 km/h di velocit&agrave; massima. Pur a un prezzo non alla portata di tutte le tasche: 64.020 euro, ma si pu&ograve; sempre optare per la A35 che ne costa &ldquo;solo&rdquo; 48.730. Una 5 porte velocissima, ma anche godibile: basti pensare che la Classe A 45 AMG &egrave; dotata anche di una modalit&agrave; denominata Drift, che permette di prolungare le derapate senza bisogno di numerose correzioni sulle sterzo. Va per&ograve; detto che, nelle altre modalit&agrave; di guida, la coppia viene ripartita in prevalenza all'anteriore, senza lasciare troppo spazio a possibili sovrasterzi e limitando in parte il divertimento quando si affrontano curve strette e tornanti. Accettata questa tendenza al sottosterzo, la Classe A pi&ugrave; potente garantisce un'esperienza coinvolgente, con uno sterzo preciso e reattivo senza essere eccessivamente pesante, un motore costante fino ai 7mila giri e un sound che ricorda quello delle vecchie Gruppo A. Mercedes, scopri i modelli sul mercato dell'usato &nbsp; Volkswagen Golf GTI  Non si pu&ograve; parlare di hatchback sportive senza tirare in ballo, infine, una delle vetture che in questo genere di vetture &egrave; stata tra le prime a debuttare sul mercato: la Volkswagen Golf. Che offre due &ldquo;livelli&rdquo; di sportivit&agrave;: l'iconica GTI e la pi&ugrave; estrema R. La prima &egrave; dotata del 4 cilindri a benzina da 2 litri e 245 cavalli, con 370 Nm di coppia; la seconda, con lo stesso motore, eroga 320 cv e 420 Nm, con trazione integrale (la GTI &egrave; solo anteriore), zerocento in 4,7 secondi e 250 km/h di velocit&agrave; di punta. I prezzi? La GTI parte da 41.250 euro, mentre per la R bisogna sborsarne 55.200. Dotata di cambio a doppia frizione a 7 rapporti e, optional, di ammortizzatori adattivi, la GTI &egrave; un compromesso gi&agrave; sufficiente per chi cerca prestazioni e piacere di guida. Nel nostro test strumentale (pubblicato sul numero di marzo 2022) la sportiva tedesca raggiungeva i 249,6 km/h, coprendo l'accelerazione 0-100 in 5&rdquo;74. Offrendo grande progressione motrice a tutti i regimi , pur in parte penalizzati dalla reazione non sempre prontissima del cambio quando si viaggia in automatico. Per ottenere il massimo del piacere di guida, meglio utilizzare i paddle dietro al volante e sfruttare la modalit&agrave; Sport. Volkswagen, le offerte sul mercato dell'usato       

Serve davvero la trazione posteriore per divertirsi al volante? Ecco 5 vetture che, pur senza scaricare la potenza sulle sole ruote dietro, sanno far sorridere chi le guida

Le 5 hot hatch che fanno ancora divertire al volante

        Una Yaris per pochi. Nello specifico, solo 500 fortunati. E tutti giapponesi. Si limita infatti al solo mercato nazionale il nuovo modello presentato da Toyota al Salone di Tokyo: GRMN Yaris, una hot-hatch pi&ugrave; leggera e potente della Yaris standard, disponibile nei due allestimenti Circuit e Rally, entrambi con una precisa dichiarazione di sportivit&agrave;: la carrozzeria a due posti.  DUE POSTI, TANTA POTENZA S&igrave;, perch&eacute; nelle due nuove Yaris, Toyota ha rimosso i sedili posteriori, ha inserito un cofano in fibra di carbonio e infine optato per dei sedili Recaro. In comune tra i due allestimenti c'&egrave; anche la motorizzazione, che rimane quella della GR Yaris base - 3 cilindri 1.6 turbo - da 268 cv (in Giappone), anche se ad aumentare &egrave; la coppia, che da 370 arriva a 390 Nm. Ill tutto &egrave; abbinato a una trasmissione manuale old-style a 6 velocit&agrave;, ed &egrave; presente anche un differenziale a slittamento limitato. CIRCUIT E RALLY: DIFFERENZE E PREZZI La versione Circuit Package include ruote da 18" targate BBS, freni allargati, nuovi ammortizzatori regolabili Bilstein, un piccolo (ma vistoso...) alettone posteriore in fibra di carbonio, ampie minigonne laterali e un nuovo spoiler anteriore. La vettura &egrave; pi&ugrave; leggera di 20 kg rispetto alla Yaris GR standard, ed &egrave; disponibile anche in verniciatura Matte Steel (limitata a soli 50 esemplari). Il prezzo pu&ograve; variare da 56.000 a 65.000 euro. Toyota Yaris GR Sport, la piccola giapponese si veste da sportiva Per quanto riguarda la Rally Package, essa include nuovi ammortizzatori e barre stabilizzatrici Toyota, un set di protezione della parte inferiore e un roll-bar. Rispetto alla Yaris GR, &egrave; pi&ugrave; leggera di 30 kg. Il costo &egrave; di poco inferiore ai 65.000 euro. Toyota Yaris GR H2 Concept, la forza dell'idrogeno       

