Straordinaria McLaren W1, la nuova hypercar della Casa di Woking miete primati. E completa la triade assoluto del Marchio assieme alla F1 del 1992 e alla P1 ibrida del 2012.  La W1 &egrave; la McLaren pi&ugrave; potente di sempre: sar&agrave; realizzata in 399 esemplari, gi&agrave; tutti assegnati a un prezzo a partire da 1,9 milioni di euro.    Il cuore arriva direttamente dalla Formula 1  McLaren W1 &egrave; spinta da un formidabile powertrain realizzato sun un nuovo V8 bi-turbo i 4 litri che lavora in sinergia con un E-Module, un motore elettrico a flusso radiale, abbinato a una batteria da 1,4, kWh. Un super ibrido che deriva dalla Formula 1, alla ricerca della potenza assoluta.  Il propulsore termico eroga 904 cavalli, capace di una potenza specifica di 226 cv/litro e arriva fino a 9.200 giri con i due turbo-compressori twin-scroll che gi&agrave; a 2.500 giri sono operativi  Il modulo elettrico pesa solo 19 kg, eroga 227 cavalli e permette di viaggiare a zero emissioni per 2,5 km. La massa del bolide &egrave; contenuta a 1.398 kg.  La potenza complessiva erogata &egrave; di ben 1.241 cavalli e la coppia di 1.353 Nm. Il cambio &egrave; un automatico a otto rapporti, la trazione posteriore e W1 &egrave; dotata di un differenziale elettronico.  McLaren W1, concorrente diretta di Ferrari SF90 e Lamborghini Revuelto, arriva a 350 km/h di velocit&agrave; massima e accelera da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.  Tra le perle, l&rsquo;aerodinamica presenta la Active Long Tail, ala posteriore che si estende fino a 300 mm per contribuire a generare i 1.000 kg di deportanza. Un mezzo davvero speciale.  Potrebbe interessarti: Ferrari 12Cilindri, gran turismo dalla doppia anima&nbsp; 

Rapporto peso/potenza formidabile, powertrain ibrido derivato dalla Formula 1: solo 399 esemplari, gi&ugrave; tutti assegnati a un prezzo iperbolico

McLaren W1, la pi&ugrave; potente di sempre di Woking

La Casa inglese ha realizzato una serie limitata dedicata alle storiche vittorie della "Triple Crown": Montecarlo F1, Le Mans e Indy

McLaren 750S con tema 3-7-59

Il 31 agosto 1967 la splendida Alfa Romeo 33 Stradale veniva presentata all&rsquo;Autodromo di Monza, in occasione dell&rsquo;omonimo Gran Premio. Esattamente 56 anni dopo, la Casa del Biscione ha scelto la stessa competizione, nello stesso giorno per celebrare la sua gloriosa storia con l&rsquo;esposizione della nuova, esclusiva 33 Stradale.&nbsp;  &nbsp;Alfa Romeo 33 Stradale al GP di Monza    Dopo la presentazione in anteprima mondiale svoltasi al Museo Alfa Romeo di Arese, il marchio italiano ha portato la splendida coup&eacute; in un luogo iconico: il leggendario circuito di Monza, stesso teatro nel quale l&rsquo;originale 33 Stradale, plasmata da Franco Scaglione, fu mostrata al mondo per la prima volta in assoluto (poche settimane prima dell&rsquo;esordio al Salone di Torino). Il debutto sanciva il ritorno ufficiale della Casa nel mondo delle competizioni, scatenando emozione e approvazione da parte del pubblico. Le stesse sensazioni quelle percepite ieri, quando davanti ai box del Team F1 Alfa Romeo i riflettori si sono accesi sulla nuova 33 Stradale, vera e propria hypercar prodotta in sole 33 unit&agrave;&nbsp;- tutte gi&agrave; assegnate,a quanto pare -&nbsp;e dotata di motore V6 da 620 cv o, in alternativa, di propulsore 100% elettrico. Ad affiancare il capolavoro italiano, ovviamente, i due piloti Alfa Romeo Valtteri Bottas e Zhou Guanyu e tutto il resto della squadra.  Livrea speciale per le monoposto    Per celebrare l&rsquo;occasione, le vetture monoposto dell&rsquo;Alfa Romeo F1 Team sfoggeranno una speciale livrea dedicata proprio alla nuova 33 Stradale, con particolari distintivi come il nome su fiancate e alettone posteriore e caratteristici cerchi color oro, oltre all&rsquo;iconico Quadrifoglio (nella rinnovata versione 100&deg; Anniversario) e Tricolore italiano dai colori aggiornati. Stesse combinazioni cromatiche sulle tute da corsa di Bottas e Guanyu, che ospitano, ora, nomi in color oro e Quadrifoglio 100&deg; Anniversario sulla spalla.   

