CASA DEL CINEMA (ROMA) - Per il quarto anno di seguito, Roma diventa la Capitale della sostenibilità e della mobilità green grazie all'evento Rom-E. Anche quest’anno la manifestazione ha offerto ai visitatori uno sguardo sul futuro analizzando a 360° i temi che riguardano l’ecosostenibilità e la transizione energetica. Così, il Convegno di apertura di Rom-E alla casa del Cinema ha chiarito meglio il perimetro del “percorso verso la sostenibilità” che ci aspetta nei prossimi anni. Rivivi tutte le parole dei protagonisti
13:00
Conclusioni
Sono stati tanti gli ospiti che sono saliti sul palco di Rom-E: da rappresentanti delle principali istituzioni, rappresentanti dell'automotive, delle Associazioni e di molte imprese che fanno della sostenibilità un loro punto di forza. Tutti quanti hanno concordato sul fatto che la strada verso la transizione energetica è ancora lunga ma il grande salto in avanti viene dalla crescita della consapevolezza di ogni singola persona e di quanto sia fondamentale tenere comportamenti coerenti con un’educazione ambientale che tuteli sempre di più le città, il mondo che viviamo.
12:50
I tempi di rientro degli investimenti sulle colonnine
Daniela Biscarini, CEO di Ewiva, spiega: "Più che dare tempi di curve di rientro oggi i trend sono diversi. Ognuno ha diversi scenari e la tematica di oggi è su quale curva basarsi. L’incertezza di mercato, come sarà disegnato il 2035… se c’è chiarezza anche per noi il rientro è disegnabile in maniera diversa. Siamo una joint venture da Enel e Volkswagen , riaffermiamo la nostra grande convinzione sulla potenzialità del mercato, siamo stati molto concetti sui nostri investimenti e oggi indubbiamente dobbiamo scegliere su quale curva attestarsi".
12:44
I punti critici della ricarica domestica
La vettura elettrica però rimane anche un ostacolo per alcuni, come conferma Gabriella Favuzza, Future Mobility & Public Affairs Manager Renault Italia:"Wallbox? Non tutti hanno la possibilità di installarle, anche per mancanza di contatori e altri aspetti di carattere burocratico, organizzativo e tecnico. Alcuni devono contare solo sulla ricarica pubblica. La ricarica privata è la condizione ideale, c’è anche una questione culturale: il cliente deve approfittare dell’aspetto 'comodo'. Per le termiche dobbiamo fermarci appositamente in una stazione di servizio, la EV possiamo caricarla nei momenti di non utilizzo. Possiamo anche usarle per dare un contributo alla rete elettrica durante i picchi di consumo con i sistemi V2G".
12:42
Nissan promuove l'esperienza
"Mi ha colpito che gli automobilisti non percepiscano gli incentivi e la sostenibilità come fattori importanti nell’acquisto delle EV. L’incentivo è importante e benvenuto, ma non è l’unica barriera. Le infrastrutture stanno crescendo, noi come Case dobbiamo fare il nostro, anche con formule di finanziamento innovativo, test drive, esperienze di ricarica eccetera. Dobbiamo lavorare tutti per far provare l’esperienza con l’elettrico, noi con E-Power facciamo provare l’esperienza di guida con l’elettrico", ha detto Gabriele Piccini Direttore Marketing Nissan Italia.