Disponibile nelle varianti Circuit e Rally, i modelli svelati al Salone di Tokyo saranno realizzati in sole 500 unit&agrave; destinate al mercato giapponese: ecco le loro caratteristiche sportive

Toyota GRMN Yaris, nuove hot-hatch a due posti tutte pepe

La Casa nipponica ha presentato a Tokyo le nuove vetture a due posti, disponibili nelle varianti Circuit e Rally. Più potenti e leggere rispetto alla Yaris standard, montano il 3 cilindri 1.6 da 268 cv e 390 Nm di coppia. Lanciati sul solo mercato nazionale, ne verranno realizzate solo 500 unità

Toyota GRMN Yaris, hot-hatch sportive in edizione limitata

BMW ha lanciato la versione rivista e corretta della sua hatchback pi&ugrave; potente, la M135i xDrive. Anello di congiunzione tra le Serie 1 standard e i modelli della gamma M (inclusa la M2 in arrivo il prossimo anno) la M135i si rinnova con alcuni aggiornamenti tecnici. Migliorie che non snaturano la pi&ugrave; piccola delle BMW sportive, ma capaci di migliorare sensibilmente il comportamento su strada e il piacere di guida. Regalando al guidatore anche un nuovo e pi&ugrave; coinvolgente sound.  BMW Urban Mobility Store, il nuovo punto di riferimento della Doppia Elica al centro di Roma    BMW M135i xdrive, aggiornamento tecnico&nbsp;  Pur avendo abbandonato la trazione posteriore e i motori a 6 cilindri in linea, la BMW Serie 1 ha fatto di tutto per mantenersi al vertice della categoria per prestazioni e piacere di guida. Tanto pi&ugrave; in questa versione top di gamma, la M135i xDrive, che ora si presenta in veste ulteriormente migliorata ed evoluta. Evoluzioni invisibili dall&#39;esterno, concentrate sul telaio e sull&#39;assetto per rendere l&#39;esperienza di guida ancora pi&ugrave; piacevole e permettere di sfruttare meglio i cavalli (306, insieme a 450 Nm) erogati dal 4 cilindri turbo di 2 litri, e scaricati dalle quattro ruote motrici con sistema xDrive.  Le modifiche pi&ugrave; importanti hanno riguardato l&#39;assetto, che &egrave; stato reso pi&ugrave; sportivo ed efficace attraverso un cambio dell&#39;angolo di camber delle ruote anteriori: grazie a un aumento della campanatura, infatti, l&#39;assorbimento delle forze laterali risulta ottimizzato. Ma non &egrave; questa l&#39;unica miglioria effettuata a livello di assetto: &egrave; nuovo il supporto idraulico per fissare i bracci trasversali delle sospensioni anteriori, e i bracci longitudinali e di controllo sull&#39;asse posteriore sono stati ridisegnati. Tutto ci&ograve;, secondo la Casa, porta a un miglioramento significativo nel comportamento in curva, specie quando si guida al limite.  BMW i4, la prova su strada dell&#39;elettrica ad alte prestazioni della Doppia Elica  Sportivit&agrave; e sound, con nuovi colori  Tutte le modifiche sono state effettuate per far funzionare al meglio il telaio e le sospensioni con i sistemi di controllo, particolare la trazione integrale intelligente xDrive e il differenziale meccanico a slittamento limitato. Integrato nella trasmissione Steptronic Sport a 8 rapporti, il sistema &egrave; in grado di trasferire coppia maggiore alla ruota anteriore con pi&ugrave; aderenza. Le funzioni del DSC sono integrate nel Performance Control. A chiudere il quadro degli upgrade volti a rendere pi&ugrave; coinvolgente l&#39;esperienza di guida c&#39;&egrave; l&#39;aggiornamento all&#39;impianto di scarico, che attraverso un sistema di altoparlanti &egrave; in grado di riprodurre il sound in maniera fedele dentro all&#39;abitacolo. Garantendo la migliore tonalit&agrave; dei motori marchiati M.  Pur restando invariata esteticamente (BMW ha deciso di non apportare restyling o modifiche al design) la rinnovata M135i xDrive sfoggia adesso una nuova gamma di colori esterni come il Sao Paulo Yellow (mostrato nella vettura in foto), oltre alle finiture Frozen Orange metallizzato e Frozen Pure Grey. Inoltre, per implementare al meglio la richiesta di colori speciali, la Casa bavarese ha annunciato di aver potenziato il reparto di verniciatura nell&#39;impianto di Lipsia (in cui la hatchback viene assembrata) che adesso conta dieci dipendenti in pi&ugrave;.  Nuova BMW Serie 2 Active Tourer 2022, &egrave; super ibrido plug-in su 230e xDrive 

La BMW M135i xDrive, versione al top della gamma Serie 1, si &egrave; concessa un aggiornamento tecnico che ne migliora le qualit&agrave; dinamiche e il sound