La coup&eacute; torna dopo 56 anni esatti all&#39;Autodromo di Monza, in occasione del Gran Premio, affiancata dai piloti Alfa Romeo F1 Bottas e Guanyu

Alfa Romeo 33 Stradale, grande &quot;ritorno&quot; al GP di Monza

Valtteri Bottas e Zhou Guanyu con Alfa Romeo 33 Stradale

La coupé torna dopo 56 anni esatti al Gran Premio di Monza, affiancata dai piloti Alfa Romeo F1 Valtteri Bottas e Zhou Guanyu. Livrea dedicata per le monoposto del Team

Alfa Romeo 33 Stradale al GP di Monza con le monoposto di F1

Il lago Balaton &egrave; considerato come il mare dell&rsquo;Ungheria, una nazione che ai suoi confini non conosce altro che terraferma in ogni direzione. Sulle sponde del lago si sviluppa cos&igrave; quella che potrebbe essere un po&rsquo; come la riviera adriatica per i magiari. Che ora si arricchisce di una nuova e importante attrattiva, il circuito del Balaton Park.  Disegnato da Ferenc Gul&agrave;csi, il circuito del Balaton Park misura 4.115 metri ed &egrave; stato battezzato il giorno prima dell&rsquo;inaugurazione ufficiale da Giancarlo Fisichella al volante di una Ferrari Purosangue. Un ruolo importante nella gestione del circuito e dei rapporti internazionali &egrave; svolto da Gianpaolo Matteucci, manager romano che segue alcuni giovani piloti ed &egrave; stato al fianco proprio di Fisichella per gran parte della sua carriera, non solo in F.1.    Grandi aspettative  L&rsquo;investimento di un gruppo di imprenditori guidati dal presidente Chanoc Nissany ha infatti permesso la realizzazione di quella che &egrave; la prima pista di alto livello in Europa dopo il lancio dell&rsquo;Autodromo dell&rsquo;Algarve a Portimao in Portogallo.  Vicino al lago Balaton &egrave; stata cos&igrave; individuata la sede ideale per un impianto che in teoria potrebbe ospitare persino il Gran Premio di F.1. E che &egrave; dotato di barriere che hanno permesso di omologarlo pure per le corse motociclistiche.&nbsp;La nuova pista ungherese offrir&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; di organizzare gare ma anche di svolgere test e manifestazioni, con la Porsche che per esempio ha gi&agrave; prenotato il circuito in esclusiva per una quarantina di giorni.  Le tribune permanenti possono ospitare sino a 10.000 spettatori con l&rsquo;opzione di aggiungere altri 110.000 posti a sedere con ulteriori tribune temporanee. Un&rsquo;impresa che nel vecchio continente &egrave; divenuta particolarmente difficile con le sempre pi&ugrave; pressanti limitazioni in materia di ecologia e limitazione dei rumori. Sono ostacoli che, per esempio, hanno reso impossibile materializzare una pista in Svizzera nonostante sia finalmente caduto il veto alle gare automobilistiche in circuito che durava dalla tragedia di Le Mans del 1955.  Quello che offre Balaton Panrk  Le infrastrutture non mancano, con 3 aree paddock che si estendono su una superficie di 40.000 metri quadrati, 48 box, salette con aria condizionata e un hotel a quattro stelle con 127 camere che si affaccia sulle ultime curve che portano al traguardo. C&rsquo;&egrave; persino un aeroporto ideale per il traffico dei velivoli privati e comunque un&rsquo;ubicazione con uscita preferenziale dall&rsquo;autostrada che attraversa l&rsquo;Ungheria dal confine austriaco a Budapest. La vicinanza con il lago Balaton offre ulteriori possibilit&agrave; a chi vuole anche trascorrere dei giorni di vacanza o comunque dare alternative alla pista ai membri della famiglia meno interessati al seguito. 