12:39
Paura di rimanere senza km ed energia
Tornando sulla confusione e sui dubbi degli automobilisti italiani, Giuseppe Mazzara Direttore Marketing Kia Italia, sottolinea: "Una ricerca americana ha svelato che tutti i rejector delle EV volevano autonomia superiore alle 400 miglia, ma una volta convinti facevano un uso inferiore alle 100 miglia. Vedo nell’attività quotidiana che ogni volta che sottolineiamo l’autonomia di un’auto molti mettono la mettono in dubbio. Dobbiamo cambiare modo di dire queste cose. Cerchiamo di portare i potenziali clienti ad avere una vera esperienza con l’elettrico. Stiamo portando avanti un servizio di noleggio pay per use, Kia Flex, con un canone mensile senza anticipo, e dopo 6 mesi, massimo 18, può decidere di interrompere l’utilizzo. Questo permette di avere una reale experience sul prodotto, e molti clienti poi hanno optato per l’acquisto. Molti hanno paura di trovarsi senza energia e di trovarsi davanti a una colonnina senza saper caricare. Con la EV9 ad esempio è l’auto stessa a connettersi con la colonnina, e noi dobbiamo solo collegare la spina".
12:15
Cinesi sì ma non elettriche
Francesco Cremonesi, Responsabile comunicazione Omoda & Jaecco, Gruppo Chery: "Il gruppo Chery produce un milione e 950mila auto, quasi tutte per il mercato esterno. A Rom-E presenteremo la prima elettrica, la Omoda 5, ma l’esordio sul mercato a luglio lo abbiamo fatto con due motorizzazioni termiche, e questa è una strategia che sta pagando. Oggi abbiamo già superato 1.000 immatricolazioni. Tendiamo a farci prendere dai luoghi comuni. Questa fantomatica 'invasionei cinese è già partita da tempo ed è termica. Progressivamente elettrificheremo tutta la gamma con tutte le soluzioni possibili e immaginabili. Paradossalmente possiamo dire che il nostro Gruppo sia un manifesto di neutralità tecnologica"
12:12
Aeroporti di Roma
"Avevamo notato che l'anzianità della auto parcheggiate nei nostri parcheggi, è estremamente più giovane rispetto al parco auto nazionale. Così nel 2022 abbiamo deciso di creare il nuovo parcheggio per le auto elettriche eMove. Lo abbiamo fatto basandoci perché chi viaggia in aereo ha un'attitudine a spendere e perché chi lavora in aeroporto lavora per multinazionali e ha trattamenti migliori. C’è un altro fatto. Noi abbiamo 1300 posti auto a Fiumicino e 250 a Ciampino per i rent a car. Negli ultimi anni hanno introdotto molte auto elettriche, molte anche invendute sul mercato. Si è creato l’opportunità di come ricaricare queste auto che restano ferme nella media 26 ore, a ricarica lenta, quindi abbiamo investito in colonnine in corrente alternata. Teniamo conto che chi arriva a Fiumicino comunque 50 km li ha fatti. Questa serie di considerazioni ci ha portato ad aprire la prima area del parcheggio e a duplicarlo con la seconda area entro fine ottobre", ha spiegato Antonio Fraccari, Amministratore Delegato ADR Mobility.
12:08
L'ePower per Nissan
Gabriele Piccini, Direttore Marketing Nissan Italia: "Il piano industriale di Nissan prevede un piano bilanciato. Parliamo di offerta ma la domanda va stimolata con comunicazione e infrastrutture. La tecnologia ePrower nasce dalla voglia di far provare a uno scettico l'elettrico. Motore elettrico che genera ruote e il motore a combustione termica produce energia per farle muoverle e ricaricarle. È un ibrido che è vero emette Co2 ma si posiziona per noi nella fascia della transizione. Non c’è un cambio o una trasmissione, non è un range extender: il motore elettrico è completamente isolato. In Italia già 2 clienti su 3 hanno scelto queste soluzioni. L’esperienza di guida è quella di un’elettrica, ma senza ricariche, mentre le emissioni di CO2 sono quelle di un ibrido. Siamo confidenti di rispettare le scadenze sulle emissioni, il punto fondamentale è la capacità de consumatore di seguire con la domanda questa offerta."