BMW 135i xDrive, aggiornamento all&#39;insegna della sportivit&agrave;

        Le hatchback, ovvero le tradiziobali vetture a due volumi e cinque porte, hanno rappresentato per decenni il cuore del mercato automobilistico, soprattutto in Italia. Da diversi anni la loro rilevanza si &egrave; progressivamente andata riducendo, sotto il peso del crescente fenomeno dei Suv e dei crossover. Nonostante ci&ograve;, le tradizionali berline a due volumi continuano a essere la scelta preferita da molti automobilisti, soprattutto coloro che cercano, oltre alla praticit&agrave; e alla versatilit&agrave;, anche una buona dose di sportivit&agrave;. Le hot hatch, le versioni pi&ugrave; potenti e veloci di questo tipo di vetture, rappresentano la risposta al bisogno di praticit&agrave; e sportivit&agrave;. Dalla Fiat Uno Turbo alla prime Volkswagen Golf GTI, dalla Peugeot 205 Rallye alla Lancia Delta Integrale, sono tante le auto sportive a due volumi ad essersi ritagliate uno spazio nella storia e nella memoria degli automobilisti. E ancora oggi le hot hatch continuano ad essere parte dei piani delle Case, in un'eterna ricerca alle massime prestazioni senza rinunciare a nessuna delle caratteristiche delle hatchback tradizionali. Ecco, quindi, le hot hatch pi&ugrave; attese che vedremo nel 2022. Supercar, i modelli pi&ugrave; attesi per il 2022 &nbsp; Ford Focus ST  La Ford Focus si presenter&agrave; nel 2022 in veste rinnovata. Le immagini e le caratteristiche del restyling di met&agrave; carriera della compatta dell'Ovale sono gi&agrave; state rese pubbliche, ma le consegne cominceranno solamente il prossimo anno. Tanta tecnologia in pi&ugrave;, sia a livello di infotainment che di aiuti alla guida, introduzione del powertrain mild hybrid e un aggiornamento estetico che la avvicina alla sorella minore Fiesta: sono queste le novit&agrave; pi&ugrave; rilevanti della rinnovata Ford Focus. La ST, versione di punta del modello, &egrave; stata confermata nella sua conformazione tradizionale, ovvero priva di qualsiasi tipo di tecnologia ibrida. La spinta sar&agrave; quindi affidata completamente al classico 4 cilindri a benzina da 2,3 litri, capace di erogare 280 cavalli e 420 Nm, e di garantire alla Focus prestazioni brillanti. Esclusa, tuttavia, la possibilit&agrave; di vedere una versione RS del modello attuale. Ford Focus restyling, come cambia rispetto alla passata generazione &nbsp; Honda Civic Type R  Best seller da generazioni e baluardo dell'ibrido, Honda si prepara a lanciare la nuova Civic. Progettata sia con carrozzeria berlina che hatchback (in Europa arriver&agrave; in quest'ultima variante) la nuova compatta giapponese punter&agrave; fortemente sull'elettrificazione, con il sistema ibrido presente su tutte le versioni. A parte la nuova Type R, top di gamma che, stando a quanto emerso fino ad ora, dovrebbe fare a meno del powertrain hybrid facendo affidamento solo sul motore turbo a benzina. Non ci sono ancora informazioni tecniche precise riguardo la prossima generazione di Honda Civic Type R, che dovrebbe comunque mantenere lo schema a 4 cilindri con la trazione solo anteriore. La generazione attuale, che uscir&agrave; dai listini nel 2022, monta un 2 litri da 320 cavalli e 400 Nm: numeri che potrebbero essere non troppo distanti da quelli del nuovo modello. Nel frattempo, i muletti della Type R 2022 stanno circolando mostrando alcuni dettagli stilistici, come i tre terminali di scarico centrali e la grande ala posteriore. Nuova Honda Civic Type R 2022 affianca l'ibrida 5 porte &nbsp; Toyota Yaris GR  Progettata come piccola ed efficiente vettura da citt&agrave;, capace di consumi estremamente contenuti grazie alle motorizzazioni ibride, la Toyota Yaris si &egrave; svelata nel 2020 anche in una inattesa veste supersportiva