Situato vicino al lago Balaton, il nuovo tracciato ungherese &egrave; la prima pista di alto livello in Europa e potrebbe ospitare anche la F1

Balaton Park, il nuovo circuito in Ungheria

La nuova pista che potrebbe ospitare il Gran Premio di F1 è stata realizzata vicino il lago Balaton in Ungheria

Balaton Park, le foto

INCUBO: metti di essere in macchina, al volante, mentre uno bravo vero ti siede accanto, fa il passeggero. Uno bravo a guidare intendo, tipo un campione del mondo di qualche specialit&agrave; dell&rsquo;automobilismo. State andando al ristorante in collina, in un trasferimento come ne hai fatti mille con moglie e/o amici. La strada sale e scende, ha delle curve con ogni tipo di raggio. Di norma sarebbe una di quelle strade su cui &egrave; bello guidare, liberi di azzeccare, sbaglicchiare, correggere. Ecco, diventi un baccal&agrave;! Ti senti esaminato, ti fai proprio dei bei film su quello che il passeggero Campione del Mondo sta pensando di te. Mantieni le mani inchiodate a ore nove e un quarto. Hai lo schienale dritto come un picco. Ti imponi di guardare avanti, di frenare un bel po&rsquo; sotto per far vedere che la gestisci, la inserisci, stacchi, padroneggi la tecnica della linea corretta. Vorresti che questo benedetto tipo qua scendesse consapevole della tua bravura, che lo dicesse in giro, che parlasse di te come di un Niki Lauda mancato, ma proprio per un pelo. Da sveglio: mi &egrave; capitato un sacco di volte. Con Jacques Villeneuve, con Matteo Bobbi, con Davide Valsecchi, con Ivan Capelli, Piero Longhi, Tobia Cavallini, Gigi Galli, Valentino Rossi e chiss&agrave; quanti altri. Ecco - come nell&rsquo;incubo - ho fatto proprio la parte del baccal&agrave; concentratissimo, pervaso dalla guida supersportiva, anche a ritmo blando.  Che supercar possiede l&#39;uomo pi&ugrave; ricco del mondo?  Non c&rsquo;&egrave; verso, non si fidano. Tacciono, magari per rispetto, ma preferirebbero vederti rilassato e sciolto, pi&ugrave; lento, meno concentrato sulla tecnica e pi&ugrave; guidatore normale, con quei tuoi difettucci sacrosanti e universali, serenamente gi&agrave; messi nel conto nel momento in cui ti si sono seduti accanto. Preferirebbero che guidassi come se cifosse Mattarella a bordo, che al Presidente sar&agrave; ben meglio non riservare scossoni, rollii e beccheggi inopinati, frenate inutili, accelerazioni pastrocchiate, esibizioni forzate. Piuttosto, &egrave; meglio avere il coraggio di chiedere consiglio: &quot;ti andrebbe, se provassi a fare un minimo di ritmo, di darmi qualche dritta?&quot;. Bobbi, Gen&egrave; e Piero Longhi rientrano nella categoria &quot;Certo, lo faccio con gioia!&quot;. Sono quelli che davvero ti cambiano la vita, la prospettiva, la guida, rendendoti pi&ugrave; efficace e soprattutto pi&ugrave; sicuro. Davide Valsecchi (Campione del Mondo GP2) invece no: lui ha proprio paura. Lui, il giorno in cui abbiamo avuto la possibilit&agrave; di fare i passeggeri della Ferrari F1 a tre posti guidata non da un pirla qualsiasi, ma da Leclerc, &egrave; quello che dopo essersi imbragato nelle cinture, a un minuto dal via si &egrave; slacciato tutto, &egrave; saltato fuori dalla macchina dicendo: &quot;Grazie Charles, sei gentilissimo, ma io non ce la faccio&quot;. Gigi Galli invece &egrave; una storia a parte. Lui mi ha detto &quot;S&igrave;, certo, ma prima ti faccio vedere come si fa. Dammi il volante&quot;. Poi mi ha sottoposto a una centrifuga su ghiaccio tra alberi e dirupi che alla fine non ne avevo pi&ugrave; nemmeno per un parcheggio a spina di pesce. Ma &egrave; anche quello che mi ha convinto ad iscrivermi a un sacrosanto corso di guida in pista che oggi, dopo decenni, considero una delle spese e delle decisioni pi&ugrave; azzeccate della mia vita.   