12:01
Ricarica per Ewiva
Daniela Biscarini, CEO Ewiva, joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen, fa chiarezza sulle infrastrutture di ricarica elettrica: "L'effetto gallina e uovo: mancano le macchine perché non c'è infrastruttura e manca la rete perché non ci sono le vetture. Il rapporto tra numero macchine e collonine è virtuoso: l'Italia è al 4° posto e siamo primi per la ricarica veloce. Toglierei il limite della ricarica per la diffusione della green mobility. Non è un tema del 'se' ma del 'quando' e capire cosa manca affinché tutto vada verso la giusta via del green. Sicuramente il privato viene colpito da una grande incertezza tra costi di accesso e di utilizzo, in quanto viene lasciato molto solo l'italiano medio nell'acquisto della vettura elettrica. A incrementarle sono dubbi e leggende che non vengono smentiti: il pubblico deve supportare il privato e gli investimenti ci devono essere, si devono inserire. Anche l'elettrico poi può entrare nel mercato della seconda mano".
11:56
Giuseppe Mazzara, Direttore Marketing Kia Italia
"Kia è un brand globale e deve tenere conto delle esigenze non solo dell'Unione Europea ma di tutto il globo, Americhe comprese. C'è tanta disinformazione tra gli automobilisti per quanto riguarda la mobilità ibrida ed elettrica. Stiamo lavorando su un’offerta più accessibile di veicoli elettrici. Abbiamo fatto una strategia particolare, Kia è un costruttore globale che deve soddisfare le esigenze dei clienti in tutto il mondo. Siamo per la neutralità tecnologica, mettiamo a disposizione EV, ibrido, termico e presto anche idrogeno in base alle esigenze dei clienti. Noi siamo partiti con la EV6, che ha conquistato il cliente con la sua tecnologia, in particolare i tempi di ricarica molto rapida. Il mese prossimo lanceremo una compatta, il Suv EV3 di 4,3 metri. C’è mancanza poco chiara o mancante da parte di tutti in tutta la filiera. Prendiamo il caso della Norvegia, è vero che sono pochi ma i dati sono importanti: qual è il loro vantaggio? Costo di ricarica basso o zero, magari con i pannelli solari. Questo in Italia è difficile ma anche quando ci sarebbe la possibilità queste cose non si fanno. Manca l’informazione. Ovviamente l’offerta aiuta, il grosso del mercato in Italia è nei segmenti A, B e C ma per migliorare la situazione che è drammatica vale la pena iniziare anche dal segmento D". Questo l'intervento di Giuseppe Mazzara, Direttore Marketing Kia Italia.
11:47
Renault 5 elettrica
A fare un punto sulle case automobilistiche è Gabriella Favuzza, Future Mobility & Public Affairs Manager Renault Italia: "L'elettrico a basso costo è una delle componenti che favorirà la mobilità elettrica e noi ci stiamo arrivando con la Renault 5. L'auto green deve piacere non in virtù della sua anima ma perché risponde alle esigenze di tutte noi nella scelta dell'auto, emozioni comprese. E la R5 per noi è l'esempio: è desiderata non perché elettrica ma perché è un'icona e viene ricordata nella versione endotermica con grande affetto.
La Renault 5 è un esempio della maturità dei costruttori che si sono messi pesantemente in discussione anche in termini di organizzazione. Abbiamo creato Ampere, una realtà che si concentra sulle auto elettrica, abbiamo lavorato per ottimizzare i costi di gestione e logistica. Vogliamo ridurre i costi delle EV del 40% in 2-3 anni. Ma è sufficiente quello che può fare il Costruttore automobilistico? Oggi no, perché non controlla tutta la catena del valore dell’auto. La Cina controlla oltre il 90% della raffinazione del litio per esempio, quello che può fare il Costruttore oggi non è sufficiente per supportare lo sviluppo della domanda. C’è poi il costo dell’energia, oggi la EV è conveniente ma se si ricarica a casa. Sono questioni che superano i confini di un Paese".
