Bentayga Hybrid, al Salone di Ginevra ha fatto il suo esordio il primo SUV ibrido extra-lusso. La Bentley con pollice verde, connubio tra sfarzo estremo e anima ecologica.
Si tratta di un modello strategico per le vendite del grande sport utility inglese, ma anche fondamentale per il prestigio del Marchio. Le sinergie sono note. Il powertrain ibrido è quello al top del Gruppo Volkswagen , già utilizzato da Panamera e che in futuro sarà anche sulla cugina Cayenne.
L’anima ecologica sarò rappresentata dal motore elettrico, dedito alla propulsione, ma utilizzato anche come alternatore e motorino di avviamento, e il V6 turbo benzina di 3 litri.
La sinergia permette emissioni, dichiarate, da citycar, solo 75 gr/km di CO2. Bentayga Hybrid può anche viaggiare al 100% elettrica (EV Drive) per 50 chilometri, nonostante la massa. I tempi di ricarica per avere il “range verde” non sono però rapidissimi: servono 7 ore e mezzo dalla presa di casa. Se si ha un Power Dock, ideato su misura da Philippe Starck il tempo di abbassa a due ore e mezzo. Più che probabile che sia appannaggio di ogni cliente del modello.
EV Drive ovviamente non è l’unica maniera di viaggiare. Ci sono anche Hybrid Mode e Hold Mode, per cercare di ottenere la migliore efficacia negli spostamenti. Governano la ricarica delle batterie cercando di ottimizzare l’energia e il carburante a disposizione sfruttando anche il navigatore satellitare.
E Motion infatti è la funzionalità dedicata dell’infotainment che informa in quale modalità si sta viaggiando e quale sia il consumo reale. Non solo, ci sono anche i controlli in remoto dello stato degli accumulatori con MyBentley3. Da smartphone si possono programmare pre-condizionamento dell’abitacolo e ovviamente la ricarica.