Gen&egrave; e Bobbi ti aiutano con piacere a scoprire e migliorare i tuoi difetti; altri, come Valsecchi, scendono e se ne vanno per paura...

Al volante capisci che campione hai accanto

        Possedere una McLaren F1 significa fare parte di una cerchia ristretta di fortunati nel mondo che hanno avuto l'occasione di poter acquistare uno dei 106 esemplari prodotti tra il 1993 e il 1998. Di queste solo 3 unit&agrave; sono state realizzate nella prestigiosa versione GT, una delle quali appartiene tutt'oggi al Sultano del Brunei.  La collezione pi&ugrave; costosa del mondo Hassanal Bolkiah &egrave; attualmente anche il Primo Ministro del Brunei, un uomo con un patrimonio stimato di oltre 20 miliardi di euro, conosciuto anche per la sua sfrenata passione per le auto di lusso: ha posseduto addirittura l'unica Ferrari Enzo prodotta in nero opaco, oltre una rarissima Ferrari Mythos, esemplari che hanno fatto parte della collezione di auto pi&ugrave; ricca del mondo.  Lavoro di restauro Recentemente la sua McLaren F1 GT &egrave; stata per&ograve; caricata su un Boeing 787 per essere trasportata a Londra. Il motivo? Un lavoro impeccabile di pulizia e restauro a Woking, nella contea inglese del Surrey. Che un gioiello di enorme valore come quello possa essere sottoposto a manutenzione da parte di esperti &egrave; ovviamente un'ottima notizia, poich&egrave; sarebbe un peccato lasciar impolverata e senza le giuste attenzioni una vettura simile. Eppure c'&egrave; chi teme che questo intervento sia stato necessario a causa delle condizioni a cui le supercar del sultano sono costrette, con il clima tropicale e umido che di certo non fa bene alla carrozzeria.&nbsp;  Sogni una McLaren? Scopri gli annunci usato       

Alcune immagini pubblicate sui social network mostrano la supercar coperta da un telo e poi caricata su un Boeing 787 diretto nella capitale inglese

Perchè la McLaren F1 del Sultano del Brunei è in viaggio verso Londra?

        Alfa Romeo ha consegnato una nuova Alfa Romeo Giulia GTAm, nel caratteristico colore rosso, al pilota finlandese di Formula 1 Valtteri Bottas. Per celebrare il momento, presso la concessionaria Stellantis&amp;You di Torino erano presenti l'intero Team e i massimi esponenti della Casa del Biscione. Valtteri Bottas entra a pieno titolo nella "tribe" Alfa Romeo Un pilota di Formula 1 non poteva che scegliere una vettura con soluzioni derivate dalla Formula 1. La Giulia GTAm pu&ograve;, infatti, contare contare su aerodinamica estremamente raffinata, sviluppata in collaborazione con Sauber Engineering. Al momento della consegna, Bottas ha espresso il suo entusiasmo dichiarando di essere, oltre che pilota, appassionato di auto di lunga data e amante del Biscione. "Per me &egrave; un onore essere ambasciatore del marchio - ha affermato il professionista, con 10 gran premi vinti in classe regina - e adesso diventare un cliente, possessore di una delle sole 500 Giulia GTA: una vettura eccellente dal punto di vista tecnico, sviluppata sfruttando le competenze ed il il know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1. Per noi appassionati dell&rsquo;auto e del motorsport, inoltre, rappresenta molto di pi&ugrave;. Fa risorgere una delle leggende dell&rsquo;automobilismo, la Giulia GTA del 1965 (qui il nostro test esclusivo a Balocco delle due genrazioni), e rappresenta perfettamente il DNA del marchio, la passione per il motorsport, il piacere di guida ed un fascino stilistico unico ed inconfondibile.&rdquo;  Alfa Romeo Giulia GTAm, dalla pista alla strada Nello specifico, la Giulia GTA (acronimo che sta per "Gran Turismo Alleggerita") &egrave; una berlina in grado di esprimere prestazioni straordinarie sia in termini di tempi su giro in pista che in accelerazione. Derivata dalla gi&agrave; "pepata" Giulia Quadrifoglio, la massa scende di circa 100 kg grazie all'ampio utilizzo di materiali leggeri, come fibra di carbonio e materiali compositi. Sotto il cofano anteriore, il propulsore da 2,9 litri V6 Bi-Turbo eroga 540 CV, per una potenza specifica di 187 CV/l, valore ai vertici del segmento.       