11:43
La strada green per l'automotive
"Se dobbiamo abbattere le emissioni, ci sono diverse strade per arrivare alla neutralità tecnologica. Ma dipende dal criterio di misurazione: se misuriamo allo scarico ovviamente sono ammesse solo alcune tecnologie. Come Ministero del Made in Italy siamo la casa di tutte le aziende, e dobbiamo aiutarle. C’è speranza di cambiamento? Prima anticipiamo la clausola di revisione, prima capiamo quale strada è quella giusta. È un diagramma a due entrate, con tempo e investimenti, se abbiamo meno tempo servono più investimenti. Dobbiamo proseguire la strada che abbiamo intrapreso o andare a cambiare alcuni elementi?
Credo che siamo in perfetta sintonia, l’Italia è un Paese aperto che accoglie qualunque tipo di investimento serio. È innegabile che l’Italia sia una sorta di ponte nel Mediterraneo, circa 750-800 milioni di utenti potenziali. Ii aggiunta a questo abbiamo una filiera automotive insidiata nel territorio e un sistema di gestione degli investimenti che fa trovare un ecosistema perfetto da questo punto di vista. Abbiamo incontrato molti rappresentati di Case cinesi, ma abbiamo chiarito subito le regole del gioco: in Italia chiediamo un investimento in partnership pluriennale, che includa la filiera esistente e ricerca e sviluppo. Chiediamo anche di rispettare la normativa di sicurezza informatica", questa la chiusura del Dott. Moroni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
11:39
La posizione dell'UNRAE
"Importante capire nel prossimo triennio le intenzioni del Ministero e del Governo in generale. Siamo in un momento nodale, le normative sono in corso di applicazione. La direzione sembra segnata, in diversi Paesi questo indirizzo è stato messo ampiamente in discussione. Nel 2035 sarà necessario raggiungere le 0 emissioni, se una Casa vorrà fare harakiri e continuare a vendere termiche pagano le multe potrà farlo. Le Case da un punto di vista produttivo stanno mettendo sul mercato veicoli di questo tipo. Il mercato sta rispondendo molto poco, se fino a qualche anno fa l’avremmo considerato solo un problema italiano, adesso è europeo. La capacità di acquisto conta fino a un certo punto, in Romania e Portogallo hanno percentuali di EV superiori alle nostre. Ci sono perplessità forti sull’utilizzazione dei veicoli. La Norvegia non è un esempio a cui riferirsi, quindi rifacciamoci alla media europea. Ci sono delle difficoltà che esplicitiamo proprio dal punto di vista del Paese". Questo l'intervento di Antonio Cernicchiaro, Vice Direttore Generale UNRAE.
11:27
Europa più flessibile con i limiti?
"Oggi non possiamo non considerare la dimensione geopolitica. Abbiamo un blocco molto avanti nelle nuove energie e l'Italia che al momento è nel mezzo del processo di transizione. Il rischio è quello di non cascare nella dipendenza di altri paesi. Osservare per comprendere se il percorso intrapreso nel 2015, quando c'era tutto un altro mondo, è ancora in linea con quello che ci troviamo ad affrontare", ha sottolineato il Dottor Moroni.
