Processi di sviluppo più rapidi, una nuova piattaforma software con VW.OS, sono i contenuti del Progetto Artemis, chiamato a produrre un'elettrica di nuova generazione destinata al debutto sul mercato nel 2024
30.09.2020 ( Aggiornata il 30.09.2020 15:53 )
Detta i tempi, alcuni già noti, Herbert Diess nel corso dell’annuale meeting generale del Gruppo Volkswagen . Tempi guardando a un marchio Porsche che, al più tardi entro il 2025, vedrà oltre metà dei nuovi modelli essere elettrici a batteria o ibridi plug-in.
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Tempi che, per Audi, dovranno portare il marchio a essere al vertice della sfida tra marchi premium, dove presentarsi quale punta di diamante su tecnica e tecnologia.
Inevitabilmente si parla di elettrificazione e digitalizzazione, settori nei quali Audi vedrà l’avvio della produzione di e-tron GT a fine anno, la super-berlina che con Porsche Taycan condivide l’architettura J1 e il sistema motori-batteria da 800 volt.
Nell’ampliare la gamma di elettriche, Audi introdurrà i primi modelli su architettura MEB nel 2021, saranno Audi Q4 e-tron e la variante Q4 e-tron Sportback, suv compatti a batteria da 450 km di autonomia di marcia e quattro ruote motrici.
Soprattutto, però, il 2021 sarà l’anno del debutto, sotto forma di concept, del modello partorito dal progetto Artemis. Avviato lo scorso luglio, l’obiettivo è di sviluppare una nuova generazione di auto elettrica attraverso procedure più snelle e rapide rispetto al passato. L’obiettivo dichiarato è di agganciare Tesla e a capo del progetto è Alexander Hitzinger.
Non si lavora solo a un concept, destinato a trasformarsi in modello di serie nel 2024 (può essere la Audi A9 di cui parlano i rumours?), ma all’architettura software E3 2.0. A beneficiarne sarà l’intero Gruppo Volkswagen, l’obiettivo è di arrivare ad avere il 60% del software sui modelli del Gruppo sviluppato internamente, da una soglia attuale del 10%, farlo entro il 2025.
Architettura software sviluppata attraverso la divisione Car.Software.Org, strutturata con tecnici di provenienza Audi, Porsche e Volkswagen – 1.800 risorse – che avranno libertà di manovra e risorse, come per il progetto Artemis, nell’arrivare a creare un software nella sua rappresentazione visibile all’automobilista sotto forma del VW.OS, il sistema operativo che salirà a bordo di tutti i futuri modelli del Gruppo.
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Un’anticipazione arriverà con il concept nel 2021. In aggiunta alle risorse interne, lo sviluppo dell'architettura software vedrà la collaborazione di aziende specializzate esterne, come Hella Aglaia Mobile Vision, specializzata nel settore dell'analisi delle immagini, in una chiave di lettura che guarda all'automazione avanzata.
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