ed estrema. La versione GR (Gazoo Racing, divisione sportiva della casa nipponica) &egrave; infatti stata profondamente modificata rispetto alla Yaris standard, sia a livello meccanico che di carrozzeria. Offrendo prestazioni da sportiva di fascia superiore pur contando su un piccolo 3 cilindri da 1,6 litri. Nel 2022 la Yaris GR potrebbe fare un ulteriore passo avanti: da mesi, infatti, alcuni esemplari della piccola giapponese stanno percorrendo il circuito tedesco del Nurburgring con una veste aggiornata, dotata di appendici aerodinamiche inedite e prese d'aria maggiorate. Ci&ograve; fa intuire che Toyota sia al lavoro per lanciare una versione ancora pi&ugrave; &ldquo;cattiva&rdquo; della sua piccola hot hatch, che gi&agrave; adesso sprigiona 261 cavalli e 360 Nm di coppia, con una velocit&agrave; massima di 230 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 di 5&rdquo;2. Valori destinati a migliorare con l'arrivo dell'upgrade. Toyota GR Yaris by Litchfield Motors: piccola e arrabbiata &nbsp; Toyota Corolla GR  Dopo la Yaris, anche la sua sorella maggiore Corolla verr&agrave; presto lanciata in una inedita versione sportiva griffata GR. La hatchback del segmento C di Toyota punter&agrave; cos&igrave; a lottare nello stesso mercato della Golf GTI, con un powertrain di primo livello ma di cui ancora non si nulla, almeno in via ufficiale. La Corolla GR, stando alle informazioni emerse fino ad ora, potrebbe montare lo stesso 3 cilindri da 1,6 litri turbo a benzina della Yaris, in una variante ulteriormente potenziata. Il piccolo propulsore Toyota potrebbe infatti raggiungere una potenza di 300 cavalli, pi&ugrave; che sufficiente per garantire prestazioni elevate anche un modello pi&ugrave; grande e pesante come la Corolla. Attesi poi tutti gli aggiornamenti del caso, sia a livello meccanico che estetico, mentre non ci sono informazioni sulla trazione, che potrebbe rimanere anteriore a differenza della Yaris su cui &egrave; stato adottato uno schema a 4 ruote motrici. Toyota GR Corolla, tre cilindri da 300 cavalli &nbsp; Volkswagen Golf Variant R  La Golf costituisce uno dei pi&ugrave; classici e iconici esempi di hot hatch, sin dalla prima GTI degli anni '70. Nel corso delle generazioni, alla tradizionale versione sportiva si sono poi affiancate motorizzazioni ancora pi&ugrave; estreme, contraddistinte dalla lettera R. La Golf attuale, l'ottava, non fa eccezione, e al 2 litri da 245 cavalli della GTI affianca quello da 300 cv della Clubsport e quello da 320 della R. Gi&agrave; disponibile sulla 5 porte, la versione R verr&agrave; proposta anche sulla Golf Variant. Ovvero la piccola wagon di casa Volkswagen, che rispetto alla Golf standard misura tre 30 cm in pi&ugrave; di lunghezza e che offre una maggiore abitabilit&agrave; e soprattutto capienza del baule. Caratteristiche che resteranno invariate sulla Variant R, forte dello stesso motore da 320 cavalli e 420 Nm. Volkswagen Golf R Variant, turismo veloce e Nurburgring-ready &nbsp; Volkswagen Polo GTI  Tradizionale ormai quasi quando la sorella maggiore Golf, la Polo GTI aggiornata e ristilizzata &egrave; stata recentemente presentata al pubblico, e attende di arrivare ufficialmente su strada nel corso del 2022. Volkswagen ha scelto di non stravolgere il modello, che gode degli aggiornamenti estetici e tecnologici del restyling, ma anche di qualche miglioramento a livello tecnico. La Casa tedesca ha infatti aggiornato il motore da 2 litri Tsi, pi&ugrave; efficiente e capace adesso di 207 cavalli (+7 rispetto al modello precedente) e 320 Nm. Una potenza sufficiente a garantire alla piccola GTI un'accelerazione da 0 a 100 in 6&rdquo;5 e una velocit&agrave; massima di 240 km/h. Nuova Volkswagen Polo GTI, i prezzi per l'Italia partono da 29.500 euro       