11:15
Dottor Moroni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
"Considererei l’esperienza costo-infrastruttura, due elementi che ci interessano molto anche come Ministero. Sull’infrastruttura privata stiamo avendo un ottimo risultato con l’ultima incentivazione prevista. Ovviamente non siamo norvegesi, che hanno avuto la possibilità di acquistare veicoli con un costo unitario abbastanza alto. Se guardiamo ai numeri del 2019 in Italia, vediamo che buona parte dei veicoli che mancano oggi sono dei segmenti A e B: l’offerta in questi segmenti è crollata, da 36 a circa 10 modelli, con poca elettrificazione e quando c’è con costi improponibili. Non credo ci sia disaffezione e manchi potenziale, gli incentivi sono andati esauriti rapidamente. C’è un potenziale di 300mila veicoli, ma servono auto accessibili alle tasche degli italiani. Come Ministero siamo convinti della bontà dell’iniziativa. Il contributo degli stakeholder sarà sempre più importante", ha detto il rappresentante del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
11:08
Meno Co2
"Dal cibo al mare, fino all'automotive: l'Unione Europea ha stabilito fino al 2030 una serie di limitazioni per arrivare all'abbassamento delle emissioni di Co2, che poi diventerà neutralità tecnologica nel 2055", sottolinea Alberto Sabbatini responsabile Centro prove di Auto e Organizer Committe Member di The Car of The Year
10:49
Inizia il secondo panel sull'automotive
"Transizione della mobilità e problematiche dell'automotive", questo è il titolo del secondo panel. Ad inaugurarlo è Francesco Papi di Partner PwC Strategy& Italia, Automotive Leader, con il report sulla mobilità elettrica in Italia rispetto a tutti i paesi dell'Unione Europea.
"Il tema non è elettrico sì o no ma quando. I cinesi sono molto più avanti, a ricerca degli europei non è stata adeguata e scontiamo un ritardo significativo. Vendiamo 1,7 milioni di auto ma ne produciamo meno di 500mila, dobbiamo lavorare su questo. Serve aprire a degli investitori che vedano l’elettrico come un’opportunità, valorizzando la nostra filiera e i local content. Nel giro di due anni auspichiamo che anche il segmento A e B possa avere la giusta rappresentanza", specifica Papi.
10:44
Tra nuovo e vecchio
"Etichette per tutta la filiera? Dietro ogni prodotto c’è e ci sarà una storia. Manca la circolarità. Superare il paradigma del nuovo. Perché buttiamo tutto? Abbiamo una tendenza a guardare al nuovo, ma ora dobbiamo guardare alle storie e intusiasmarci dalle storie. Non nascondiamo le cose e che si capisca da dove arriva un prodotto", aggiunge il professor Converso.
10:34
Sprechi alimentari
Professor Lorenzo Maria Donini Università la Sapienza Roma per OnFoods: "Cos'è OnFoods? È una fondazione ed è un prgetto di ricerca finanziato dal PNR che promuove le reti alimentari sostenibili con modelli alimetari, è capitanato da Università di Parma e La Sapienza. Il settore alimentare fa parte dlel nostra cultura e storia, è uno dei motori dell'economia italiana ma va promossa la sua dimensione sostenibile. Dalla produzione alla conservazione, trasformazione e consumo: la produzione di gas serra e l'utilizzo dell'energia in maniera massiva, la rendono una delle filieri più problematiche. Oltre 150 kg a testa di cibo vengono sprecati dagli italiani ogni anno: è una cifra vergognosa, per ridurre la quale basterebbe imprare a leggere le etichette, riciclare il cibo e fare più attenzione quando si fanno gli acquisti. Riciclo è possibile: scarpe e birra, ad esempio, possono essere prodotti con gli scarti alimentari. Per esempio bisogna lavorare su sprechi e scarti: ogni italiano all’anno butta via 150 kg di cibo, in tutta la filiera".
10:29
Una radio sostenibile
Le parole del General Manager della radio RDS Massimiliano Montefusco: "Dal 2007 RDS pensa all'ambiente. Siamo stati la radio ufficiale di Earth Day e proseguiamo con l'educazione e la promozione dell'ambiente sostenibile e sociale quando Al Gore iniziò a parlare del pericolo irreversibile dell’aumento della temperatura. Dobbiamo non solo intrattenere, ma fare un’azione di edutainment. Da questo approccio siamo arrivati a un percorso. Stiamo lavorando su ambiente, sostenibilità e governance, con azioni integrate sia dentro che fuori: un’azione continuativa sugli utenti-ascoltatori. I nostri utenti ascoltatori sono molto attenti alla consapevolezza del green, informiamo quotidianamente con la nostra rubrica RDS Green e abbiamo lanciato la consapevolezza dei cambiamenti climatici anche grazie alla canzone Natale Reggaeton. RDS è prima su TikTok per i contenuti video e mobile grazie ai nostri collaboratori, partner e startup. Lavoriamo insieme al WWF con varie iniziative, ad esempio Natale Reggaeton. Con azione strutturata e condivisa chiudiamo un patto con i nostri utenti. Nella nostra sede abbiamo delle arnie per aumentare la biodiversità, abbiamo fatto un evento interno che ha coinvolto anche le famiglie dei nostri collaboratori: serve dare spazio a questi tempi anche in contesto lavorativo per aumentare la consapevolezza delle persone..