Valtteri Bottas sceglie una delle 500 Alfa Romeo Giulia GTAm. Motore V6 bi-turbo da 540 CV e soluzioni aerodinamiche derivate dalla Formula1

Valtteri Bottas, sua una delle 500 Alfa Romeo Giulia GTAm

        La Tonale pi&ugrave; veloce in slalom con i piloti del team Alfa Romeo di Formula Uno. E' toccato Valtteri Bottas e Zhou Guanyu, driver del team di F1, testare i 280 cavalli elettrificati di Tonale Plug-In Hybrid Q4. La coppia ha effettuato il test durante il ritiro pre-stagionale della scuderia F1 Alfa Romeo presso la factory di Sauber Motorsport ad Hinwil in Svizzera, quartier generale del team. Potrebbe interessarti: sul nuovo numero di Auto: Alfa Romeo Tonale Plug-in Q4, la pi&ugrave; Veloce&nbsp;  In slalom con Tonale Guanyu e Bottas hanno saggiato&nbsp; il comportamento dinamico, il piacere di guida e l&rsquo;agilit&agrave; e anche una prova di reattivit&agrave;. Con i due piloti impegnati in uno slalom definito da una serie di &ldquo;porte&rdquo; dotate di sensori che, al passaggio della vettura, si accendevano progressivamente definendo cos&igrave; il percorso.&nbsp; Tonale Phev, prezzo e prestazioni La versione pi&ugrave; potente del Suv compatto del Biscione ha un listino di partenza di 51.600 euro. Dichiara emissioni di CO2 fino a 26 g/km,&nbsp; oltre 80 km di autonomia in full electric nel traffico urbano e fino a 600 km complessiva in modalit&agrave; ibrida. La batteria ha una capacit&agrave; di 15,5 kWh.&nbsp; La trazione integrale garantita all'anteriore dal 1.3 turbo benzina e al posteriore da motoree elettrico. Accelera da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi. Potrebbe interessarti: le migliori offerte Alfa Romeo        

La coppia si &egrave; cimentata in test per saggiare il comportamento della versione pi&ugrave; potente, 280 cavalli, dei SUV compatto del Biscione.

Alfa Romeo Tonale alla prova dei driver F1 di Bottas e Guanyu

        A inizio ottobre &egrave; iniziata a circolare una notizia che ha creato molto fermento nell'ambiente del collezionismo d'auto. La Ferrari F2003 con cui Michael Schumacher ha vinto il sesto Mondiale viene messa all'asta. Una vettura storica, dall'enorme valore, che subito ha scatenato attesa e curiosit&agrave;. E oggi che l'asta di questa Ferrari Chassis 229 c'&egrave; stata, vi raccontiamo com'&egrave; andata. La cifra raggiunta? Da record: &egrave; stata infatti venduta per 13,2 milioni di euro.  Che cifre a Ginevra per la Rossa di Schumacher L&rsquo;asta &egrave; stata organizzata da Sotheby&rsquo;s, e si &egrave; tenuta a Ginevra, proprio ieri 9 novembre e&nbsp; gi&agrave; prima della vendita aveva raccolto intorno a s&eacute; molti commenti, come quello di Vincent Luzuy, assistente esecutivo del direttore vendite della casa d'aste: &ldquo;&Egrave; speciale perch&eacute; questa vettura &egrave; una delle sole quattro con pi&ugrave; di quattro vittorie nella storia della Ferrari e soprattutto con uno dei piloti pi&ugrave; abili della sua generazione, Michael Schumacher&rdquo;. Il valore stimato della vettura si aggirava intorno ai 9,4 milioni di euro, ma nessuno si aspettava la cifra che poi si &egrave; effettivamente toccato. Ma d&rsquo;altronde, quando di mezzo ci sono vetture del genere e nomi come quello di Schumacher, le sorprese sono dietro l&rsquo;angolo. Questa F2003 era stata prodotta con telaio 229 ma fu presto modificata: il passo venne allungato e il motore potenziato con un 3.0 V10 Tipo 052 da 845 CV.&nbsp; Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