Tra le tante novit&agrave; che debutteranno sul mercato nel 2022, anche tante hot hatch: ecco quali vedremo su strada l'anno prossimo

Hot hatch, i modelli più attesi per il 2022

Dimmi che volante hai e ti dir&ograve; chi sei&nbsp;&nbsp;A rivelare la vera natura da GT di questa S3&nbsp;&nbsp;&egrave; il suo volante, dal diametro abbondante e dal design poco sportivo. Comodi i tasti presenti sulle razze che permettono di ridurre eventuali e pericolose distrazioni. G razie alla sapiente unione delle doti tipiche della Casa di Ingolstadt (qualit&agrave;, comfort e design alla moda) con motori prestanti e una meccanica sopraffina e affidabile, fin dal 1999 l&rsquo;Audi S3 &egrave; da sempre uno dei capisaldi della gamma Audi, una storia destinata a ripetersi anche con l&rsquo;ultima S3 del 2021, da noi strapazzata a fondo.  Leggi il resto della prova sul prossimo numero di Auto, in edicola il 7 agosto, oppure qui abbonandoti all&#39;edizione digitale.   

L&#39;Audi S3 &egrave; una delle protagoniste del numero 9 di auto. Leggi qui una breve anticiapazione di quello che ti aspetta in edicola il 7 agosto

Sul prossimo numero di Auto: Audi S3, il test del Centro Prove

C&#39;&egrave; stato un tempo in cui per comprarsi un&#39;auto sportiva degna d&#39;esser definita tale non serviva spendere cifre a tanti zeri. Un periodo storico ormai perso per via della modernit&agrave;, dell&#39;avanzamento di nuove tecnologie e alimentazioni, che fanno vivere quell&#39;epoca come il ricordo di una forma di automobilismo che non c&#39;&egrave; pi&ugrave;. Vero, ma anche falso: perch&eacute; gli anni delle mitiche hot hatch, che coprono tutti gli anni Ottanta e parte dei Novanta, rivivono oggi nella mente e nei cuori degli appassionati, tra chi ne possiede ancora una in garage e chi non ce l&#39;ha ma ne sa apprezzare fascino e prestigio ancora oggi, a distanza di decenni.    Nel listino dell&#39;usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  VOLKSWAGEN GOLF GTI    Una storia che inizia nel 1976, a Wolfsburg, con la nascita della prima Volkswagen Golf GTI. La prima hot hatch di sempre, la prima auto a portare in dote quel tipo di categoria (in pratica, la versione sportiva, dal peso contenuto, di una hatch back, le classiche berline due volumi cinque porte con portellone posteriore). La sua avventura prosegue ancora oggi con l&#39;ottava generazione, ma sono le prime due serie (1976-1983 e 1984-1991) ad averne decretato fama e successo.  La prima Golf GTI si presenta nel &#39;76 con una veste molto pi&ugrave; &quot;ignorante&quot; rispetto alla berlina di serie, lanciata due anni prima. Gi&agrave; nel frontale, che accoglie la griglia a nido d&#39;ape e la bordatura rossa nella calandra. Le forme, sempre squadrate ma filanti, ospitano un rinnovato motore (manco a dirlo, benzina) 1.6 da 110 cv di derivazione Audi che incrementano di molto le prestazioni sportive e la maneggevolezza, grazie anche alla leggerezza (810 kg di peso). Prodotta in soli 5.000 esemplari, la prima Golf GTI - che introdurr&agrave; il pomello del cambio a forma di pallina da golf, marchio di fabbrica del modello di l&igrave; a venire - nel 1982 introdurr&agrave; anche un nuovo propulsore &quot;milleeotto&quot; sempre Audi in grado di esaltare ancora di pi&ugrave; la coppia.  Il doppio faro tondo &egrave; la novit&agrave; estetica pi&ugrave; rilevante della seconda generazione, che viene spinta prima da un 1.8 da 107 cv e poi, a partire dal 1986, dallo stesso 4 cilindri, ma a 16 valvole, con la potenza che sale a 129 cv, che senza il catalizzatore arrivano fino a 139 cv. Gli automobilisti, Golfisti o meno, si lasciano attrarre dalle caratteristiche del modello e ne decretano il successo commerciale.&nbsp;&Egrave; ufficialmente partita l&#39;era delle hot hatch.  Volkswagen, per i 45 anni di Golf GTI la Hot hatch Edition 45  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  PEUGEOT 205 GTI    Un&#39;era che aveva gi&agrave; trovato degne rappresentanti, a partire dalla Peugeot 205 GTI. Versione sportiva della famosa berlina francese, la GTI venne lanciata sul mercato non solo vantando le doti di guida, ma anche gli elementi di lusso che potevano attrarre ancora di pi&ugrave; la clientela.&nbsp;  Viene introdotta nel 1986 con doppia motorizzazione benzina: 1.6 da 115 cv e 1.9 da 103 cv, poi negli anni &#39;90 arriva anche la GTI Plus, ancora pi&ugrave; elegante, fornita con una raffinata e luminosa verniciatura Verde Sorrento metallizzato e dotazioni di serie esclusive come servosterzo e aria condizionata, all&#39;epoca non cos&igrave; scontata. I sedili in pelle e il sistema ABR, antenato dell&#39;odierno ABS, completavano il quadro della francese pi&ugrave; piccante di sempre.  Peugeot 205: la storia di una GTI alla francese  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  LANCIA DELTA INTEGRALE    E l&#39;Italia? Il nostro Paese, in termini di hot hatch, dovrebbe avere una cattedra universitaria. I modelli passati alla storia del segmento sono essenzialmente due. Il primo &egrave; il pi&ugrave; celebre e amato di tutti: Lancia Delta Integrale.  