10:20
La filiera intermedia
Stefano Converso, docente del Dipartimento di Architettura Università Roma 3: "Cosa significa la parola riufiuto? Dobbiamo soffermarci su questa parola per fare un passo in più. Tanti materiali che noi consideriamo rifiuti in realtà non lo sono. Dall'edilizia all'architettura fino all'ingegneria: dobbiamo lavorare su più fronti con professioni e mentalità diverse ma unite e quindi strategiche. Il legno per gli sfalci ad esempio o il cartone di imballaggio hanno un ciclo di vita molto brevi e gli studenti di Roma Tre hanno lavorato su una filiera di passaggi intermedi, che oggi non c'è, per riutilizzare i materiali più comuni e anche quelli meno quotidiani. C'è un problema di design e progettazione, anche nell'automotive"
10:15
Gianluca Postiglione – CEO D&P
"Cos’è la sostenibilità? Il tema è che dobbiamo uscire da un controsenso pericoloso, per incentivare le EV dobbiamo assicurarci che ci sia una rete capace di alimentare, e che l’energia venga da fonti rinnovabili e non fossili. Nel 2023 l’Italia ha raggiunto il 44% di produzione da fonti rinnovabili, avvicinandoci all’obiettivo del 60% per il 2030. Spagnoli e tedeschi sono poco più avanti. Gli inventivi sono un grandissimo driver per accompagnare la crescita degli impianti di energie rinnovabili, c’è un enorme interesse da parte dei fondi di investimento. Incentivi sono fondamentali ma non sufficienti. “Permitting”, processo autorizzativo per allacciare un impianto, dobbiamo fare un passo in avanti nella sburocratizzazione e velocizzazione delle pratiche, altrimenti non c’è obiettivo che tenga. È necessario per mantenere competitivo il Paese"
10:09
Il mare come forma di business
Da remoto si collega Leonardo Massa, Vice Presidente MSC Crociere per commentare il video di LifeGate e fare un punto sulla sostenobilità di mare e oceani: "Per noi preservare il mare è un’esigenza di business, è necessario per guardare con ottimismo al futuro. Le navi sono dei laboratori eccezionali in cui sperimentare nuove tecnologie, dal GNL alle acque reflue alle eliche. Le infrastrutture si devono adattare alle navi, gran parte delle nostre in porto potrebbero spegnere il motore, ma solo a Malta ci sono moli elettrificati.
Un’isola a 64 miglia nautiche da Miami è stata sfruttata dall’uomo per l’estrazione di sabbia, nel 2000 era uno scoglio di sabbia, l’abbiamo presa in gestione per 99 anni: oggi è un luogo dove le tartarughe depongono le uova e gli uccelli si fermano, e c’è un nuovo corallo che sta prendendo vita. Un luogo devastato dall’uomo sta venendo restituito alla natura. Facciamo molti investimenti in nuove tecnologie. Il problema dell’overtourism può essere gestito dalle navi da crociera perché conosciamo gli itinerari con anni di anticipo e può essere gestito il flusso, anche in collaborazione con musei e altri luoghi di interessi. L’italia è un’eccellenza mondiale nell’industria delle crociere, e continuerà a crescere, ci sono navi in costruzioni con slot occupati fino al 2029. L’Italia ha una grande opportunità occupazionale, anche con le filiere collegate come quella agroalimentare, noi ogni anno offriamo 84 milioni di pasti. Crociere anche turismo molto destagionalizzato".