Si &egrave; tenuta il 9 novembre l'asta di Sotheby&rsquo;s durante la quale &egrave; stata sborsata una cifra record per la monoposto vincitrice del Mondiale 2003

Ferrari F2003, venduta la monoposto di Schumacher: oltre 13 milioni di euro

La storia del motorsport sfila a Torino. Formula 1, rally, endurance: le maggiori categorie degli sport motoristici sono protagoniste nel capoluogo piemontese con mostre dedicate e la sfilata dei modelli che hanno fatto la storia delle corse, da Ferrari e Alfa Romeo, passando per Fiat, Porsche e non solo, sotto la conduzione della nota conduttrice tv Federica Masolin

Autolook Week, le foto

La Formula 1 avrà un costruttore in più a partire dal 2026: Audi. Lo annunciano il costruttore tedesco e lo stesso Circus in una comunicazione ufficiale, dove si rendo noto che l'appuntamento per l'esordio è fissato allo scattare delle nuove regolamentazioni per le power unit. Ecco le prime foto in cui viene svelata la livrea Audi F1

Audi: la livrea che userà in F1 nel 2026

A partire dal 2026 Audi parteciper&agrave; al Mondiale di Formula 1, con una power unit appositamente sviluppata per la massima competizione del motorsport. Ecco le prime immagini della sua showcar con livrea di lancio Audi F1

Audi, ecco la livrea della Formula 1 per il 2026 VIDEO

        Ci sono Formula 1 come la Wolf WR1 di Jody Scheckter, la Williams FW07 di Alan Jones, tre McLaren guidate da altrettante leggende delle corse come Ayrton Senna, Mika Hakkinen e Lewis Hamilton; e poi spuntano anche dei modelli Indycar, come la Lola di Mario Andretti del 1987, la Penske PC18 di Emerson Fittipaldi, assieme alle Can-Am McLaren M8D di Dan Gurney, una Lancia LC2 Gruppo C in livrea Martini Racing e una Jaguar con i colori Castrol del campionato IMSA. E anche tante altre monoposto, berline e auto d'epoca. Ci troviamo in un circuito? No. Siamo nel "garage" privato di Zak Brown, amministratore delegato McLaren Racing e presenza fissa nei paddock di tutto il mondo.  Dove si trova la collezione di Zak Brown Che poi non si tratta di un vero "garage", ma della sede della United Autosports, una delle pi&ugrave; vincenti scuderie britanniche contemporanee. Il co-fondatore, il britannico Richard Dean, dieci anni fa, insieme a Brown, decisero di acquistare un'Audi R8 GT3 e un camion, di prendere in leasing un motore e di divertirsi. Oggi la United &egrave; diventata una scuderia vincente con sede in una nuova struttura di 62.000 metri quadrati vicino a Wakefield, nello Yorkshire. A Dubai c'&egrave; un garage subacqueo da 24 milioni dollari di supercar Macchine che hanno fatto la storia delle corse Nel corso degli anni, il boss della McLaren ha investito pesantemente su molte delle auto che hanno fatto la storia del motorsport, diventando orgoglioso proprietario di una selezione di modelli da competizione che abbraccia diverse generazioni e molteplici categorie. Ma ogni singolo pezzo della collezione di Brown condivide una caratteristica comune, ovvero quella di essere un'auto che nel suo periodo storico ha vinto almeno una gara importante, per non parlare di un intero campionato. Inoltre, tutte le auto della collezione sono state meticolosamente restaurate, a eccezione di una: la monoposto con cui Jody Scheckter vinse il Gran Premio F.1 di Monaco del 1977 per la scuderia Wolf, conservata nelle condizioni in cui ha lasciato la pista. Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click       

Il CEO McLaren conserva, nel quartier generale della sua United Autosports, una grande quantit&agrave; di modelli di diverse categorie che hanno fatto la storia del motorsport

Lancia, Williams, Wolf, McLaren: l'incredibile collezione di auto sportive di Zak Brown