Auto dell&#39;Anno 1980, la Delta, disegnata da Giorgetto Giugiaro, &egrave; un mito italiano che copre un periodo lungo, dal 1979 al 1993. In quei 14 anni vedono la luce quattro generazioni diverse della berlina. La versione base arriva a un picco di 130 cv nel 1983 con il motore 1.6 bialbero turbocompresso da quasi 200 km/h di velocit&agrave; massima, ma tre anni dopo Lancia fa ancora meglio, lanciando la HF 4WD, la prima a trazione integrale. Presenta nuovi paraurti con fendinebbia, inediti fari anteriori, cerchi in lega, interni e plancia rinnovati e motore 1600 HF Turbo a iniezione elettronica da 140 cv.  A partire dall&rsquo;anno successivo, la versione rally HF Integrale far&agrave; incetta di titoli mondiali e far&agrave; appassionare i tifosi. Gli stilemi della versione da rally si riscontrano anche nell&#39;ultima serie, quella che metter&agrave; fine alla storia di un successo che ancora oggi, a distanza di anni, &egrave; desiderato da tanti italiani.  Lancia Delta HF Integrale, in Svizzera diventa un&#39;ambulanza delle nevi  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  FIAT UNO TURBO    La seconda italiana in questione &egrave; la Fiat Uno Turbo, versione sportiva e &quot;selvaggia&quot; della segmento B pi&ugrave; famosa della storia automobilistica italiana. Lanciata nel 1985, un anno dopo che la versione base vince il titolo di Auto dell&#39;Anno, il nome completo della vettura &egrave; Fiat Uno Turbo i.e., con la sigla ad identificare l&#39;iniezione elettronica che caratterizza la motorizzazione. Gli ingegneri Fiat prendono il motore della Uno, ne modificano corsa e alesaggio e lo dotano di un turbocompressore VL2 della giapponese IHI raffreddato ad acqua, con intercooler e pressione massima di sovralimentazione 0,55 bar. Il quattro cilindri 1.3 della Uno adotta inoltre due centraline differenti, una per l&#39;iniezione elettronica a cura di Bosch e una per l&#39;accensione elettronica a firma Magneti Marelli. La potenza arriva cos&igrave; a 105 cv, che insieme al peso di soli 845 kg complessivi, rende la Uno Turbo l&#39;utilitaria pi&ugrave; aggressiva della sua categoria.  Grazie anche al nuovo impianto di scarico, alla nuova taratura delle sospensioni e ad alcuni dettagli aerodinamici come lo spoiler posteriore, la Uno Turbo i.e. riesce a raggiungere una velocit&agrave; massima di 200 km/h, accelerando da 0 a 100 km/ in 8,3 secondi. Sar&agrave; commercializzata fino al 1994, in due serie e alcuni allestimenti speciali.  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  FORD SIERRA RS COSWORTH    Anche dagli USA non sono rimasti a guardare. La hot hatch a stelle e strisce pi&ugrave; famosa &egrave; senz&#39;altro lei, Ford Sierra RS Cosworth, la pi&ugrave; brutale e conosciuta in Italia anche per essere la vettura protagonista del film &quot;Velocit&agrave; massima&quot; (2002) con Valerio Mastandrea.  Si tratta della versione sportiva della Sierra, che negli anni &#39;80 &egrave; la berlina top di gamma di Ford. L&#39;Ovale Blu chiede la collaborazione con Cosworth, un sodalizio che ha gi&agrave; generato il motore pi&ugrave; importante nella storia non della Formula 1 ma del motorsport in generale: il Dfv Ford-Cosworth, il propulsore V8 (Dfv sta per &quot;Double four valve&quot;, ovvero &quot;quattro valvole doppie&quot;) che tra gli anni &#39;60 e &#39;80 ha fatto &quot;campare&quot; tantissime scuderie, corso oltre 500 Gran Premi e vinto titoli mondiali sia piloti che costruttori.  Carrozzeria sempre berlina, a tre porte, la Sierra RS &egrave; caratterizzata da un ampio alettone posteriore divenuto iconico, e in grado di garantire aerodinamica e stabilit&agrave; alla vettura insieme alle due ruote motrici. La macchina &egrave; spinta da un 4 cilindri 2.0 sovralimentato con testata a 16 valvole, capace di erogare 204 CV, di andare alla velocit&agrave; massima di 240 km/h e accelerare da 0 a 100 in 6 secondi. Il cambio a doppia frizione cinque rapporti &egrave; della BorgWarner, mentre il differenziale autobloccante a giunto viscoso e i freni a disco con sistema elettronico d&#39;anti-bloccaggio sono un invito a schiacciare gi&ugrave; il pedale dell&rsquo;acceleratore. La Ford Sierra RS Cosworth termina la produzione nel 1993, lasciandosi alle spalle un mito che continua ancora oggi, tutto cavalli, valvole e pistoni.  Cosworth acquista Delta Motorsport: primo passo verso l&#39;elettrico  Clicca qui per la pagina successiva  &nbsp;  &nbsp;  RENAULT CLIO WILLIAMS    Impossibile non terminare la nostra rassegna con quella che &egrave; probabilmente la pi&ugrave; &quot;bella&quot; del lotto. Un&#39;altra francesina, la Renault Clio Williams, icona degli anni &#39;90, nata dai successi colti dalla scuderia inglese in F1.  Nel 1993, infatti, per omaggiare la vittoria del mondiale piloti e costruttori 1992 della Williams di Nigel Mansell, di cui Renault era fornitore del motore, venne lanciata la versione sportiva della celebre utilitaria francese. Spinta da un propulsore con cilindrata da 2 litri - prima berlina ad avere tale caratteristica -, erogava 147 CV e 215 km/h di velocit&agrave; massima.  Dal punto di vista estetico, &egrave; francamente difficile rimanere indifferenti al contrasto tra la colorazione blu accesa della macchina e i cerchi dorati: un binomio divenuto iconico, proprio come la vettura e la categoria che ha degnamente rappresentato.  Renault Clio Williams, icona degli anni &#39;90  Clicca qui per tornare all&#39;inizio 