10:05
Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile
Roberto Sposini di LifeGate parte proprio dai nuovi dati dell’Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile: "Com’è cambiata l’Italia in 10 anni? Cosa immaginano gli italiani nei prossimi 10 anni? Il 23% di coloro che affermavano di conoscere il concetto di sostenibilità nel 2015 è cresciuto fino al 52%. La mobilità sostenibile è un tema per cui c’è abbastanza conoscenza. È un tema complesso, con tanti strumenti che gli italiani stanno imparando ad apprezzare nonostante le difficoltà post Covid. Sappiamo qual è l’elemergenza di quella che noi in LifeGate chiamiamo la nostra casa comune, i comportamenti. In 10 anni è cambiato molto, ad esempio con le vacanze sostenibili, in cui si cercano luoghi che sono integrati con l’ambiente, muovendosi con mezzi a basso impatto ambientale: questo tema è passato dall’1% all’11%. Anche l’abbigliamento è un tema sentito dal 14% degli italiani, che guardano le etichette e vogliono sapere quel brand dove prende le materie prime eccetera. Gli italiani vanno sempre un po’ oltre le apparenze, quello che chiamo il viaggio invisibile della sostenibilità. Per 38 milioni di italiani è interessante il tema della sostenibilità. Erano 20 milioni e mezzo nel 2015. Ma cosa si aspettano nei prossimi 10 anni gli italiani? Per il 46% il cambiamento climatico è un problema. Il 18% pensa che ci saranno più veicoli elettrici che comunicheranno tra loro. Il 17% pensa che le città del futuro saranno più tecnologiche aumenteranno la qualità della vita. Il 41% sono quelli che sono i veri interessati, poi gli appassionati e infine i disinteressati".
10:00
L'intervento del Generale Conti
Ad aprire per primo la serie di interventi del primo panel su "Ambiente e sostenibilità" è il Generale Massimiliano Conti, Vice Capo Gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica:
"Il ministero dell’ambiente vede la sinergia della tematica ambientale unita al settore dell’energa. È una sfida affascinante, parlare di ambiente significa anche parlare di transizione energetica. Serve un grande lavoro, grandi idee e grandi energie. Abbiamo aggiornato il piano energia e clima, su cui si basa tutta la gestione della transizione energetica e che ci deve far raggiungere gli obiettivi del 2030 e 2040. Riteniamo sia un piano raggiungibile e sostenibile. Fino ad ora abbiamo vissuto nel forte consenso sociale verso la transizione, questo va mantenuto. Basta sbagliare qualche passaggio per far saltare tutto il tessuto industriale italiano. La transizione è necessaria, i cambiamenti climatici sono certi. Il problema non sono solo le fake news, ma gente disperata che si aggrappa alle fake news per contrastare situazioni che per loro non sono sostenibile. Servono accumulatori di energia meno impattanti sul territorio, la transizione è fondamentale ma richiede tanta energia e tanta acqua. Pensare di abbattere il fabbisogno energetico non è credibile".
9:38
E' iniziato il covegno
Il direttore di Auto, Andrea Brambilla e la presentatrice Roberta Lanfranchi hanno appena aperto i lavori. Inizia a parlare il Generale Massimiliano Conti, delegato del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nella funzione di Presidente della Commissione scientifica CITES.
09:30
Un convegno green
Il convegno, gratuito e aperto a tutti, ha come titolo “La transizione verso una sostenibilità accessibile e reale". Il convegno è diviso in tre panel che si articoleranno e verranno condotti dal Direttore di Auto Andrea Brambilla, insieme ad Alberto Sabbatini e Roberta Lanfranchi