Il numero uno della Casa di Woking, nella sede della sua scuderia United Autosports, tiene parcheggiati numerosi modelli di diverse categorie che hanno fatto la storia delle competizioni. Monoposto Formula 1, Indycar, rally, Can-Am, berline e auto d'epoca: una collezione privata da far invidia

Zak Brown, la storia del motorsport conservata nel "garage" del CEO McLaren

        Dopo aver visto il prototipo, averne tanto sentito parlare e aver aspettato a lungo, la Mercedes-AMG One &egrave; stata mostrata al mondo finalmente in azione (e in corsa). L&rsquo;hypercar &egrave; arrivata alla sua fase di produzione ed ha avuto modo di sfrecciare sulla collina di Goodwood, al Festival of Speed. Un momento importante per tutti coloro che stavano aspettando di vederla correre, mostrando la sua aerodinamica attiva alla &ldquo;luce del sole&rdquo;. Con il suo motore F1 la Mercedes-AMG One si &egrave; messa in moto al cancello di partenza del Festival per poi sfrecciare sicura, facendo brillare il suo manto argentato. Si mostra al pubblico come una vera diva, apre le feritoie attive dei parafanghi anteriori e l&rsquo;alettone posteriore si dispiega, aumentando la deportanza fino al 500%. Ecco come si fa vedere per la prima volta, in tutto il suo splendore, proseguendo poi verso il vialetto di Lord March.  Mercedes-AMG One: caratteristiche La prima e fondamentale particolarit&agrave; dell&rsquo;hypercar &egrave; il V6 turbo-ibrido da 1,6 litri derivato dal motore di F1 di Lewis Hamilton, che ne costituisce il cuore, seppur sia stato soggetto a modifiche affinch&eacute; la Mercedes possa circolare per strada. Per far s&igrave; che il propulsore possa durare il pi&ugrave; a lungo possibile, il team dell'AMG Engine Works di Brixworth ha limitato i giri del motore a 11.000 giri/min. Il V6 stesso incorpora ancora autentiche tecnologie di F1: il turbocompressore elettrificato e le unit&agrave; MGU-K e MGU-H, che generano potenza aggiuntiva da fonti di energia altrimenti sprecate come i gas di scarico. Inoltre il V6 da solo produce 565 CV a 9.000 giri/min, che combinati con il sistema ibrido di Mercedes-AMG producono 1.048 CV in una macchina da corsa che pesa 1.696 kg. Se la Mercedes-AMG One accelera da 0 a 62 miglia orarie in 2,9 secondi, da 0 a 186 miglia orarie in 15,6 secondi e raggiunge una velocit&agrave; massima di 219 miglia orarie &egrave; solo grazie al motore che essa possiede. Ma ecco un&rsquo;altra caratteristica fondamentale: l&rsquo;hypercar pu&ograve; percorrere circa 11 miglia con la sola alimentazione a batteria se, chi la guida, desidera condurla come un&rsquo;auto a zero emissioni. La Mercedes-AMG One ha un prezzo di 2,5 milioni di sterline e sar&agrave; prodotta in soli 275 esemplari. Non solo: essa competer&agrave; contro la T.50 con motore Cosworth V12 di Gordon Murray e la Aston Martin Valkyrie per il titolo di pi&ugrave; grande hypercar di questo decennio. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Annunci       

L&rsquo;hypercar ha sfrecciato per la prima volta a Goodwood. Suo cuore pulsante &egrave; il V6 turbo-ibrido da 1,6 litri derivato dal motore di F1 di Lewis Hamilton