Sono le berline pi&ugrave; celebri che decenni fa, tra gli anni Ottanta e Novanta, hanno dato un nuovo significato al termine &quot;auto sportiva&quot;, ancora oggi amate e ricordate con nostalgia

Le mitiche sportive anni &#39;80-&#39;90, belle e dannate

Volkswagen Golf GTI, la prima; le icone italiane Lancia Delta Integrale e Fiat Uno Turbo; le francesi tutto pepe Peugeot 205 GTI e Renault Clio Williams; la brutale Ford Sierra RS Cosworth: ecco le berline più celebri che decenni fa hanno dato un nuovo significato al termine "auto sportiva"

Hot hatch: le mitiche sportive anni '80-'90

La hot hatch giapponese diventa ancora più cattiva con le nuove serie speciali

Honda Civic Type R GT 2020 VIDEO

Honda amplia la gamma Civic Type R con l'aggiunta di due nuove versioni, Limited Edition e Sport Line. Basate sulle prestazioni sportive della Type R GT standard, le due nuove versioni arricchiscono il mix di stile e prestazioni della gamma, aumentando ancora di più il fascino della pluripremiata berlina a trazione anteriore. Guardate le foto qui

Honda Civic Type R GT 2020 FOTO

Dalle autostrade di Osaka, lungo le quali i famigerati Kanjozoku sfrecciano a bordo delle loro urlanti Civic EG6 o EK4 fino alle pi&ugrave; blasonate gare del TCR, la Honda Civic Type R &egrave; una leggenda dura a morire. La compatta della casa giapponese &egrave; infatti la rappresentazione stessa del concetto di hot hatch da moltissimi anni e, generazione dopo generazione, le Civic pi&ugrave; spinte (VTi prima, Type R dopo), sono sempre state la rappresentazione in alluminio, acciaio e regimi di rotazione folli, del concetto di &ldquo;the ultimate driving machine&rdquo;. La macchina definitiva per guidare: proprio cos&igrave; Honda definisce la Civic Type R, una macchina non solo potente ma con la quale assaporare il piacere di guida definitivo, un&rsquo;auto meccanica, viva, intima. Qualit&agrave; queste proprie di tutte le vetture identificate dal logo Type R, dalla NSX del 1992, passando per la superba Integra Type R del 1995 fino all&rsquo;ultima Civic FK8 presentata nel 2017 e pronta per venire aggiornata al model year 2020.    Migliorata dove serve  Presentata ufficialmente allo scorso Salone di Tokyo, la versione 2020 della Civic Type R FK8 riprende tutto quanto di buono visto sulla versione uscita nel 2017 alzando ulteriormente l&rsquo;asticella e migliorandola l&agrave; dove possibile. Le modifiche sono poche, ben nascoste e votate unicamente al miglioramento di una vettura che gi&agrave; rasentava la perfezione: fra queste c&rsquo;&egrave; il nuovo pomello del cambio opportunamente ridisegnato e pesato per migliorare la sensibilit&agrave; e la precisione delle cambiate, una nuova presa d&rsquo;aria anteriore per migliorare del 13% il raffreddamento del motore, un set di freni anteriori rinnovati con dischi in due pezzi pi&ugrave; leggeri e pi&ugrave; resistenti al calore, un nuovo colore denominato &ldquo;Racing Blue&rdquo; e, infine, il nuovo sistema di analisi delle prestazioni di guida Honda LogR, utile per analizzare il proprio stile di guida e, perch&eacute; no, migliorarlo.    Nulla varia sotto al cofano, dove permane il collaudato 4 cilindri in linea K20C1 turbo VTEC da 320CV (Euro 6) abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti e alla trazione anteriore. Numerosi altri dettagli sono stati modificati in questa evoluzione della potente compatta giapponese, tutti in cerca della prestazione pura: un esempio sono le sospensioni anteriori e posteriori, modificate tanto nella taratura quanto nei nuovi giunti a sfera, pi&ugrave; resistenti e a basso attrito.  Le nuove versioni  A queste modifiche si aggiunge l&rsquo;importante ampliamento della gamma Civic Type R con cui Honda vuole andare a caccia di nuovi clienti, dai pi&ugrave; &ldquo;pistaioli&rdquo; ed esigenti fino a quelli in cerca di prestazioni di primo livello ma nascoste sotto un abito pi&ugrave; sobrio. Dal 2020 saranno quindi disponibili tre diverse declinazioni della Civic Type R, denominate Sportline, GT e Limited Edition.  Ne fanno solo 1000  Quest&rsquo;ultima rappresenta lo stato dell&rsquo;arte della Civic Type R: prodotta in appena 1000 esemplari (di cui solo 100 destinati all&rsquo;Europa), tutti dell&rsquo;iconico giallo tipico delle Honda elaborate da Spoon, questa versione della compatta giapponese sar&agrave; dedicata a tutti gli amanti della guida sportiva senza compromessi ed &egrave; quanto di pi&ugrave; vicino ci sia al concetto di race replica. Dotata di innovativi cerchi forgiati della BBS da 20&rdquo; con gomme Michelin Pilot Sport Cup 2 e alleggerita di ben 47kg rinunciando all&rsquo;impianto stereo e a diversi pannelli fonoassorbenti, questa Civic Type R rappresenta l&rsquo;apice della gamma e la scelta ideale per chi vuole spremere ogni stilla di cattiveria da quest&rsquo;auto, magari anche correndo in pista.    Da lato opposto della barricata troviamo la Civic Type R Sportline, la quale cerca di mescolare le cattive intenzioni tipiche di quest&rsquo;auto sotto un abito pi&ugrave; sobrio e meno appariscente con un alettone pi&ugrave; piccolo, cerchi da 19&rdquo; e una migliore insonorizzazione dell&rsquo;abitacolo. Destinata solo al mercato europeo, la Sportline sar&agrave; la entry level nel mondo Civic Type R con la quale Honda cerca di andare a caccia di tutti quei clienti che magari erano rimasti spiazzati dalle linee da manga dell&rsquo;ultima Type R, fornendo quindi loro una vettura da combattimento sotto mentite spoglie con la quale divertirsi e cavarsi ben pi&ugrave; di qualche soddisfazione ma anche passeggiare lungo le vie del centro senza per questo sembrare scappati da un autodromo. Fra la Sportline e la Limited Edition troviamo infine la Civic Type R GT, evoluzione in chiave 2020 della attuale versione di questa potente compatta.  Hot hatch che ancora resiste  Dedicata principalmente al piacere di guida e alla prestazione pura, la Honda Civic Type R rappresenta una tipologia di auto che sta lentamente sparendo e, proprio per questo, nel 2020 &egrave; un prodotto altamente desiderabile, tanto per chi si vuole divertire quanto per gli amanti della casa giapponese e della sua gloriosa storia e tradizione meccanica.    Una storia ed un know-how che questa ultima Civic Type R esala da ogni suo minimo dettaglio e che, probabilmente, &egrave; destinato a cambiare per sempre. Sembra infatti molto probabile che questa sar&agrave; l&rsquo;ultima Civic Type R dotata del solo motore termico, in vista di un futuro elettrificato nel quale vedremo la sigla Type R associata a vetture ibride o, non cos&igrave; improbabile, elettriche pure.  Quanto costa  Declinata quindi in tre differenti versioni, la Civic Type R 2020 arriver&agrave; sul mercato italiano a partire dal prossimo marzo con prezzi che partono da 41.900&euro; per la pi&ugrave; sobria Sportline, da 42.200&euro; per la GT e infine, circa 50.000 (il prezzo definitivo &egrave; ancora da definire) per la affilata - e rara - Limited Edition. 