Mercedes-AMG One: in azione al Festival of Speed

        Alfa Romeo spegne 112 candeline. Per festeggiare l&rsquo;anniversario, oltre all&rsquo;ultimo weekend di giugno che chiama a raccolta gli alfisti di tutto il mondo per due giornate all&rsquo;insegna di eventi, il marchio ha deciso di fare un&rsquo;altra sorpresa, per rendere questo &ldquo;compleanno&rdquo; ancor pi&ugrave; magico. Infatti, proprio il giorno in cui &egrave; stata fondata (24 giugno 1910), Alfa Romeo ha voluto far attraversare, per le vie di Milano, la monoposto F1 proprio oggi 24 giugno. Un veicolo che non si &egrave; abituati a vedere nel quotidiano e nelle vie urbane, ma nei circuiti di tutto il mondo.  Alfa Romeo: la F1 al Duomo La F1 &egrave; passata per le vie pi&ugrave; belle della citt&agrave; meneghina, partendo da piazza Duomo. Fra queste &egrave; passata da: piazza San Babila, Porta Nuova, la stazione centrale e il quartiere City Life, terminando il suo tour a Gattamelata, luogo di una grande valenza storica. Proprio a Gattamelata, pi&ugrave; di un secolo fa, nasceva il Portello primo sito produttivo Alfa Romeo che oggi &egrave; sede del nuovo Flagship store del marchio, primo showroom che introduce la nuova Brand Identity Alfa Romeo. Il legame con Milano, poi, &egrave; molto intimo e stretto. &Egrave; proprio nel capoluogo lombardo che, 112 anni fa, nasceva una Casa automobilistica dal nome &ldquo;Anonima Lombarda Fabbrica Automobili&rdquo;, diventando poi l&rsquo;attuale Alfa Romeo, marchio famoso italiano. Alla guida della Monoposto c&rsquo;era il pilota dell&rsquo;Alfa Romeo F1 Team Valtteri Bottas, il pilota finlandese che ha in pochi mesi &egrave; riuscito a conquistare tutti, posizionandosi persino al 8&deg; posto in classifica piloti. Un compleanno originale per Alfa Romeo. Cerchi un'auto usata? Guarda nel Listino/Annunci       

Il marchio festeggia in modo originale il suo anniversario. La Monoposto &egrave; giunta in piazza Duomo, per poi percorrere le vie pi&ugrave; belle della citt&agrave;

Alfa Romeo, la F1 arriva a Milano per celebrare i suoi 112 anni

Per celebrare l'anniversario, che cade il 24 di giugno, Alfa Romeo ha voluto far arrivare a Milano la Monoposto F1, guidata dal pilota dell’Alfa Romeo F1 Team Valtteri Bottas. La F1 ha girato fra le strade più belle della città, partendo da piazza Duomo e arrivando a Gattamelata.

Alfa Romeo festeggia il 112 anniversario con la F1 a Milano

        Per gli appassionati di F1 e di Eddie Irvine, RM Sotheby&rsquo;s&nbsp;ha messo in vendita la Ferrari F310B del 1997, che l&rsquo;ex pilota ha guidato una sola volta, durante il&nbsp;Gran Premio di Spagna di quell&rsquo;anno&nbsp;a Barcellona. Non di certo la sua migliore gara, dato che conclude al 12&deg; posto, ma si tratta di dati di poco conto se paragonati all&rsquo;appeal che questa vettura pu&ograve; avere sui collezionisti (senza contare che si tratta di un&rsquo;auto che possiamo definire nuova).  Ferrari verso una nuova linea di produzione per l'elettrico Da collezionista a collezionista Quali sono le sue caratteristiche? Per la stagione 1997 vengono costruiti nove telai, questo &egrave; il 176. In pi&ugrave;, ci sono ancora le cinture originali Sabelt. La F310B &egrave; spinta dal motore V10 con cambio semi-automatico e monta pneumatici Goodyear. Nel corso degli anni, questa Ferrari &egrave; passata da un collezionista all&rsquo;altro. Terminata la stagione, sosta per qualche mese nella collezioni di monoposto di Maranello, ma ben presto viene acquistata dal collezionista Michael Gabel, e qui iniziano le prime modifiche. L&rsquo;uomo, grande appassionato di Schumacher, decide di eliminare i vari riferimenti a Irvine: via gli adesivi e s&igrave; al montaggio del sedile con le specifiche del pilota tedesco. E arriviamo al 2000, anno in cui la F310B passa a un altro collezionista. Fino a oggi. Non sappiamo se il nuovo proprietario decider&agrave; di intervenire ancora sulla vettura, sarebbe tuttavia bello pensare di poterla rivedere come l&rsquo;originale. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

RM Sotheby&rsquo;s&nbsp;ha messo in vendita la vettura guidata dall&rsquo;ex pilota britannico durante il&nbsp;Gran Premio di Spagna del 1997

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McLaren W1, la più potente di sempre di Woking