Due nuove versioni basate sulla R GT esaltano lo spirito corsaiolo della hot hatch giapponese

Honda Civic Type R, ecco la Limited Edition e Sport Line

        Honda Civic Type R Prototype, una delle hot hatch pi&ugrave; attese del 2017, debutta anche davanti al "pubblico di casa", pur se concepita nel vecchio continente. La nuova Type sar&agrave; al Salone di Tokyo. Mette in mostra per gli imponenti paraurti dalle linee aggressive, i passaruota allargati e un vistosospoiler posteriore. &ugrave; Il duemila turno dovrebbe schizzare a una potenza di&nbsp;340 cavalli e 450 Nm&nbsp;di coppia. Le vendite in Giappone di Civic Berlina e Type R, entrambe di produzione europea, nel Regno Unito a Swindon,&nbsp;inizieranno in estate. La Civic Sedan sar&agrave; prodotta presso gli stabilimenti Saitama Factory in Giappone. La progettazione della Civic Type R di nuova generazione rientra nello stesso programma di sviluppo degli altri componenti della famiglia Civic.&nbsp; LA HONDA CIVIC TYPE R A PARIGI Le fiancate laterali sono in fibra di carbonio. La questione coperture si conf&agrave; invece a cerchi in lega da 20 pollici color nero lucido con&nbsp;accenti rossi e pneumatici da 245, ovviamente ad alte prestazioni.&nbsp;I passaruota allargati sono un passaggio obbligato. Tornando invece al carbonio, anche il diffusore posteriore ne fa largo uso. I tre terminali di scarico sono integrati da una coppia di alette direzionali su ogni lato. Quello centrale &egrave; messo in evidenza da una cornice di colore rosso vivo e presenta un diametro ridotto rispetto agli altri due. La zona posteriore &egrave; decisamente quella pi&ugrave; marcata dalla mano dei designer, cos&igrave; non fa specie la presenza dell'imponente ala in coda.&nbsp; Un mezzo particolare e speciale, non c'&egrave; dubbio.       

Davanti al "pubblico di casa" si mostra la futura e attesa hot hatch

13 risultati per 'hot hatch'